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Prova su strada

BMW Serie 7 2016


Avatar Redazionale, il 23/10/15

9 anni fa - Tecnologia a profusione per viaggiare più comodi e sicuri

La BMW Serie 7 2016 ha tecnologia a profusione per viaggiare più comodi e sicuri. Senza dimenticare il piacere di guida

COSA FA Per una volta mi piacerebbe tanto che questa prima sezione della prova su strada non si chiamasse “Com’è” ma “Cosa fa”. Il motivo è presto detto. La BMW Serie 7 2016 è certamente un gran bel pezzo di design, ha un abitacolo spazioso e raffinato e ha pure un pacchetto telaio-motori da prima della classe ma ciò che la rende davvero speciale è il fatto di essere un concentrato di tecnologia mai visto prima su strada.  A bordo c’è uno stuolo di gadget high tech che fanno cose mirabolanti per migliorare la sicurezza e la qualità della vita a bordo e su cui si potrebbe scrivere un libro.

IN PUNTA DI MATITA Questa Serie 7 è però anche altro e due paroline vanno spese per forza anche sull’estetica. Le matite di Monaco hanno fatto un lavoro magistrale, disegnando una linea aristocratica e al tempo stesso molto filante, con un aplomb da serata di gala e una spruzzata di sportività capace di solleticare il palato della clientela più giovanile, a ogni latitudine. Il tutto mantenendo una chiara identità, grazie all’immancabile doppio rene ipertrofico, che ora è lambito dai fari full Led (in alternativa ai quali si possono avere anche proiettori BMW Laser Light con abbaglianti appunto laser, il cui fascio luminoso può arrivare a 600 metri di profondità con zone d’ombra ad hoc per non infastidire gli altri utenti della strada).

DIETA FERREA Un altro aspetto che non si può trascurare della BMW Serie 7 2016 è la nuova struttura Carbon Core, che sfrutta l’esperienza maturata con i modelli della famiglia i. Grazie all’impiego mirato diCFRP (un mix di polimeri e fibra di carbonio), alluminio, magnesio e acciai ad alta resistenza, questa sesta generazione dell’ammiraglia bavarese è più rigida e leggera del modello uscente. Il risparmio di peso varia a seconda delle versioni ma può arrivare a 130 kg. E ciò nonostante la macchina mantenga le dimensioni del passato (510 cm la versione corta, 524 quella passo lungo) e sia, come detto, infarcita di un mare di dispositivi elettronici, sui cui, a questo punto, è doverosa una carrellata.

CUSCINO D’ARIA Le sospensioni, per esempio, sono pneumatiche autolivellanti con regolazione (automatica o manuale) dell’altezza da terra e lavorano sotto la supervisione del Dynamic Damper Control. A quest’ultimo si può aggiungere l’Executive Drive Pro, che gestisce in modo attivo e mirato la regolazione delle barre stabilizzatrici elettromeccaniche per ridurre il rollio e assorbire meglio le buche. Il pilota ha a disposizione anche il tasto per la selezione delle modalità di guida, con cui tarare in un colpo solo la BMW Serie 7 2016 il funzione del tipo di condotta che si vuole adottare (i set up classici sono Sport, Comfort ed Eco Pro). Per gli indecisi e per chi ama delegare c’è anche la nuova modalità Adaptive, in grado di interpretare lo stile di guida e l’andamento della strada e di regolare di conseguenza le centraline di bordo. Con questo modello diventa poi possibile ordinare un esemplare con trazione integrale xDrive e con l’Integral Active Steering, il sistema che rende leggermente sterzanti anche le ruote posteriori.

METTETEVI COMODI Se gli sforzi per aumentare il piacere di guida sono notevoli, quelli per rendere la BMW Serie 7 2016 più comoda sono forse ancora maggiori. Nel contesto spiccano i sedili comfort ed Executive Lounge, con aerazione attiva e funzione di massaggio per i posti anteriori e Vitality Program in stile spa per la zona posteriore, dove chi siede dietro al passeggero può accomodarsi, volendo, su una sorta di chaise longue. Per fare sentire tutti coccolati, oltre ai sedili sono riscaldabili anche la corona del volante, i braccioli delle porte e quello centrale posteriore. Ai timpani pensa l’eventuale stereo Bowers & Wilkins Diamond Surround Sound System, mentre anche l’occhio ha la sua parte, grazie al tetto panoramico Sky Lounge con scenografia di luci a sei colori a scelta.

