Le Mercedes-Benz Classe E Cabrio e Coupé svolgono in modo classico il tema dell'auto che non è solo un mezzo di trasporto ma anche uno sfizio.
GEMELLE DIVERSE Le Mercedes Classe E Coupé e Cabrio hanno molti punti in comune, imparentate non solo nella progettazione, nella condivisione di tutta la meccanica, degli interni e di buona parte del telaio. Nell’animo sono però profondamente diverse: l’una per chi ama le prestazioni ma non vuole racchiuderle in spazi troppo ristretti, l’altra per chi fa della dimensione “en plein-air” il vero modo di vivere la passione per l’automobile.
ZOCCOLO DURO Non stiamo certo parlando di grandi numeri per il mercato italiano, non tanto e non solo a causa dell’attuale situazione economica, ma per una questione di cultura dell’automobile, non sempre in sintonia con il vento che soffia dal nord. Noi siamo spesso più sensibili alle mode, oggi stanno iniziando a dilagare – si fa per dire – le mini crossover, ma c’è comunque uno zoccolo duro di veri estimatori dell’auto, che sanno ancora apprezzare l’eleganza, l’aplomb certamente d’altri tempi, la cura del dettaglio e le finiture delle grandi coupé e cabrio con la Stella, di antica e teutonica tradizione: 1.200.000 esemplari dal 1960 a oggi.
COSA CAMBIA NELL’ASPETTO Seguendo la rivisitazione recentemente attuata sulle berline e le station wagon della Mercedes Classe E, anche le derivate Coupé e Cabrio cambiano un po’ aspetto, facendo loro gli attuali stilemi in cui dominano curve e sensualità. Spariscono così, molti diranno finalmente, i fari doppi con quello interno a rombo, per lasciar posto a grandi gruppi ottici, ricchi di LED, anche per l’anabbagliante e non solo per le luci diurne. Stesso remake anche per i proiettori posteriori, in cui ai LED si affiancano le fibre ottiche: l’effetto estetico è piacevole. Cambiano entrambi i paraurti seguendo la nuova linea denominata “Wing Design”. All’anteriore aumentano tanto le dimensioni delle prese d’aria soprattutto nella parte bassa, quanto quelle della stella centrale, sostenuta ora da una sola linea cromata. Qualche cromatura un più spicca anche al posteriore, soprattutto con i pacchetti sportivi.
NUOVI MOTORI BENZINA Le novità sotto il cofano delle Mercedes Classe E Coupé e Cabrio riguardano ciò che il mercato italiano sembra, per ora, continuare a disdegnare, anche se il processo di evoluzione dei motori a benzina certamente ha imboccato la strada giusta, quella dell’iniezione diretta. La nuova tecnologia BlueDIRECT arriva fino al più compatto quattro cilindri due litri, declinato su due potenze: l’E 200 che eroga184 cavalli (135 kW) e 300 Nm, pressoché costanti tra 1.200 e 4.000 giri; mentre l’E 250 ha 211 Cv (155 kW) e 350 Nm, sempre ampiamente distribuiti su quasi tutto l’arco d’utilizzo. Dettaglio non trascurabile, più ancora dei bassi consumi dichiarati, rispettivamente 5,6 e 5,7 litri per 100 chilometri nel ciclo misto, l’omologazione Euro 6. Affiancati ai (fiscalmente) invendibili V6 e V8 E 350 ed E 500. Niente di nuovo sul fronte diesel, con le due declinazioni E 220 CDI ed E 250 CDI del compatto quattro cilindri 2,143 litri da 170 e 204 cavalli e 400 e 500 Nm, a cui si affianca il V6 tre litri E 350 BlueTEC (quindi Euro 6): 252 cavalli e 620 Nm, roba da arrotolare l’asfalto intorno alle ruote.
TRE ALLESTIMENTI L’altra novità più evidente rispetto al passato, è la nascita di tre allestimenti ben definiti, ai quali si affianca la lunga lista di optional per personalizzare in modo sartoriale la vettura. Tanto le Coupé quanto le Cabrio sono proposte nelle versioni Executive, Sport e Premium. Interessante l'Executive, che parte da 4.000 Euro meno del modello che va a sostituire: a partire da 42.000 euro la Coupé E 200 (47.110 la Cabrio E 200). Per le Sportoccorre aggiungere 1.700 euro, mentre per le Premium 7.000 euro in più. Per gli equipaggiamenti proposti, gli uomini del marketing di Mercedes-Benz Italia stimano che l’allestimento Sport con la motorizzazione E 250 CDI sarà la combinazione commercialmente più richiesta.
ANALOGIE E DIFFERENZE Ho l’opportunità di provarle entrambe, sia una Mercedes Classe E Cabrio 250 CDI in configurazione Premium, sia una Mercedes Classe E Coupé 250 CDI Sport, entrambe con ai piedi i cerchi da 18” in virtù del pacchetto AMG montato sulla Cabrio. Nel raffronto effettuato nella stessa giornata, è interessante notare non tanto le evidenti differenze, quanto, invece, come le due anime sia siano un po’ scambiate alcuni dettagli interessanti. La Coupé, perdendo completamente il montante tra i cristalli laterali, quando abbassa tutti i vetri sembra una cabrio con la capote alzata. Mentre la Cabrio stupisce in autostrada, a capote chiusa, per l’efficace insonorizzazione, merito oltre che dei materiali che compongono le tele, anche degli attenti studi aerodinamici.
