Cabriolettona a quattro posti dallo stile elegante, dal gusto made in Italy e dalle prestazioni soft sportive.
COM'E' Un gran bel disegno quello di Pininfarina nel passaggio da GranTurismo a GranCabrio. Poche scoperte vengono così bene, sia quando tengono la capote sollevata, sia quando la abbassano. E gran la GranCabrio lo è davvero, con una superficie di suolo pubblico occupata da GranSuv, 488x191 centimetri, poco meno di un'Audi Q7 o BMW X5.
GRANCHE' Ma leggere le dimensioni sulla scheda tecnica è una sorpresa, la GranCabrio sembra più compatta e l'unica indicazione per intuirne le dimensioni effettive è il passo, lungo come il cammino di Compostela (294cm), stretto tra due sbalzi ridotti all'osso. Merito proprio degli sbalzi ridotti, della coda corta e delle proporzioni ben bilanciate.
GRANSTILE Lo stile, con la grande bocca Maserati, le luci dal taglio moderno e i parafanghi bombati come un vestito attillato sulle ruote, è il medesimo della Granturismo. Cambia il tetto, ora in tela, in sei colori e due stoffe differenti, una coppoletta ben calzata e ben integrata sul profilo della GranCabrio.
GRANTELA Tre strati, con il centrale coibentante, sostenuti da una struttura in alluminio per 65 kg di peso in totale, servomeccanismi inclusi, una struttura leggera per tenere basso il baricentro e tenere quasi costante la distribuzione dei pesi nelle due posizioni della capote, 48/52 aperta, 49/51 chiusa, sempre molto vicina al 50% sui due assi. Quasi invariata rispetto alla GranTurismo anche la capacità di GranCabrio di bucare l'aria con un Cx di 0,35 a capote chiusa e 0,39 a capote aperta. Per passare da coupé a cabrio o viceversa il meccanismo impiega 20 secondi per il movimento completo del telo e altri 8 per aprire e chiudere i vetri. Operazione attivabile anche dalla serratura della portiera e possibile fino a 35 km/h, per riuscire a coprirsi dal temporale improvviso senza bisogno di trovare un posto dove accostare. Tutti i sistemi elettronici, dallo stereo Bose, al climatizzatore all'allarme sono coordinati nel comportamento alla posizione della capote.
A PASSO DUOMI Leggera sopra, solida sotto la pelle, con un attento lavoro di irrigidimento per compensare la solidità di un tetto in lamiera. Un lavoro che parte dalla barra duomi e da triangoli di rinforzo ai lati del motore, dall'irrobustimento della cornice del parabrezza che è anche elemento di sicurezza in caso di ribaltamento insieme ai due roll-bar che escono dietro i sedili posteriori, ben sostenuti da una struttura trasversale di irrigidimento. E, sotto la scocca, rinforzi avvitati in alluminio che pensano anche a tenere a bada i flussi di aria, per migliorare il raffreddamento e l'aerodinamica. In totale l'operazione cabrio pesa sulla GranCabrio meno di 100kg, tale è la differenza sulla bilancia con la GranTurismo.
MEDIOMAN Il risultato è una cabriolettona sportiva e filante che offre due veri posti posteriori, almeno se a sedersi dietro è medio man, con spazio garantito confortevole per il 62,5% della popolazione, ovvero alto non più di 174 centimetri. Statistiche a parte, anche l'uno e ottanta snello riesce a sedersi dietro senza vivere l'esperienza come una pratica da fachiro e per salire a capote chiusa ha bisogno di un minimo di agilità e tutte le vertebre in ordine. Cabrio da famiglia, la GranCabrio si preoccupa anche di montare attacchi Isofix per i sedilini.
GRANTECH Il cuore modenese è il V8 4.7 della GranTurismo S, con 440 cavalli e 490Nm di coppiamassima a 4750 giri, abbinato al cambio automatico a 6 marce ZF. La GranCabrio raggiunge i 100km/h partendo da ferma in 5,3 secondi e, merito della buona aerodinamica, raggiunge i 283 km/h, 274 km/h a capote aperta. Il differenziale posteriore è autobloccante al 25% in trazione e al 45% in rilascio gli ammortizzatori a gas sono controllati dall'elettronica nell'intensità dello smorzamento. Ai GranDischi dei freni è abbinato il sistema HBA che chiede la massima potenza ai freni nelle situazioni di panico con 35 metri, dichiara Maserati, richiesti per la frenata da 100 a 0 km/h.
GRAN PRIX La GranCabrio costa 135.000 euro in un allestimento che è praticamente full optional che include dall'impianto Bose al navigatore satellitare. Tra gli optional, per 3.600 euro è disponibile il set di valigie disegnato su misura per sfruttare al meglio i 173 litri di spazio disponibile nel bagagliaio.
