Forse farà ancora il driver. O forse il giardiniere. Nell'attesa che Schumi decida cosa fare da grande la Fiat lancia una versione del nuovo Scudo destinata alle famiglie con idee molto chiare. Quelle con esigenze di spazio, tanto spazio, per caricarci di tutto senza problemi.
COM'E' Chiariamo subito un possibile equivoco: il Nuovo Scudo non è così nuovo come il nome indurrebbe a pensare. Lo avevamo già provato a fine novembre in allestimento trasporto persone. La differenza con quello di oggi è che la versione Panorama è molto più curata, più raffinata. Non più la versione combi di un veicolo commerciale, pensata per il trasporto di lavoratori con i loro attrezzi al seguito, ma una monovolume di taglia grande che nasce esclusivamente per il trasporto privato, sia professionale sia familiare.
SI FA NOTAREIl design esterno noncambia rispetto al combi, con un bel muso aerodinamico e aggressivo, un paraurti imponente e una altrettanto vistosa presa d'aria inferiore. Slanciata anche la vista laterale attraversata da una sezione vetrata non troppo invadente e con i vetri posteriori oscurati e le porte posteriori scorrevoli, mentre il vero posteriore è caratterizzato da un portellone che più ampio non si può e da un piano di carico molto basso.
DUE PASSI Due le versioni (passo corto e passo lungo) e due gli allestimenti proposti, oltre a tre motorizzazioni. Passo corto e passo lungo si differenziano per 33 cm di lunghezza: 4,8m il primo (con un passo di 3,0 m) e 5,135 m il secondo (con un passo di 3,122m). Cambia anche il numero di posti a sedere, ma la scelta non dipende dalla lunghezza: sia corto, sia lungo, lo Scudo può essere allestito per trasportare da 5/6 persone a 8/9. La differenza si nota solo nella capacità del bagagliaio, che nell'allestimento "corto" con nove posti offre 327 litri di bagagliaio, mentre quello a passo lungo arriva a 770 litri.
LITRI A VOLONTA' Rimuovendo i sedili della seconda e terza fila si arriva però a valori di carico impensabili su qualsiasi monovolume: 6.000 litri per il passo lungo e 5.600 circa per il passo corto. Ce n'è per trasportare famiglie allargate o attrezzi sportivi ingombranti, compresi surf, bici, moto. Persino cassettoni della nonna o damigiane di vino per una intera annata di bevute. Dipende dalla configurazione. Sei metri di superfici vetrate aiutano invece ad apprezzare la natura circostante.
GEMELLI DIVERSI Due gli allestimenti dello Scudo Panorama: Family ed Executive. Il primo rivolto alla clientela privata, che ha come prima esigenza spazio e comfort in un mezzo tutto sommato compatto, facile da guidare e agile; il secondo, un po' più ruffiano, più d'elite, dedicato al trasporto professionale, come navette o shuttle. Differenze estetiche più che di sostanza.
MOTORI Tre le soluzioni offerte, tutte diesel: due Multijet da 2.0 litri con turbo a geometria variabile, rispettivamente da 120 e 136 cv, con 300 e 320 Nm di coppia, cambio manuale a sei marce con filtro antiparticolato DPF per il più potente dei due e percorrenze di 14 km/l e di 13 km/l; un entry-level Multijet di 1,6 litri da 90 cv, 180 Nm, cambio manuale a cinque marce e percorrenze di 14 km/l.
PREZZI Si va dai 20.200 euro della versione base (1.6 da 90cv Family, 5/6 posti) ai 25.800 del 2.0 Multijet da 136 cv Executive sempre da 5/6 posti. I sedili per la terza fila sono optional (900, 00 euro) così come optional è il sistema audio con navigatore satellitare (1.900,00 euro). Sono optional anche le sospensioni pneumatiche autolivellanti (1.000,00 euro), l'ESP (450 euro) mentre è di serie sulle versioni Executive il climatizzatore automatico bi-zona. Di serie per tutti il sedile guida con regolazione in altezza, il climatizzatore manuale, il parabrezza atermico, i fendinebbia.
COME VA E' una monovolume solo un po' più grande della media, per cui la guida è più alta, con un bel parabrezza ampio che porta luce all'interno ma anche tanta visibilità esterna. L'assetto guida non è da furgone, con la seduta a trespolo, ma da normale monovolume. Sedile e volante si regolano a piacere; i sedili sono comodi e spaziosi, con una buon contenimento laterale, adatti anche per lunghi viaggi; la disposizione dei comandi molto pratica e comoda, e il design interno che cerca di avvicinarsi a quello di un'auto.
