La nuova Picanto si rifà il look
RICETTA VINCENTE Quando si parla di citycar, la Kia Picanto ha un posto speciale nel cuore del pubblico femminile. Vuoi perché nel 2004 (anno di presentazione) era fra le poche citycar ad avere 5 posti comodi, vuoi perché con la seconda generazione (2011) è stata l’unica, al lancio, a offrire anche 6 airbag di serie. Mettiamoci pure 7 anni di garanzia (o 150mila km) a tener tranquilli mariti e papà, un prezzo basso e il gioco è fatto.
MESSA IN PIEGA Duemilaquindici, è tempo di un leggero maquillage al look, quel tanto che basta per rinfrescare una silhouette che piaceva già. Così, in punta di matita, i designer hanno ritoccato i fendinebbia, la mascherina “Tiger Nose” e la griglia sottostante, mentre dietro arriva un nuovo paraurti con retronebbia integrati, nulla di più semplice.
DETAILS Anche dentro si è lavorato sul dettaglio un po’ come farebbe una ragazza nella scelta dei propri accessori. Ci sono particolari cromati per i due quadranti nella strumentazione e sulle linguette che direzionano il flusso d’aria. La console centrale non ha subito cambiamenti se non per il fatto che ospiterà, tra qualche mese, l'ultima generazione del Kia Navigation System con schermo touchscreen. Subito disponibile, invece, il sistema “Kia My Music”: un vero e proprio hard disk da 1 GB in cui salvare le compilation preferite.
LIKE A MICRO MACHINES Ma il vero asso nella manica della Picanto rimane senza dubbio la compattezza. Lunga appena 3 metri e 59 centimetri, con lei si può vincere l’ambito premio del parcheggio al primo colpo. Il raggio di sterzata da carrello della spesa permette di effettuare inversioni a U anche all’ultimo momento. La sua agilità è una preziosa alleata in città, tanto quanto lo spazio a bordo. La Kia Picanto 2016, quindi, non pensa solo ai passeggeri ma anche ai loro bagagli, con un volume utile di 200 litri, che diventano 871 sacrificando il divetto posteriore.
DUE E BASTA E veniamo agli allestimenti. Apre il listino la versione City Limited, vera novità della nuovo model year, con una dotazione di serie già molto ricca: clima, radio-usb, ESP e 5 posti, da 10.500 Euro ai quali, ora e per tre mesi, è applicato lo sconto lancio di 1.550 euro, portando così il prezzo d'attacco a 8.950 Euro. Per 11.500 Euro vi portate a casa la versione Glam, quella più chic. Di serie volante in pelle, connessione Bluetooth e luci di posizione a led anteriori e posteriori, oltre a luci ad accensione automatica e sistema My Music. Optional? La vernice White Soul (200 euro) o metallizzata (450 euro).
UNO PER DUE Unica, per ora, l’offerta sotto il cofano con il 1.0 MPI a benzina tre cilindri (Multi Point Injection) da 69 cavalli Euro 6 che equipaggia anche la versione bifuel ECO GPL sviluppata in Corea direttamente da Kia Motors.
LAVORO MANUALE Unica anche la trasmissione con un classico cambio manuale a 5 marce. Se siete amanti del piede sinistro a riposo ci sono brutte notizie. Kia ha deciso di non importare l’automatico 4 marce perché considerato ormai un po’ datato.
COME LA TORTA PARADISO Al volante ritrovo in tutto e per tutto la Picanto che mi era già capitato di provare, quella del 2011 per capirci. La seduta è comoda e la regolazione in altezza del sedile farà felici tutti. Cosi come la frizione morbida come la torta paradiso, per nulla stancante anche nel traffico intenso, e il cambio dolcissimo da manovrare. Difficile chiedere di meglio in città.
GRAZIE NON BEVO Anche i tre cilindri ci mette del suo con una notevole morbidezzarotondità di funzionamento. Il 1.000 frulla brioso e vivace già da un regime appena sopra quello del minimo, consentendo di usare marce alte a tutto vantaggio dei consumi. Proprio questi ultimi sono uno dei migliori pregi della piccola coreana. Il dato ufficiale parla di 4,5 litri per 100 km nel ciclo combinato per il benzina che diventano 6,2 litri se si viaggia a GPL.
CITTA’ E NON SOLO Chiaro, quindi, che la città rappresenti lo scontato habitat naturale della Kia Picanto 2016 ma anche uscendo fuoriporta la piccola coreana continua a cavarsela bene. Lo sterzo resta leggero anche in velocità; tuttavia la macchina sembra piuttosto ben piantata sulle ruote, sincera e prevedibile nelle reazioni. Le sospensioni hanno una taratura piuttosto indovinata, che concilia bene le esigenze di comfort con quelle di guidabilità. Sanpietrini, pavé e tombini non fanno saltare l’otturazione.
ANTIDOTO Insomma, la Picanto l’ho (ri)trovata in piena forma. E’ una citycar che mette d’accordo chi è attento al prezzo, chi alle dotazioni e chi ai dettagli chic. E’ piccola, agile e, badando al sodo, pur con qualche plastica rigida, la Kia Picanto 2015 si conferma ancora una volta un’ottima scelta contro lo stress da traffico.