Il "gommista" giallo-nero sferra un attacco a tenaglia al mercato lanciando due prodotti molto diversi tra loro. Da una parte un pneumatico per le piccole e per le compatte, dall'altra uno tagliato su misura per le Suv più prestanti. Li abbiamo provati entrambi in pista.
A SPRON BATTUTO Dopo aver presentato la bellezza di 62 nuovi prodotti nel 2009, il gruppo Goodyear-Dunlop non vuole certo stare con le mani in mano e parte con la lancia in resta anche nel 2010. Meno di due settimane fa ha fatto provare sulla pista di collaudo di Mireval, nel Sud della Francia, il Dunlop SportSmart, un pneumatico per moto supersportive (il test è linkato qui a fianco), e ora torna sul luogo del delitto per svelare due prodotti destinati invece al mondo auto.
DRITTO AL CUORE Il primo è l'SP StreetResponse, pneumatico con codice di velocità T (fino a 190 km/h), destinato cioè a equipaggiare soprattutto le auto del segmento B ma capace di calzare bene anche a diversi modelli dei segmenti A e C. E' quasi inutile dire che questa gomma ha un'importanza strategica fondamentale per la Dunlop, visto che va inserirsi nel cuore del mercato, in un panorama di grandissimi volumi (dalle nostre parti, i segmenti A e B, sommati, valgono oltre il 60% del mercato dell'auto…).
UN LEGAME FORTISSIMO La gamma SP StreetResponse è pronta a vestire cerchi con diametro dai 13 ai 15", con un rapporto tra larghezza del battistrada e altezza del fianco compreso tra 80 e 60. Il disegno del battistrada si caratterizza per la presenza di ampi canali circonferenziali e laterali, utili a favorire il drenaggio dell'acqua sul bagnato. Degni nota sono anche gli incavi a forma di L e di Z sui tasselli delle spalle, studiati per migliorare il grip in frenata e in accelerazione sul bagnato. Non si nota invece a prima vista un'altra peculiarità, ovvero la mescola che fa largo uso di silice e che vede la presenza anche di polimeri di ultima generazione. Il loro asso nella manica è rappresentato dalla particolare forza dei legami molecolari, che fa diminuire la resistenza al rotolamento e garantisce una minor dispersione d'energia, a vantaggio dei consumi.
DOPPIA MESCOLA La mescola è uno degli assi nella manica anche dell'SP QuattroMaxx, il pneumatico per uso stradale che si pone come nuova punta di diamante della gamma 4x4. Caso per il momento più unico che raro tra le gomme da Suv, dispone addirittura di doppia mescola: una per la parte esterna del battistrada, che promette grandi cose in fatto di tenuta sull'asciutto, e una per la parte interna, che è creata per ottimizzare maneggevolezza e frenata sul bagnato.
TELA D'AUTORE Subito sotto il battistrada si nasconde poi l'Ultra Stiff Breaker. E' una struttura che vede la cosiddetta tela di sommità fatta con filo d'acciaio di diametro maggiore rispetto al solito e quindi capace di conferire all'insieme una maggiore rigidità e un'impronta a terra più ampia e omogenea. A dare robustezza all'insieme (pensato da subito per i Suv e non riadattamento di un "normale" progetto stradale) c'è poi anche il kevlar utilizzato per irrobustire gli apici nella zona del tallone, quella a contatto con il cerchio. E siccome anche l'occhio vuole la sua parte, per il disegno del pneumatico, e in particolare del fianco, alla Dunlop hanno chiesto la collaborazione di Pininfarina.
PROMESSO SPOSO In questo caso le misure disponibili vanno dai 17 ai 21", con serie da /65 a /35e codici di velocità da V a Y (fino dunque anche a 300 km/h). In Dunlop affermano fieri che il QuattroMaxx sia il pneumatico con cui è stata sviluppata la nuova Volkswagen Touareg, oltre che quello utilizzato nei test della Mercedes ML prossima ventura, che vedrà la luce nel 2011, e dell'Audi Q7 S-Line, attesa per fine anno.
