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Le auto vere esistono ancora, quelle che vanno guidate, quelle che non fanno tutto da sole. Uno dei pochi esemplari di questa razza in via di estinzione è la piccola Mazda, fedele alla sua formula iniziale. Con lei abbiamo percorso molti chilometri, ecco come è andata.
IO SONO MIA Nata nei primi anni 90 insieme alla Lotus Elise, la MX-5 è sempre stata considerata la più inglese delle giapponesi, e viceversa per la Lotus. La formula da spiderina inglese sopravvive anche alla terza generazione. Perfetta nello stile che, negli anni, si è fatto sempre più muscoloso, sempre più aggressivo, ma senza somigliare mai a un palestrato scanottato. Parafanghi marcati, gobbetta sul cofano e luci, anteriori e posteriori, che non somigliano a quelle di nessun'altra auto. Somiglia soltanto a se stessa.
RIPENSAMENTI Quando è stata presentata la versioneRHT, quella con il tettuccio in metallo che si piega dasolo, lo confesso,ho gridato all'orrore. Guidandola per parecchi chilometri mi sono ricreduto. Nello stile il tettuccio riprende fedelmente le linee dell'hard top disponibile per la versione con il tetto in tela. E ne riprende anche i vantaggi in termini di comfort e di visibilità, pronto a sparire in pochi secondi una volta che si è completamente fermi, si è sganciato il maniglione che lo ancora al parabrezza e si preme il pulsante sulla plancia.
DELTA PREZZO Mi rimangio tutto... L'unica considerazione che merita è la differenza di prezzo tra la versione Roadster con tetto in tela e la Roadster Coupé (o RHT come è stata chiamata inizialmente): con poco meno di duemila euro, tant'è la differenza, potete acquistare uno scooter o una buona moto usata.
TROTTOLINO E alla guida la Mazda Mx-5 è sempre il solito meraviglioso giocattolino che richiede piloti esperti per andare davvero forte senza scomodare i controlli elettronici. Allo sterzo diretto come quello di un kart bisogna abituarsi per parecchi chilometri, come siamo ormai assuefatti alle auto moderne con cui è necessario sterzare un chilometro prima.
PERFETTINA E poi il duemila ha potenza ed elasticità adatte a qualsiasi situazione, con un rumore adatto ai viaggi più che alle sgasate al semaforo e con consumi contenuti a patto che non si sprema al massimo. Per scegliere quale delle sei marce è la migliore si gioca con la leva del cambio che rimane corta e veloce.
SOLO PER DUE La Mx-5 è un bozzolino che si può condividere al massimo con un'altra persona, con sufficienti vani vanetti per tenere a portata di mano tutto quanto serve. Nel cassettino si può richiedere anche l'attacco per l'iPod, ma governarne la scelta della musica dallo stereo di bordo è piuttosto complicato. Nel bagagliaio trova posto quanto serve per un fine settimana a due, sempre che si scelgano borse morbide e compatte. Aperta o chiusa, lo spazio per i bagagli non cambia. Come non cambia tra Roadster e Roadster Coupé.