Un nuovo vestito per farsi notare di più, per buttarsi nella mischia con un look più raffinato, più europeo, senza nulla togliere agli "argomenti" che l'hanno caratterizzata fino ad oggi: tanta sostanza e prezzi accessibili. Ecco la nuova Accent.
COM'E' L'abito non è griffato, non ha il marchio di uno stilista di fama stampato sul corpo, ma non è più nemmeno quel vestitino economico da grande magazzino coreano, sintetico e senza fantasia, che la Accent aveva ha indossato finora. Non che non sia piaciuto, tutt'altro, in Italia se la sono portati a casa in 50 mila dal 1991, quando è apparsa per la prima volta. Esteriormente cambia un po' tutto: dai fari più vistosi con proiettori a riflettore multi-focus per un fascio di luce più potente, alla mascherina nera sportiveggiante che fa tutt'uno con i paraurti anteriori sporgenti. Questi sono in tinta con la carrozzeria e inglobano i fari antinebbia e la presa d'aria.
CHE CODA Ancora più personalizzata la coda, o meglio le code, perché sono due, differenti tra loro. Una più classica per la quattro porte, con i gruppi ottici di dimensioni ragguardevoli a impreziosire le estremità di un bagagliaio capiente; una più sportiva per la cinque porte, con il portellone che disegna un alettoncino a rientrare e i gruppi ottici che invadono la fiancata, simil Mercedes Sportcoupé. Paraurti in tinta con la carrozzeria per entrambe. Non c'è più invece la tre porte.
VALUE FOR MONEY All'interno prevalgono ancora plastiche nere e tessuti scuri che non aiutano a "scaldare" molto l'ambiente ma nemmeno deludono. Si nota un grande passo avanti rispetto al passato, con finiture più accurate e qualche preziosismo estetico, come le maniglie interne in metallo cromato. Un interno funzionale, più pensato per la praticità che per l'estetica, con un ampio cassetto fronte passeggero, utile quando si viaggia a pieno carico e per lunghi viaggi, piccoli vani a portata di mano del pilota in cui deporre monetine e biglietti autostradali, tasche rigide alle portiere, portalattine-portabicchieri estraibili dalla plancia.
QUATTRO CILINDRI Due i motori in gamma al momento del lancio, due quattro cilindri rispettivamente di 1.3 e 1.5 litri con distribuzione a tre valvole per cilindro (due di aspirazione, una di scarico) monoalbero a camme in testa. Il primo è il motore che accompagna la Accent dalla nascita, riveduto e corretto per ridurre vibrazioni e rumorosità, 84 cv a 5500 giri e coppia massima di 11,8 kgm a 3000 giri; in alternativa è disponibile un 1.5 litri di 91cv allo stesso regime di potenza e coppia (13,1 kgm) del precedente. A quest'ultimo è abbinato un cambio automatico a quattro rapporti con controllo elettronico a "ricerca logica".
A PRIMAVERA A completare l'offerta arriverà in primavera un tre cilindri turbodiesel common rail di 1500 cc. Avrà una potenza di 82cv a 4000 giri, con una coppia di 18,6 kgm a un regime di giri molto più basso dei due a benzina, 1900 giri, a tutto vantaggio delle prestazioni e della qualità della guida soprattutto in città.
TUTTO COMPRESO Completo come al solito l'equipaggiamento di serie, con airbag per guidatore e passeggero anteriore, volante regolabile in altezza, cinture regolabili in altezza con pretensionatore, livellatore assetto fari, sedile posteriore a ribaltamento frazionato 60/40, tergicristallo con temporizzatore, orologio digitale, immobilizer, chiusura centralizzata, alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, sedile guida regolabile in altezza con supporto lombare, bracciolo centrale per i sedili anteriori, specchietti esterni a comando elettrico, tanto per citarne alcuni.
IL PREZZO VERO Tre gli allestimenti previsti, tutti ben definiti nei contenuti, in modo da non permettere giochi di listino per creare confusione nel cliente. Secondo lo stile Hyundai ad ogni allestimento corrisponde una serie di accessori e un prezzo solo. Questo c'è e questo è il prezzo, non si scappa. Il listino varia quindi dai 9.500 euro per la 1.3 quattro porte base, ai 10.300 euro per la media, fino ai 11.600 la GLS Plus, la più ricca. La cinque porte varia invece dai 10.600 euro per la GL Clima, ai 12.000 per la GLS Plus, fino ai 13.000 per la 1.5 automatica. Per tutte, l'unico accessorio a richiesta è la vernice metallizzata o nera, in listino a 280 euro.
