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Fiat 500L


Avatar di Mario Cornicchia, il 06/07/12

12 anni fa - La Fiat 500L ha linee morbide che nascondono grandi spazi e... il caffè. Guarda il video

La famiglia 500 si allarga e anche la 500 stessa si allarga nella Fiat 500L: linee morbide e simpatiche che in ingombri contenuti nascondono grandi spazi e... il caffè.

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MORBIDA PIACENTE Una famiglia morbida all'interno della famiglia Fiat. Una famiglia che si allarga tenendo fede al suo stile che si distingue dalla massa di cubetti spigolosi che, come il successo di Mini e di 500 dimostrano, hanno francamente stancato. Delle utilitarie aggressive come supercar, con carrozzerie taglienti come trucioli di ferro e arcigne come la peggiore delle suocere, mi sono francamente stancato. Senza cadere nello stile da toy car, la Fiat 500L si stacca dalla pletora di cubetti.

MIX AL MAX Per la verità, lo stile della Fiat 500L è 500 nel frontale, un po' Panda nella forma dei vetri verso la coda e un po' Mini Countryman nelle linee ipertrofiche e cicciottelle. A grandi fari anteriori cinquecentiformi corrispondono in coda belle lucettone tonde e sporgenti che nell'insieme del lato B sono anche un po' piccole. I quattro lati sono sottolineati nella parte bassa da inserti scuri, rettangoloni dagli angoli stondati con funzione di presa d'aria sul lato anteriore, di paraurti sui fianchi e decorativo alleggerente in coda.

EFFETTO VERANDA L'abitacolo della Fiat 500L sembra una veranda, con la fascia dei vetri che corre quasi senza soluzione grazie a montanti leggeri, sdoppiato quello ai lati del parabrezza, e messi sotto vetro. L'effetto veranda è amplificato se si sceglie il tetto nero, come i montanti, in alternativa al bianco o al colore della carrozzeria, e se si sceglie il tetto panoramico, un bel metro e mezzo quadrato di luce sopra le teste oscurabile dalla tendina motorizzata in caso di bisogno.

SPAZIO CALPESTABILE Lo scrigno morbido ha dimensioni contenute in 415 centimetri di lunghezza massima ma nasconde uno spazio insospettabile. Fiat dichiara che cinque adulti alti due metri si possono sedere comodamente. Non stento a crederlo: tra i sedili anteriori e quelli posteriori c'è talmente tanto spazio che si può camminare da un lato all'altro della 500L, e lo spazio per la testa non manca di certo. I sedili posteriori, divisi 60:40, scorrono longitudinalmente su dodici posizioni ma anche spostandoli il più avanti possibile rimane spazio per le gambe quanto su un'auto normale.

MAGIC SPACE Lo spazio per i cinque pivot non va a discapito dello spazio per i bagagli. La scheda tecnica indica un volume da 330 a 400 litri, a seconda della posizione dei sedili posteriori, ma sembrano anche di più. Uno spazio profondo ma anche decisamente alto, con il ripiano Magic Space che trova posto su tre posizioni: lo lasciate a casa per avere la massima altezza di carico, lo mettete a livello della soglia per caricare senza valicare scalini e potete metterlo a metà altezza, per dividere i bagagli su due livelli. Per carichi lunghi fino a 2 metri e 40 è disponibile anche il sedile del passeggero con lo schienale abbassabile in avanti. Con il sistema Fold&Tumble, i sedili posteriori si ripiegano a libro e si accomodano contro i sedili anteriori al semplice tocco della leva di sblocco, lasciando spazio a 1310 litri di volume di carico.

TRE PER ORA Al lancio la 500 Large si presenta con tre motori disponibili. Sono il Multijet 1.3 a gasolio da 85 cavalli, il 1.4 Fire a benzina da 95 cavalli e il bicilindrico turbo TwinAir 0,9 che per l'occasione porta la potenza a 105 cavalli e la novità del collettore integrato nella testa per ridurre la temperatura dei gas di scarico rinfrescati dall’impianto di raffreddamento del motore. Rispettivamente velocità massima di 165, 170 e 180 km/h, accelerazione 0-100 km/h in 14,9, 12,8 e 12,3 secondi e consumi medi dichiarati pari a 4,2, 6,2 e 4,8 litri/100km. Il cambio è manuale a sei marce per TwinAir e Fire, in arrivo nella seconda metà del 2013 il robotizzato MTA abbinato al Multijet, quando sarà disponibile anche una 500L TwinAir a metano, con circa 330 chilometri di autonomia utile a gas e oltre 600 chilometri a benzina. All’inizio del 2013 arriverà anche il 1.6 Multijet da 105 cv.

