Salta il primo turno, quello con il solo motore a benzina, e arriva in Italia con l'alternativa a gasolio e il primo upgrade estetico e strutturale. Agile, facile, comoda, vera tuttofare tuttestrade.
COM'E' Nello stile si ispira alla sportiva RX-8, con il muso piatto da squalo e i parafanghi che sembrano staccati dalla carrozzeria. Un Suv sportivo che ama definirsi crossover, specie da quando l'acronimo di Sport Utility Vehicle ha assunto il significato di Sorry, Unwanted Vehicle sulla scia di un movimento di pensiero anti-Suv pseudoecologista, a volte giustificato, spesso demagogico.
TIRATA A SPECCHIO Del crossover Mazda CX-7 non ha la natura ibrida da cocktail di tipi differenti di automobile ma uno stile decisamente poco scatolato. Al frontale puntuto e muscoloso segue una linea dei vetri che si stringe sopra il parafango posteriore, anch'esso con un accenno di muscolo. Anche la coda è snella e con il lunotto piuttosto inclinato. Le luci posteriori hanno un disegno originale a tondi concentrici, ma la finitura a specchio del fondo forse farebbe meglio a lasciare il posto a un bel color grafite.
TAGLIE FORTI Con 470 centimetri di lunghezza massima non è una compatta ma gli ingombri esterni sono ben sfruttati all'interno, con spazi adatti alle spalle e alle gambe di taglie forti anche nei posti posteriori e con un bagagliaio largo (136 cm nel punto più largo, il portellone apre una bocca larga 110 cm) e profondo (101-175 cm) per 455 litri ampliabili fino a 1348 litri abbassando i sedili posteriori.
STILE DEL TUBOLo stile dell'abitacolo è moderno e sportivo quanto l'esterno. Gli strumenti sono infilati in tre gruppi, con un tubo che esce al centro della palpebra del cruscotto che tiene all'ombra il tachimetro, la consolle centrale è teutonica nella razionalità dei comandi. Sembra che l'abitacolo della Mazda 3 sia stato adattato alla CX-7 e compare anche il mini Gps all'ombra della palpebra centrale, comandato unicamente dai pulsanti sul volante e con lo schermo da 4,1 pollici, piccolo ma funzionale.
TURBINE GENTILIIl motore 2.2 CRDI deriva da quello della Mazda 6, ma rivisto per adattarsi alla guida della CX-7, a partire da una nuova turbina a geometria variabile. Per 173 cv e 400 Nm di coppia massima a 2000 giri, con prestazioni che tengono fede al look sportivo: 200 km/h, 11,3 secondi per lo 0/100 km/h e una media di 7,5 litri/100km dichiarati, non male rispetto ai 1875 kg in ordine di marcia. Il cambio è manuale a sei marce, abbinato anche all'alternativa a benzina, il 2.3 DISI turbo da 260cv, 380 Nm a 3000 giri per 211 Km/h e 8,2 secondi per lo 0-100km/h.
DIURETICO Il motore a gasolio 2.2 CRDI è anche un motore attento all'ecologia e, oltre al filtro antiparticolato, monta anche il sistema SRC (Riduzione Catalitica Selettiva) di Mazda che trasforma gli ossidi di azoto in innocui ossigeno e azoto iniettando l'additivo AdBlue urea alla pressione di 5 bar nei gas di scarico, a valle del filtro antiparticolato. Un pieno di additivo (15,5 litri) dura quanto un normale intervallo di tagliando e quattro tacche tra gli strumenti ne indicano il livello.
INTEGRALE ALLA BISOGNA Al restyling estetico lanciato ora con il motore a gasolio corrisponde anche un upgrade al telaio, con la scocca resa più rigida in torsione grazie a rinforzi e a saldature abbinate a incollaggi delle lamiere. Nuovi ammortizzatori per le sospensioni indipendenti, nuovo servosterzo elettroidraulico e invariato rimane lo schema della trazione con ripartitore centrale di coppia a controllo elettronico che invia fino al 50% della potenza alle ruote posteriori. Non è previsto un utile blocco del ripartitore 50-50.
