Non sono un fan del fuoristrada, non un fan di quelli sfegatati, almeno. Tutti questi SUV, mi hanno... viziato e l'idea di sporcarmi da capo a piedi mi va di traverso. Tuttavia, la differenza tra un crossover e un veicolo da offroad, credo di averla metabolizzata in tempi non sospetti. E quando capita di giocare col fango, non mi tiro indietro. Un tour di giostra su Ineos Grenadier non fa che rafforzare le mie convinzioni: fuoristrada veri e propri, al giorno d'oggi, ne restano pochi e Grenadier è senz'altro uno di quei pochi. Ho l'occasione di testarne un esemplare sia su asfalto, sia in natura. L'occasione è la 7° edizione di Wildays, bucolico festival di motori di scena a San Polo d'Enza (Reggio Emilia) dal 9 all'11 giugno (se abiti in zona, perché non ci fai un salto?). Convidido ciò che più mi ha impressionato, a mo' di elenco: tra un hamburger, una coca e un twist, ho preso appunti. Provo anche a non ripetere quanto già espresso da Michele, che provò il bestione un anno fa (ecco Michele in video). Se vuoi, sfoglia la fotogallery, è piuttosto esplicita.
Ineos Grenadier, non chiamarlo Defender
SUA ALTEZZA GRENADIER
Personalmente, incontro Ineos Grenadier dal vivo per la prima volta. In foto, a uno sguardo distratto, è vero, un po' si corre il rischio di scambiarlo per Defender (la versione ''storica'', non quella attuale). Al primo appuntamento nel mondo reale, invece, si realizza che tra Grenadier e Defender le similitudini riguardano semmai le proporzioni, ma non i dettagli. Frontale sempre a fari fondi e con calandra a griglia orizzontale, ma reinterpretato a modo suo. Anche fiancata e lato posteriore, ad una prima occhiata, sembrano Defender 5 porte. Appunto, sembrano. Una curiosità: misura dei cerchi dai 17 pollici in su, ai dischi freno Brembo i cerchi da 16 pollici calzano stretti. Molto Defender è semmai il carisma: 4 metri e 90 per 1 metro e 93 per 2 metri e 04 di macchina squadrata e di corazza spessa, 264 mm di altezza da terra. Più mi avvicino, più mi sento un nano. Faccio per salire a bordo, hop, e meno male che non soffro di vertigini.
Due metri abbondanti di altezza. Hai la scala?
AERONAUTICA
Va beh, il design, di un fuoristrada, o meglio, un heavy duty, è in fondo un argomento di secondo piano. Già più interessante è l'organizzazione degli interni, e a questa voce Grenadier ricorre agli effetti speciali. La seduta è alta, molto alta. Lo spazio in prima fila è buono, ma non abbondante (molto meglio nelle retrovie): la consolle centrale è larga. Niente strumenti frontali: visuale libera. Tutti i comandi sono al centro, incluso un ampio display touch da 12,3 pollici compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, ma non è il display il protagonista. A catturare l'attenzione è la pulsantiera ''aerea'' sul tettuccio, un intero cluster di tasti e levette dal quale governare soprattutto le funzioni off-road. Una soluzione, quella dei comandi fisici ben distanziati, che viene ripresa sulla sezione inferiore del cruscotto e che fa molto cabina di pilotaggio di jet o elicottero. Ma che risponde anche a una precisa esigenza: metti che là fuori la temperatura è sotto zero, indossi i guanti e di un touchscreen non sai che fartene... Sull'allestimento Fieldmaster, quello più accessoriato, anche i due finestrini a tettuccio uniscono il dilettevole di una boccata di aria fresca, all'utile di alzarsi in piedi e pescare o cacciare (ove consentito, cioè non in Italia, guai a te) direttamente dall'abitacolo. Ganzo.
