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Prova su strada

Citroen C2


Avatar Redazionale, il 10/09/03

21 anni fa - Se la Pluriel è un po' troppo leziosa, o non avete gradito le linee tonde e rassicuranti della C3 e siete alla ricerca di qualcosa di più macho ...

Se la Pluriel è un po' troppo leziosa, o non avete gradito le linee tonde e rassicuranti della C3 e siete alla ricerca di qualcosa di più macho, di più sportivo e spigoloso, la Casa francese ha pensato anche a voi. Leggermente più compatta della sorella maggiore, da cui deriva, la nuova Citroen C2 si propone come l'alternativa ribelle e a tre porte. A prezzi di listino sensibilmente inferiori. Per ora.

COM’E’ Sgombriamo subito il campo da un equivoco in cui è facile cadere: il nome, Citroen C2. Dovrebbe essere la piccola di Casa, in sostituzione della uscente Saxo, che al confronto sembra oggi la macchina dei Flinstone. In realtà, la nuova compatta Citroën viene proposta più come versione tre porte della C3 che non come modello di ingresso al mondo del "double chevron", ruolo che sarà ancora svolto dalla Saxo per tutto il 2004, offerta in una versione superaccessoriata e venduta a prezzo da outlet. Solo nel 2005 infatti arriverà la C1, frutto dell’accordo tra PSA (Citroën e Peugeot) e Toyota, che costruiranno in un nuovo stabilimento nei pressi di Praga una city car in comune (ognuna con una propria carrozzeria) partendo da una identica piattaforma.

TRITTICO Complementare alla C3, così come la Pluriel, la Citroen C2 è il terzo modello Citroën del segmento compatte. Con la sola differenza di essere destinata a una clientela prevalentemente maschile, più sportiva e giovanile. Un altro tassello Citroën nella guerra per la conquista della leadership in questo comparto. Nel mirino della Citroen C2 ci sono un po’ tutte le compact del listino, in particolare Lancia Ypsilon, Toyota Yaris e Nissan Micra.

PASSO CORTO La piattaforma è la stessa della C3, ma nella versione a passo corto, e della primogenita riprende molti componenti degli interni oltre che meccanici. Identica anche la larghezza mentre l’altezza è leggermente inferiore. Pur regalando alla sorella maggiore 19 centimetri di lunghezza (e 14 nella distanza tra gli assi), la C2 sembra più una concorrente della C3 che non una sorellina. Un altro bel lavoro realizzato dall’ormai famoso Donato Coco (già autore di C3 e Pluriel, solo per citare gli ultimi lavori) lo stilista italiano cresciuto all’interno del colosso francese e ora a capo del design Citroën per i modelli compatti.

RIBELLE Sviluppata su linee verticali, fari compresi, il cofano anteriore bombatissimo, fianchi e coda molto marcati, come tagliati di netto, la vettura riesce nell’intento di passare per la ribelle di Casa. Originale lo è, in particolare nella vista di lato, con quel vetro posteriore trapezioidale che spezza la linea della scocca in modo insolito. Solo il cofano bombato ricorda la sorella maggiore.

CASUAL CHIC Più ancora della linea sembrano riusciti gli interni, dove dominano tessuti e plastiche di qualità e in cui si nota una freschezza insolita nella scelta degli abbinamenti di colore, compresi gli inserti in materiale translucido su maniglie e pomello del cambio, altra novità assoluta. La plancia è la stessa della C3, sobria e razionale, mentre tutto il resto è all’insegna di praticità e originalità. Dal cassettino refrigerato, ai numerosi vani portaoggetti, al portellone sdoppiato per accedere al bagagliaio anche quando la vettura è parcheggiata a ridosso di un muro, alla ribaltina con vano portaoggetti integrato.

SOLO PER QUATTRO I sedili anteriori e posteriori sono scorrevoli per modulare a piacere lo spazio interno, e i posteriori anche ribaltabili. Sulla C2 si viaggia solo in quattro, ognuno su una propria poltroncina. La possibilità di farle scorrere consente di variare il volume del bagagliaio da 166 a 224 litri, o di farlo diventare di 629 litri con un solo sedile ribaltato o di 879 litri se si rinuncia ai due posti posteriori.

