La tedescona lascia l'abito elegante nell'armadio e torna, come un tempo, a vestire sportivo. Il suo pregio principale resta comunque il comfort. La gamma si articola attorno a cinque motori, con i turbodiesel scontati best-seller.
A VOLTE RITORNANO Dopo una lunga fase in cui il ruolo della coupé di medio rango è stato svolto dalla CLK, la Classe E torna e recitare anche il ruolo della sportiva, mandando in pensione il modello precedente. Non è più dunque solo la berlina per antonomasia, la più venduta della storia, sottolineano da Stoccarda, o una wagon con i fiocchi, ma anche una coupé comoda e filante al tempo stesso. Più avanti, si dice, che arriverà anche una variante scoperta, coupé-cabriolet, ma questa è un'altra storia.
IN PUNTA DI MATITA La Coupé segue a ruota la variante a quattro porte e a lei s'ispira chiaramente dal punto di vista stilistico. Ilfamily feeling è forte ma non c'è come mettere le due Classe E una accanto all'altra per accorgersi di quanto i designer abbiano lavorato di fino per dare personalità alla nuova arrivata e renderla molto più sinuosa e dinamica della sorella. Anche la doppia coppia di fari dalla forma romboidale sembra inizialmente uguale ma, a guardare bene, si nota che la Coupé ha uno sguardo più truce e intenso, con un taglio più allungato dei proiettori.
RECORD MONDIALE Giusto in mezzo ai due gruppi ottici, la classica mascherina multilama gonfia il petto e mostra fiera la stella a tre punte, che diventa grande come la cometa di Natale. Neanche a dirlo, però, il protagonista assoluto della scena è il tetto, che crea con la linea di cintura un sapiente gioco di archi che s'intersecano. Il taglio del padiglione è fluido e la sua pulizia è esaltata dall'assenza del montate centrale, un vero fiore all'occhiello della Mercedes. A fare da ciliegina sulla torta ci sono vetri totalmente a scomparsa, un'altra autentica specialità della Casa assieme ai parafanghi posteriori spallati. La carrozzeria conferma in galleria del vento l'impressione di una grande cura aerodinamica, facendo segnare il miglior Cx in assoluto tra le auto di serie: 0,24.
DI TUTTO, DI PIU' L'abitacolo guadagna a sua volta un'aria più sportiva, per merito soprattutto di nuovi sedili, più profilati e dotati di uno schienale più alto. Nel complesso, comunque, la plancia conferma le forme sobrie e squadrate e i materiali di qualità già visti sulla berlina. Il disegno si sviluppa soprattutto per linee orizzontali, con il mobiletto centrale piazzato in verticale e con tutti i comandi disposti in buon ordine. Nonostante gli sforzi degli stilisti e degli ingegneri, un po' di apprendistato va messo in preventivo. Ciò perché la Classe E è dotata di molti sistemi elettronici sofisticati, che se da un lato rendono la guida e la vita a bordo più comoda e sicura, dall'altro vanno metabolizzati dall'utente meno smaliziato.
OCCHI APRERTI Tra le novità portate alla ribalta dalla berlina e che ritornano ora sulla Coupé spicca, per esempio, l'Attention Assist. Montato d'ufficio su tutta la gamma, questo dispositivo controlla il comportamento del guidatore per capire se rischia o meno un colpo di sonno e, nel caso, lo invita a prendersi una pausa. Nella lista degli optional finiscono invece tra le altre cose lo Speed Limit Assist e gli abbaglianti adattivi. Il primo legge i segnali che riportano il limite di velocità, indicandolo poi nella strumentazione; i secondi si abbassano invece sulla posizione anabbagliante quando s'incrocia qualcuno e si viaggia in coda a un'altra macchina, per tornare poi a illuminare completamente la strada libera.
SU MISURA Questi sono solo alcuni esempi di quello che si può ordinare per personalizzare la propria macchina. Da questo punto di vista la Classe E Coupé offre possibilità quasi infinite e comunque superiori a quelle concesse sinora dalla gamma della Stella. Allestimenti e finiture interne sono incrociabili a piacere senza limiti di sorta e lo stesso vale anche per i rivestimenti della plancia, sia in legno sia in metallo. Per chi non si accontenta, c'è poi anche la possibilità di ordinare il kit AMG, assieme a una teoria di cerchi di foggia e diametro diversi.
