Dopo la cinque porte e la wagon, la Casa coreana declina la sua compatta anche in una variante sportiva a tre porte. Da subito nelle concessionarie, ha prezzi che vanno dai 15.650 ai 19.250 euro. Senza contare, però, uno sconto allettante...
FLASHBACK Sull'onda del successo del resto della gamma cee'd, capace raccogliere 5.600 ordini in 10 mesi e di chiudere quarta nella classifica dell'Auto dell'anno 2008, arriva ora la pro_cee'd. E' lei la sorella tuttopepe, quella destinata a piacere più ai figli che non ai padri. Il suo look riporta alla memoria quello della prima concept che prefigurava la compatta coreana. Rispetto alla cee'd tutta casa e ufficio, la porte si differenzia soprattutto per la fiancata. Sulla pro_cee'd il taglio della linea di cintura è più a cuneo e i lamierati sono più estesi, per dare un'aria più sportiva.
AVANTI, C'E' POSTO Allo stesso obiettivo lavorano i paraurti appena più sporgenti (+10 mm quello davanti, +5 mm quello dietro), i faretti fendinebbia, il solco che movimenta i sottoporta e il piccolo spoilerino alla fine del padiglione. Quest'ultimo gira più attillato, facendo scendere l'altezza di 3 cm, da 148 a 145. Anche le porte hanno una forma diversa e si allungano di 245 mm per facilitare l'accesso al divano posteriore, complice pure l'angolo di apertura delle porte che si fa più ampio. Se lo spazio per la testa si riduce un po', quello per le gambe resta invariato e neanche il bagagliaio è penalizzato. La capacità di carico parte sempre da 340 litri, per arrivare a 1.210 una volta sacrificati posti dietro.
UNA E TRINA In attesa di una variante GT con motore due litri da185 cv e 230 km/h realizzata in collaborazione con l'atelier tedesco Holzer, attesa entro la fine dell'anno, il listino si articola attorno a tre motori e a due livelli di allestimento. Quanto ai primi, la motorizzazione d'accesso è la 1.600 a benzina da 126 cv a 6.300 giri e con una coppia massima di 154 Nm. Quanto basta per toccare i 192 km/h e scattare da 0 a 100 in 10,8 secondi, con una percorrenza media di 15,6 km/litro. Questo motore è anche l'unico a poter disporre a richiesta di cambio automatico al posto di quello manuale a cinque marce che fa da comun denominatore all'intera gamma. A completare l'offerta ci sono le due versioni da 90 e 115 cv del turbodiesel 1.600 CRDi, con una coppia massima rispettivamente di 235 Nm a 1.750 giri e di 255 Nm a 1.900 giri. Nel primo caso velocità massima, tempo di accelerazione e percorrenza media sono di 172 km/h, 13,5 secondi e 21,3 km/litro; nel secondo si parla invece di 188 km/h, 11,4 secondi e 20,8 km/litro.
SETTEBELLO La pro_cee'd 1.6 a benzina e la turbodiesel da 90 cv sono disponibili soltanto con l'allestimento base LX, che ricalca fedelmente quello omonimo della cee'd a cinque porte. Il tutto, nell'ordine, a 15.650 e a 16.550 euro. La dotazione standard è giù piuttosto completa e si compone tra le altre cose di sei airbag, i poggiatesta attivi, il computer di bordo, la radio CD con comandi al volante, i controlli elettronici della stabilità e della trazione e climatizzatore manuale. La pro_cee'd 1.6 CRDi 115 cv è invece offerta soltanto in versione Sport, a 19.250 euro. Il suo equipaggiamento si arricchisce di fendinebbia,caricatore CD in plancia, prese Usb, Aux e per iPod, cerchi in lega da 17" con gomme da 225/45 (per la LX sono da 205/55-16 su cerchi da 16"), pedaliera in metallo, vetri oscurati e rivestimenti in misto pelle. Per tutte le pro_cee'd, così come per la cee'd, sono previsti sette anni da garanzia su motore e trasmissione (cinque sul resto dell'auto) e altrettanti di assistenza stradale Europe Assistance.
