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La consecutio temporum vuole la wagon dopo la berlina. Mercedes non si sottrae alla regola lanciando la Classe C Station Wagon. Stessa, elevetissima tecnologia della tre volumi (compresi i motori) ma un corpo più spazioso adatto alle esigenze di una famiglia.
VECCHI RICORDI Ho sempre pensato che la Mercedes Classe C Station Wagon fosse una di quelle vetture che un giorno avrei voluto comprare quando avessi deciso di mettere “la testa a posto” come si dice, magari attaccando sul lunotto posteriore l’adesivo “bebè a bordo”. La classica auto da famiglia insomma, comoda, abbastanza spaziosa da trasportare persone e relativi bagagli e soprattutto sicura. Ricordo di aver assistito ai vari passaggi generazionali della media tedesca. La data d’esordio, il 1996 (l’anno dei Pink Floyd a Venezia per capirci), quando la Casa della Stella incastrò il primo tassello (sigla S202) di una serie fortunata di wagon che da allora ha trovato circa 90.000 clienti in Italia. Di tempo ne è trascorso certo e le generazioni si sono susseguite passando per il 2001 (sigla S203), l’anno dei doppi fari rotondi, fino al 2007 (sigla S204) quando, con diversi up grade e facelift, è riuscita a mettere a segno diversi colpi favorevoli nell’eterna lotta con le rivali di sempre BMW e Audi. Ora però alla Mercedes hanno pensato che i tempi fossero maturi per un altro cambio generazionale, per riportare la Classe C SW al livello delle competitor recentemente aggiornate.
TENETE FAMIGLIA? Come per la berlina, che abbiamo avuto modo di provare qualche mese fa, anche la variante con lo zainetto sulle spalle ha goduto di tutti gli aggiornamenti estetici e tecnologici del caso. Tradotto vuol dire una linea che trovo molto indovinata grazie al taglio sportivo (ma non troppo) della coda, che alla lontana mi ricorda la GLA, e a un'iniezione di tecnologia, utile per il guidatore e per chi gli siede vicino. Ma si sa, quando si parla di wagon, il primo dato, molto spesso preponderante ai fini dell’acquisto per chi “tiene famiglia”, è la capacità di carico. Per la cronaca, sono 10 i litri in più rispetto al modello precedente che hanno portato la cubatura in configurazione standard a 490 litri con un massimo di 1.510 a sedili reclinati. Non male, soprattutto in considerazione del fatto che la soglia di carico è davvero molto bassa. Ma c’è anche un altro fattore ad essere stato modificato, ovvero il peso che - attraverso una struttura ora composta praticamente per metà di alluminio - ha permesso di risparmiare ben 65 kg rispetto al modello uscente.
LUCI E OMBRE Peso che cala, misure che aumentano. Alla Mercedes mi dicono che la nuova Classe C SW è decisamente più grande che in passato. Devo confessare che, una volta seduto al posto di guida, la sensazione di spaziosità non mi ha mai convinto del tutto. Mi spiego meglio. Metro alla mano, o per far prima cartella stampa alla mano, noto come il passo sia cresciuto di 80 millimetri (per un totale di 2.840) e la lunghezza sia arrivata a 4 metri e 70 pieni (+ 96 mm). Non solo, anche la larghezza è stata incrementata toccando ora quota 1.810 millimetri (+40). La sensazione a bordo però è quella di non avere poi così tanta aria che mi separa dal sedile di fianco. In realtà, anche se non farà segnare il primato nella categoria, lo spazio c’è ma è mascherato dalla struttura massiccia delle porte, della plancia e dei montanti oltre che dalla linea della coda filante che tiene basso il tetto. Insomma lo spazio per far star comode 4 persone (5 all’occorrenza) non manca ma ci sono concorrenti che fanno meglio. In virtù di questo, però la sensazione di sicurezza a bordo della Classe C è davvero notevole, da categoria superiore. In marcia si respira un’aria di solidità che fa bene allo spirito perché si ha la consapevolezza che anche nel malaugurato caso di incidente, la Classe C SW proteggerà a dovere tutti gli occupanti.