FATTORE CAMPO Prima di raccontare come sono andati i test dei due nuovi pneumatici, è necessaria una premessa. L'SP StreetResponse e l'SP QuattroMaxx hanno giocato la loro partita contro pneumatici della concorrenza in casa, potendo mostrare le proprie qualità sullo stesso tracciato di Mireval, nella Camargue, su cui sono stati sviluppati. Per correttezza, eviteremo quindi di fare nomi e cognomi dei rivali, l'uno per l'altro sbaragliati dai due prodotti Dunlop.
GIROTONDO Quello che ha evidenziato la superiorità più netta è l'SP QuattroMaxx, testato tra i cordoli con una Porsche Cayenne Turbo. Rispetto alla concorrenza, questo pneumatico si dimostra incredibilmente solido nonostante la massa della Suv di Zuffenhausen e le prestazioni del suo V8 sovralimentato. Già in staccata lo sterzo si rivela particolarmente stabile, a tutto vantaggio della pulizia in fase d'inserimento. L'appoggio sulle ruote esterne è molto rigoroso e la naturale tendenza ad allargare la traiettoria si riduce ai minimi termini.
RECORD DI CATEGORIA In questo modo si ha così l'opportunità di accelerare prima e di fiondarsi fuori dalle curve più in fretta, uscendo più forte e senza far fare gli straordinari ai controlli elettronici della stabilità e della trazione. Il vantaggio per il pneumatico Dunlop aumenta con il salire delle temperature dell'asfalto e della gomma stessa, traducendosi anche in un'usura più limitata e omogenea dei tasselli del battistrada. Giusto per la cronaca e per dare anche una misura più oggettiva delle capacità dell'SP QuattroMaxx, una Cayenne Turbo S gommata Dunlop ha girato sul vecchio Nürburgring in 8'33'' e 99 con al volante Patrick Simon mentre con i pneumatici della concorrenza la lancetta del cronometro pare percorra sempre almeno altri 11 secondi.
SLALOM SPECIALE L'SP StreetResponse è stato invece protagonista di ben tre prove, una sull'asciutto e due sul bagnato. La prima è stata uno slalom "speciale", con i coni quindi piuttosto ravvicinati, da percorrere a una velocità attorno ai 40-45 km/h. In questo test sono emerse rapidità e precisione nell'inserimento in traiettoria, che permettono al pilota smaliziato cambi di direzione in sequenza senza scompensi dell'assetto. Con le ruote davanti che disegnano una linea pulita, tra l'altro, anche la coda segue con maggior coerenza la curva.
CARTA CANTA Sul bagnato sono state invece misurati spazi d'arresto da 80 a 0 km/h dell'SP StreetResponse e del suo competitor, facendo la media di una decina di frenate fatte da due Volkswagen Golf con al volante ogni volta un pilota diverso. Il risultato sono stati spazi d'arresto mediamente inferiori di tre metri abbondanti per Dunlop, differenza pari a circa un 7,5%. Sempre una misurazione strumentale ha permesso poi di valutare lo scostamento di una Fiat 500 da una traiettoria ideale causato da una pozzanghera (con aquaplaning) in curva, con Dunlop e non. In questo caso i computer hanno misurato un maggior rigore direzionale per la gomma Dunlop, con un vantaggio del 15% circa.
(QUASI) TUTTO E' RELATIVO Chiaramente questi rilevamenti avrebbero avuto un valore ben diverso se a fronteggiare gli SP StreetResponse e QuattroMaxx ci fossero stati più rivali e non uno soltanto per ogni prova (viene difficile credere che come sparring partner ci fosse il migliore della classe…). Inoltre è mancata la possibilità di valutare a dovere il comportamento sullo sconnesso delle strade aperte al traffico e la rumorosità. Bisogna però dire che il giudizio molto positivo sui due pneumatici va ben al di là della relatività dei confronti diretti. SP StreetResponse e QuattroMaxx garantiscono un'eccellente guidabilità e tengono fede all'idea di Touch Technology, ovvero di tecnologia al servizio del "sentire" la strada, che da tempo è una bandiera della Casa.