La Q30 è la prima compatta premium di Infiniti
COM’E’ Infiniti è il marchio di lusso di Nissan nato alla fine degli Anni 90 per aggredire il mercato nordamericano con una immagine e un prestigio differenti da quella di scatolette di tonno dannatamente robuste ed efficienti che avevano le auto giapponesi. Dal 2010 Infiniti ha siglato una joint venture con Mercedes. E se non fossi io a dirvelo mai credereste che alla base della Infiniti Q30, la prima compatta di Infiniti, ci sia una Mercedes Classe A.
STILE SCULTOREO La prima obiezione vostra sta sicuramente nello stile. È talmente differente dalla donatrice di organi tedesca che non lo immaginereste mai. La Infiniti Q30 (Per richiedere un test drive potete cliccare qui) ha linee scultoree, decisamente tridimensionali con pieghe forti, come quella che taglia tutta la fiancata all’altezza delle maniglie, e con curve profonde, come l’onda che percorre tutto il fianco, che non fanno pensare nemmeno per un attimo alla Mercedes Classe A. E, poi, il Crescent Cut, la forma del montante posteriore ad arco che diventerà il tratto distintivo, più o meno accentuato, delle prossime Infiniti. Motivo che si ripete sul frontale, a delimitare ai lati la grande bocca. Mi piace la coda, quasi da coupé.
CROSS CROSS OVER Uno stile molto elaborato, in genere contrario al mio animo minimalista ma che, in questo, caso trovo convincente e personale. E che contribuisce a rendere la Infiniti Q30 inconfondibile nell’affollatissimo segmento C, scelta indispensabile per un marchio che in Europa pochi conoscono. La Q30 si distingue per stile, ma ha anche una presenza su strada che fa pensare a un segmento superiore. Oltre alla presenza scenica ha anche dimensioni più generose della media. Rispetto alla Classe A, per esempio, è più lunga (442 centimetri) e, soprattutto, è più alta (149cm) ma è più bassa di una Mercedes GLA. È un crossover dei crossover, una scelta one-size-fits-all, una via di mezzo che copre più ruoli, poiché nel 2016 arriverà anche la sua versione “GLA”, la Qx30.
QUALITA’ Sembra (ed è) un’auto più grande, una ottima carta per un’auto che nel segmento C punta il mirino sulla parte premium. Alla sua presenza scenica la Infiniti Q30 unisce a questo scopo eccellenti finiture esterne, nelle cromature, nelle plastiche, nella precisione di montaggio e nella verniciatura, a interni decisamente premium. Lo stile dell’interno riprende con le curve della plancia lo stile esterno ed è piacevolmente originale e, dell’esterno, riprende anche la sensazione di qualità.
TENIAMOCI INTOUCH La plancia è tagliata da due onde che si sovrappongono al centro, la sinistra a fare da palpebra agli strumenti, la destra a dare forma alla plancia, e racchiudono al centro uno schermo da 7 pollici, dotato o dotabile del sistema di Infotainment Infiniti InTouch che consente di accedere ai propri calendari, email e social media accoppiando il sistema al proprio smartphone. La plancia è rivestita da pelle con belle impunture a vista che completa la sensazione di materiali di qualità. Anche nelle parti basse della plancia i materiali sono duri ma non croccanti.
LEGGERI E PESANTI La scelta dei motori per Infiniti Q30 parte da due motori leggeri, un 1.5 a gasolio da 109 cavalli, 260 Nm tra 1.750 e 2.500 giri con consumi medi dichiarati 3,9 l/100km e un 1.6 turbo benzina da 122 cavalli con 200 Nm tra 1.250 3 4.000 giri. Chi cerca più prestazioni può scegliere tra un 2.2 a gasolio da 170 cavalli con coppia massima costante di 350 Nm tra 1.400 e 3.400 giri e un 2.0 turbo a iniezione diretta di benzina da 211 cavalli e con una coppia da turbodiesel, 350 Nm tra 1.200 e 4.000 giri. Cambio manuale a sei marce per i motori leggeri sostituibile, a richiesta, con il cambio a doppia frizione sette marce che è, invece, di serie per i motori più potenti. Per questi ultimi è disponibile anche la trazione integrale AWD che, tramite una frizione a dischi multipli elettro-idraulica, può inviare fino al 50% della potenza alle ruote posteriori in caso di bisogno. Motori leggeri e motori pesanti hanno differenti calibrazioni di assetto e sterzo per adattarsi a peso e prestazioni.
PREMIUMTre sono le famiglie di allestimenti di Infiniti Q30: Q30, Q30 Premium e Q30 Sport, che si sviluppano in sotto famiglie. Il prezzo di attacco di Q30 è 24.990 euro per la 1.6t a benzina ma costa poco di più la Infiniti Q30 1.5d, 25.490. La Q30 di base ha già comunquedi serie la plancia con rivestimento e impunture, lo schermo da 7 pollici annegato nella plancia ma ha cerchi in acciaio da 17”, sedili in tessuto e climatizzatore monozona, dettagli che si evolvono nella famiglia Premium con cerchi in lega da 18”, sedili in pelle e clima bizona. Premium aggiunge anche finiture estetiche come i terminali di scarico squadrati e gli specchi in tinta (e riscaldati) e dettagli funzionali come i fendinebbia LED. Il prezzo sale però di quasi 4.000 euro. La Q30 Premium poi si declina in City Black, con interni e cuciture viola, Cafe Teak con interni giocati sul tabacco e nero con cuciture nere e White Gallery, con interni in pelle bianca e dettagli rossi.