Interni aeronautici
ON ROAD
Da un ''palazzo'' di due piani, che a seconda delle versioni pesa dai 27 quintali in su, infine dalla taratura degli ammortizzatori Bilstein calibrata in primo luogo per fondi friabili e non certo per l'appiccicoso asfalto della pista, su strada non ti aspetti nulla più che un'esperienza... sopportabile. Una passeggiata su e giù per i tornanti dell'Appennino Reggiano mi è invece sufficiente per classificare l'esperienza stradale di Ineo Grenadier come un momento del tutto piacevole. Gli ingombri sono quelli che sono e se la sede stradale è stretta è necessario prestare un briciolo di attenzione in più del solito. Ma l'effetto guarda-come-dondolo, in curva non c'è. Pure in frenata il ''granatiere'' mi trasmette sicurezza e precisione. Guido il 3 litri 6 cilindri diesel BMW da 249 cv, che come il 3 litri 6 cilindri turbo benzina da 286 cv (sempre BMW) è accoppiato al cambio automatico ZF a 8 rapporti: un binomio che sapevo già essere vincente. Per il tiro ai bassi (550 Nm di coppia a 1.250-3.000 giri/min.), per il confort (scarsa rumorosità). L'unica nota negativa riguarda il volante: lo sterzo idraulico è pesante, molto demoltiplicato e allergico al riallineamento. Una buona occasione per tonificare polsi e bicipiti.
Su strada è un signore. Peccato lo sterzo pesante
OFFROAD
Un volante tanto ''pigro'' torna invece utile nel fuoristrada, il contesto cioè nel quale Ineos Grenadier, se potesse, trascorrerebbe la sua vita intera. Due dati, così da capirci al volo: 264 mm di altezza da terra (già detto?), angolo di attacco 35,5°, angolo di dosso 28,2°, angolo di uscita 36,1°, inclinazioni laterale di 45°, profondità di guado 800 mm. Non è tutto: trazione integrale permanente (e ci mancherebbe altro), marce ridotte con rapporto di 2,5:1, sospensioni con molle Eibach a ponte rigido e, sulla Trailmaster, la bellezza di tre differenziali bloccabili. Longitudinale (di serie su tutte), ma anche per assi anteriore e posteriore. Tre differenziali, su un'auto di serie. What else? Giusto, lo snorkel. In realtà, quello che sporge alla destra del parabrezza è una comune presa d'aria, utile per quando si attraversa il deserto: no, non è un ''boccaglio'' e non consente a Grenadier di immergersi in subacquea fino al tetto. Il mio test offroad è breve breve, comunque utile per assaporare qualità da mezzo cingolato o quasi. Oltre a superare con disinvoltura piccoli argini, profonde pozze d'acqua e pendenze laterali sconsigliabili a chi soffre di reflusso postprandiale, non registro strani scricchiolii dalla carrozzeria, né dalle componenti interne. Il top sarebbe la funzione della telecamera anteriore, per sapere sempre dove appoggi le ruotone. Non c'è, amen, si fa senza. Come da cent'anni a questa parte.
Il fuoristrada è casa sua
PREDESTINATA?
Solo ora, in Italia, procedono le prime immatricolazioni (ah, per la versione Station Wagon, quella a uso civile, i prezzi partono da 70.490 euro) e già Ineos Grenadier, nella sua nicchia, è un mezzo avvolto da un alone leggendario. Un mezzo nato dopo una serata al pub (un pub di Londra che si chiama Grenadier, pensa che coincidenza), il mezzo nato per volere di Jim Ratcliffe, patron del colosso petrolchimico Ineos nonché uno degli uomini più ricchi d'Inghilterra. Un fuoristrada che è un mosaico di eccellenze tecniche (il telaio Magna, i propulsori BMW, la trasmissione ZF, gli assali e i differenziali della padovana Carraro). Un fuoristrada che si è già smarcato dall'ombra di Defender e che aprirà il sentiero a nuovi, elettrizzanti, progetti. Good job, Jim.
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
---|---|---|
Grenadier Utility Wagon 2p 3.0 286 CV | 286 / 210 | 74.540 € |
Grenadier Utility Wagon 2p 3.0d 249 CV | 249 / 183 | 74.540 € |
Grenadier Utility Wagon 5p 3.0d 249 CV | 249 / 183 | 75.740 € |
Grenadier Utility Wagon 5p 3.0 286 CV | 286 / 210 | 75.740 € |
Grenadier Station Wagon 5p 3.0d 249 CV Trialmaster | 249 / 183 | 85.190 € |
Grenadier Station Wagon 5p 3.0 286 CV Trialmaster | 286 / 210 | 85.190 € |
Grenadier Station Wagon 5p 3.0d 249 CV Fieldmaster | 249 / 183 | 85.190 € |
Grenadier Station Wagon 5p 3.0 286 CV Fieldmaster | 286 / 210 | 85.190 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Ineos Grenadier visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Ineos Grenadier