Prosegue la presentazione della gamma di BYD, la casa cinese che ha appena avviato la commercializzazione in Italia dei suoi primi modelli, tutti full electric: dopo la berlina sportiva Han e il SUV Atto 3, abbiamo avuto l’opportunità di metterci al volante della Dolphin, berlina due volumi di segmento C che con Atto 3 condivide powertrain e batterie. Un’auto interessante per contenuti tecnici, tecnologici e anche... economici, che entra a gamba tesa in un settore di mercato già ricco di proposte, da Renault Zoe a Fiat 500 Elettrica, da Volkswagen ID. 3 a MG4. Andiamo a scoprirla più da vicino.
COME È FATTA FUORI
BYD Dolphin, auto da città ma non solo
Scordatevi la Dragon Face che caratterizza il muso di Atto 3 e Han, con i suoi fari sottili e la cromatura che li unisce: per la Dolphin i designer di BYD hanno deciso di ispirarsi all’oceano, alle onde del mare e agli animali che lo popolano. Il risultato è convincente solo a metà: il muso, con l’andamento a onda della mascherina chiusa, non è dei più riusciti. Molto meglio il posteriore, con i LED dei fari che si uniscono e si intrecciano, a disegnare una firma luminosa originale e inconfondibile.
BYD Dolphin, originale il disegno dei gruppi ottici posteriori
METTE LA FRECCIA Le proporzioni sono riuscite, con sbalzi corti davanti e dietro, una fiancata robusta attraversata da due profonde nervature che sembrano disegnare una freccia puntata verso il muso, e che regalano dinamismo all’insieme. Belli i cerchi bicolore, così come la possibilità di avere cofano e tetto a contrasto. Ancora più bella la gamma colori, che accanto ai “soliti” nero, azzurro, grigio e bianco prevede anche il rosa e il viola, con interni in tinta.
BYD Dolphin, hatchback media da città
DIMENSIONI E PESO Lunga 4.290 mm da un paraurti all’altro, larga 1.770 e alta 1.570, ha un generoso passo di 2.700 mm, che permette a chi siede dietro di avere tanto spazio per le gambe anche con guidatore e passeggero di alta statura. Il bagagliaio ha una capacità di 345 litri, un valore nella media per il segmento, con un capace doppio fondo per i cavi di ricarica, e un pavimento pressoché piatto quando si abbattono gli schienali della seconda fila (frazionati 40/60 di serie), con la capacità di carico che arriva a 1.310 litri.
COME È FATTA DENTRO
BYD Dolphin, la plancia con lo schermo in orizzontale
La prima cosa che ho pensato salendo a bordo è che anche Dolphin, come Atto 3, rende giustizia al claim di BYD, ossia “Premium accessibile”: tanta la qualità percepita, con materiali e accostamenti curati, finiture di buon livello e rivestimenti in pelle vegana gradevole al tatto. Forse migliorabile la qualità degli assemblaggi, con alcuni elementi - come il tunnel centrale - che si muovono se sollecitati con forza, e plastiche morbide che si alternano ad altre più sottili. Laddove il SUV provato la scorsa settimana si ispira al mondo del fitness e della musica, la Dolphin attinge a piene mani dall’oceano in cui vive l’animale che le dà il nome, con una plancia ondulata, la corona in basso del volante che ricorda la coda di un delfino, e le originali maniglie per le portiere, che hanno la forma di una pinna (e che non sono neppure scomode da utilizzare).
BYD Dolphin, le maniglie a forma di pinna
VEDO TUTTO Con il loro poggiatesta integrato i sedili hanno un look sportivo, e risultano più comodi che avvolgenti; le regolazioni elettriche a sei vie permettono di trovare facilmente una posizione di guida comoda, non troppo rialzata e con una buona triangolazione tra pedali e volante (regolabile in altezza e profondità). Ottima la visibilità, specialmente davanti, dove trovo un sempre più raro vetro tra montante e finestrino che aiuta nelle svolte. Quando si parcheggia, invece, nelle manovre fa comodo la visuale a 360°, con possibilità di zoomare sui dettagli. Un po’ esposta agli urti la telecamera anteriore, che sporge leggermente dal paraurti.