SEMPRE MEGLIO E, proprio il capitolo sicurezza, è stato tenuto in altissima considerazione. I sistemi di protezione e prevenzione sono tra i più evoluti della categoria. Si va dall’occhio sempre vigile su ciò che avviene davanti all’auto, che sfrutta la combinazione tra sensori radar e telecamera stereoscopica per prevenire gli incidenti, al dispositivo che arresta e riaccelera la vettura in base alle condizioni del traffico, sterza quel poco che basta per mantenere la traietoria, utilizza i freni per riallineare il corpo vettura in caso di superamento accidentale della linea di carreggiata e frena automaticamente di fronte a ostacoli e a pedoni. Ci sono poi il riconoscimento della segnaletica stradale, il monitoraggio dell'angolo cieco, i fari full Led intelligenti e 7 airbag di serie che volendo possono anche diventare 9 su richiesta, dovrebbe essere tutto.
ALLERGIA PORTAMI VIA Probabilmente nell’entourage di tecnici e designer dell'Advanced Design Studio Mercedes di Como (che ha curato l’arredamento interno) qualcuno deve aver sofferto di una brutta forma di allergia visto che la Classe C Station wagon è la prima auto ad avere un abitacolo certificato Ecarf per le allergie. Qualità dei materiali e pulizia dell’aria sono a prova di fazzoletto. Ma, allergici o no che siate, i materiali usati sono di elevata qualità, come mi aspetto di trovare su una Mercedes. Le finiture e gli accoppiamenti sono come sempre da riferimento, e la sensazione di trovarsi su un’auto, passatemi il termine, di prestigio è forte. Piccola nota sotto tono è il rivestimento in nero lucido della consolle centrale, plasticoso al tatto oltre che sensibile ai graffi. Meglio orientarsi sul legno offerto in tre varianti di colore. Al di là di questo però, la consolle cattura lo sguardo complice il display centrale (che non è touch), sospeso sulla plancia, con una diagonale di 7 oppure 8,4 pollici per le vetture equipaggiate con il sistema COMAND Online. Un altro appunto lo devo fare al climatizzatore che funzione bene ed è silenzioso, ma stranamente non ha la regolazione del mezzo grado per la temperatura.
SOTTO IL COFANO I motori disponibili sono tutti 4 cilindri Euro 6 con funzione Stop/Start. Più nello specifico, per la parte alimentata a gasolio (diesel BlueTEC), aprono le danze i piccoli 1.600 da 116 e 136 cv delle C180 e C200. Un gradino più in alto troviamo l’arcinoto 2.100 declinato nelle varianti di potenza 170 e 204 cv per quanto riguarda la C220 e la C250. Sul fronte benzina, invece, l’offerta si compone di 3 motori con il piccolo 1.600 da 156 cv a fare da entry level, seguito da 2.000 nelle potenze di 184 e 211 cavalli per la C200 e C250. Ma non è finita qui, visto che, volendo e potendo, la Classe C SW si può scegliere anche ibrida, la 300 HYBRID, che accoppia il Diesel da 204 cv a un motore elettrico da 27 cv. Il risultato è che bastano appena 3,8 litri di gasolio ogni 100 chilometri.
QUANTO MI COSTI? Per portarsi in garage la nuova wagon della Stella bisogna esser pronti a sborsare non meno di 36.179 Euro per la versione entry level, vale dire la C 180 Diesel BlueTEC da 116 cv in allestimento Executive, che però mette sul piatto della bilancia già una ottima dotazione di serie, soprattutto per quello che riguarda la sicurezza. Accanto all’Executive, per il mercato italiano sono proposti ulteriori tre allestimenti: Sport, Exclusive e Premium. La versione top di gamma, in attesa della AMG, è la C 300 Hybrid Premium da 231 cv, da 55.893 Euro. La versione più interessante per noi è la C220 Diesel BlueTEC in allestimento Sport, che costa poco meno di 43.000 Euro.