TROTTOLA Grande abitabilità quindi, grazie anche a dimensioni esterne di tutto rispetto: 3,66 metri di lunghezza, 1,66 di larghezza e 1,46 di altezza. E anche grande comfort di guida, con volante regolabile in altezza e in profondità, sedile pilota regolabile in altezza, corsa di 23 cm dei sedili anteriori, servosterzo elettrico a variazione continua in funzione della velocità e diametro di sterzata di soli 9,6 metri.

PRELIBATEZZE Computer di bordo, accensione automatica delle luci e dei tergicristalli, regolatore di velocità, climatizzatore, impianto radio e lettore di CD con cinque dischi caricabili direttamente dalla consolle, navigatore di ultima generazione, radar di retromarcia, chiusura automatica di porte e bagagliaio durante la guida e retrovisori a chiusura elettrica sono le altre prelibatezze offerte di serie nelle versioni più complete.

SENSODRIVE Le sospensioni sono simili a quelle della C3 ma tarate per una guida più sportiveggiante. Su alcune motorizzazioni è offerta la possibilità di utilizzare il cambio robotizzato Sensodrive. Come noto, si tratta di un cambio con modalità di uso manuale o automatico. Quest’ultima funzione è autoadattiva, nel senso che "registra" sia lo stile di guida del pilota sia le condizioni della strada e "adatta" di conseguenza la successione delle marce.

TRE PIU' UNO

Quattro i motori previsti per il lancio: tre a benzina e uno diesel.
1.1i con potenza di 44kW (61cv) a 5500 giri, con una coppia di 94 Nm a 3200 giri;
1.4i che sviluppa 54 kW (75cv) a 5400 giri e coppia massima di 118Nm a 3300 giri;
1.6i 16V da 80 kW (110cv) a 5700 giri e coppi max di 147Nm a 4000 giri;
1.4 HDi common rail di seconda generazione, economico e silenzioso, da 50kW (70cv) a 4000 giri, con coppia max di 150Nm a 1750 giri.

SUPERSICURA Molto curata anche la dotazione di sicurezza, con sottoscocca e montanti del parabrezza a dispersione di energia, sottoporta a deformazione programmata, sei airbag e barre di rinforzo nelle portiere, a cui si aggiungono sistemi di controllo della guida come ABS con ripartitore di frenata, servofreno e ESP (per il controllo della stabilità).

VERSIONI E PREZZI Cinque gli allestimenti: Entry, Evolution, Elegance, Exclusive ed Energy VTR. Vediamoli più in dettaglio, assieme ai prezzi.
Entry
Basta la parola, è l’allestimento più economico: 9000 euro. Il motore è l’1,1 litri. C’è il computer di bordo, la chiusura centralizzata, il volante regolabile in altezza e profondità, il servosterzo elettrico e quattro airbag, ma ABS e climatizzatore sono optional.
Evolution
Rispetto alla Entry ha di serie l'ABS, gli alzacristalli elettrici, il comando a distanza e i famosi inserti in materiale translucido. Optional: climatizzatore, autoradio e caricatore 5 CD. Costa 9.500 euro la 1.1 litri, 10.500 la 1.4 benzina e 11.500 la 1.4 HDi diesel.
Elegance
E’ l’allestimento classico. Di serie ha clima, fendinebbia, retrovisori elettrici, sedili in velluto e pack comfort. Optional autoradio, caricatore CD, interni in pelle fiore. E’ disponibile con motori 1.1 litri (10.500 euro) e 1.4 litri (11.500 euro).
Exclusive
Il tutto compreso; in più rispetto alla Elegance ha il climatizzatore automatico, l’autoradio mono CD, i sensori di parcheggio e i retrovisori elettrici ripiegabili. Optional il navigatore e gli interni in pelle. Prezzi da 11.500 euro per la 1.1, a 12.500 per la 1.4 a 13.500 per la 1.4 HDi, la più cara.
Energy VTR
La più sportiva, con cerchi in lega, volante in pelle, cruise control, quadro strumenti specifico, paraurti in tinta, spoilerino sopra il lunotto, sedili sportivi. Disponibile solo con motore 1.4 benzina (11.500 euro) e 1.4 HDi (12.500) , entrambi accoppiati al cambio robotizzato SensoDrive.

SCONTI D'AUTUNNO Attenzione però, sono prezzi d’attacco, dichiarati come tali dalla stessa Citroën che ha già annunciatoun ritocco verso l’alto a partire da Gennaio. Una sorta di offerta-lancio quindi, che per ora pone la C2 in diretta concorrenza con quasi tutti i modelli compatti in listino, compresi quelli più economici. Da prendere in considerazione insomma.

