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Prova

Fiat Fiorino


Avatar Redazionale, il 30/11/07

17 anni fa - Piccolo fuori, grande dentro.

A Torino rispolverano un nome che ha fatto storia per battezzare un nuovo commerciale formato tascabile. Con una portata di 610 kg e un volume utile fino a 2,8 metri cubi, è in vendita da 9.100 euro iva esclusa. A breve arriveranno anche le versioni passeggeri.

PASSATO GLORIOSO La numismatica continua ad appassionare i vertici Fiat e in particolare quelli che seguono i veicoli commerciali sotto il brand Professional, che luccica neanche fosse ancora fior di conio. Per battezzare l'ultimo nato, a Torino hanno deciso infatti di rispolverare il glorioso nome Fiorino. Lo stesso cioè che aveva la versione da lavoro della 127, venduta a suo tempo in ben 1.200.000 esemplari.

NUOVO DI ZECCA Il Fiorino che debutta in questi giorni nelle concessionarie non deriva invece da alcun modello Fiat tutto casa e famiglia. Il pianale è nuovo di zecca e anche i lamierati non tradiscono una discendenza né dalla Panda, né dalla Grande Punto. L'unica parentela evidente è al limite con il Doblò, che con il Fiorino ha in comune soprattutto la forma degli archi passaruota.

IN GUARDIA Per il resto il Fiorino fa storia a sé. Il frontale è corto e un po' tozzo, arcigno ma simpatico, come quello di un cucciolo di boxer. Per affrontare meglio i corpo a corpo tipici del clima da guerriglia urbana dei centri storici, il nuovo nato in casa Fiat si rimbocca i lamierati e lascia spazio a un enorme fascione paraurti in plastica grezza. Anche i fari sono in posizione molto rialzata, al riparo dai colpi bassi che ogni tanto partono in manovra.

TESTA O CROCE Sistemato il lato "testa", sul lato "croce" del Fiorino spiccano invece luci a sviluppo verticale che tengono la pancia in dentro per lasciare più spazio possibile alla doppia porta a battente. Le due ante asimmetriche ad armadio, pronte a girare sui cardini quasi a 180 gradi sono una soluzione ben più furba del portellone incernierato in alto e facilitano molto le operazioni di carico e scarico. Una volta aperte, la larghezza della bocca del bagagliaio va da 1.056 a 1.140 mm, mentre l'altezza va da 1.040 a 1.060 mm. Le eventuali porte laterali scorrevoli hanno invece una larghezza tra i 570 e i 644 mm e un'altezza di 1.041 mm. A fare del Fiorino uno sherpa modello è anche la soglia di carico sistemata a soli 527 mm da terra.

A TUTTO VOLUME Lungo 386 cm, largo 171 e alto 172, il Fiorino ha dimensioni quasi tascabili, inferiori a quelle di molte auto del cosiddetto segmento B. Eppure il volume utile del suo vano di carico raggiunge un massimo di 2,5 metri cubi, pronti a diventare 2,8 sacrificando il posto del passeggero anteriore. Reclinando in avanti il suo sedile si porta anche la lunghezza massima sfruttabile da 1,5 a 2,5 metri. Non meno lusinghiero è il dato relativo alla portata utile, pari a 610 kg.

LA PROVA DEL NOVE Proposto, con gli opportuni aggiustamenti al look, anche come Citroën Nemo e Peugeot Bipper (gli accordi tra il Gruppo PSA e Fiat sono un classico sul fronte veicoli commerciali - in questo caso è Fiat a guidare la cordata e a realizzare tutti i mezzi negli stabilimenti Tofas in Turchia), il Fiorino ha una gamma piuttosto articolata. Le configurazioni possibili a livello di scocca sono nove, con nessuna, una o due porte laterali scorrevoli, lastrate o vetrate.

SFERA DI CRISTALLO Il tutto in attesa che arrivino anche le varianti Combi (a cinque posti ma con la parte posteriore dedicata al trasporto delle cose) e Panorama (a cinque posti, con anche l'ultima luce laterale finestrata), attese rispettivamente ai primi e a metà 2008. Sempre a primavera arriverà pure il Fiorino Adventure, con assetto rialzato e protezioni per il sottoscocca, mentre guardando nella sfera di cristallo si possono intravedere anche la trazione integrale, l'alimentazione Natural Power benzina-metano e una motorizzazione elettrica.

