Impegno totale sulla qualità, come sempre, e un visibile impegno anche sullo stile, più sportivo rispetto ai canoni classici della LS. Con doti dinamiche da scoprire per una Potemkin della strada. La qualità, però, si paga...
COM'E' Questi giapponesi con la L in testa riescono sempre a stupire, arrivati dal nulla 17 anni fa sul campo di battaglia delle super ammiraglie con un clone della Classe S Mercedes. L'arma nemmeno poi tanto segreta è sempre stata la qualità e sembrava che ormai avessero raggiunto il massimo livello possibile, con le concorrenti sempre più vicine. Invece con la LS 460 sono riusciti ad andare oltre, con nuovi standard e con uno stile meno clonato per la auto-bandiera di famiglia.
NON CI SIAMO GIA' VISTI? Un poco similqualcosa anche la terza generazione LS non manca di esserlo. Ora però nel mirino c'è Bmw, non più Mercedes.Il tre quarti posteriore ha un che di familiare, ricorda le luci della Serie 5 e il bagagliaio applicato delle Serie7, e non manca l'angolo caratteristico del finestrino posteriore made in Munich. Ispirata o meno a Bmw, la coda della LS 460 è comunque riuscita, forse anche meglio riuscita di quella dell'ammiraglia di Monaco. Elegante e sportiva, ha il lunotto piuttosto orizzontale che lascia il compito di chiudere la coda a un paraurti massiccio che incorpora i due scarichi dal disegno visto per ora soltanto sulle concept car da salone.
FACCIA DA LEXUSIl frontale è più Lexus, con la caratteristica calandrona quasi rettangolare che ricorda la prima LS. Originali sono i fari e la parte piatta che li copre, origine di una bella piega a scalino che corre lungo tutte le fiancate alla base dei finestrini. Le fiancate sono pulite, apparentemente lisce, in realtà vittime di un gioco di convessità e di concavità che ne snellisce le proporzioni. Più che i dettagli estetici, della LS 460 colpisce la presenza su strada, quella di un macchinone massiccio, taglia 503x187cm con ruote da 19 pollici, di rappresentanza pur nel suo stile che non vuole strafare.
PELLE SOTTO CONTROLLO La qualità della verniciatura e delle parti lucidate è esemplare: ogni LS 460 è sottoposta a un processo di finitura ad acqua sia del fondo sia della verniciatura finale per rendere impeccabile ogni grammo di vernice applicata alla carrozzeria. E le cornici dei cristalli che stressano le linee dei finestrini sugli angoli, sono lucidate a mano una per una. Ogni LS 460, poi, è sottoposta a un doppio controllo della qualità della verniciatura, nella finitura e nel giusto tono dei dieci colori disponibili. E una gamma colori così ampia è una novità per la LS.
OLD STYLEL'interno della LS 460 è lussuoso, ma meno moderno rispetto alla carrozzeria. È molto classico, molto Lexus prima serie e non ha motivi stilistici che colpiscono sguardo e immaginazione. Cruscottone, planciona con schemo da 8 pollici touch screen, radicona, volantone... il classico dei classici, con l'ineccepibile qualità dei materiali utilizzati per l'arredamento e la cura del montaggio. Per ogni pulsante sono state studiate l'ergonomia e la risposta, dividendo in due gruppi i comandi, quelli alla guida e quelli secondari, e uniformando il feeling di utilizzo. Intelligente il bracciolo centrale che scorre all'indietro per aprirsi seguendo il movimento dl braccio ed evitando di sbattere contro il gomito. Solo per il bracciolo dichiarano due anni di studi: bravi 'sti giapponesi, ma un po' lenti...
CUORE NUOVOAnche il motore è tutto nuovo. Il V8 4.6 in alluminio ha i coperchi delle teste in magnesio, 380 cavalli e 493 Nm a 4100 giri. Si fa bello dell'ultima generazione del sistema di fasatura delle valvole di aspirazione e scarico, Dual VVT-iE, gestito da un motore elettrico e non più idraulico per essere operativo a qualsiasi temperatura e a qualsiasi regime. Di doppio il nuovo V8 ha anche il doppio condotto di aspirazione, il doppio semicondotto di scarico e il doppio iniettore per ogni cilindro della tecnologia D4-S, per migliorare consumi ed emissioni in ogni condizione.
CHECK-UP Poteva un organo importante come il motore sfuggire ai controlli dei tecnici Lexus? È controllato prima del montaggio con la tomografia computerizzata, una tecnologia simile a quella della Tac medica,ed è messo in movimento da un motore elettrico ad assemblaggio concluso per verificare con uno speciale stetoscopio e stroncare sul nascere eventuali vibrazioni indesiderate.