ANIMA POP La simpatica si mette anche giù da signora, a seconda degli allestimenti. Pop e Popstar sono le vere 500, quelle con colori pastello vivaci e l'inserto della plancia in tinta con la carrozzeria. La Star di Popstar include alcuni optional che la rendono completa quanto serve, dal climatizzatore manuale agli specchi riscaldabili e regolabili elettricamente, dai cerchi in lega da 16” al cruise control. Easy e Lounge sembrano più ispirarsi alla Lancia Musa, con colori, materiali e dotazione più sofisticati. Per tutte le 500L e per tutti gli amanti del caffè, tra i 140 accessori è disponibile anche una caffettiera a cialde Lavazza con apposito attacco tra i sedili anteriori (250 euro). Per gli amanti del suono Dr.Dre ha reso disponibile un impianto Beats specifico per la 500L.

OPENING EDITION In consegna a settembre, con weekend porte aperte ai primi di ottobre, la Fiat 500L non ha ancora una gamma prezzi ufficiale. Si sa soltanto che il prezzo di attacco sarà 15.500 euro ma per i primi duemila clienti sarà disponibile una serie speciale Opening Edition della Popstar (prezzo intorno ai 17.000 euro), bianca con il tetto nero e con optional inclusi per 2500 euro, tra cui cerchi in lega da 17 pollici e touch screen in plancia da 5 pollici. E chi ha già una 500 e ne vuole una Large può ricorrere alla formula 500L Ways, cambia 500 e mantiene la rata di finanziamento rimodulandone la durata.

IN ARRIVO Oltre all’ampliamento della gamma di motori e cambi, il 2013 vedrà anche allargarsi la famiglia delle 500L. Nel secondo trimestre sarà disponibile la versione pronta per sbarcare negli USA e anche la versione Trekking, con lo stile offroad ma la trazione anteriore supportata dal differenziale a controllo elettronico. Nel terzo trimestre arriverà anche la versione a sette posti, con passo uguale ma lo sbalzo di coda allungato per accogliere la terza fila di sedili. In attesa anche della 500X, il SUV compatto della famiglia 500, ipotizzabile in arrivo nel 2014.

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SIMPATIA IMMEDIATA La Fiat 500L mi fa simpatia. Ha un aspetto morbido e sorridente, per nulla arcigno e forme inusuali e piacevoli. Mi piace bicolore, specie con il tetto nero che si amalgama bene con i montanti del medesimo colore e fa sembrare il tetto una veranda appoggiata sulla carrozzeria. Il bicolore la snellisce molto, considerando che è alta più dell’italiana media (166 centimetri), e la rende più chic. Con il tetto nero si abbinano bene anche cerchi in lega a fondo nero.

VERTICALE È simpatica ed è straordinariamente spaziosa malgrado le dimensioni esterne contenute. Merito del trucco grattacielo delle monovolume, sviluppate in altezza. Lo sviluppo verticale della Fiat 500L si fa sentire anche quando ci si siede al volante, con una posizione piuttosto verticale, anche se si abbassa completamente il sedile, e il volante (regolabile in altezza e in profondità) un po’ orizzontale da furgoncino. Una posizione di guida che anche alla lunga si rivela comoda e ben proporzionata, anche se la regolazione del sedile ha scatti un po’ distanziati.

VERANDATA L’effetto veranda è piacevole e la Fiat 500L non ha il difetto di molte concorrenti, la visibilità in curva. Il montante anteriore sdoppiato ha tanto vetro tra i due semi-montanti e i due semi-montanti sono sottili, così che proprio non si trovano mai davanti agli occhi quando si cerca la traiettoria ideale in curva. E la visibilità è ottima in tutte le direzioni, merito anche dei grandi specchi esterni che aiutano in manovra. Sopra la testa di aria ne rimane molta e il pericolo di claustrofobia è davvero remoto, ma il tetto panoramico elimina ogni rischio. A bordo si respira.