SUCCESSO... SCONTATO Altro punto in comune tra le versioni a tre e a cinque porte è lo sconto previsto dalla Casa nella fase di lancio (ma che l'esperienza insegna diventa poi a tempo indeterminato). Acquistando la pro_cee'd non si deve dunque sborsare davvero quanto sopra indicato. Al listinosi deve infatti togliere la cifra di 1.300 euro. Certo, sarebbe più semplice dichiarare subito un listino più basso, ma così si dà l'idea all'acquirente di fare un migliore affare.
PRO... E CONTRO Scendendo dalla cee'd e mettendosi al volante della pro_cee'd non si notano differenze clamorose. Il volante e il sedile hanno regolazioni ampie e non è difficile tagliarsi su misura il posto di guida, avendo tutti i comandi sotto mano. La plancia è realizzata con una certa cura, con la parte superiore in morbido schiumato e anche le plastiche più secchine hanno comunque un buono spessore. Il passaggio a "pro"... ha anche qualche contro e se ne accorge chi siede dietro, che vede ridursi un po' lo spazio per la testa, senza comunque che la situazione si faccia critica. Il quadro per le gambe è molto positivo, grazie ai 265 cm di passo, uno tra i valori più alti della categoria. Un altro piccolo passo indietro si fa sul fronte della visibilità posteriore, che peggiora a causa del diverso taglio dei lamierati e della minor superficie vetrata.
BRACCIO DI FERRO Nei primi metri ci pensa lo sterzo a monopolizzare l'attenzione del guidatore. Così come nel caso della cee'd a cinque porte, il comando appare molto diretto per un'auto di questa categoria. Bastano 2,69 giri per passare da un fondocorsa all'altro del volante e con piccoli movimenti delle mani si possono affrontare percorsi anche molto tortuosi. Quel che qui impressiona è anche la pesantezza, tanto che sulle prime sembra che la servoassistenza elettrica MDPS abbia qualche problema. Nulla di tutto questo, però. Tutto dipende dalla taratura specifica dell'impianto e, sulla versione Sport, dall'impronta a terra offerta dalla misura oversize delle gomme, 225/45.
A DIETA Poter disporre di così tanto battistrada rappresenta un vantaggio quando si decide di viaggiare a passo sostenuto. Grazie anche a un peso inferiore rispetto alla sorella a cinque porte (fino a 84 kg, a parità di allestimento e motorizzazione), la pro_cee'd pennella le curve che è un piacere, contando sul solido appoggio offerto dalle ruote esterne. L'inserimento in curva è pulito e rapido, con la coda che segue diligente il sentiero tracciato dalle ruote anteriori. L'Esp vigila tranquillo, chiamato in causa solo in caso manovre sopra le righe. L'assetto asseconda bene l'indole di questa Kia, sportivo ma senza eccessi. Certo, con le gomme ribassate non manca qualche contraccolopo sulle buche più dure ma tutto sommato il comfort è accettabile, anche dal punto di vista acustico.
LA CARICA DEI 101 Quanto ai motori, sulla carta la scelta più sportiva sembrerebbe quella a benzina ma, una volta su strada, si scopre che le cose vanno diversamente. Il vantaggio di 11 cv sul turbodiesel si sente poco, certo meno dei 101 Nm che giocano invece a favore del più potente dei due CRDi. Cronometro alla mano, i tempi nelle prove di accelerazione sono più bassi e anche le doti velocistiche sono migliori ma per ottenere questi risultati occorre seviziare il pedale dell'acceleratore e francobollarlo al pavimento.
FACCIAMO I CONTI Insomma, se non si riesce a tenere il motore sopra i 4.000 giri, ecco che il turbodiesel prende il sopravvento e fa valere la sua maggiore elasticità. Il CRDi riprende bene da qualsiasi numero di giri, anche da quelli più bassi, e sa allungare con una certa vivacità. Il cambio di passo tra trotto e galoppo si ha attorno ai 2.000 giri ma tutto avviene con la massima naturalezza, senza brusche impennate. Ragionando con il portafoglio, però, anche il turbodiesel da 90 cv potrebbe essere una valida alternativa. Le sue prestazioni sono comunque oneste e, qualora si avesse un'auto da rottamare, la differenza di prezzo rispetto alla 1.600 a benzina sarebbe davvero minima.