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Dacia Duster 2014


Avatar Redazionale, il 22/11/13

11 anni fa - Più ricca e raffinata ma sempre alla portata di molte tasche. Guarda il video

Più ricca e raffinata ma sempre alla portata di molte tasche. E' così che si presenta la Dacia Duster 2014, proposta in versioni diesel, a benzina e bifuel, con trazione anteriore o integrale, a partire da 11.900 euro. Guarda il video

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DI BENE IN MEGLIO La Dacia Duster arriva al restyling di metà carriera di slancio, forte di oltre 450.000 esemplari venduti nei circa tre anni di vita. E per regalarle una seconda giovinezza, i tecnici della Casa hanno studiato interventi mirati, che migliorano ma non stravolgono un progetto vincente.

LA MIA AFRICA Per raccontare le novità della Dacia Duster 2014 è normale partire dall’estetica. Le lamiere restano quelle di sempre, caratterizzate da parafanghi muscolosi, che fanno sembrare la Duster pronta per la Dakar, quasi sprecata che per il tragitto da Piazzale Libia a Viale Tunisia.  A far loro da contorno ci sono ora nuovi fari, che danno alla macchina uno sguardo più intenso ed espressivo, e una spruzzata di cromature, mentre la proverbiale ciliegina sulla torta può essere rappresentata dalle eventuali barre sul tetto.

SALTO DI QUALITA’ Per ristilizzare l’abitacolo i designer hanno usato una mano più pesante. La plancia è infatti inedita, con una consolle centrale dall’aria piuttosto importante, che dà un tono alla vista d’insieme. Il nuovo look porta con sé una redistribuzione dei comandi. Gli alzacristalli approdano finalmente sulle porte, mentre il centro della scena è pronto per accogliere il navigatore, di serie sugli esemplari Laureate e optional su quelli Ambiance. Quest’ultimo non è l’unica chicca di un equipaggiamento sempre meno da low-cost, che vede diventare standard, tra le altre cose, il controllo elettronico della stabilità ESP e quattro airbag (due frontali e due per testa e torace). Tra gli optional qualificanti spuntano invece il cruise control e i sensori di parcheggio.

NEW ENTRY Un’altra primizia importante si trova sotto il cofano. Si tratta del recentissmo motore TCE 125, un quattro cilindri 1.2 turbo a benzina fresco di debutto nelle gamme delle cugine Renault Clio e Captur. Dotato di 125 cv, vanta una coppia di 205 Nm, il 90% dei quali disponibili già a 1.500 giri. Con un cambio manuale a sei marce e la sola trazione anteriore (almeno per il momento…), promette scatti vivaci (10,4 secondi nello 0-100) e consumi ragionevoli, 6,3 l/100 km.

DIAMO I NUMERI Per quanto interessanti, simili numeri forse non gli basteranno per scalzare il sempreverde 1.5 dCi dal ruolo di best-seller. Questo piccolo turbodiesel, che spunta come un fungo nei listini del Gruppo Renault e non solo, è proposto sulla Dacia Duster 2014 in due livelli di potenza, 90 e 110 cv. Nel primo caso l’abbinamento è con la trazione anteriore (14,2 secondi, 156 km/h e 4,7 l/100 km), mentre nel secondo si può scegliere se avere due ruote motrici (12,2 sec., 169 km/h e 4,8 l/100 km) o la trazione integrale (12,9 sec., 168 km/h e 5,2 l/100 km), sempre e comunque con il cambio a sei marce. A completare la gamma c’è poi un 1.600 a benzina aspirato da 105 cv (110 nominali), a sua volta ordinabile con trasmissione 4x2 (11,8 sec., 165 km/h e 7,1 l/100 km) e 4x4 (13,5 sec., 160 km/h e 8 l/100 km). Ultimo ma non meno importante per il mercato italiano c’è anche lo stesso 1.600 in variante onnivora, benzina-gpl, che peggiora le doti di spunto (12,8 secondi) ma taglia drasticamente i costi per il carburante (9 kg di gpl per 100 km a meno di 1 euro al litro). Per tutte le versioni esiste il pulsante magico Eco Mode, che rende più soft la risposta del motore e, lavorando sull’elettronica, taglia fino al 10% dei consumi.

UNA BASE COLLAUDATA Completato l’appello delle Dacia Duster 2014, vale la pena aprire una piccola parentesi sulla trazione integrale di cui sopra. Lo schema meccanico è di derivazione Nissan, Casa che in materia ha esperienza da vendere, e prevede che il pilota possa scegliere tra tre diverse modalità: 2WD, con trazione sulle sole ruote anteriori, Auto, che manda la coppia di norma alle ruote davanti ma ne trasferisce fino al 50% a quelle dietro se quelle davanti perdono aderenza, e Lock, che blocca la ripartizione fifty-fifty e permette di cavarsela bene anche nei passaggi più problematici.