2+2Gli allestimenti per la CX-7 2.2 CRDI sono due, più due pacchetti che ne integrano la dotazione di ciascuno. Tourer, per 29.990 euro offre airbag anteriori, laterali e a tendina, climatizzatore automatico, radio con Cd e Mp3 e cerchi in lega da 18 pollici. Il Tourer Pack (32600 euro) aggiunge vetri scuri, navigatore Gps, telecamera posteriore, bluetooth per vivavoce e musica in streaming, cruise control sensori per luci, tergicristalli e pressione gomme. La Sport Tourer per 35.500 eurooffre cerchi da 19", vetri scuri, cromature all'esterno, interni in pelle, impianto Bose, keyless, sedili regolabili e riscaldabili elettricamente e fari allo xeno. Sport Tourer Pack (36.750 euro)aggiunge tetto apribile, specchi ripiegabili elettricamente e sistema RVM per il monitoraggio della zona cieca degli specchi esterni. La CX-7 2.3 turbo Sport Tourer Pack costa 38.700 euro.
COME VA La Mazda CX-7 non tradisce le buone caratteristiche di famiglia. Innanzitutto è ben fatta, trasmette una piacevole sensazione di qualità al volante, anche se all'occhio i materiali utilizzati per l'abitacolo sembrano più economici di quanto in realtà siano, capaci di sopportare sani sberloni sulla plancia o sulla consolle centrale senza cedimenti o rumori sinistri. Il restyling ha portato in dote anche braccioli imbottiti che contrastano con la plastica ruvida della parte bassa delle portiere.
IN ISOLAMENTO La guida della CX-7 è piacevole. Il comfort innanzitutto, di buon livello e su più fronti. Comfort acustico con il motore a gasolio ben isolato nelle vibrazioni, nel ticchettio e anche nella rombosità quando è su di giri. Silenziosa anche quando sulle autobahn si raggiunge la velocità massima, con i 180 km/h a portata di piede e i 200 km/h più lenti da far raggiungere dall'ago del tachimetro.
FILTRO ANTIDISTURBO Il volante si regola in altezza e profondità (un successo per i giapponesi) e la posizione di guida è un poco verticale ma non troppo, confortevole. Anche le sospensioni fanno la loro parte nel rendere i viaggi confortevoli. Assorbono bene gli avvallamenti e filtrano bene anche buche e rattoppi stradali, evitando qualsiasi rimbalzo tipico di molte auto dalla coscia lunga. È comoda, senza ondeggiamenti ma anche senza indecisioni e, soprattutto agile e facile, sembra più compatta al volante di quanto sia in realtà.
ZERO ROLLIO Sospensioni confortevoli ma appena si gira il volante la CX-7 si rivela un'auto a rollio zero, rimane sempre piatta e parallela alla strada senza sdraiarsi sul lato esterno alla curva. È stabile e neutra nelle curve, oltre che precisa nell'eseguire i comandi e ben bilanciata nei pesi, al 50% su ogni asse. Il servosterzo elettroidraulico ad azione variabile è un po' troppo leggero soprattutto nei curvoni ampi dove è necessario dosare bene la sterzata e si perde invece un po' di sensibilità.
AGILITA' CONFORTEVOLEIl motore 2.2 a gasolio contribuisce a rendere il viaggio confortevole, è potente, brillante e sempre pronto ai bassi regimi. Da fermi, si solleva il piede dalla frizione senza pensare troppo e quando è necessario riprendere rapidamente il 2.2 CRDI c'è sempre, parte al volo e a volte senza nemmeno rendersi conto di che marcia è inserita tanto riprende bene ai bassi regimi. Si lascia anche strapazzare fino a 4000 giri senza ma mostrare segno di stanchezza e il cambio a sei marce è suo valido compagno con i suoi sei rapporti perfettamente scalati per sfruttare al meglio il motore, con la sesta lunga per viaggi confortevoli e al risparmio. Ha innesti sportivi, veloci per un Suv, e la leva corta tipica delle Mazda rende piacevole la cambiata.