La famiglia, già numerosa dopo i primi ordini, si allarga. La Fiat 500L abbraccia due nuovi motori: 0.9 TwinAir e 1.6 Multijet, entrambe da 105 cv
SI AL L ARGA 38.300 ordini in circa 5 mesi (a livello europeo, s’intende) non sono bazzecole in tempi di crisi. E ribadiscono come la 500L sia effettivamente un’auto versatile, come avevamo già avuto modo di constatare ma anche una Fiat atipica. Capace, cioè, di radunare sotto lo stesso tetto una clientela trasversale. Chi cerca l’auto per famiglia, chi quella trendy e chi invece vuole un’auto con cui fare parecchi chilometri ma che sia anche parcheggiabile in città. Ora che alla gamma si aggiungono due nuovi motori, il benzina TwinAir Turbo da 105 cv e, soprattutto, il diesel Multijet II da 105 cv, l’utenza potrebbe ulteriormente allargarsi.
105 PER DUE La 500L Natural Power con motore a metano (solo 14 euro per un pieno), poi, farà ciliegina sulla torta, tra qualche mese. Quanto al GPL, anch’esso molto richiesto ultimamente, Fiat ci pensa su ma per ora dice “passo”. Intanto, ecco due nuovi cuori freschi di trapianto: stesso numero di cavalli, 105, ma una tempra differente, che approfondiremo poi. Prima, prendiamo loro le generalità.
QUI DIESEL Partiamo dal 1.6 Multijet II perché è candidato a un maggior successo nelle vendite e anche perché è il motore che mancava per rendere la 500L una vera e propria factotum. Dotato di un piccolo turbocompressore a geometria fissa e di un sistema di iniezione Common Rail di terza generazione, questo motore centellina consumi ed emissioni grazie anche a una serie di accorgimenti come l’ottimizzazione del sistema di raffreddamento, l’adozione di una pompa dell’olio a cilindrata variabile e un DPF di tipo “closed coupled”, in cui la vicinanza della trappola del particolato all’uscita del turbocompressore riduce la quantità di gasolio necessaria per effettuarne la rigenerazione. Oltre allo start&stop, ovviamente, di serie su tutte come il cambio manuale a 6 marce.
IN NUMERI Risultato: nel ciclo di omologazione il nuovo 1.6 da 105 cv ha fatto registrare consumi nel ciclo combinato pari a 4,5 l/100 km (che diventano- dati Fiat- 3,9 nell’extraurbano e 5,4 in città) ed emissioni di CO2 da 117 g/km. Le prestazioni, invece, dicono che la potenza massima arriva in mezzo, a quota 3.700 giri/min, mentre il picco di coppia è disponibile presto, 320 Nm a 1750 giri. Infine, accelerare da 0-100 richiede 11,3 secondi, mentre la velocità massima raggiungibile dalla Fiat 500L 1.6 da 105 cv è di 181 km/h.
BENZINA ECO Il “gemello diverso” turbobenzina, già omologato Euro 6 e anch’esso abbinato a un cambio manuale a 6 marce, offre invece tutti i 105 cv a un regime più alto, 5500 giri/min, ma la coppia massima arriva anche qui abbastanza presto: 145 Nm a 2000 giri. Nello 0-100 ci mette un tocco in più, 12,3 sec, dopodiché può vedere i 180 km/h di tachimetro, non oltre. Sulla carta, questo bicilindrico non consuma molto più del diesel: 4,8 l/100 km nel misto (4,3 nell’extraurbano, 5,7 nel ciclo urbano), con emissioni ferme a 112 g/km di CO2. Dati da ridiscutere interamente se si utilizza la funzione ECO – che il 1.6 Multijet non ha – da attivare tramite apposito pulsante. In questo caso emissioni e consumi della 500L si abbassano ulteriormente, ma pagano dazio le prestazioni.
TAGLI AI CV In “ECO” la coppia massima erogata è limitata a 120 Nm e la potenza a 98 cv, permettendo così al motore di operare nelle zone dove è massima l’efficienza e di conseguenza minori sono i consumi. Tuttavia, la coppia massima rimane disponibile molto presto anche in modalità ECO, a 1725 giri, evitando di penalizzare troppo lo spunto in città, dove si può sfruttare meglio la funzione ECO.