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NELLA GIUNGLA Quanto al listino, il primo prezzoresta quello reso notonegli anni degli spot pubblicitari, nonostante la dotazione base sia ora più ricca, con la Duster 1.6 a benzina da 110 cv che viene 11.900 euro (unica proposta in allestimento minimal). Con 650 euro in più si passa al livello Ambiance, che dispone già di chiusura centralizzata, barre sul tetto, vetri elettrici anteriori e clima manuale, mentre ne servono altri 900 per approdare alla Lauréate, scelta sinora dall’80% dei clienti e che vede i cerchi da 16” diventare il lega, guadagnando il computer di bordo con indicatore della temperatura esterna, i fendinebbia, il navigatore, la panchetta posteriore a ribaltamento frazionato e il sedile e il volante regolabili in altezza. Senza entrare nella giungla delle versioni, vale la pena ricordare che la Ambiance a gpl costa 13.550 euro, mentre la Ambiance con motore 1.5 dCi 90 cv costa 14.050. In generale la trazione integrale costa 1.900 euro in più della 4x2 e per la versione top, 1.5 dCi 110 cv 4x4 Lauréate servono 17.850 euro. Per tutte ci sono tre anni o 100.000 km di garanzia.

SOLO PICCOLI NEI Il maquillage della plancia, assieme ai nuovi rivestimenti dei sedili fa sì che la Dacia Duster 2014 dia un’impressione di migliore qualità rispetto al modello uscente. Alcuni difettucci del passato però restano, come la posizione troppo bassa nel mobiletto centrale dei comandi della climatizzazione e dell’eventuale navigatore, ma nella tuttofare franco/rumena non ci si sente mai davvero a disagio. Anche l’assenza della regolazione in profondità del volante è un limite ma fino a un certo punto, perché alla fine chiunque riesce a trovare una sistemazione accettabile, a prescindere dalla stazza. Anche chi siede dietro se la passa bene e non manca neppure spazio per i bagagli. Si va dai 475 dmc base ai 1.636 che si ottengono sacrificando i posti posteriori (443-1.604 dmc per la Duster 4x4). Abbattendo lo schienale del passeggero anteriore si possono trasportare poi oggetti lunghi fino a 270 cm.

E ADESSO SILENZIO! Se nei primi metri si apprezza soprattutto il ridotto diametro di sterzata, con il salire della velocità e il passare dei chilometri colpisce invece il notevole passo avanti fatto in materia di comfort acustico dal nuovo model year.  Gli ingegneri sono intervenuti a tutto campo e affermano orgogliosi che il rumore che si sente ora a 130 km/h è quello che prima c’era a 90. Non potendo fare un confronto diretto e dovendo fidarmi solo della memoria, su una simile affermazione faccio un atto di fede ma il progresso è comunque tangibile: la Dacia Duster 2014 è un’auto silenziosa, all’altezza di modelli ben più pretenziosi.

PRONTA A TUTTO Pure il molleggio è valido, con un’escursione delle sospensioni ampia e con una taratura che è un buon compromesso, che cerca di mettere d’accordo chi usa la macchina tutti i giorni su asfalto per portare i bimbi a scuola e chi invece mette spesso e volentieri il naso anche fuoristrada. Questo terreno non è affatto off-limits per la Dacia, attrezzata molto più di tante rivali per affrontare anche i passaggi impegnativi. Con una lunghezza di 431 cm, angoli di attacco, di uscita e di dosso rispettivamente di 29,3, 34,9 e 23 gradi, oltre che con un’altezza minima da terra di circa 21 cm, la Duster 2014 supera senza affanno situazioni delicate come guadi, rampe, twist e forti pendenze laterali. In questi casi viene buona anche la prima corta, che dà spunto in salita e freno motore in discesa.

CONSIGLI PER GLI ACQUISTI Per chi ha in programma simili scampagnate o semplicemente pensa di usare spesso la macchina per lunghi tragitti, magari anche a pieno carico, il turbodiesel 1.5 dCi da 110 cv è il massimo. Regolare ai bassi, mostra i muscoli ai medi e all’occorrenza non si fa nemmeno pregare tanto per allungare, con consumi reali attorno ai 16 km/litro. Se invece non si è fuoristradisti né incalliti macinatori di chilometri e si pensa di tenere la macchina per un po’ di anni, senza quindi l’assillo della svalutazione, può esser il caso di prendere in seria considerazione il nuovo TCE 125 a benzina. Grazie alla furba sovralimentazione, questo motore sfoggia infatti un’erogazione tanto lineare e corposa da sembrare un aspirato di cilindrata ben maggiore. Rispetto al turbodiesel i consumi salgono un po’ e la coppia massima è leggermente inferiore ma la progressione è più dolce e quando si affonda sull’acceleratore viene fuori una grinta sconosciuta al dCi. Tra l'altro questo motore è abbinato a una sospensione posteriore multibraccio tipo MacPherson, che lavora meglio dello schema a ruote interconnesse delle altre versioni e rende la guida più piacevole

FACCIAMO I CONTI Quale che sia il motore scelto, la Dacia Duster 2014 si pone in definitiva  - e più che mai - come un’alternativa concreta alle numerose suv e crossover che popolano la fascia medio-bassa del segmento. Inoltre è competitiva anche con l’usato di rango superiore, forte di un look indovinato, di una dotazione abbastanza completa, oltre che di costi di acquisto e di mantenimento interessanti, senza dimenticare la garanzia rassicurante.


Pubblicato da Paolo Sardi, 22/11/2013
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