Abbandonato lo stile simil Mercedes station della vecchia edizione, la nuova Rio si occidentalizza. Assume le sembianze di una moderna due volumi all'Europea, si impreziosisce negli interni, e più che alle famiglie con prole e necessità di spazio, si rivolge a un pubblico più giovane, attento al portafogli senza però rinunciare allo stile. Ottima la scelta dei motori, tra cui un diesel di media cilindrata e grandi qualità.
NUOVA PAGINA Bella cosa la funzionalità, lo spazio e l'economicità, ma se si riescono a coniugare con un look più moderno e giovanile è molto meglio; anche perché l'occhio vuole le sua parte e oggi le auto si scelgono soprattutto per il vestito. Devono essere state queste, grosso modo, le dritte dettate dai capoccioni Kia ai vari centri stile di Casa attivi in Corea, Usa e Germania per la nuova Rio. Ordini eseguiti alla lettera come rivelano queste immagini, che buttati alle ortiche lo stile e il vano di carico della vecchia edizione hanno disegnato una Rio completamente rinnovata.
PER VOI GIOVANI Ora è una due volumi moderna e certamente più elegante della precedente, ma anche più corta e un po' troppo "normale" rispetto alla personalità della precedente. Di sicuro più bella, più attuale, pensata per un cliente molto più giovane e soprattutto poco coreano, occidentale, europeo. Il frontale è come quello in voga su altre due volumi in commercio, con i fari di dimensioni importanti, una mascherina nemmeno tanto vistosa e una parte inferiore piuttosto sportiva, con un'ampia presa d'aria, con due baffoni laterali a fare da paracolpi.
OCCHI A MANDORLA La coda ha un disegno compatto e vagamente bombato. L'elemento caratterizzante sono le due luci a mandorla, con una parte esterna bianca e una più interna rossa, entrambe curiosamente della medesima forma. Il portellone ha bordi arrotondati e scende fino a scavare una rientranza nel paraurti per abbassare la soglia e facilitare le operazioni di carico, mentre nella parte alta fa capolino un piccolo spoiler.
SPALLE FORTI Sugli altri lati, la carrozzeria ricalca fedelmente quanto mostrato dalla sorella a tre volumi, a partire dal frontale, in cui svettano fari di grandi dimensioni e leggermente incassati. Al centro si nota invece un'ampia depressione a forma di U che culmina nella mascherina. Dai lati spuntano i massicci passaruota, che danno ospitalità a cerchi da 14 pollici con pneumatici 175/70. Poco più in alto corrono una linea di cintura obliqua e i finestrini che paiono disegnati con il compasso, descrivendo un arco che si congiunge poi alla fanaleria.
DOPPIO CONCENTRATO Il mutamento rispetto al modello precedente è a dir poco radicale, come confermano anche le misure esterne. La nuova Rio più corta di ben 250 mm, per un totale di 3990 mm, più larga (1.695 mm, prima erano 1.680) e più alta (1.470 contro 1.420 mm), mentre il passo è cresciuto di ben 90 mm e misura 2 metri e mezzo spaccati. L'abitabilità migliora e non solo sulla carta: in un primo assaggio nello stand della Kia, la Rio ha dato prova di essere spaziosa e accogliente ben più della media delle rivali. Ma deve rinunciare a una bella porzione di bagagliaio: dai 450 litri si scende a 270, e da un massimo di 1.275 si scende a 1.145. E' il prezzo della modernità.
UN TURBODIESEL... Superiori alla media sono anche le potenze dei tre motori previsti, tutti rispettosi della normativa Euro 4. La punta di diamante è il turbodiesel 1.500 CRDi con turbina a geometria variabile capace di erogare 110 CV a 4.000 giri e dotato di una coppia massima di 235 Nm a 2.000 giri. Un motore che nel ciclo combinato percorre 21,3 km con un litro di gasolio e che in autostrada sale a 25 km/l. La velocità massima è di 176 km/h e il tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h di 11,5 secondi.
... E DUE BENZINA A completare la gamma ci sono due propulsori a benzina, con doppio albero a camme in testa e distribuzione a 16 valvole. Quello d'accesso è un 1.399cc da 97 CV a 6.000 e 125 Nm a 4.700, mentre lo sportivo della compagnia è un 1.600cc a fasatura variabile che di cavalli ne ha 112 sempre a 6.000 giri e ha un picco di coppia di 146 Nm al regime di 4.500 giri. In quest'ultimo caso la velocità massima è di 190 km/h e il tempo di accelerazione è di 10,2 secondi, con un consumo medio di 6,5 litri ogni 100 km. Leggermente più parco nei consumi è invece il 1.400, che si accontenta di 6,3 litri e permette alla Rio di toccare i 177 dopo essere transitata ai 100 km/h 12,3 secondi dopo la partenza. Solo per i benzina è offerto, in opzione, anche un cambio automatico a quattro rapporti.