OH BISCHERI!! La conoscenza della quarta serie della Classe C SW, l’ho fatta in terra Toscana, sulle strade che uniscono Montalcino a Firenze. Ho scelto la motorizzazione che con ogni probabilità (e la storia recente del Marchio ce lo insegna) sarà la preferita in terra italica, ovvero la C220 Diesel BlueTEC da 170 cv. Un motore Euro 6, pulito e prestazionale che unisce sportività a consumi contenuti. Insomma l’ideale, a mio modo di vedere, per una familiare che deve poter mandar giù migliaia di chilometri, magari a pieno carico e nel più assoluto comfort, ma soprattutto con la giusta riserva di potenza che aumenta il piacere di guida. E se di comfort dobbiamo parlare, allora la C SW è sempre un punto di rifermento. Quasi scontato ripeterlo per una Mercedes, figuriamoci per l’ultima arrivata. I sedili sono comodi e ben regolabili ma la seduta non è molto ampia e, se per me che sono magro di spazio ce n’è, non credo possa dire lo stesso chi supera il metro e ottantacinque, magari con qualche chilo di troppo. Detto questo, trovare la posizione perfetta è semplice e, che guidiate con il sedile rasoterra (come me) oppure lo teniate il più alto possibile, sarete accontentati.
FA LA SOSTENUTA Lo saprete meglio di me, trovare una bella strada in Toscana non è certo difficile, la cosa complicata semmai è tenere la velocità entro il limite consentito dalla Legge visto che, a quanto pare i controlli sono aumentati tanto negli ultimi mesi. Le curve, sempre in abbondanza, mi permettono di mettere alla prova l’assetto della familiare, che di familiare ha ben poco se facciamo riferimento alle doti dinamiche. Anche forzando ed entrando volutamente a cannone in curva, la C SW non fa un plissé e corre via seguendo la traiettoria con una compostezza esemplare. Lo sterzo è preciso e il fatto che sia praticamente verticale aiuta a gestire bene le manovre. Le sospensioni, poi, lavorano sempre bene, risultando tanto comode sulle buche quanto ben frenate e sostenute qualora si decida di andar forte. E io forte ci sto andando per davvero: la C SW, infonde sicurezza ed è facile anche al limite.
PER TUTTI I PALATI Volendo, si possono cambiare le carte in tavola giocando con le quattro configurazioni di guida che modificano la risposta dell’acceleratore, del servosterzo in funzione della velocità, del cambio marcia e il comportamento delle sospensioni (se si ha l'assetto regolabile Aglity Select e il cambio automatico). La scelta varia da Comfort, ECO, Sport e Sport+. Dopo averle provate tutte, posso dire che il compromesso migliore è in Comfort, se si guida normalmente e in Sport qualora siate colpiti da un improvviso prurito al piede destro. In Sport+, rimanendo in modalità automatica del cambio, la C SW tende ad essere nervosetta nell’on-off con l’acceleratore. Insomma perde quella linearità nella progressione in funzione di un comportamento più brusco che poco si addice a una wagon con motore diesel. Il passaggio di marcia avviene a regimi più elevati ma non è indispensabile, visto che il 7G-tronic Plus è esemplare quanto a funzionamento, sempre. La modalità ECO invece favorisce al massimo il risparmio di carburante e di energia, intervenendo anche sul clima. In tutti i casi i consumi non vanno mai oltre i 5-6 litri di gasolio ogni cento chilometri a fronte però di uno 0-100 in appena 7.6 secondi, mica male la familiare.
LA MATURITA’ Credo che ora la Classe C SW abbia raggiunto la maturità. Vuoi per la linea, ricercata e sportiva, vuoi per i contenuti tecnologici di assoluto rilievo. E’ comoda, silenziosa, abbastanza spaziosa (soprattutto nel bagagliaio) e di classe. Insomma l’auto ideale, qualora decidessi di metter su famiglia.