Nel traffico delle monovolume compatte si fa strada un'altra coreana, la Hyundai ix20. Con un po' di sex appeal in più della Venga da cui deriva, punta alle giovani coppie di città. Il prezzo d'attacco è da battaglia.
COM'E' Con quella faccia un po' così - che ricorda qualcuno ma è piuttosto simpatiKa - e con quel nome un po' così - dove la "x" non sta per SUV né 4x4, ma per monovolume - sale sul ring delle monovolume compatte anche la Hyundai ix20, fresca di debutto parigino. Le sue avversarie si chiamano Lancia Musa, Nissan Note, Citroen C3 Picasso, ma in ballo c'è anche un derby tutto coreano con la Kia Venga della quale ha ereditato la base. A prima vista, il muso più cattivello e più scolpito potrebbe darle un po' di vantaggio in un ipotetico corpo a corpo con la cugina.
MOVIMENTATA Firmato dal centro stile europeo di Rüsselsheim, il design della ix20 punta forte sul movimento in ossequio al concetto di "scultura fluida", come dicono in Hyundai. In sostanza, oltre a un frontale sfaccettato con griglietta corta, occhi manga con le nervature del cofano a far da sopracciglia e bocca esagonale, l'idea di fluidità è data anche dalle fiancate a doppia svasatura (idem Venga) e poi nella coda. Qui il movimento è perfino accelerato dai tratti più spigolosi del portellone e dei gruppi ottici sviluppati in orizzontale.
VETRO AL TOP Alla fine la scultura si compatta in misure cucite su misura alla città: 4 metri e 10 cm di lunghezza (3 in più della Venga), 1 e 76 cm di larghezza e 1 e 60 cm d'altezza. Il passo generoso (2 metri 62 cm) agevola poi la distribuzione degli spazi all'interno della ix20, che dentro è una monovolume in piena regola tanto per l'abitabilità che offre quanto per l'arredamento. Arredamento non lussuoso ma molto confortevole nella top di gamma, la ix20 Style, soprattutto se alle dotazioni che ha di serie (navigatore, cruise control, cerchi da 17" e retrocamera) si aggiungono i rivestimenti in pelle e il tetto panoramico elettrico.
DOPPIO VANO All'estremo opposto l'allestimento "Light" (primo di quattro) prevede volante regolabile in altezza e profondità, clima manuale, sedili in tessuto e divanetto posteriore scorrevole e reclinabile 60:40, oltre a 6 airbag, ABS, ESP, fari di proiezione in curva e Hill Assist per quanto concerne la sicurezza. Radio CD+MP3, presa AUX+USB per i lettori portatili, antifurto e chiusura centralizzata entrano invece nell'allestimento immediatamente superiore, il Classic. Per tutte c'è un maxi-bagagliaio che garantisce 440 litri nella configurazione a cinque posti fino a un massimo di 1450 a sedili spianati, ma dall'allestimento Comfort (il terzo dei quattro) in su spunta un doppio fondo e la capacità di carico si alza a 560 litri.
MOTORI La scelta dei motori (tutti euro 5) si articola tra due opzioni a gasolio e altrettante a benzina. I due diesel sono entrambi dei 1.4 declinati in potenze differenti (77 e 90 cavalli), ed esistono anche in versione "verde" (denominata Blue Drive) dalle emissioni ridotte a 114 g/km grazie al dispositivo ISG "Start&Stop". I due benzina oscillano invece tra due estremi: tranquillo e parco il 1.4 da 90 cavalli, più godereccio (sia nelle prestazioni sia nei consumi) il 1.6 da 125 cavalli. Tutti tranne il 1.6 benzina (5M) sono accoppiati ad un cambio manuale a sei marce. Al momento non si prevede l'ingresso in gamma dell'automatico, così come la variante bifuel (che al massimo verrà resa disponibile tramite omologazione post-vendita).
PREZZI Molto appetibile il prezzo d'attacco, i 13.500 euro che occorrono per una ix20 Light con motore 1.4 benzina, cui ne vanno aggiunti altri 1.800 - a parità di allestimento - per passare al diesel (da 77 cv). Scalando i gradini del listino (forse un po' troppo articolato) si arriva fino ai 19.600 dell'allestimento Style con motore CRDi da 90 cavalli. La garanzia dura cinque anni e include assistenza stradale e check-up gratuiti. Il 6 novembre il primo porte aperte italiano.
COME VA Nonostante le forme ne mascherino un poco il rango di monovolume, una volta entrati nella Hyundai ix20 ci vuole poco a capire con quale tipo di auto si ha a che fare. I primi segnali già nell'ABC della routine automobilistica: seduta alta, cambio in posizione rialzata, facilmente a portata di mano, e una consolle centrale con la quale si interagisce agevolmente anche senza l'ausilio dei comandi al volante. Ovvio che non mancano angoli dove stivare cellulari, monete, occhiali e quant'altro, siano essi nel tunnel centrale o integrati ai pannelli delle portiere; il difetto dei portaoggetti centrali è soltanto quello di farsi trovare un po' troppo in basso rispetto alla posizione di chi guida.
BRACCIOLO In generale si apprezza una buona qualità costruttiva e completezza d'arredamento, anche se questo inevitabilmente comporta un certo distaccamento dal tanto goloso prezzo d'accesso. Le plastiche usate sono diverse e qualcuna un po' duretta c'è, ma il montaggio non sembra troppo economico. Ben avvolgenti i sedili, con quello lato guidatore dotato di bracciolo, non molto sexy invece i rivestimenti in tessuto.
CARICA! A suscitare un'impressione nel complesso gradevole contribuisce anche la giusta organizzazione dello spazio. Con guidatore e passeggero adagiati comodamente, dietro resta spazio sufficiente per le gambe di altri passeggeri, si tratti di adulti o di prole. In altezza, poi, grossi problemi non ce ne sono nemmeno per chi supera di un tocco la media. Il vero punto di forza è però un bagagliaio extralarge per la categoria, con o senza doppio fondo.
INCASSATRICE Alla stregua del soggiorno, sulla Hyundai ix20 è confortevole anche la guida. Una nota di merito va alle sospensioni, capaci di parare bene i "jab" delle buche, e al servosterzo elettrico, che assiste bene nelle manovre parcheggio più ardite, rendendo un dipiù la telecamera posteriore, molto comoda ma disponibile solo dall'allestimento Comfort (in soldi, 15.300 euro) in su. Per il resto si viaggia con un rollio tenuto a bada da un assetto ben piantato sulle quattro ruote nonostante le forme paffute della ix20.
SENZA SQUILLI Dei motori abbiamo testato il 1.4 diesel da 90 cavalli e il 1.4 benzina da 90 cavalli. Il primo è molto lineare nella progressione, regge le marce alte anche a velocità non elevatissime e certamente offre vantaggi nei consumi (quelli dichiarati sono di 4,5 litri ogni 100 km), ottimo dunque per le lunghe crociere. L'altra faccia della medaglia è però una scarsa spinta a bassi regimi (non brucia i semafori, per intenderci) che fa scemare un pochino il piacere di guida in città.
BENZA OK Sotto questo punto di vista meglio il 1.4 benzina, più pronto nell'accelerazione e piuttosto brillante fino ai 90 km/h, anche se i consumi qui crescono leggermente. Se la scelta è fra i due, calcolare bene le proprie necessità e i chilometri che si percorrono mediamente ogni anno. Anche perché il 1.4 diesel da 90 cv è disponibile solo a partire dall'allestimento Comfort (a prezzi da 17.600 a salire), a differenza del 1.4 benzina che abbraccia tutti gli allestimenti tranne lo Style.