BYD Dolphin, i comandi nel tunnel centrale
RUOTA DI 90° Come su Atto 3 troviamo ancora lo schermo da 12,8” rotante per l’infotainment, che può essere disposto in modalità ritratto o panoramica premendo un pulsante sul volante, sullo schermo o ruotandolo direttamente a mano. Il software dell’infotainment è lo stesso del SUV, quindi veloce nel rispondere ai comandi dell’utente, ricco di funzioni e con un navigatore connesso. Il climatizzatore si comanda principalmente dal display, una soluzione che porta a qualche distrazione di troppo. L’ultimo aggiornamento software OTA aggiunge la connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto. La strumentazione digitale dietro il volante, solidale con il piantone, è di derivazione motociclistica e ricca di informazioni, non tutte molto leggibili. Entrambi gli schermi, come sul SUV, non offrono una grande visibilità quando colpiti in pieno dalla luce del sole.
BYD Dolphin, gli schermi posteriori
COMODA - E SICURA - PER LA FAMIGLIA Belli e originali i comandi rotanti sul tunnel centrale che comprendono anche il selettore di marcia. Una soluzione che ha permesso di lasciare più spazio per i tanti vani portaoggetti (BYD dice che sono ben venti) sparsi qua e là in abitacolo, grandi e piccoli, per le cose di tutti i giorni, dal telefono al telecomando. Nel vano a giorno sotto il tunnel centrale c’è anche un utile accessorio per tagliare le cinture di sicurezza e sfondare i cristalli dell’auto in caso di incidente.
E CHI STA DIETRO? Non manca lo spazio per due adulti (o tre bambini), che possono contare su un pavimento piatto, un discreto spazio per testa e ginocchia, tasche per gli oggetti negli schienali dei sedili anteriori e due prese USB di tipo C nel mobiletto centrale. Mancano le maniglie al tetto, le bocchette per il climatizzatore e le sedute del divano sono piuttosto corte.
COME VA SU STRADA
BYD Dolphin, meno riuscito il frontale
Il powertrain è lo stesso della Atto 3, così come l’efficiente pianale e-Platform 3.0 dei modelli BYD più recenti. 150 kW/204 CV nel motore montato sull’asse anteriore, capace di 310 Nm di coppia. Come nella sorella a ruote alte, anche su Dolphin ho apprezzato un’erogazione lineare e ben modulabile, in tutte e tre le modalità di guida disponibili: Eco, Normal e Sport. Quest’ultima rende più pronta la risposta dell’auto, che può contare sempre su una grande riserva di potenza, specialmente in ripresa.
NON CHIEDETELE TROPPO L’indole di Dolphin è di auto da famiglia, che privilegia una guida rilassata e poco nervosa. In generale si viaggia comodi, nel silenzio, con pochi fruscii provenienti dall’esterno, che aumentano sopra i 110/120 km/h. La taratura morbida delle sospensioni porta a un po’ di rollio nelle curve veloci, ed è un altro invito a non chiedere alla hatchback cinese più di quanto può effettivamente dare. La frenata rigenerativa si regola su due livelli abbastanza simili nella risposta, e non può avere la guida one pedal.
BYD Dolphin, i sedili sportivi (e comodi)
DUE PILE DIVERSE BYD Dolphin è disponibile con due tagli di batterie: quella da 60 kWh dell’auto in prova, lo stesso taglio della Atto 3, ha un’autonomia dichiarata di 427 km. Nel breve test compiuto alle porte di Madrid, dove però ho strapazzato l’auto più di quanto si farebbe normalmente, il computer di bordo segnava una più che rispettabile media di circa 16 kWh/100 km, valore che verificheremo durante una prova consumi più precisa. Nel corso del 2024 arriverà una versione con batteria da 45 kWh, con un’autonomia ridotta di circa un quarto (circa 310 km), più adatta a chi si muove prevalentemente in città.