GIOCO A MORRA Venendo a questioni più pratiche, la BMW Serie 7 2016 offre la ricarica induttiva wireless per gli smartphone abilitati. Inoltre dispone di touch screen per il sistema di comando BMW iDrive, dotato sempre anche dal classico manopolone sul mobiletto centrale e capace di recepire comandi vocali. La novità più curiosa è però la possibilità di impartire ordini al sistema multimediale anche attraverso gesti prestabiliti delle mani, un po’ come se si giocasse a morra con lo schermo. I movimenti sono rilevati da un sensore 3D (una telecamera termica) posto vicini allo specchio retrovisore. Un esempio? Basta ruotare l’indice in senso orario o antiorario per alzare o abbassare il volume dello stereo. I facinorosi si mettano il cuore in pace: facendo le corna a qualcuno che non abbia dato la precedenza la macchina non si suona il clacson: noblesse oblige…

PARCHEGGIO TELECOMANDATO Un altro effetto speciale degno quasi di un film di 007 è il parcheggio telecomandato tramite la BMW Display Key (di serie su tutti gli esemplari per l’Italia). Lo spazio in cui si deve infilare di muso la macchina è stretto e scendere sarebbe poi un’impresa anche per un contorsionista? No problem: si allinea la macchina, si scende e la si fa avanzare a 2 km/h agendo dalla chiave. Rilasciando il tasto l’auto si ferma e con un altro tasto si aziona la retromarcia. Dalla stessa chiave, trovandosi nel raggio di 300 metri dalla Serie 7, si può controllare la chiusura delle porte, l’accensione delle luci e regolare il climatizzatore, oltre a verificare l’autonomia garantita dal carburante.

TUTTO SOTTO CONTROLLO Per il resto pare quasi scontato che la macchina sia equipaggiata con cruise control adattivo con funzione stop & go e che sappia leggere i cartelli stradali, mentre è già più curioso che sappia mettere assieme le due cose e possa regolare l’andatura in modo autonomo, proprio in base ai cartelli. La macchina è inoltre in grado di riconoscere la corsia di marcia e di mantenersi al suo interno con piccole sterzate, di avvisare chi sopraggiunge di un eventuale rischio tamponamento con segnali luminosi e di prepararsi all’inevitabile impatto pretensionando le cinture e chiudendo i finestrini. Radar e sensori sono infine in grado di monitorare l’area circostante la macchina, di limitare il rischio di incidenti e di creare sullo schermo una immagine virtuale della Serie 7 in manovra, perché chi guida capisca bene cosa ha attorno.

DIAMO I NUMERI Prima di passare al “Come va”, ricordo che in basso sono allegati le schede tecniche complete e i listini della gamma, mentre le prestazioni fondamentali sono riassunte qui di seguito. Giusto per inquadrare la BMW Serie 7 2016 anticipo comunque che i prezzi partono da 88.800 euro e che le prime macchine saranno nelle concessionarie nell’ultima settimana di ottobre. E ora tutti a bordo!

BMW 750i xDrive (BMW 750Li xDrive): motore a benzina V8 TwinPower Turbo (due turbocompressori Twin-Scroll, iniezione diretta, VALVETRONIC, Doppio VANOS), 4.395 cc, potenza max 450 CV a 5.500 – 6.000 giri, coppia max 650 Nm a 1.800 – 4.500 giri, 0 – 100 km/h 4,4 secondi (4,5 secondi), velocità max 250 km/h, consumo combinato*: 8,3 – 8,1 litri (8,5 – 8,3 litri)/100 chilometri, emissioni di CO2*: 194 – 189 g/km (197 – 192 g/km), norma antinquinamento: Euro 6.