COME A CINEMA La formula del cruscotto è del tipo "tutto intorno a te", con i tre strumenti classici, ma a fondo bianco, dietro il volante, e tutto il resto sulla consolle centrale, dove all'estremità superiore spicca un beldisplay per il navigatore satellitare e per visualizzare i comandi radio o i dati di percorrenza. In segno di democraticità, i sedili posteriori sono rialzati rispetto a quelli della prima fila (+7cm la seconda fila; +10cm la terza fila) e così è risolto anche il problema di visibilità per chi sta dietro.
STILE GRUVIERA Il comfort interno sembra infatti essere stato il principale obiettivo dei responsabili del progetto, che nonhanno trascurato nulla per mettere a proprio agio famiglie e passeggeri executive: dal climatizzatore bi-zona che è risultato efficace anche nei giorni di grande caldo di questa primavera, al cruise-control e al limitatore di velocità per chi vuole affrontare lunghi viaggi in comodità evitando danni alla patente, fino a una moltitudine di vani aperti e chiusi disposti ovunque, persino sopra la testa.
LUNGO E LARGO Le dimensioni sono maxi, ma non così ampie come si è portati a pensare vista l'origine del mezzo: del furgone da lavoro resta ben poco, e gli ingombri si prendono facilmente. L'unica difficoltà è nella lunghezza nel caso del "passo lungo", ma si supera facilmente con l'aiuto dei sensori di parcheggio. Del resto, i 480 cm del "passo corto" sono più o meno quelli di una Croma (476cm) e anche in larghezza: i 189,5 cm sono solo due in più di quelli della Multipla.
VIAGGI SPAZIALI Visto da dentro lo Scudo sembra grande, e in effetti lo spazio interno è molto, grazie soprattutto alla forma squadrata delle pareti, ma è solo un effetto ottico: alla guida poi la differenza con un'auto è minima e ci si riesce a infilare anche dove in un primo momento non si immaginerebbe. Anche salire e scendere è facile, con le due porte laterali posteriori scorrevoli che aprono un varco a prova di lottatore di Sumo. Nessun problema per le gambe, che trovano il giusto spazio per non intorpidirsi anche nei sedili della terza fila.
SCATTISTA NATO Lo Scudo è inaspettatamente agile per chi non è abituato a questi mezzi, lo sterzo leggero, e il motore brillantenonostante la mole di 1.898 kg nella versione lunga a nove posti. Il 140 cv è il motore più adatto se si pensa di viaggiare spesso a pieno carico. I 320 Nm di coppia si rendono disponibili sin dai 2.000 giri e nell'uso cittadino non si è costretti a tenere sempre la destra per cedere spazio a tutti: l'accelerazione (11,6 sec nel 0-100 km/h) è autorevole, ma a risolvere ogni problema c'è un cambio a sei marce con le prime due molto corte che spingono subito lo Scudo al massimo. I 170 km/h sono facili da raggiungere e sufficienti anche per chi ha fretta.
BEN PIANTATO La tenuta di strada è elevata considerando il tipo di veicolo: lo Scudo si piega, ma non così tanto da provocare il mal di mare tra i passeggeri più sensibili. Si viaggia sul morbido, coccolati da sospensioni pneumatiche autolivellanti (a richiesta ma vivamente consigliate) che mantengono l'assetto costante indipendentemente dal carico. Lo Scudo resta ben piantato a terra grazie anche a un telaio che non torce e non si deforma, riducendo così anche le oscillazioni provocate da fondi stradali molto irregolari.
ALZA LA VOCE Unico neo, la rumorosità. E' contenuta se rapportata agli altri mezzi della stessa categoria, ma sicuramente più alta di quella media prodotta dalle monovolume "normali". Rumorosità, bisogna dire, proveniente soprattutto dalle ruote, che una gommatura diversa dovrebbe ridurre sensibilmente, ma anche congenita in questo tipo di mezzi. Fino ai 3.000 giri (quindi nei limiti del Codice della strada) tutto rientra nella norma; appena si chiede di più al motore lo Scudo Panorama inizia ad alzare la voce. E' il dazio da pagare per disporre di grandi spazi in movimento. L'unico però.