PREZZI La 500L con motore TwinAir Turbo da 105 cv si compra solo nell’allestimento top, il Lounge, a 19.850 euro. Il diesel millesei, invece, va (di listino) dai 20.450 euro della versione PopStar ai 22.050 della 500L 1.6 Multijet Lounge. Già a listino, ma non ancora in concessionaria, anche la versione metano con la variante da 80 cv del TwinAir. Si parte da 18.850 euro.
COME VA Due sono le caratteristiche della 500L che mi colpiscono ogni volta che mi ci imbatto. La prima è lo stile, insolito per una Fiat anche se un po’ riecheggiante la Countryman. Le verniciature sono quasi tutte da auto premium, così come la possibilità di realizzare abbinamenti cromatici col tetto, e in certi casi riescono a far percepire la carrozzeria della Cinquecentona più morbida e sinuosa di quanto effettivamente sia. Lavoro ben riuscito, che però fa pensare più a una Pandona: del Cinquino, infatti, la 500L recupera soltanto il muso e l’appeal del nome.
ABBONDANTE La seconda è la percezione di spazio all’ interno, che non finisce mai di sorprendermi. Quando salgo sulla 500L pare di entrare in una funivia da soli. A parte l’aria che avanza sopra la testa che basterebbe anche per un quintetto NBA, la 500L offre anche tanto spazio in larghezza, una zona posteriore modulabile grazie al divanetto che scorre in avanti (se serve più volume di carico) e un bagagliaio dalla capacità variabile da 343 a 400 litri in configurazione a cinque posti, e di 1310 a sedili abbattuti.
FINTA PICCOLA Il bello è che tu, guardandola da fuori, non te ne accorgi. Un po’ perché lo spazio, dentro, è organizzato in maniera intelligente, un po’ perché lo stile camuffa bene le dimensioni della 500L, lunga 4.15 metri, larga1.78 e alta 1.66 metri. Insomma, ha le caratteristiche per soddisfare le esigenze di chi cerca un’auto familiare – salvo, eventualmente, il 4x4- al prezzo di una compatta. Ed ora anche i motori giusti per affrontare viaggi lunghi senza stress.
DIESEL PARCO Più di tutti il 1.6 diesel, sicuramente. Oltre a offrire tanta spinta sin da subito, ha un’erogazione piena e regolare con la quale si prende subito confidenza. il suo pregio maggiore è senza dubbio l’elasticità, tale da non far rimpiangere troppo l’assenza di un buon cambio automatico (gradito alle signore) al posto del manuale a 6 marce che offre Fiat, che è forte comunque di una buona manovrabilità e di innesti sufficientemente precisi. E se siete dei globetrotter, questo turbodiesel offre un compromesso più che accettabile in termini sia di confort acustico (nell’abitacolo si fa sentire, ma non è dei più rumorosi) sia di consumi: nel nostro test-drive intorno a Cannes, in un percorso fatto prevalentemente di misto e tratti urbani, ha fatto registrare 6.1 l/100 km.
ECO ANNOIA Con il TwinAir Turbo, invece, al termine un percorso analogo, il computer di bordo ci dice 8.7 l/100 km. Cifre un po’ distanti dai dati dichiarati, ma frutto di una guida senza stress e senza l’ossessione di procedere a passo felpato. Pompato a 105 cv, il bicilindrico mostra un sound divertente e una verve che lo porta a dare il meglio di sé nel misto e in città. E’ però sicuramente meno adatto del 1.6 a macinare una grande mole di chilometri. Non certo perché gli manchino i cavalli per dire la sua anche in autostrada, piuttosto per via dei consumi maggiori e della voce del bicilindrico, che a velocità di tutor alla lunga può stancare. Per ovviare ai consumi si può premere il tasto ECO e rinunciare a qualche cavallo e newton metro, ma la risposta agli stimoli del piede destro e la ripresa non sono più le stesse.