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BMW 740i (BMW 740Li): motore a benzina sei cilindri in linea TwinPower Turbo, 2.998 cc, potenza max 326 CV da 5.500 a 6.500 giri, coppia max 450 Nm da 1.380 a 5.000 giri, 0 – 100 km/h in 5,5 secondi (5,6 secondi), velocità max 250 km/h, consumo combinato*: 7,0 – 6,6 litri (7,0 – 6,6 litri)/100 chilometri , emissioni di CO2*: 164 – 154 g/km (164 – 154 g/km), norma antinquinamento: Euro 6.

BMW 730d (BMW 730Ld): motore diesel sei cilindri in linea TwinPower Turbo (turbo con geometria variabile al lato di aspirazione, iniezione diretta Common-rail), 2.993 cc, potenza max 265 CV a 4.000 giri, coppia max 620 Nm a 2.000 – 2.500 giri, 0 – 100 km/h in 6,1 secondi (6,2 secondi), velocità max 250 km/h, consumo combinato*: 4,9 – 4,5 litri (5,0 – 4,6 litri)/100 chilometri, emissioni di CO2*: 129 – 119 g/km (132 – 122 g/km), norma antinquinamento: Euro 6.

BMW 730d xDrive (BMW 730Ld xDrive): motore diesel sei cilindri in linea TwinPower Turbo, 2.993 cc, potenza max 265 CV a 4.000 giri, coppia max 620 Nm a 2.000 – 2.500 giri, 0 – 100 km/h in 5,8 secondi (5,9 secondi), velocità max 250 km/h, consumo combinato*: 5,2 – 4,8 litri (5,2 – 4,8 litri)/100 chilometri, emissioni di CO2*: 137 – 127 g/km (137 – 127 g/km), norma antinquinamento: Euro 6.

BMW 740e (BMW 740Le, BMW 740Le xDrive): motore a benzina quattro cilindri in linea BMW TwinPower Turbo (turbo Twin-Scroll, iniezione diretta, VALVETRONIC, Doppio VANOS), 1.997 cc, 258 cv a 5.000 – 6.500 giri, coppia max 400 Nm a 1.250 – 4.800 giri, tecnologia BMW eDrive con motore elettrico sincrono potenza 113 cv, coppia 250 Nm, batteria ad alta tensione agli ioni di litio, potenza totale di sistema 326 cv, 0 – 100 km/h in 5,6 secondi (BMW 740Le: 5,7 secondi, BMW 740Le xDrive: 5,5 secondi), velocità max >240 km/h, velocità max in elettrico: 120 km/h (limitata elettronicamente); autonomia elettrica **: 40 km (BMW 740Le: 40 km, BMW 740Le xDrive: 37 km), consumo combinato**: 2,1 litri/100 chilometri (BMW 740Le: 2,1 litri, BMW 740Le xDrive: 2,3 litri), 12,5 kWh/100 chilometri (BMW 740Le: 12,5 kWh, BMW 740Le xDrive: 13,0 kWh), emissioni di CO2**: 49 g/km (BMW 740Le: 49 g/km, BMW 740Le xDrive: 53 g/km), norma antinquinamento: Euro 6.

* valori in base al ciclo di prova UE, in dipendenza della misura dei pneumatici selezionata.
** valori provvisori in base al ciclo di prova UE per vetture ibride plug-in, in dipendenza della misura dei pneumatici selezionata. Tutti i valori relativi alle prestazioni di guida, ai consumi e alle emissioni sono provvisori.

PILOTA, NON AUTISTA Sarà per la sua linea filante, sarà per l’impressione che dà di essere ben piantata sulla strada, fatto sta che mettendosi al volante della BMW Serie 7 2016 non ci si sente autisti ma veri piloti. Il sedile ci mette del suo per accentuare questa sensazione, scendendo se si vuole vicino al pavimento, mentre il volante multifunzione (peraltro molto ben sagomato) lo segue, sì, ma fino a un certo punto: questione di poco ma non mi sarebbe dispiaciuta un’escursione un pelo più ampia verso il basso. Per il resto, lo dico subito, il quadro è tutto rose e fiori: i centimetri non mancano, i comandi sono al posto giusto, sempre a portata di mano e sono semplici da usare. La strumentazione digitale è chiara, le grafiche abbinate alle diverse modalità di guida sono indovinate e l’head up display, che proietta immagini più grandi del 75% rispetto al passato, facilita la vita,  permettendo di concentrarsi meglio sulla strada.