COME VA La portiera è lunga e proporzionata al passo, la GranCabrio è bassa ma non troppo e l'accesso con capote chiusa è agile anche per chi ha il mal di schiena. Il sedile non si spinge troppo in basso nella seduta, giusto per abbinarsi correttamente alla posizione più bassa del volante. Il sedile è piuttosto rigido e una regolazione lombare mi aiuterebbe a trovare posizioni alternative per lo schienale, più adatte alla mia schiena e alla mia posizione di guida. Il volante ha diametro 37,5 centimetri, non un volante grande ma sembra più grande quando lo si impugna.
GRANLUCE La visibilità è buona per una cabrio, con il lunottino in cristallo e i vetri laterali sufficientemente grandi per tenere tutto sotto controllo. Al gioco del ben vedere partecipano specchi ben disegnati e ben dimensionati e i parafanghi anteriori sporgenti che consentono sempre una buona percezione degli ingombri. L'abitacolo trasmette un piacevole feeling da buon made in Italy artigiano nella qualità, con pelle di pregio ben cucita e ben assemblata, e nell'eleganza, con colori e abbinamenti di buon gusto. Un po' datata l'elettronica di consumo, con comandi e visore al centro della consolle non adeguati al prezzo e alla classe. Esistono marchi low cost che offrono navigatori satellitari dalla grafica e dalla funzionalità decisamente più sofisticate.
GRANSOLIDA Il lavoro di irrigidimento è stato attento e porta buoni frutti. Non è facile costruire una cabrio sportiva a quattro posti, con un passo lungo quanto una Smart, ed evitare che il telaio si ammosci come una piadina in curva o che il volante non vibri sulle buche come un martello pneumatico. La GranCabrio non ha fastidiose reazioni sulla plancia e sul volante quando si supera un tombino e nemmeno sui raccordi autostradali in curva. La cornice del parabrezza rimane sempre ben solida, la plancia le è solidale e il volante rimane ben fermo.
GRANRIGIDA Le uniche vibrazioni e gli unici colpi sono quelli che trasmettono più o meno tutte le sportive un po' rigide nel carattere e nelle sospensioni quando incontrano buche e irregolarità, specie quando si marcia al passo come nel traffico cittadino. Nella guida sportiva, il lavoro attento di irrigidimento mostra tutti i suoi vantaggi, con una guida precisa e senza la spiacevole sensazione che il telaio si stia annodando al centro come un papillon con la coda e il muso che pensano con due cervelli differenti. Aperta o chiusa che sia la GranCabrio è sempre precisa, anche quando ci si dà dentro e il fondo non è proprio adesivo come la colla. Merito anche della accorta ripartizione dei pesi e della solita impostazione Maserati, con il motore montato dietro l'asse anteriore, che rende l'inserimento in curva preciso preciso anche su una berlinona come la Quattroporte.
GRANTUONO I pesi ben bilanciati fanno sembrare la GranCabrio più leggera e maneggevole a dispetto della sua lunghezza e delle sue quasi due tonnellate di peso. Merito anche dei 440 cavalli del V8 4.7 e della sua propensione a dar loro briglia sciolta appena si preme sull'acceleratore. Spingono a dovere e senza farsi pregare e si esprimono a gran voce. Dapprima sommessa, un po' borbottata, ma poi urlata quando si preme a fondo, specie se si sceglie la modalità Sport. In Sport, il cambio si orienta preferibilmente verso marce più corte e le valvole pneumatiche dello scarico danno pieno respiro al motore e all'ugola del V8 oltre i 3000 giri. Un bel tuono, non c'è che dire.
GRANSEOLA Il cambio è la parte meno sportiva della GranCabrio. O meglio, meno supersportiva. È un ottimo sei marce nella guida di tutti i giorni, è un buon cambio sportivo nella guida veloce e brillante ma è meno adatto alla guida più vicina al limite dove un moderno doppia frizione sarebbe forse più veloce e secco nelle cambiate e con logiche più spregiudicate quando il gioco si fa duro. Lo ZF della GranCabrio quando si cerca la corda a volte non regge bene il gioco del V8, facendosi trovare impreparato con il motore giù di giri se gli si lascia il compito di governare le marce o un po' lento nel programmarsi le scalate. In queste condizioni le sospensioni danno invece il meglio e si dimostrano davvero abili ad assorbire i colpi più duri e a mantenere la GranCabrio in perfetto equilibrio, senza richiedere correzioni nella traiettoria anche quando si passa sopra un calanco.
GRANCOMFORT È vero però che le Maserati sono sì delle sportive di razza ma sono anche vere GT, ovvero sportive sì ma che pensano anche al comfort, al Gran Turismo. No alle prestazioni estreme, ad assetti da formula o motori staccatoupé, sì alle prestazioni e al piacere di guida e di guidare per tanti chilometri. In questa filosofia la nuova capote fa la sua bella figura evitando di produrre rumori e fruscii supplementari, evitando tanto meno spifferi e di gonfiarsi come una vela di galeone anche alla velocità massima. Anche l'insonorizzazione, nel traffico per esempio, è pari a quella di un tetto in lamiera.