OTTO RAPPORTI Un vero stallone il cambio della LS 460, capace di otto rapporti senza battere ciglio, ma anche veloce, passando da uno all'altro in soli 350 millisecondi. Abbinato al V8 e alla trazione posteriore, consente alla LS 460 di raggiungere i 100km/h partendo da ferma in 5,7 secondi e, grazie anche all'aerodinamica curata (Cx 0,26), di consumare 11,1 litri per 100 km nel ciclo combinato. La velocità massima è autolimitata a 250 km/h e le emissioni sono contenute, in attesa che a luglio 2007 arrivi la LS 600h, l'ammiraglia ibrida.
VELVET UNDERWHEELS Le sospensioni multilink su tutte e quattro le ruote sono pneumatichegestite dall'elettronica cheper ogni ruota regola la durezza in base ai dati trasmessi dal sensore dei giri del motore, dal sensore di velocità della ruota, dal sensore dello sterzo, dal sensore delle luci di stop, dai sensori dell'altezza anteriore e posteriore e dai tre sensori di accelerazione verticali. Manca un sensore dell'umore del pilota, ma si stanno attrezzando... Si possono regolare su tre posizioni, da Comfort a Sport.
GRANDE FRATELLO Attenti, la LS 460 vi tiene d'occhio e, soprattutto tiene d'occhio la strada. Più che un occhio sono tre quelli che sorvegliano la guida: un radar convenzionale dietro la grande L sulla calandra e una doppia telecamera dietro il parabrezza, con gli occhi stereo ai lati dello specchio retrovisore. Un sistema che consente al Cruise control adattativo una migliore precisione nell'adeguare la velocità al ritmo del traffico, capace anche di rilevare pedoni incauti. E non solo, oltre a frenare la LS se è necessario o a predisporla a una sterzata di emergenza, fornisce le informazioni al sistema LKA che è capace anche si sterzare per tenere l'auto entro le linee che delimitano carreggiate e corsie.
ATTENTO! Impossibile distrarsi sulla LS 460, e chi è abituato a parlare con il vicino di sedile guardandolo in faccia invece di guardare la strada (quanti ce ne sono sulla corsia di centro delle autostrade...) sulla LS non viene perdonato. Un rilevatore montato sul piantone di sterzo, dietro il volante, rileva la posizione della faccia e se trova disattento il pilotalo redarguisce con il cicalino prima e provvede poi a frenare se si presenta un ostacolo sulla strada.
PRE-CRASH Tutti questi sistemi interagiscono e coordinano un piano di intervento nel caso in cui è probabile un incidente attivando l'Assistenza alla Sterzata d'Emergenza per migliorare la risposta all'input di sterzata del guidatore, la Sospensione Adattiva Variabile (AVS) per irrigidire gli ammortizzatori tenendo alto il muso e predisponendo i freni a una frenata di emergenza. Se poi il sistema determina che una collisione è inevitabile, il PCS attiva le Cinture Pre-Crash con il pretensionamento delle cinture di sicurezza anteriori. Un sensore posteriore si preoccupa anche dei tamponamenti, azionando il poggiatesta attivo che sposta gentilmente in avanti l'imbottitura per evitare il colpo di frusta.
CHI FA DA SE' La LS 460 frena e sterza da sola e posteggia anche da sola. Ha un sistema più sofisticato di quello della Prius grazie a due sensori laterali che valutano le dimensioni del posteggio e, se le ritengono adeguate alla mole della LS, danno il via alla procedura che posteggia l'auto precisa precisa nel suo posto e senza richiedere troppo spazio per la manovra. Per chi non vuole assistenza, una telecamera posteriore aiuta nella manovra.
IL PREZZO Disponibile da gennaio 2007 in allestimento unico per 97.000 euro, alla LS 460 mette a disposizione pochi optional, come lo stereo Mark Levinson con 19 altoparlanti (2.500 euro) e la Key Card sottile come una carta di credito per non preoccuparsi più delle chiavi. Non è regalata rispetto alle concorrenti.
COME VA Cosa si può fare di meglio di una Lexus sul fronte della qualità? Il massimo sembrava già raggiunto, ma è sufficiente avviarsi fuori dal posteggio con la LS 460 per capire che si può fare di più. Ogni dettaglio è ben costruito, ogni rumore, dalla portiera al cassettino al pulsante è studiato per trasmettere la sensazione di solidità e di qualità. Plancia e volante sono una giungla di pulsanti e comandi, numerosi quanto le funzioni speciali di cui la LS 460 è dotata. E per fortuna che il visore da 8 pollici è touch screen e sovrintende a tutte le regolazioni fini al tocco sullo schermo. Il climatizzatore quadrizona, poi, è perfetto nel tenere costante la temperatura desiderata.
