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La nuova Ford Focus 1.0 EcoBoost diventa la portabandiera del downsizing all'ombra dell'Ovale Blu Tre cilindri e sovralimentazione segnano la strada da percorrere per puntare a consumi ed emissioni ridotte.
IL DOWNSIZING CHE DOMINA Ai confini della realtà? Forse, decisamente ai confini del downsizing. Un credo, quasi una religione, che da tempo scandisce il modus operandi delle Case automobilistiche. Piccolo è bello, piccolo consuma e inquina meno, ma piccolo significa anche prestazione, quella degli appassionati per intenderci, dove i CO2 e km/l non sono contemplati, mentre accelerazione e velocità sono all'ordine del giorno. E siccome quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, quale migliore dimostrazione di forza se non equipaggiare la Ford Focus con un piccolo e all'apparenza “innocuo” tre cilindri da un litro di cilindrata? La presenza del turbo dovrebbe rassicurare anche i più scettici delle cubature ridotte e poi, non dimentichiamoci che la denominazione EcoBoost non è semplicemente un nome. Infatti, rappresenta una famiglia di motori che può annoverare tra i suoi componenti anche unità plurifrazionate di assoluto valore tecnologico e tanto per rimanere in casa Focus, comprende pure il due litri da 250 cv della futura ST.
PIÙ PICCOLO DI UN A4 I 999 cm3 non hanno alcuna implicazione religiosa, però esplicitano in maniera concreta quanto sia minuscolo il nuovo motore della Ford Focus 1.0 EcoBoost. Tanto minuscolo, che la superficie di base del suo monoblocco (in ghisa) è inferiore ad un foglio A4... solo che il monoblocco non potete fotocopiarlo! Ovviamente una cubatura così ridotta ha richiesto l'innesto di un turbocompressore, perché la sovralimentazione è garanzia di prestazione. E se poi aggiungiamo l'iniezione diretta di benzina e la fasatura variabile (sia sul lato aspirazione che su quello di scarico – Twin VCT), allora il gioco è fatto. L'impianto di raffreddamento è dotato di un doppio circuito idraulico, tale da garantire un rapido raggiungimento della temperatura d'esercizio ottimale, anche durante le partenze a freddo. Non ama gli sprechi pure il sistema di lubrificazione, che impiega una pompa dell'olio a regime variabile. Sarà anche piccolo, il nuovo 1.0 EcoBoost, ma svolge al meglio il suo ruolo di manifesto del downsizing.
MEGLIO DEL “MILLESEI” BENZINA… Con delle premesse del genere, è normale aspettarsi valori di coppia e potenza adeguati al rango di una vettura come la Ford Focus, la prima auto del segmento C ad impiegare un “mille” per svolgere al meglio le sue mansioni quotidiane. A dire il vero non sarà solo la Focus a vantare il 1.0 EcoBoost, perché anche C-Max, la nuova B-Max e prossimamente Fiesta, ospiteranno il tre cilindri del Blue Ovale. Quindi i livelli di potenza offerti saranno variabili in funzione della vettura di destinazione. Per ora dobbiamo “accontentarci” di 100 e 125 cv, mentre il valore di coppia motrice dichiarato è pari a 170 Nm tra i 1.400 e i 4.000 giri/min (4.500 per il 125 CV), che diventano 200 per merito della funzione overboost sull'unità più potente. Va bene, ma “ci sta dentro” con consumi ed emissioni? Dopo tutta la fatica spesa per realizzare un motore del genere, diremmo proprio di si. I dati dichiarati parlano rispettivamente di 4,8 l/100 km e 109g/km di CO2 per il 100 cv e di 5,0 l/100 km e 114 g/km di CO2 per il 125 cv; risultati che derivano pure dalla presenza della tecnologia Start&Stop. Valori migliori dell'attuale 1.6 aspirato, che non va oltre i 5,9 l/100 km (sia nella versione da 105 cv che in quella da 125), mentre sul fronte delle emissioni ferma l'ago della bilancia a quota 149 g/km di CO2 (159 il 125 cv). Il colpo in canna del motore aspirato si chiama GPL (125 cv,19.750 euro), alimentazione che ad oggi non è disponibile sull'EcoBoost, ma non è detto che in futuro possa venire impiegata.
…MA ANCHE DEL “MILLESEI” DIESEL In questo caso il fattore campo è determinato dal differenziale di prezzo. Il 1.6 TDCi è ovviamente in vantaggio quando l'argomento del contendere sono i consumi, dato che il valore dichiarato nel ciclo combinato dice 4,2 l/100 km. Ma se invece dei litri mettiamo sul piatto i contanti, allora il piccolo tre cilindri torna a dire la sua. La tecnologia EcoBoost esibita dagli uomini Ford viene offerta allo stesso prezzo delle corrispettive versioni 1.6 benzina, ossia 18.250 euro quando i cavalli sono 100 (105 cv il 1.6) e 19.000 quando sono 125. E se nel corso dell'anno non siete soliti macinare chilometri come Marco Polo, partite dal presupposto che puntare diretti al gasolio significa essenzialmente spendere 1.500 euro in più. La 1.6 TDCi da 95 cv costa infatti 19.750 euro (come la GPL), mentre la variante da 115 cv la portate a casa con 20.500 euro. Se poi aggiungete un risparmio medio annuo in costi assicurativi quantificabile in 500 euro, allora il 1.0 EcoBoost potrebbe essere oggettivamente una soluzione di mobilità davvero interessante.
