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Prova su strada

Ford Mondeo ST 220


Avatar Redazionale, il 26/03/02

22 anni fa - Sport Technologies

Gran Turismo, executive, top di gamma prestazionale: non mancano le etichette per inquadrare la Mondeo ST 220, versione cattiva della berlina Ford, destinata - nelle due varianti 5 porte e station - a vivacizzare la famigliola. Garantisce "Sport tecnologies", nuovo reparto dell'Ovale fatto di numeri e adrenalina.

COM’E’ Una sportiva vera, ma non esasperata, precisano. Dettagliuzzi corsaioli, quelli sì, come fare senza? Si tratta pur sempre della versione ST, "Sport Technologies", la nuova gamma di derivativi prestazionali dell’Ovale Blu. Firma lo SVE (Special Vehicle Enginering), struttura Ford nata nel 1980 e con due nomi al capitolo prodotti finiti, Sierra Cosworth ed Escort RS Cosworth.

DENTRO A fare la gioia di chi si sente in pista anche quando ha il pupo legato al sedile posteriore sono la strumentazione a fondo bianco, i pedali in metallo cromato e la leva del cambio, corta e rivestita in pelle. Oltre ai sedili in pelle Recaro, che avvolgono, accarezzano i lombi, si regolano elettronicamente, si riscaldano. Il volante in pelle nera è formato da un unico blocco centrale con la sigla ST in basso, mentre lo stesso logo ST si ritrova nei rivestimenti battitacco in cromo.

FUORI

Esteriormente la Mondeo ST 220 presenta elementi di design audaci, come lo spoiler anteriore ampio e profilato, i cerchi da 18 pollici in lega di alluminio lucidato a sedici razze. Ben in evidenza anche le pinze dei freni a disco, e poi minigonne, doppio scarico in acciaio Inox che sbuca dalla caratteristica apertura trapezoidale della griglia, parafanghi larghi, inserti della griglia con il motivo a diamanti a scala più marcata, prese d’aria in ogni dove e un assetto ribassato di 15 mm rispetto alla sorella in abiti civili.

FACCIA DA TREMILA

La cattiveria di questa berlina non è fatta però solo di accorgimenti stilistici e aerodinamici. Sotto il cofano di Mondeo ST scalpitano infatti 220 cavalli (162 kW) a 6250 giri, erogati dal V6 Duratec 24 valvole da 3.0 litri: 7,4 secondi per accelerare da zero a cento e 243 orari di velocità di punta. La coppia massima è di 275 Nm a 5000 giri, il cambio è il manuale a cinque marce MTX75 rinforzato e specificamente configurato per un impiego prestazionale.

ASSETTO DA GARA

Per controllare l’erogazione della potenza, motore e chassis della nuova ST sono stati messi a punto facendo ricorso a specifiche soluzioni ingegneristiche, alcune di diretta derivazione dall’esperienza racing di Ford. La taratura specifica degli ammortizzatori ottimizza il lavoro della trazione anteriore: la quattro porte è equipaggiata con un sistema multi-link, mentre la station wagon ha la sospensione posteriore "control blade" che reagisce meglio agli sforzi longitudinali e mantiene un buon comportamento anche a pieno carico.

DIAVOLERIE Il sistema di controllo della stabilità elettronico ESP e quello della trazione TCS, mantengono a livelli accettabili l’esuberanza del motore. Lo sterzo presenta poi un leveraggio più rapido del sistema cremagliera e pignone, per una maggiore sensibilità nella guida più sportiva. Per la sicurezza c’è il sistema IPS con gli airbag anteriori a due fasi, in grado di valutare sia l’entità dell'urto sia il posizionamento degli occupanti i sedili, quelli laterali a protezione del torace e a tendina laterali anteriori e posteriori.

PREZZO La Mondeo ST 220 sarà disponibile da fine maggio a 31.000 Euro. Ci sarà anche una formula leasing che prevede il 30 per cento di acconto, 650 Euro al mese per trenta mesi (compresi assicurazione incendio e furto, manutenzione e garanzia) e la possibilità quindi di cambiare auto all’interno del gruppo Ford o riscattare la vettura.

COME VA

E’ cattiva la ST 220 e lo si coglie appena ci si siede al posto di guida. Quei sedili che stringono le cosce e le spalle, quella leva corta del cambio, quell’alluminio sparso che sprizza adrenalina, da accendere e godersi il rumorino del tre litri. Le regolazioni della seduta e del volante consentono di trovarsi a proprio agio in una manciata di secondi: ci si presenta alla frizione e allo sterzo, palpando e saggiando, e si va.

VA ANCHE PIANO

Il Duratec è educato, non urla se si decide di trotterellare per le viette del centro, anzi: da far passare la Mondeo arrabbiata quasi una macchina "normale", sempre che non si faccia caso alle prese d’aria sovradimensionate, ai cerchi ruspanti e al balzo in avanti che accompagna ogni movimento avventato del destro sul gas. Il feeling con lo sterzo è immediato: diretto quanto basta, comodo in manovra o alle basse velocità, più corposo se si decide di schiacciare.

ESP. SALUTE

Gli oltre 1500 chilogrammi di stazza della cinque porte non si dimenticano, e se così fosse, li ricorda in un amen l’inserimento dell’ESP, il controllo elettronico della stabilità, non appena si affronta una rotonda con eccessiva disinvoltura. Rispetto alla sorellina pepata Focus ST 170, l’ausilio tecnologico è infatti più pronunciato e il taglio della coppia, se non la frenata di una singola ruota, si avvertono con chiarezza.

GAS DIRETTO

I 220 cavalli sono lì pronti a imbizzarrirsi, è sufficiente dare sfogo all’acceleratore messo a punto proprio per garantire un’immediata spinta sportiva, non appena lo si desidera. L’ago del contagiri si arrampica fluido verso il rosso, la rumorosità cresce con lui, fino a superare quota 6000, giusto il tempo di buttare dentro la marcia superiore, con un veloce distaccamento delle spalle dallo schienale, e avvicinarsi a velocità ben presto a rischio di fotografia.

S

OTTO CONTROLLO Le dimensioni non sono quelle da coupé regina del misto, certo, ma il lavoro degli uomini Ford al capitolo assetto e stabilità è di quelli che si fa sentire, con il retrotreno che si riallinea per bene le rare volte in cui tende a scomporsi, l’inevitabile sottosterzo da trazione anteriore – e non è detto che l’integrale che accompagna la cugina Jaguar X-Type non faccia capolino anche qui, prossimamente - facilmente gestibile, coricamenti in curva minimi.

Pubblicato da Ronny Mengo, 26/03/2002
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