VIAGGI DA RE Le finiture, neanche a dirlo, sono da leccarsi i baffi, con materiali di primissima qualità e assemblaggi certosini, pregi che si apprezzano anche seduti in santa pace sui sedili posteriori. Lo spazio sulla Serie 7 a passo corto è già molto ma non c’è come salire sulla variante a passo lungo per capire come mai a sceglierla sia circa la metà dei clienti: su una Serie 7 L possono accavallare comodamente le gambe o stenderle a piacimento. Se poi si ha modo di far avanzare il sedile anteriore destro e di godere dell’eventuale poggiapiedi alle sue spalle, ci si sente come pascià, senza contare lussi quali tendine parasole, schemi per il sistema d’infotainment, connessione Wifi, tablet nel bracciolo centrale, diffusore di essenze e chi più ne ha più ne metta.

L’ASTICELLA SALE Parlare di agilità negli spazi stretti per un’auto di queste dimensioni può sembrare fuori luogo ma bisogna riconoscere che, con l’elettronica che viene in soccorso, gestire l’ammiraglia bavarese in manovra non è una tragedia: servono solo un po’ di apprendistato e di malizia. Quando gli orizzonti si allargano, poi, viene fuori il meglio. La BMW Serie 7 2016 alza l’asticella in materia di precisione e piacere di guida tra le berline di rappresentanza, dimostrando nel misto molti chili in meno di quelli registrati dalla bilancia. Ben pianata sulle sue carreggiate larghe e sulle gomme oversize, disegna le traiettorie con puntiglio e senza sbavature, specialmente se si è scelta la modalità di guida Sport, che abbassa di 10 mm l’assetto. Il settaggio Adaptive si rivela tuttavia la scelta più furba per un uso a 360°, dato che sembra leggere nel pensiero del pilota assecondando i suoi cambi di umore ed è pronto ad adattarsi, come dice la parola stessa, anche i percorsi e ai fondi più disparati.

CHIP AL POTERE Il salto di qualità definitivo si fa però con i sistemi Executive Drive Pro e Integral Active Steering. Il primo fa sì che la macchina mantenga sempre un assetto neutro e non si corichi sulle ruote esterne in curva, senza penalizzare minimamente il comportamento sullo sconnesso, superato sempre come se si fosse su un tappeto volante. Il secondo fa sterzare di qualche grado le ruote posteriori in senso opposto a quelle anteriori nelle curve lente e nello stesso senso nei curvoni più veloci. In questo modo garantisce, nel primo caso, una gran rapidità d’azione e, nel secondo, un rigore direzionale assoluto. Per dare un’idea dell’efficacia di queste diavolerie faccio un paragone in famiglia: il loro gioco di squadra riesce a rendere un esemplare a passo lungo molto più svelto e gustoso di uno a passo corto che ne sia sprovvisto. Neppure in questo caso,  comunque, ci si può lamentare. Pur senza simili gadget, la BMW Serie 7 2016 viaggia come un treno, infondendo sicurezza anche quando si affrontano curvoni autostradali a oltre 200 km/h.

A TUTTA FORZA Simili andature sono nelle corde anche della versione meno potente della berlinona di Monaco, la 730d, che tiene queste medie con il motore che gira ben sotto i 2.500 giri senza il minimo affanno. Lunga o corta che sia, sarà proprio la 730d la best-seller della gamma sul mercato italiano, grazie ai suoi consumi francescani e a prestazioni con i fiocchi, ottenuti per merito anche dell’ottimo cambio automatico a otto marce. Per chi ha la fortuna di poter scegliere con il cuore e con il piede destro invece che con il portafogli, il massimo rimane la 750i xDrive, una vera trasformista che sa trattare in guanti bianchi i suoi passeggeri ma che è pronta a dare filo da torcere alle sportive blasonate nello scatto.


Pubblicato da Paolo Sardi, 23/10/2015
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