STILE COMFORTLo stile dell'abitacolo è un po' da uomo con il cappello, in netto contrasto stilistico con l'esterno, più moderno e aggressivo, e con la tendenza di tutte le concorrenti. Aspetto a parte, che potrebbe essere più esclusivo e gratificante, anche sedili più sportivi e una impostazione più moderna della posizione di guida non guasterebbero: d'accordo il comfort, ma la LS 460 ha comunque quasi 400 cavalli e prestazioni da sportiva. Il sedile di guida ha tutte le regolazioni del caso, compresa una efficiente climatizzazione/ventilazione, ma sembra un poco troppo la poltrona di casa, pronta per americanissimi coach potato. Il volante, poi è un po' troppo grande se ci si fa prendere la mano dal V8 e dalla sua disponibilità.
JEEVES, A CASA La LS 460 è per molti un'auto da autista e i posti posteriori sono curati per ottenere il massimo comfort. Le due poltroncine si regolano nella seduta e nell'inclinazione dello schienale e sono climatizzate singolarmente come i posti anteriori. Le tendine su tre lati offrono il massimo della privacy o del riparo dal sole e può essere richiesto un sistema multimediale indipendente con schermo da 9 pollici al centro del soffitto. Lo spazio per le gambe, per la verità, non è da cestisti, anche se si provvede a spingere in avanti il sedile anteriore del passeggero.
PROVA CALICI Appena si avvia il motore, comunque, ci si rende conto che il meticoloso lavoro diagnostico sul motore dei tecnici Lexus porta buoni frutti. Il V8 si presta a ripetere una vecchia pubblicità della LS, con una piramide di calici sul cofano che non cade all'avviarsi del motore. La sensazione di qualità è in ogni dettaglio, in ogni comando, in ogni dispositivo. Il rumore è da V8 di razza, ma sempre contenuto e deciso a non disturbare l'insonorizzazione perfetta.
FA DI TESTA SUA La LS 460 non è piccola e non è leggera (pesa 1945 kg), ma è agile come una utilitaria e con 5,4 metri di raggio di sterzata manovra anche nella reception del più intimo dei Relais&Chateaux.Il cambio a otto rapporti è l'ulteriore evoluzione degli ottimi cambi Lexus e le otto marce non fanno che migliorare la precisione con cui il cambio si adatta alle condizioni di guida. Non convince la logica di funzionamento quando si sceglie di cambiare le marce manualmente spostando la leva verso sinistra: sul cruscotto segnala il rapporto selezionato ma il cambio continua a cambiare marcia se lo ritiene opportuno senza fornire informazioni su quale marcia abbia scelto. In realtà, lasciando la scelta tra gli otto rapporti alla sua testolina elettronica ci si trova bene in qualsiasi situazione, anche se si pensa di guidare una supersportiva. Magari in questo caso meglio scegliere i settaggi Sport, per rendere più veloci le cambiate e più tenaci le scalate automatiche quando si tirano staccate da Gran Premio prima delle curve.
COME VOLARE Le sospensioni sono uno dei punti di forza della LS 460. Pensata per la guida con autista, la LS si presta senza problemi a sfuggire a un tentativo di rapimento, ancorata in maniera eccellente a terra. Se si va davvero forte, il programma migliore rimane quello più confortevole: con questo set-up il comfort è eccellente anche su strade butterate come le guance di un tredicenne brufoloso e la LS tiene le ruote incollate a terra come con l'UHU. L'assetto sportivo, invece, se il fondo non è perfetto tende a perdere aderenza e poi, perché soffrire quando la LS è in grado di limare di fino qualsiasi fondo stradale.
STERZO PIUMA Se le sospensioni sono una delle parti migliori della LS, lo sterzo è quella che mi ha convinto meno. Volantone da nonno a parte, lo sterzo elettrico rimane sempre troppo leggero, troppo da passeggiata in rapporto alle prestazioni della LS 460. Lo sterzo è munito di VGRS, che cambia il rapporto di sterzo da 2,5 a 3.6 giri per la sterzata completa. Il concetto è quello dell'Active Steering di Bmw ma nel caso di Lexus il feeling è meno riuscito: il sistema perfetto per Bmw sembra meno intelligente nel capire la situazione e a volte richiede una correzione per tenere la traiettoria desiderata, soprattutto quando si guida allegri e il sistema sembra interpretare l'allegria con pericolo e provvedendo a fare le sue correzioni.
SENZA MANI! Funzionano davvero bene, invece, i sistemi elettronici di controllo della guida. I soliti, come Abs e antisbandata, si fanno sentire soltanto quando li si provoca senza pudore. E davvero precisa è la visione che la LS 460 ha della strada, con il cruise control che segue bene il traffico anche in condizioni difficili, come in curve o nei cambi di corsia di chi precede. Funziona bene anche come ausilio alla sicurezza, con il sistema Pre-Crash che sarà di grande aiuto ai più distratti. Il sistema LKA, funziona bene nel tenere in strada automaticamente la LS quando prende come riferimento strisce continue o tratteggiate piuttosto marcate, come quelle delle autostrade italiane. Sulle autostrade francesi, con le righe strette e distanti, ogni tanto perde il riferimento, ma è comunque un ottimo sistema per i cavallerizzi delle corsie che con la LS non hanno più scuse.