Q30 SPORT È il terzo allestimento ma merita un paragrafo. Non è soltanto un allestimento estetico con la bocca in nero lucido e i paraurti più pronunciati e sportivi ma è l’unica Q30 per cui è previsto il motore 2.0t ed è una vera versione più sportiva con i cerchi da 19” gommati 235/45 R 19, i dischi freno posteriori ventilati, l’assetto ribassato del 15% e molle più rigide del 7%. All’interno i sedili votati al comfort delle altre Infiniti Q30 sono sostituiti da sedili sportivi a guscio con il poggiatesta integrato e il rivestimento della plancia è scamosciato. La Q30 Sport City Black 2.2d è la Q30 più costosa: 44.060 euro.
COME VA Ha una bella presenza la Infiniti Q30, si fa notare (per prenotare un test-drive clicca qui. Per lo stile personale e anche per l’impatto più importante della media delle sue concorrenti. Fa pensare a un segmento superiore. L’effetto premium è scontato e lo stile elaborato non disturba troppo la mia preferenza per lo stile minimalista.
SEMIPANORAMICA Un poco più alta della norma, la Infiniti Q30 ha anche la seduta del posto di guida un poco più alta e salire a bordo è una manovra facile e naturale. La posizione un poco più alta è anche abbastanza panoramica e il montante ai lati del parabrezza è piuttosto sottile e ben posizionato da non dare mai fastidio nelle curve di qualsiasi raggio. Ben visibili sono anche gli strumenti, particolarmente grandi, e lo schermo del sistema di infotainment è ben annegato al centro della plancia per evitare riflessi fastidiosi. Tutto è ben fatto, dalla plancia ai comandi, e la sensazione a bordo è piacevole. Decisamente premium.
NOISE CANCELLING Un grande lavoro, dicono in Infiniti, è stato fatto per rendere l’ambiente di Infiniti Q30 acusticamente confortevole migliorando l’indice di articolazione, cioè l’indicatore di intelligibilità di una conversazione a bordo, del 10% rispetto alla concorrenza a 120 km/h. I motori pesanti, poi, hanno anche un trucco elettronico, il sistema Active Noise Cancelling per ridurre il rumore del motore 2.2 (non un campione di silenziosità anche sulle Mercedes) e il sistema Active Sound Enhancement per entrambi i motori per rendere il suono del motore più coinvolgente. Trucchi elettronici a parte, la Infiniti Q30 è un’auto confortevolmente silenziosa, effettivamente una delle più silenziose della categoria, soprattutto aerodinamicamente.
MILLECINQUE Inizio la mia prima prova della Infiniti Q30 partendo dal basso, dal 1.5 dCi di derivazione Renault. È la Q30 che acquisterei. I suoi 109 cavalli sono sufficienti a muovere i 1.404 kg (a vuoto) della Q30 con piacevole agilità ed evitando di tirare le marce, passando rapidamente a marce lunghe per sfruttare al meglio la sua coppia massima tra 1.750 a 2.500 giri, non sembra nemmeno così lenta. È anche un motore che gira piuttosto silenzioso e rotondo, con poche vibrazioni, per essere un motore a gasolio. Il prezzo a cui viene proposto, poi, è molto interessante e i consumi dichiarati (3,9 l/100km medi) davvero ascetici. Per passare al 2.2d da 170 cavalli sono necessari più di 3.000 euro (a parità di cambio doppia frizione) e, francamente, non ne vale la pena se non guidate sempre con il coltello tra i denti o a pieno carico in salita. Il 2.2d, poi, malgrado il sistema di annullamento elettronico dei rumori è più rumoroso e vibra di più.
BEN BILANCIATA La Infiniti Q30 1.5 dCi ha poi un piacevole bilanciamento del telaio, è confortevole nella guida al passo, con sospensioni che non fanno sentire troppo buche e asfalto rovinato malgrado stia provando la Q30 1.5 dCi con i cerchi da 18 pollici gommati 235/50. Quando la metto alla prova sulle curve strette e i saliscendi portoghesi la Q30 mi convince a fidarmi al 100% dalle prime curve, scivola a comando se gioco un poco con l’acceleratore e da confortevole crossover diventa un’auto che si lascia guidare da sportiva con grande facilità.
A BENZINA Provo la 2.0 turbo soltanto in città e non riesco a testarne a fondo le sue qualità. Il motore però nel traffico cittadino non mi fa rimpiangere troppo la spinta intensa ai bassi regimi del 2.2d a gasolio, la coppia massima è già disponibile a 1.200 giri, (200 in meno del 2.2d a parità di Nm) e ha un corposo allungo fino a 5.500 giri, con il rombo da motore a benzina che, sarà suo o sottolineato dal Sound Enhancer, ha un bel tono sportivo. L’assetto della Q30 Sport è sensibilmente più rigido di quello standard ma non così tanto da disturbare anche sulle buche che costellano le strade di Lisbona. Il sedile sportivo è più rigido ma comunque confortevole.