Più sfruttabile della McLaren P1. La 570S Spider è una supercar che si fa notare senza mai stancare.
MCLAREN AUTOMOTIVE Oggi parliamo di McLaren stradali. Niente Formula 1, nessuna nuova rivelazione su questa gloriosa scuderia, che vanta comunque 8 titoli costruttori e 12 titoli vinti, o aneddoti vari sui suoi piloti storici quali: Emerson Fittipaldi, James Hunt, Niki Lauda, Alain Prost, Ayrton Senna, Mika Hakkinen e Lewis Hamilton. Oggi la protagonista è l'ultima arrivata nella gamma Sport Series: la McLaren 570S Spider, la spider "più accessibile" nell'universo McLaren.
SUPERSPORTIVAE SPIDER La McLaren 570S Spider è la versione a "cielo aperto" della 570S Coupé. A tetto chiuso si fa davvero fatica a scovare le differenze estetiche. Il design è sempre dominato da linee morbide molto futuristiche in chiara controtendenza con quelle delle principali competitor, nettamente più squadrate. Questa scelta stilistica le conferisce un fascino unico e distintivo. In strada non passiamo mai inosservati e tutti gli occhi sono subito puntati su di noi. Il tetto apribile aggiunge solo 46 kg in più rispetto alla gemella coupé ed è richiudibile in soli 15 secondi anche in marcia; a patto di rimanere sotto la velocità di 40 km/h. Per compensare alla diversa conformazione di carrozzeria è stato maggiorato lo spoiler posteriore di 1.2 cm in colore Dark Palladium Grey che garantisce più deportanza . Le portiere diedrali, come amano chiamarle gli inglesi, si aprono sempre verso l'alto e con la carrozzeria spider, a tetto opportunamente aperto, l'accesso all'abitacolo diviene un gioco da ragazzi anche per le persone più alte di statura.
TELAIO E TRAZIONE La McLaren 570S Spider ha un leggerissimo telaio monoscocca di fibra di carbonio denominato MonoCell II. Questa soluzione deriva direttamente dal mondo della formula 1 e riesce a far acquisire alla vettura un comportamento dinamico unico oltre ad una rigidità strutturale miracolosa. Non ci meravigliamo, quindi, se la lancetta della bilancia si ferma a soli 1.359 kg nella nostra versione con hard-top retraibile. Per contenere maggiormente il peso totale non viene adottato il tradizionale differenziale autobloccante al posteriore ma la trazione viene ripartita tramite un sistema a controllo elettronico che distribuisce la coppia motrice intervenendo sulla pinza della ruota in base alla perdita di grip. Di default la ripartizione rimane 42/58 a favore dell'asse posteriore. Per rosicchiare ancora qualche grammo anche i sedili hanno il guscio in fibra di carbonio e sono identici a quelli della McLaren P1.
DIMENSIONI E PREZZO Le dimensioni sono da berlina media pari a 4,53 metri in lunghezza, 1,93 in larghezza e solo 1,20 in altezza. Dobbiamo ricordarci che siamo a bordo di una supersportiva e per i bagagli bisogna accontentarsi dei 150 litri disponibili nel cofano anteriore e dei 52 litri nella cappelliera posteriore, spazio non utilizzabile a tetto aperto. I sogni son desideri recitava la nostra cara Cenerentola mentre il listino McLaren recita per la 570S Spider il prezzo d'attacco di 214.450 euro, caro per la maggior parte di noi comuni mortali.
COME VA Superato lo schock iniziale che McLaren può procurare per mera paura reverenziale scopriamo, km dopo km, una supersportiva docile, facile mai stancante. Basta lasciare le manopole dell'Active Dynamics Panel, Handling e Performance, in mondalità "Normal" e l'auto non avrà mai comportamenti bruschi o strattoni spezza reni in accelerazione. Può sembrare blasfemia ma la McLaren 570S Spider, così guidata, può essere paragonata ad una macchina da passeggio. Ostentiamo tutto il nostro fascino stilistico a 50 km/h per le strade urbane, nel massimo del comfort, con sospensioni particolarmente inclini a smussare le imperfezioni e dossi del manto stradale. La musica, però, cambia radicalmente quando impostiamo la vettura in modalità "Sport" premendo il tasto "Active" situato nel tunnel centrale ricoperto di fibra di carbonio a vista. Il V8 bi-turbo benzina da 3.8 litri ruggisce imperterrito con il salire dei giri fino alla zona rossa dei 9.000 giri/minuto. Uno spettacolo uditivo a tal punto che un concerto dei Metallica in confronto sembrerebbe solo un delicato preludio di J. S. Bach tratto da Il clavicembalo ben temperato. Sono 570 cavalli e 600 Nm di coppia da scheda tecnica che ci incollano letteralmente al sedile. Lo scatto da 0-100 km/h viene effettuato nel risibile tempo di 3,2 secondi e ne servono appena 9,6 per raggiungere da 0 i 200 km orari. La velocità massima, che non sperimentiamo, è di 315 km/h a tetto aperto e di 328km/h a tetto chiuso, stesse performance rispetto alla gemella Coupé. Dati che lasciano senza fiato quando si stringe un volante tra le mani e senza aggettivi quando si tenta di descriverlo a tastiera post prova su strada.
FRENI E CAMBIO A fermarci ci pensano gli ottimi dischi freno in materiale carboceramico capaci di arrestarci da 200 km/h a 0 in 5,3 secondi/130 metri e da 100km/h a 0 in 3,2 secondi/32 metri. Il cambio automatico rasenta la perfezione. Il 7 marce SSG con cambio sequenziale al volante, tramite palette in fibra di carbonio ricavate dal pieno, rende ancora più coinvolgente la guida in modalità manuale. Il tutto accompagnato da uno sterzo elettrico-idraulico, ineccepibile. L'auto non si scompone mai e rimane dura e precisa in curva con il volante a 3 razze ricoperto in Alcantara che non presenta alcun comando per gestire l'infotainment della vettura. Tutto è estremamente racing.
BENZINA SOLO 100 OTTANI Chi potrà permettersela non sarà minimamente influenzato dai dati di consumo carburante. Sarà, però, piacevolmente contento di sapere che la belva di Woking fa registrare dei dati particolarmente soddisfacenti con un 10.7 litri/100 km nel ciclo combinato e 7,4 litri/100 km nei tratti autostradali. Il caro benzina, per i piedi felpati, non sarà quindi un problema con l'unica accortezza, vivamente consigliata, di dissetare la "piccola" Spider con solo benzina 98-100 ottani, il suo energy drink preferito.