EASY LIFE CHALLENGE Tre anche gli allestimenti, con quello di ingresso (1.4 LX Easy) che di serie ha ABS, il ripartitore di frenata, gli airbag lato guida e passeggero, volante regolabile in altezza, alzacristalli elettrici, sedili posteriori abbattibili, sedile guida regolabile in altezza. Il tutto per un prezzo di attacco di 10.950 euro chiavi in mano. Con 1.450 euro in più si passa alla 1.4 EX Life, che di serie aggiunge climatizzatore manuale, chiusura centralizzata, fendinebbia, interni Metal Look, airbag laterali. Con altri 700 euro in più (13.100 in totale) si passa alla EX Challenge che di serie ha in più il climatizzatore automatico, volante in pelle, sinto CD MP3 e, optional, il controllo elettronico della stabilità. Il Top è la 1.6 CVVT EX Sport, che di serie aggiunge l'Esp, lo spoiler posteriore, cerchi in lega da 15" e interni sportivi. Per lei il prezzo sale a 14.950 euro.
KIA FLEX Nel caso siano troppi per un giovane di belle speranze, affacciatosi da poco al mondo del lavoro e con i problemi di budget tipici di tutti i giovani, la Kia offre un interessante pacchetto finanziario (Kia Flex): anticipo zero, pagamento di rate mensili da 30 euro per i primi due anni, due anni di polizza incendio e furto gratuita, credito di 1.500 euro a tasso zero con pagamento della prima rata dopo un anno dall'emissione.
COME VA Cos'è, la nuova Corsa? Il fatto stesso che il parcheggiatore l'abbia confusa con un'altra auto europea significa già che la nuova Rio è uscita definitivamente dall'anonimato delle "solite macchine coreane". Ha cambiato marcia e ha anche cambiato destinazione d'uso presentandosi se non sbarazzina almeno moderna ed appagante anche per lo sguardo. Non più station wagon senza pretese, ma berlinetta cinque porte con uno stile più personale. Ennesima mossa azzeccata per il costruttore coreano che ultimamente ci ha preso gusto a proporre modelli interessanti a modico prezzo.
SOBRIA CON GUSTO All'interno è il solito stile Kia, cioè sobrio, senza troppe "lucine" e con qualche plastica un po' "croccante". Tuttavia il colpo d'occhio d'insieme non è affatto male: la Rio ha tutte le cosine al posto giusto, e soprattutto ha un assemblaggio di ottimo livello, al punto che la silenziosità a bordo è quasi sorprendente. Nessun disturbo per i cinque a bordo (strettini, ma quattro ci stanno bene), perché anche l'aerodinamica è curata e fruscii non se ne sentono assolutamente.
SPAZIOSA Buono lo spazio vitale per i due posti anteriori, anche se chi ha le gambe lunghe potrà forse toccare nel piantone dello sterzo, nonostante questo sia regolato completamente alzato. Il sedile si regola facilmente e velocemente e non mancano vani e piani di appoggio per piccoli oggetti come cellulari o chiavi di casa. I comandi della climatizzazione sono comodi da raggiungere e facilmente azionabili, la circolazione dell'aria più che sufficiente a soddisfare qualsiasi esigenza.
1500 BRIOSO La Rio in prova ci arriva in versione CRDi, con motore 1.500 common rail da ben 110 cv. Un motorino che sa il fatto suo quanto a prestazioni e temperamento. Con 186 km/h di velocità massima la Rio fila che è una bellezza, e in tutta tranquillità. Perché, sebbene leggera, la Kia Rio si rivela sicura e ben piantata a terra anche alle andature più elevate. Il temperamento non manca a questo diesel che si rivela anche piuttosto silenzioso, almeno fino a che non gli si tira il collo a regimi troppo elevati. La cilindrata contenuta si avverte solo quando si staziona sotto i 2000 giri, dove il quattro cilindri spinge pulito ma non è vivacissimo.
TURBO PERENTORIO Oltre quella soglia arriva, piuttosto perentoria, la spinta del turbo che assicura per la Rio accelerazioni brillanti. Occorre quindi lavorare un po' di cambio per restare nel regime giusto e proprio il cambio un po' lungo e gommoso negli innesti è forse la parte meno convincente. Per il resto non ci si può davvero lamentare del lavoro svolto dai tecnici coreani.
STERZO CON UN DITO La Rio ha un buon comportamento dinamico con uno sterzo molto leggero (una manna in parcheggio) ma anche preciso, e sospensioni morbide che mantengono il comfort su ottimi livelli, senza esagerare con il rollio o far perdere troppo rigore alla vettura quando si guida In modo spigliato. Dopo Sorento e Picanto, la Rio aggiunge dunque un nuovo tassello di credibilità al marchio coreano.