COME VA Dall’esterno i quasi venti centimetri di lunghezza in meno rispetto alla C3 non si notano assolutamente, la Citroen C2 è corposa, alta, con una presenza che si fa subito notare, al di là dello stile insolito. Dentro, sembra di essere su una C3, comoda e larga. Una senzazione di spazio favorita dal soffitto alto e dalla grande luminosità interna.

GAMBE E GINOCCHIA La differente lunghezza dell’abitacolo (14cm in meno rispetto alla C3) la notano solo i passeggeri posteriori, soprattutto se chi viaggia davanti è di altezza leggermente superiore alla media. Ci si sta a misura, con lo spazio per le gambe ridotto all’osso. Di più del resto non si può pretendere, anche con le due poltroncine posteriori spostate tutte indietro. Laborioso l’accesso ai sedili dietro, poco pratico vista l'assenza delle portiere e lo spazio ridotto tra un sedile e l’altro.

BENE AVVOLTI  Le versioni sportive hanno sedili avvolgenti, comodi, mentre quelle più "povere" propongono sedili di tipo classico, senza profilature laterali. In ogni caso è sempre facile trovare la perfetta posizione di guida, grazie alla regolazione in altezza del sedile pilota e la possibilità di regolare il volante in altezza e in profondità. L’ambiente interno è di prestigio, impostato su tonalità scure, plastiche nere e inserti di colore sulle portiere e materiali traslucidi che rendono il tutto vivace ma elegante. Facile ribaltare i sedili posteriori e comoda la ribaltina su cui eventualmente sedersi.

CHICANE Nel traffico la vettura si muove con agilità, sicura e stabile, favorita da uno sterzo leggero e da un raggio di sterzata ridotto, particolarmente adatto alle gimcane cittadine come nei percorsi tortuosi delle stradine di campagna. Ben piantata a terra, con gli sbalzi ridotti al minimo e un baricentro basso, la C2 offre un’ottima sensazione di stabilità anche nella guida più sostenuta.

1.6 16V VTR SENSODRIVE E’ la versione più grintosa di tutta la famiglia C2. Il 1.6 ha un suono compresso che parla un linguaggio sportivo nonostante il cambio robotizzato ci metta del suo per frenare gli entusiasmi, con un calo di giri tra una marcia e l’altra che al primo impatto può sembrare fastidioso. Tra le due funzioni, manuale o automatica, la prima è più adatta alla guida brillante, con il pilota che decide le scalate e gli inserimenti delle marce, per passare alla funzione "automatico" ai primi segnali di traffico.

SPORTIVA Si possono raggiungere velocità di punta elevate (195 km/h), ma ciò che più colpisce è l’ottima elasticità di questo motore, sempre pronto a riprendere giri anche a da regimi bassissimi. Alle alte velocità il bel suono iniziale diventa più invadente e al rumore del motore si aggiunge qualche fruscio aerodinamico. Ma fa parte del gioco.

1.4i 8V VTR SENSODRIVE Cilindrata, potenza e coppia sono sensibilmente inferiori, e la differenza con il 1.6i si sente subito. Non così tanto però da rendere questa versione poco attraente. Tutt’altro, il 1.4i è un buon compromesso tra prestazioni, prezzo e consumi. La verve sportiva rimane, si capisce che è più in affanno quando si chiede potenza, ma l’allestimento VTR e il suono ancora piacevole del quattro cilindri danno la giusta dose di piacere. Nei sorpassi richiede più attenzione vista la minore prontezza nel riprendere velocità.

1,4 HDi Ben insonorizzata, in questa versione ciò che subito colpisce è il silenzio di marcia e la prontezza di guida. La coppia massima è disponibile a partire da 1750 giri e l’effetto benefico negli scatti al semaforo è subito evidente. Superati i 2500 giri diventa però più laborioso accelerare e i 165 km/h dichiarati non sono così facili da raggiungere. Ideale per l’uso nel traffico cittadino, questa versione va guidata sempre con la marcia superiore inserita, in modo da mantenere il motore in quel regime di giri in cui la C2 rende di più. Guidata così, di coppia, la vettura è sempre pronta a scattare, e sui percorsi tutte curve c’è anche di che divertirsi. Non è previsto il SensoDrive, nemmeno come optional.


Pubblicato da Gilberto Milano, 10/09/2003
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