BYD Dolphin, ricarica in DC fino a 88 kW
CARICA “PIANO”, MA... La ricarica alle colonnine in corrente alternata è a 11 kW di potenza, mentre in quelle fast in corrente continua è di soli 88 kWh, lo stesso valore visto anche per la Atto 3. Non un granché in termini assoluti, come dicevamo anche per il SUV, ma sull’argomento abbiamo chiesto delucidazioni agli ingegneri BYD, che ci hanno spiegato che si tratta di una scelta ben precisa, volta a garantire una curva di ricarica costante (sempre vicina al valore massimo, senza picchi), e soprattutto a preservare la salute degli accumulatori, che fanno perdere qualche minuto in più durante le ricariche veloci ma sulla lunga distanza stressano meno le componenti delle batterie, aumentandone la vita utile. Come la Atto3, anche la Dolphin è dotata della funzione Vehicle to Load (V2L), che permette di usare la batteria dell’auto per caricare o alimentare dispositivi esterni con una potenza massima di 3,3 kW.
QUANDO ARRIVA, QUANTO COSTA
La gamma di BYD Dolphin prevede quattro modelli, con tagli di batteria e potenze differenti. Per tutte, però, di serie troviamo:
- Sedili a regolazione elettrica a 6 vie per il conducente, 4 vie per il passeggero
- Suite completa di ADAS con - tra gli altri - cruise control adattivo, monitoraggio dell’angolo cielo, centraggio corsia, frenata automatica di emergenza, riconoscimento segnali stradali, abbaglianti automatici
- Pompa di calore che migliora l’efficienza termica dell’auto nei mesi più freddi
- Schermo infotainment rotante da 12,8”
- Rivestimenti sedili e plancia in pelle vegana
- Cerchi in lega da 16”
- Funzione Vehicle To Load
- Garanzia di 6 anni / 150.000 km sull’auto, 8 anni / 200.000 km sulla batteria
BYD Dolphin, i cerchi con dettagli bicolore
Ecco i quattro modelli attualmente a listino:
- ACTIVE: batteria da 44,9 kWh e motore da 70 kW/95 CV, ricarica AC fino a kW e in DC fino a 60 kW. Prezzo di 30.790 euro
- BOOST: batteria da 44,9 kWh e motore da 130 kW/176 CV, aggiunge cerchi da 17 pollici e sospensioni posteriori multilink. Prezzo di 31.790 euro
- COMFORT: batteria da 60,4 kWh e motore da 150 kW/204 CV, ricarica DC a 88 kW. Prezzo di 35.790 euro
- DESIGN: come la Comfort, con l’aggiunta del tetto panoramico, funzione VtoL, vetri scuri posteriori e ricarica wireless per smartphone. Prezzo di 37.790 euro
ANCHE CON GLI INCENTIVI I modelli long range con batteria da 60 kWh (Comfort e Design) possono già essere ordinati, con le prime consegne previste per l’inizio dell’autunno. Le versioni con batteria più piccola da 45 kWh potranno essere ordinate dopo l’estate, con consegne a inizio 2024. Tutti i modelli accedono agli incentivi statali (e regionali, laddove disponibili). In Lombardia, per esempio, la BYD Dolphin Active costa 21.790 euro. Considerata la dotazione di serie, e il prezzo di una media con motore termico, comincia a diventare un’alternativa davvero interessante.
SCHEDA TECNICA BYD DOLPHIN COMFORT 204 CV 60 kWh
Dimensioni | 4.290 x 1.770 x 1.570 mm |
Passo | 2.700 mm |
Peso | 1.658 kg |
Motore | Elettrico sincrono a magneti |
Trazione | Anteriore |
Potenza | 150 kW / 204 CV |
Coppia | 310 Nm |
Velocità massima | 160 km/h |
Accelerazione 0-100 km/h | 7 secondi |
Capacità bagagliaio | 345/1.310 litri |
Batteria | 60,5 kWh |
Autonomia | 427 km (WLTP combinato) |
Consumo | 15,9 kWh/100 km |
Ricarica AC | 11 kW |
Ricarica DC | 88 kW |
Prezzo | 35.790 euro |
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
---|---|---|
Dolphin Comfort 204 CV 60 kWh | - / - | 33.790 € |
Dolphin Design 204 CV 60 kWh | - / - | 35.790 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della BYD Dolphin visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni BYD Dolphin