DIESEL UBER ALLES I motori a catalogo sono invece due: 1.4 a benzina da 73 cv e 1.3 turbodiesel Multijet da 75 cv e 190 Nm. A fare da comun denominatore ci sono la velocità massima di 157 km/h e gli intervalli dimanutenzione di 30.000 km o 24 mesi, mentre le percorrenze medie sono nell'ordine di 14,5 e 22,2 km/litro. Neanche a dirlo, il piccolo diesel è destinato a fare la parte del leone nella raccolta ordini. Per ora è privo di filtro per il particolato ma da febbraio sarà dotato anche di questa opzione e occorrerà attendere ancora qualche mese anche per la variante con cambio robotizzato Comfortmatic.

MEGLIO SX Due sono anche gli allestimenti abbinabili a ciascun motore: base e SX. Il primo costa 9.100 euro iva esclusa con il 1.400 a benzina e 10.200 euro con il 1.300 Multijet ma ha una dotazione di serie veramente ridotta all'osso. La scelta giusta è quindi quella della 1.4 SX, a 9.950 euro, o della 1.3 Multijet SX, a 11.050 euro, sempre iva esclusa. In questo caso sono infatti standard tra le altre cose la chiusura centralizzata con telecomando, gli alzacristalli elettrici, la porta laterale destra scorrevole e un ampio cassetto nella plancia, oltre al sedile e al volante regolabili in altezza e in profondità. Il climatizzatore si paga invece sempre a parte. Tra le varie formule d'acquisto è molto interessante un leasing da 129 euro al mese, comprensivi di estensione della garanzia a cinque anni.

PRIMA CLASSE Il posto di guida del Fiorino è ospitale e non ha molto da invidiare a quello di una comune piccola da città. La posizione che si assume è piuttosto rialzata rispetto al pavimento ma il volante e la pedaliera sono sistemati nel posto giusto e contribuiscono a mettere a proprio agio chiunque. I centimetri abbondano in ogni direzione e (dopo una prova su un prototipo ormai definitivo) si può già anticipare che sulla versione Combi prossima ventura anche i passeggeri posteriori godranno di una sistemazione di prima classe.

UN TIPO TOSTO Le finiture badano soprattutto al sodo ma la qualità percepita è buona. Non fosse per la presenza di parti in lamiera a vistae del pavimento rivestito in plastica, nulla lascerebbe supporre di essere a bordo di un veicolo commerciale. Molta componentistica viene dalle auto del Gruppo Fiat, con cui fa da filo conduttore anche il cambio sistemato in alto, sulla consolle centrale. Le plastiche hanno un'aria solida e robusta.

TERZO OCCHIOSu strada ma prima cosa che colpisce del Fiorino è lagrande maneggevolezza, la stessa su cui insiste anche Gigi Buffon che fa da testimonial negli spot. Gli ingombri sono ragionevolissimi e il resto lo fa un diametro di sterzata molto contenuto. La visibilità non è eccezionale ma il taglio squadrato della carrozzeria facilità le manovre negli spazi stretti. Tra gli optional figurano comunque anche i sensori di parcheggio, una specie di terzo occhio utile a chi deve parcheggiare spesso in poco spazio.

CUORE D'ORO Se il Fiorino ha un dribbling fulminante in città, una volta che si trova in campo aperto, non si sente comunque un pesce fuor d'acqua. Il Multijet da 75 cv conferma ancora una volta le sue ottime qualità. Morbido e regolare al minimo, dà il meglio di sé ai regimi intermedi e assicura una buona spinta che si affievolisce solo man mano che ci si avvicina a quota 4.000. In ogni caso non è un problema tenere velocità di crociera prossime a quella massima consentita, nemmeno con carico a bordo.

SILENZIO, SI VIAGGIA La presenza di una zavorra è anzi un toccasana dal punto di vista della guidabilità. Se scarico, il ponte torcente posteriore tende un po' a rimbalzare sulle asperità. Debitamente caricato, copia più fedelmente l'andamento dell'asfalto. Le traiettorie diventano più rigorose e la guida, già buona anche a vuoto, è più piacevole e rotonda. Lo sterzo guadagna a sua volta qualcosa in precisione, permettendo di fare meno correzioni per mantenere la rotta impostata, anche sul dritto in autostrada. Nei lunghi trasferimenti sorprende pure la silenziosità. Nonostante la parte posteriore si presti a fare da cassa di risonanza, con il suo volume e l'assenza di rivestimenti, i pilota e il suo secondo possono chiacchierare senza dover urlare come se fossero in curva allo stadio.


Pubblicato da Paolo Sardi, 30/11/2007
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