MANO MORTA Se l’occhio è soddisfatto, è ora il momento del polpastrello. Allungo le mani sulla 500L Popstar, la più semplice e pop, con la sua bella plancia in tinta con la carrozzeria. L’inserto in tinta è piacevolmente solido e liscio al tatto, così come molto gradevole è l’effetto gommato della fascia nera che racchiude il cruscotto e il moderno (nella risoluzione e nella grafica dei menu) display da 5 pollici. Nelle parti lontane dal raggio di azione delle mani ci sono plastiche più economiche ma che al tatto non suonano croccanti e non si sentono ruvide come scogli. Non male per il segmento di mercato a cui la 500L appartiene.

SULL’ATTENTI Partendo da Torino mi arrampico sulle strade strette che segnano la collina di Moncalieri e su questi budelli apprezzo molto la visibilità e la immediatezza nel percepire gli ingombri della 500L. Sulle curve apprezzo anche la tendenza della 500 Large a rimanere piatta, a non coricarsi verso l’esterno e a rimanere sull’attenti anche quando cerco di scompensarla.

CITY SPORT L’assetto è un poco rigido ma non scomodamente rigido, lo definirei reattivo. Sulle curve apprezzo molto lo sterzo, davvero molto preciso e anche veloce, oltre alla non inedita ma sempre molto intelligente opzione City, che lo rende leggerissimo in manovra, e a un diametro di sterzata contenuto in 11,1 metri (tra marciapiedi).

TWIN AIR Del bicilindrico 875cc turbo mi piacciono il concetto e la tecnologia, ma ho un rapporto difficile. Il suo rombo frullante mi piace ma alla fine mi stanca, diventa un rumore che si fa sentire parecchio nell’abitacolo. Si fa sentire in termini di decibel, ma anche in termini di tempo perché, malgrado la coppia bassa (145Nm a 2000 giri), il TwinAir va messo alla frusta per ottenere prestazioni minimamente brillanti. Alla fine del mio peregrinare sulle colline mi rendo conto che il rumore e la continua necessità di cambiare e di tirare le marce arrivando spesso al limitatore come in una prova speciale mi fanno sentire stanco. E i consumi indicati dal computer di bordo arrivano a 15 litri per 100 chilometri, ma non scendo sotto i 13. Per consumare poco il TwinAir ha bisogno di una guida molto regolare, velocità costante e piede di fata. E anche di molto tempo a disposizione…

MULTIJET Per ora la 500L non ha la sua versione più spinta, il millesei da 105 cavalli, ma il milletre da 85 cavalli ha comunque una buona coppia di 200Nm a 1500 giri ed è più agile del TwinAir. Passando dalla TwinAir, appena ho acceso la 500L Multijet mi sono dovuto accertare che si fosse davvero accesa e ho verificato sul portachiavi che fosse proprio a gasolio. E così inizio ad apprezzare la silenziosità della Fiat 500L che in conferenza stampa mi è stata tanto decantata, al vertice della categoria.

FIRE E’ il motore di attacco della 500L, il più economico e non il più recente in termini di progettazione iniziale. Ma è da prendere in considerazione: è ben ovattato dalla insonorizzazione della 500L, è sì un poco strozzato in favore di consumi ed emissioni e ha una curva di coppia old fashion (147Nm a 4500 giri), ma ha comunque una sua agilità di funzionamento. Prestazioni e consumi dichiarati sono meno interessanti sulla carta rispetto al TwinAir, ma sono convinto che nel 90% delle situazioni di utilizzo normali il Fire non sia così svantaggiato. È anche il più leggero, per un peso totale di 1245 chilogrammi in ordine di marcia contro 1315 kg del Multijet e 1260 kg del TwinAir.

CAMBIO BASSO Il cambio è in basso, da berlina, e non sulla plancia, da monovolume, ma una leva lunga lo tiene a portata di mano. Leva lunga ma rapporti piuttosto vicini sia per il cinque marce, sia per il sei marce, così le cambiate sono veloci e non sono necessari movimenti da furgone.


Pubblicato da M.A. Corniche, 06/07/2012
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