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Kia Carens 2013


Avatar di Luca Cereda, il 15/03/13

11 anni fa - Linee più sexy e tanto spazio per le famiglie

Linee più sexy e tanto spazio per le famiglie sulla Kia Carens 2013, che fa un salto... di qualità. In arrivo ad aprile con due motori turbodiesel e un benzina

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TEMPI MODERNI E’ proprio il caso di dirlo: non ci sono più le coreane di una volta. Lo conferma la Kia Carens 2013, monovolume compatta a 5 o 7 posti che malgrado il nome equivoco – laddove sopravvivano reminiscenze di latino – si rinnova a tutto tondo senza lasciare nulla al caso. Stile moderno e sportivo, interni con finiture più curate, dotazioni complete. E’ più europea, per non dire tedesca. Per completare un rinnovamento – e un cambio di passo – in tempi record mancano solo nuovi motori. Intanto, regge il buon vecchio 1.7 CRDi.

FINTA MAGRA 453x180x161: è più corta, più stretta e più bassa, la Carens di quarta generazione. E andando oltre i freddi numeri, tale sensazione è accentuata dal design, che riprende le linee delle hot hatch, basse e tirate. Si stringono i fari, si assottiglia la finestratura, si abbassa il padiglione nella parte posteriore, diventando sfuggente. Rinnega il look un po’ da furgone del passato e gioca a fare la sexy, la Kia Carens 2013. Che davanti tiene in su il suo “tiger nose”, simbolo delle Kia moderne, e dietro mostra un posteriore disegnato col righello. Le luci di coda sembrano composte a mattoncini e, diversamente da quelle anteriori, offrono i led solo in opzione.

BELLA DENTRO E’ però all’interno che la nuova Carens si fa apprezzare di più. Di nuovo per lo stile, senza fronzoli ma non banale, e soprattutto per la qualità percepita. Sia nella qualità dei materiali sia nella precisione costruttiva. La modanatura lucida che attraversa tutta la plancia, di serie, è un esempio di soluzione semplice ma funzionale per svecchiare l’intera cabina di comando, al centro della quale campeggia lo schermo dell’infotainment. Le bocchette d’aerazione per la fila posteriore, invece, sono una cortesia per gli ospiti non così comune in questo segmento.

CAVERNA Sparsi attorno alle due file, poi, non mancano vani e tasche di stoccaggio, portabicchieri e ancora tasche. Dallo schienale dei due sedili anteriori si ribaltano i tavolini per i passeggeri posteriori, tre compari accomodati più che onestamente su altrettante sedute, abbattibili singolarmente. Il notevole passo (275 cm) regala così tanto spazio tra le due file dei sedili da soddisfare gambe di tutte le taglie. La base è la stessa della cee’d allungata di 10 cm. Da un minimo di 103 (7 posti) a un massimo di 1695 litri varia la capacità di carico. In configurazione, standard, a cinque posti il bagagliaio conta 536 litri.

PER SETTE COSTA DI PIU’ La Kia Carens arriverà in Italia il 20 aprile, con prezzo d’attacco intorno ai 20.000 euro. Tre gli allestimenti, non ancora definiti nel dettaglio. Come per altri mercati europei, cruise control e Flexsteer (lo sterzo regolabile nei tre livelli di assistenza Normal, Comfort e Sport) dovrebbero essere di serie. Tra gli optional figurano i sedili riscaldati (anche in seconda fila), la telecamera posteriore, i sedili anteriori ventilati, il tetto panoramico e, soprattutto, la terza fila di sedili. Quest’ultima aggiungerà al preventivo circa 500/600 euro.

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MOTORI Tre i motori a listino, in attesa del Gpl (autunno?). Due turbodiesel 1.7 CRDi, da 115 (260 Nm di coppia) e 136 cavalli (330 Nm), più un benzina 1.6 da 135 cv e 165 Nm. Il diesel più potente accoglierà anche il cambio automatico a sei rapporti come alternativa al manuale a sei marce di serie. I diesel dichiarano rispettivamente 4,9 e 5,1 l/100 km alla voce consumi, 129 e 134 g/km di CO2 come emissioni. E il benzina? 6.8 l/100 km e 159 g/km di CO2.

LUMINOSA Regolazioni elettriche per il sedile e bidimensionali per il volante consentono di ritagliarsi un posto di guida comodo, sulla Carens 2013. A patto, però, che la guida rialzata – tanto cara ai clienti delle monovolume - non vi faccia penare, perché non si può proprio evitare. Nell’abitacolo, la percezione di spazio (abbondante) è amplificata dalla luminosità della Carens, accentuata dal tetto panoramico (a richiesta) e da un maxi-parabrezza.

VEDO E NON VEDO La visibilità, tuttavia, non è sempre perfetta. A disturbarla, nelle curve a sinistra, è l’ipertrofico montante anteriore, che segue la linea molto inclinata del parabrezza. Okay, invece, la visibilità posteriore in fase di manovra, per quanto la rear camera faccia molto comodo (ma si paga a parte). E parlando di comodità una menzione va anche ai sedili; confortevole quello di guida, ben sagomato, intelligenti quelli posteriori, scorrevoli e ripiegabili facilmente per creare un piano di carico perfettamentepiatto: dal bagagliaio possono entrare oggetti lunghi fino a 215 cm. Se invece i sedili sono tutti sull’attenti, va da sé che la terza fila è riservata ai bambini: per un adulto non c’è spazio a sufficienza.

TRANQUILLONA Confortevole è anche la taratura delle sospensioni, che ben copiano anche le sconnessioni più secche. Né troppo rigida, né troppo gommosa, la Carens 2013 si destreggia bene tra le curve, senza coricarsi eccessivamente. Guidando da buoni padri di famiglia rollio e beccheggio non rischiano di essere un assillo. E se si prova a maltrattarla un po’, guidando più aggressivi, ci pensa l’ESP a richiamare all’ordine. Ma la Carens non è fatta per questo. Anche perché lo sterzo avrà pure tre differenti regolazioni, ma nessuna regala una precisione sportiva. Passando dalla modalità più turistica alla Sport aumenta più che altro la consistenza.

DIESEL QUATTROSTAGIONI Tra i due turbodiesel, che presumibilmente domineranno le vendite, in attesa del Gpl, i cavalli di differenza sono 21, ma le prestazioni non sono così distanti. Almeno finché si rimane in città o nel misto pianeggiante. Del millesette da 115 cv piace la prontezza con cui risponde già ai bassi regimi, con un’erogazione corposa e un’elasticità sufficiente a non dover metter mano al cambio di continuo. Più rotondo e anche più silenzioso, invece, il gemello da 135 cv, le cui doti da passista si esaltano in autostrada. Se sulle lunghe percorrenze i consumi dei due si riveleranno tanto vicini quanto dichiara la scheda tecnica, a determinare le preferenze sarà il delta-prezzo di listino. Infine, poco accreditato nel ruolo di outsider il 1.6 benzina da 135 cavalli, piuttosto pigro ai bassi e, soprattutto, più bevereccio. C’è attesa per la Carens bifuel.


Pubblicato da Luca Cereda, 15/03/2013
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