PARTO CON LA CABRIO Prima di salire a bordo faccio un rapido giro intorno. L’esigua altezza da terra, meno di un metro e quaranta, la fa sembrare ancora più lunga dei suoi 4,7 metri. Il fascino è notevole, spicca soprattutto l’armonia e la precisione nel raccordo tra la tela e il metallo. Ampie e facili da comandare tutte le regolazioni sia del sedile sia del volante, aiutano a trovare la perfetta posizione di guida. Sotto un’elegante sportellino in pelle alla James Bond, al centro del tunnel, trovo il pratico comando a “U” rovesciata per aprire o chiudere il tetto in tessuto, operazione che può essere effettuata anche in movimento. Efficace il sistema Aircap, che oltre i 40 km/h solleva uno spoilerino sopra al parabrezza, che insieme al frangivento tra i poggiatesta posteriori crea una bolla d’aria in cui le turbolenze non riescono a fare breccia, almeno fino a oltre 100 km/h.
UN AIUTO AI TEMERARI Oltre all’impianto di climatizzazione automatico bizona e alla triplice regolazione del riscaldamento elettrico dei sedili, per poter restare al caldo anche a vettura scoperta quando fuori fa freddo, c’è l’Airscarf: una sorta di fon per il coppino, che detto così sembra riduttivo. Si tratta di un’ampia bocchetta di aerazione posta sotto i poggiatesta dei sedili anteriori, dalla quale può uscire un efficace vento caldo che avvolge tutta la parte alta della bolla d’aria di cui sopra. Provandola nella prima giornata praticamente estiva, con quasi 30 gradi, crediamo sulla parola a quanto ci raccontano i tecnici di Mercedes riguardo all’efficacia del dispositivo.
VERAMENTE SILEZIOSA Il cambio automatico 7Gtronic Plus, purtroppo optional anche nella ricca versione Premium (a 2.260 euro), nella modalità “E” sgrana le marce con rapidità per tenere il motore al più basso regime possibile, a tutto vantaggio, oltre che dei consumi, anche del comfort acustico, che resta notevoleanche quando si affonda il gas e si lascia salire di giri il motore dopo aver messo il cambio in manuale per cambiare con le “paddle” al volante. Il cofano è così profondo che il motore rimane lontano e ben insonorizzato. In autostrada, una volta sperimentata la reale efficacia della bolla d’aria, mi fermo per chiudere la capote e toccare con mano, ripartendo, quanto sia elevata l’insonorizzazione a capote chiusa: sembra veramente di essere a bordo di una coupé.
POCHE CURVE Tante sono le curve che caratterizzano le linee delle ultime Mercedes, ma poche sono quelle previste sul nostro percorso di test, sufficienti comunque per comprendere un po’ il comportamento dinamico della vettura. All’aspetto marcatamente sportivo non corrisponde un comportamento dinamico estremo: il comforte la sicurezza, realizzata con la presenza di moltissimi dispositivi elettronici, sono più evidenti rispetto alle doti da sportiva di razza, anche se le prestazioni, intese come accelerazione e velocità di punta, restano comunque notevoli.
TORNO CON LA COUPÉ Pochissime differenze: il sistema di navigazione è meno sofisticato, ma è solo una questione di allestimento, lo sportellino dell’agente 007 cela un piccolo vano porta oggetti. Per il resto tutto sembra assolutamente identico, anche il comportamento dinamico, reso ancor più simile dalle ruote delle stesse dimensioni. Ci vorrebbe la pista per capire se in curva le due vetture si comportano diversamente. La differenza di peso tra Cabrio e Coupé, a parità di motore 140 kg (1.845 kg la prima e 1.705 kg la seconda), non si giustifica solo con la pur complessa meccanica di gestione della capote elettrica, ma soprattutto con l’irrobustimento del telaio per contrastare la torsione indotta dall’assenza delle centine che reggono il tetto in lamiera della Coupé. Ciò fa pensare che, anche nelle situazioni limite, la Cabrio non sia peggio della Coupé, come spesso i puristi pensano ancora.
IL PELO NELL’UOVO Con un po’ d’impegno si scova un peccato veniale, che è anche lo specchio dei mercati in cui queste due vetture vengono maggiormente apprezzate. Non si tratta certo della mancanza del “mezzo grado” nella regolazione della climatizzazione bi-zona, perché l’impianto risulta molto efficace anche se la granularità minima è di un grado, ma è l’assenza, che si patisce soprattutto sulla Coupé, di un sistema di ventilazione attiva dei sedili, che la pelle traforata ci aveva fatto sperare che ci fosse. In realtà è nella lista degli optional (1.307 euro) come “Sedili Comfort anteriori con ventilazione attiva e riscaldabili”. Forse nei paesi più caldi varrebbe la pena, almeno nel ricco allestimento Premium, inserirli tra le dotazioni di serie, visto che molte concorrenti propongono questo lusso oramai come uno standard, anche su vetture meno blasonate e costose. Ma se, anche sulle ricche Premium, persino il cambio automatico è optional, forse pretendere che i sedili ventilati siano di serie è troppo.