SA ADATTARSI Realizzata su un pianale leggermente accorciato a livello di passo rispetto a quello della berlina, la Classe E Coupé monta di norma il telaio Agility Control, con ammortizzatori che variano la loro risposta in base alle diverse sollecitazioni che ricevono. Lo stesso Agility Control si può richiedere anche con una taratura sportiva più rigida. Chi appartiene alla tribù dei "piedi pesanti" potrebbe trovare pane per i suoi denti nel "pacchetto dinamico" studiato dai tecnici e che prevede un sistema di sospensioni a gestione elettronica che regola lo smorzamento su ogni singola ruota. Il pilota può scegliere tra due diversi programmi, comfort e sport, che influenzano anche la rapidità di risposta dell'eventuale cambio automatico e dell'acceleratore.
TRE PIU' DUE Anche sul fronte dei motori questa Mercedes lascia ampie facoltà di scelta. Il fronte a benzina presenta per il momento tre alternative, con le varianti E 250 CGI (1.8 sovralimentata da 204 cv), E 350 CGI (3.5 V6 da 292 cv) e E 500 (5.4 V8 d 388 cv). In un secondo tempo è facile che l'offerta si allarghi, tanto verso il basso quanto verso l'alto, visto che è assai probabile che anche la Coupé finisca col montare il quattro cilindri 1.8 in configurazione da 184 cv della E 200 CGI e l'altro V8 da 525 cv della E 63 AMG. Quanto ai turbodiesel, sono loro i candidati best-seller: in pole position c'è il 2.1 della E 250 CDI da 204 cv mentre i panni dell'outsider spettano al tre litri V6 della E 350 CDI con i suoi 231 cv. A fare da denominatore comune a tutti i motori c'è una ricerca spasmodica della massima efficienza, che si traduce in maggiori prestazioni e minori consumi rispetto alle unità montate dalla CLK.
NON C'E' DIFFERENZA Le due versioni 250 a gasolio e a benzina sono accomunate anche dallo stesso prezzo. Per entrambe la cifra d'ingresso è 46.800 euro per l'allestimento Executive, che si può considerare la "base", anche se questo termine gli va piuttosto stretto. Della sua dotazione fanno parte infatti tra le altre cose il climatizzatore bizona, lo stereo e i cerchi in lega da 17". Buona parte degli ordini - si prevede il 70% circa - riguarderà però l'allestimento Avantgarde che costa circa 4.000 euro in più e offre tra le altre cose anche il navigatore satellitare e i fari bixeno. Senza entrare nel labirinto del listino, vale la pena di segnare che la E 350 CDI Avantgarde viene 56.256 euro mentre con lo stesso equipaggiamento la E 500 richiede un assegno di 72.720 euro.
STRETCHING Sedendosi al volante della Classe E Coupé si respira la stessa aria della berlina. I sedili sono ampi, ben profilati e imbottiti come si deve. Il loro pregio maggiore è però l'ampiezza delle regolazioni che permette ai piloti di tutte le taglie di sedersi nel modo preferito senza costrizioni. Anche chi siede dietro non se la passa male e può contare sul sistema Easy Entry, che fa sì che i sedili anteriori facilitino l'accesso alla zona posteriore. Una volta a bordo, poi, i centimetri per le gambe abbondano mentre chi è più alto della media rischia qualche contatto con il padiglione.Rispetto alla vecchia CLK, il passo in avanti è comunque importante, con molto più spazio anche in larghezza. Last but not least, il bagagliaio ha una capacità inferiore di soli 90 litri rispetto alla berlina e con i suoi 450 litri permette di stivare borse e valigie di quattro adulti.