INCENTIVI Nel periodo in cui resteranno in vigore gli incentivi governativi la Casa praticherà un ulteriore sconto di 1500 euro sul prezzo di listino. E fatti i conti, l'offerta diventa davvero interessante.
COME VA
Prezzo popolare ma confort di livello superiore. La Accent non tradisce chi ha scommette su di lei e ricambia con prestazioni brillanti e un comfort di guida di livello superiore. A cominciare dal rumore interno ridotto per continuare con sospensioni e spazio.C'E' SPAZIO Si viaggia comodi anche in cinque, con uno spazio posteriore che sorprende su una vettura di questa categoria. La seduta è comoda, ergonomica, e chi sta davanti gode della presenza di un bracciolo centrale che si rivela utile nei lunghi viaggi autostradali. Ampio anche il bagagliaio, si va dai 334 litri per la quattro porte ai 480 per la cinque porte, che diventano 934 con i sedili posteriori abbassati.
PIU' COMFORT Sorprende ancora di più il silenzio all'interno dell'abitacolo, anche a velocità più sostenute, dove la radio (Blaupunkt) non deve essere necessariamente tenuta al massimo. L'assetto non è più ballerino come in passato e il lavoro di affinamento ha portato a risultati apprezzabili, anche dal punto di vista della riduzione delle vibrazioni. Si viaggia bene, comodi, con le sospensioni tarate il giusto e una stabilità che dà sicurezza anche nella guida un po' più spigliata.
MCPHERSON Del resto, davanti troviamo montanti tipo McPherson con molle elicoidali sfalzate, ammortizzatori idraulici e barra stabilizzatrice, mentre al posteriore ad assorbire il tutto c'è una sospensione dual-link, a doppio braccio, che ha nell'adattabilità a tutti i percorsi il suo punto di forza. La carreggiata più ampia rispetto al modello precedente e le tarature riviste fanno il resto.
FRENI E PASTIGLIE Quanto ai freni, sono a disco autoventilati davanti e a tamburo dietro. Il sistema frenante servoassistito è inoltre integrato con ABS e con il ripartitore elettronico di frenata EBD sulle versioni superiori. Il tutto condito con sistemi elettronici di controllo contro rischi di bloccaggio e di sbandamento, con l'aggiunta di un sensore per la segnalazione di usura delle pastiglie per i freni anteriori. Alla sicurezza contribuiscono anche barre alle portiere e nel tetto, sedili antiscivolo piantone dello sterzo collassabile.
1.3 Elastico quanto basta per cavarsela senza troppa fatica nel traffico cittadino, questo quattro cilindri offre buone doti di brillantezza ai bassi regimi, che si apprezzano soprattutto nelle accelerazioni da semaforo a semaforo. Per quel che serve, visto il tipo di vettura e la clientela a cui si rivolge, i dati tecnici Hyundai dicono di un 12,9 secondi per passare da zero a 100 km/h. Nella breve prova su strada non abbiamo potuto verificarlo, ma la Hyundai dichiara consumi altrettanto interessanti con 18 km/l nel misto e di quasi 20 in autostrada. Più impegnativi da raggiungere sono i 173 km/h dichiarati di velocità massima. Oltre i 130 la 1.3 è giustamente in affanno con due persone a bordo, figuriamoci con cinque. Se lo si richiede però...
1.5 E' disponibile solo con il cambio automatico, un quattro rapporti che si adatta allo stile di guida del pilota, per fornire all'occorrenza una maggiore o minore accelerazione. La cilindrata maggiore è stata necessaria per fornire a questa versione un livello di prestazioni per lo meno in linea con la 1.3. E infatti, pur disponendo di una cilindrata maggiore, la 1.5 è meno brillante della 1.3 in accelerazione (13,9 sec nel 0-100) e nella velocità massima (169 km/h). Una penalizzazione che in realtà non si sente, a cui vanno aggiunti tutti i vantaggi di una guida con il cambio automatico. Mille euro in più nel prezzo in cambio di meno stress nella guida. Ne vale la pena? Per noi sì.