LA GRANDE E IL PICCOLO C'era una volta una nota pubblicità in cui una spia era la protagonista assoluta, l'unica in grado di dirvi che sotto il cofano era un motore a gasolio a pompare i cavalli. Non è questo il caso. Perché siamo in Ford e poi si tratta di un propulsore a benzina. Quindi dovrete accontentarvi di quello che raccontiamo. Chi avrebbe mai pensato che la Ford Focus e un motore di 999 cm3 avrebbero potuto fare comunella per fronteggiare la difficile battaglia contro emissioni e consumi (argomento ripetitivo, ma da qui non ci si muove), e chi avrebbe mai pensato che l'originale connubio possa considerarsi riuscito? Qualcuno potrebbe dire che “non c'è mai limite alla provvidenza”, mentre la realtà è che la manna dal cielo arriva direttamente da chi crea la tecnologia.
5 PORTE O WAGON, MA SEMPRE KINETIC L'arrivo della Ford Focus 1.0 EcoBoost non stravolge la solidità della gamma Focus fedele in questa edizione alle due varianti di carrozzeria: cinque porte e Wagon. Il noto Kinetic design domina la scena sia fuori che dentro, dove si ha la sensazione di essere più su un'astronave che su di una due volumi per famiglie. Ford e hi-tech vanno d'accordo da diverso tempo, ma non è richiesto un master per “spadroneggiare” con i dispositivi elettronici. Anche per la Ford Focus 1.0 EcoBoost è previsto l'allestimento Titanium (1.500 euro), fondamentale per essere “fashion victim” e necessario per non dover completare la vettura attingendo alla lista degli accessori.
SONO 3, MA VALGONO 4 Sarà stata la sequenza di numeri nove (quelli della cilindrata) o il fatto che i cilindri siano solo 3 (numero “perfetto”), ma intorno alla nuovaFord Focus 1.0 EcoBoost si è creato un clima quasi mistico. Quindi in questo caso l'approccio migliore deve essere di tipo agnostico (aspettiamo a prendere posizione). Il sound del “millino” non accende certo fuochi di passione, anche perché il suo compito è quello di sopire l'ossessione dei consumi. A una prima “sgasata” i cavalli (125) sembrano siano usciti dalla stalla. Non galoppano, diciamo che vanno al trotto. Il passo l'hanno lasciato al cugino 1.6 benzina, che sotto il profilo della coppia non più vantare gli stessi valori. Perché lo “sfigato” senza turbocompressore, può sfoggiare solo 159 Nm (150 il 105 cv) a 4.000 giri/min, quando il piccolo porta in dote 170 Nm a partire da 1.400 giri/min. Alla fine è questa la grande differenza, che rende l'EcoBoost migliore del fratello maggiore. È evidente, il valore assoluto non impressiona, ma essendo disponibilea un così basso numero di giri, ti rassicura se devi affrontare una salita o un sorpasso. E siccome spinge dal basso, non ama viaggiare in alto, perché da una spinta dolce, ma presente, si passa ad una vivacità spenta.
RELAX C'è chi delle automobili vuole sapere solo quanto “fanno” (185 km/h il 100 cv, 193 km/h il 125 cv), in quanto accelerano da 0 a 100 km/h (12,5 secondi il 100 cv, 11,3 il 125 cv, mentre la Wagon è sui 12,7 s e 11,5 secondi) oppure quanto “tengono” la strada. Siccome i primi dati vi sono stati forniti, passiamo direttamente all'ultimo. La risposta è positiva e non solo perché oggigiorno vetture che si ribaltano in parcheggio non ne fanno più. Lo sterzo esegue gli ordini senza indugiare a lungo sul da farsi, ma se in città ed in manovra il feeling è pressoché ottimale, aumentando il ritmo si scopre un po' troppo leggero. La corsa lunga del cambio a sei marce (cinque per il 100 cv) non agevola la velocità dei passaggi, nei quali bisogna fare i conti con un ingombrante bracciolo centrale. E poi il valore della competizione non è dato sul tempo casa-ufficio, ma su quanto riuscite a contenere i consumi. In questo caso un aiuto è dato dal pacchetto ECOnetic (di serie), che vi segnala il momento migliore per cambiare marcia, grazie all'indicatore presente sul display nel quadro strumenti.
SICURA PER TUTTICon o senza EcoBoost, la Ford Focus può vantare una serie di sistemi di sicurezza da far invidia ai più recenti Airbus. Tanto che in alcune situazioni la figura dell'automobilista risulti quasi obsoleta, perché se non sapete guidare ci pensa lei a metterci una “pezza”. L'Active City Stop ad esempio, riconosce la presenza di un oggetto lungo la traiettoria del veicolo e, se necessario, frena per evitare la collisione. Funziona sino ad una velocità di 30 km/h. E se poi vivete il parcheggio come l'esame di maturità, allora l'Active Park Assist può tranquillamente prendere il vostro posto e parcheggiarvi la Focus