GIROTONDO Nei primi metri la Classe E Coupé impressiona, come già aveva fatto la sorella a quattro porte, con il suo diametro di sterzata molto ridotto. Questa caratteristica dà una bella mano negli spazi stretti, visto che la lunghezza complessiva è di 470 cm e il taglio dei lamierati non è il massimo per la visibilità e per capire i reali ingombri della carrozzeria. Un motivo in più per considerare i sensori di parcheggio un aiuto molto utile per evitare i corpo-a-corpo in parcheggio.
COMODA, LA VITA Basta poi un po' di strada in più per capire di che pasta è fatta questa Mercedes. Non si tratta di un mezzo specialistico, dedicato alla clientela più sportiva, ma di un'auto che, come dice il nome, è prima una Classe E e poi, in seconda battuta,una Coupé, con il suo look più giovane e filante. Ciò significa che nella sua scala di valori la comodità non viene sacrificata alla ricerca di una prestazione top nel misto. Sullo sconnesso si comporta come poche altre macchine di questa categoria, filtrando bene i colpi grandi e piccoli, come anche gli avvallamenti presi ad andatura sostenuta. Anche il comfort acustico è curato e il silenzio regna sovrano a bordo.
SLALOM GIGANTE I curvoni autostradali più ampi e ilmisto veloce rappresentano il terreno di caccia ideale della tedescona, che disegna traiettorie tonde con una precisione a prova di bomba. Quando i percorsi si fanno più tortuosi, la Classe E Coupé non si tira comunque indietro. La sua stazza da peso medio-massimo si fa sentire giusto se si guida in modo troppo aggressivo, sporcando un po' gli ingressi in traiettoria e rendendo non proprio rapidissimi i cambi di direzione. Se però si usa l'accortezza di adottare uno stile pulito, ci si può divertire un bel po',pennellando le linee ideali con uno sterzo che non è all'altezza della miglior concorrenza ma non presta nemmeno il fianco a grandi critiche.
PRIMA SCELTA Viste le caratteristiche da grande passista di questa Mercedes e la sua stazza, la scelta ideale dal punto di vista dei motori è rappresentata dal V6 della E 350 CDI. Il turbodiesel tre litri si distingue soprattutto per la sua spinta possente. Più dei 231 cv erogati a 3.800 giri, lasciano il segno i 540 Nm costanti tra i 1.600 e i 2.400 giri, che fiondano fuori dalle curve stampando un sorrisone soddisfatto sulla faccia del pilota. Cronometro alla mano, la pratica 0-100 è archiviata in 6,7 secondi e, insistendo con l'acceleratore, si toccano i 250 km/h prima che la centralina tarpi le ali all'allungo. Il tutto con una percorrenza media di 14,7 km/litro.
IL PREDESTINATO Gli uomini della Stella indicano però comeprobabile campionessa di vendite la versione E 250 CDI e, ragionando di più con la testa e con il portafoglio, non si può dar loro torto. Questo motore inizia a sua volta a spingere con forza molto presto, con la coppia massima di 500 Nm che viene raggiunta tra i 1.600 e i 1.800 giri. L'allungo è poi senza incertezze e la lancette del contagiri arriva senza sforzo a fare il solletico a quota 5.000 giri. Strapazzare così la meccanica non assicura risultati apprezzabili. Passare al rapporto superiore appena superati i 4.000 giri e sfruttare la progressione ai medi regimi si rivela molto più redditizio. Le prestazioni assolute sono di tutto rispetto: il tempo nello 0-100 è di 7,2 secondi e la velocità di punta è di 249 km/h, a fronte di una percorrenza nell'ordine dei 18,9 km/litro.
SOTTOTONO A giudicare dalla scheda tecnica, il motore più brillante del terzetto provato è il V6 3.5 a benzina della E 350 CGI, con il suo crono di 6,3 secondi nella prova di accelerazione e con il classico 250 "politico" alla voce velocità massima. Su strada, però, i suoi 292 cv non fanno una gran figura: per sentirli scalpitare occorre usare con decisione l'acceleratore a mo' di sperone. Il fatto è che la curva di coppia ha un andamento meno favorevole rispetto ai due turbodiesel, anche se in senso assoluto i 365 Nm stabili tra i 3.000 e i 5.100 girisono un risultato comunque lusinghiero, come anche gli 11,8 km/litro.