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Prova su strada

Bmw Serie 5 Touring


Avatar di Mario Cornicchia, il 12/05/04

20 anni fa -

Fianchi scolpiti, posteriore tornito e dieta ferrea. La Serie 5 Touring si dà al fitness con i ben noti muscoli da atleta sotto il cofano, i soliti e geniali accessori bionici e meno ciccia.

COM’E’ Come tutte le creature di Chris Bangle, responsabile dello stile BMW, anche la versione wagon della Serie 5 farà discutere. Niente eccessi, ma linee forti e taglienti, con pieghe inusuali su carrozzerie di automobili. Le pieghe nascondono la tecnologia all’avanguardia della Serie 5, qualche centimetro di girovita in più e qualche chiletto in meno.

SPALLE FORTI

Lo stile della Serie 5 Touring è fatto da una piega forte e tagliente che scolpisce tutta la fiancata, a partire dall’angolo estremo dell’occhio d’aquila (il faro anteriore) fino alla coda. Bellissima, crea giochi di luce e riflessi di grande fascino e sottolinea come un evidenziatore verde pisello la sagoma aggressiva dei vetri, che tende a chiudersi verso la coda. Un fianco massiccio, imponente ma con una nota sportiva inconfondibilmente BMW. Ben fatto.

CODA CURVA

Abile nel disegnare fiancate di grande fascino, Bangle non sembra altrettanto portato per code e frontali. Se il frontale della Serie 5 è il più riuscito della nuova famiglia BMW (così come la coda della berlina), per la coda della Touring Bangle non ha lesinato pieghe e curve con un accenno di spoiler sotto il lunotto, appiccicato sopra una fascia forse troppo alta e massiccia. Non uno dei suoi soliti accrocchi, ma forse si poteva fare meglio.

BORSA ME PROVOCHI?

E io me te magno. Il grande portellone scava il paraurti per aprirsi senza soglie difficili da superare con colli pesanti. Si apre in due parti, solo lunotto o tutto d’un pezzo, e si prepara ad accogliere borse, valigie e pacchetti sollevando automaticamente la tendina copribagagli in entrambi i casi: inedito intelligente e utile per caricare quando si hanno soltanto due mani e spesso impegnate. E di borse e valigie ce ne stanno parecchie: 500 litri a disposizione su un piano grande e regolare come la piazza Rossa che all’occorrenza diventano 1650 abbassando in avanti i sedili posteriori. Se si esagera con il carico da esodo intervengono le sospensioni autolivellanti pneumatiche posteriori (di serie su tutte) ad evitare l’effetto nautico e a tenere i pesi sotto controllo.

PIANO

TERRA Il piano di carico si solleva facilmente grazie a martinetti idraulici ed è attrezzato con divisori componibili per portarsi dietro tutto ciò che (non) serve senza che navighi a ogni curva. Tra gli optional c’è anche il "comparto aggiuntivo" (copiato bellamente da Volvo) con la possibilità di sollevare soltanto la prima parte del piano creando così una zona protetta da pareti componibili, supporti e cinghie dove riporre le borse della spesa senza doversi sdraiare all’arrivo per recuperarle in fondo al bagagliaio.

FALSA GRASSA

La nuova Serie 5 Touring si allarga e si allunga con 3,5 centimetri in più in lunghezza, 4,7 in larghezza, 2,8 in altezza e 5,9 di passo. Per un totale di 484 per 184 centimetri. Un poco più grande ma, grazie alla dieta ferrea a base di alluminio (sospensioni e frontale soprattutto) cui è stata sottoposta anche la Serie 5 berlina, la nuova Touring risparmia 50 chilogrammi di peso. E lo distribuisce meglio, alleggerendosi davanti e rinforzando fianchi e posteriore: una dieta molto mediterranea e molto efficace per lo sport…

CICCIA SPORTIVA

Dimagrita sì, ma sempre bella in carne, la Serie 5 Touring ha comunque un grande animo sportivo. A partire dai motori, tutti in regola con le norme ecologiche Euro 4 e abbinabili a cambi a sei marce, automatico, manuale o robotizzato SMG. Due scelte estreme a benzina, sei cilindri 525i (192 cv, 245Nm, 0-100 8,2", 232 km/h) e V8 545i (333cv, 450 Nm, 0-100 5,9", 250 km/h). E due sei cilindri a gasolio: 525d (177cv, 400 Nm a 2000-2750 giri, 0-100 8,3", 225 km/h) e 530d (218cv, 500 Nm a 2000-2750 giri, 0-100 5,7", 242 km/h). Almeno per ora: in arrivo c’è anche il motore 535d, reduce dalle fatiche della Parigi-Dakar sulla X5, con 272 cavalli, 560Nm di coppia massima a 2000 giri con 500Nm già a mille giri, praticamente da ferma. Una vera esagerazione. Una gran bella esagerazione…

PARTI COLATO

BMW sembra aver messo una bella pietra sopra il problema del particolato per i motori a gasolio con un filtro che trattiene e catalizza il particolato e che non ha bisogno di manutenzione né di additivi. Bene, risparmierà qualche blocco del traffico nelle grandi città.

SALA GIOCHI

Nella dotazione o tra gli optional si trovano una serie di aggeggi che non dovete farvi mancare. A partire da un paio di strumenti di guida, come il Dynamic Drive (che evota il rollio in curva) e l’Active Steering (che varia continuamente il rapporto dello sterzo): congegni diabolici che rendono la guida entusiasmante per chi ama guidare e molto sicura e facile per chi ama (o deve) viaggiare. E poi qualche strumento per rendere più piacevole, più sicuro e meno faticoso il viaggio, come l’Active Cruise Control (accelera e frena da solo seguendo il traffico), i fari bi-xeno Adaptive Light (potenti e chiari si orientano nelle curve), l’Head-Up Display (che proietta alcune informazioni come velocità e indicazioni del navigatore GPS alla base del parabrezza) e i sedili ventilati con massaggio. Se comprate un bel gioco come la Serie 5 Touring non fatevi mancare nulla.

ELETTA

Se andate al risparmio, si fa per dire, sulla Serie 5 Touring Eletta trovate già tutto ciò che serve, dai fari bi-xeno al Cruise Control, dal climatizzatore automatico alle sospensioni autolivellanti. Se invece 5000 euro non vi fanno la differenza in saccoccia, Futura e Attiva offrono molto di più con Adaptive Light e specchi esterni autoanabbaglianti ripiegabili elettricamente. Attiva è più sportiva, con Active Steering, assetto sportivo, cerchi in lega da 18 pollici con pneumatici Runflat (se bucate potete continuare per 150km a 80 km/h), navigatore GPS Business (con schermo da 6,5 pollici) e volante sportivo in pelle. Più comfort per la Futura, con sensori di posteggio, navigatore GPS Professional, abitacolo con modanature in legno e cerchi in lega da 17 pollici con pneumatici Runflat. C’è anche la Touring Eccelsa ma è solo per la 545i. Quanto costa? Per una 530d Eletta si spendono 48.000 euro, 44.800 per una 525d Eletta.

COME VA

Chi valuta le auto un tanto al chilo con la Serie 5 Touring se ne va via dal concessionario soddisfatto. Oltre al verdetto della bilancia (1.760 kg per una 530d), è proprio la sensazione di peso che la Touring trasmette a chi si avvicina. Non solo visivamente, con le sue fiancate blindate come quelle di furgone portavalori, ma anche al tatto, quando si apre la portiera, si regola il sedile o si impugna il volante. Chiusa la portiera, ci si sente come in un forziere, con stile e materiali dell’arredamento interno che consolidano la sensazione.

BASSO/ALTO

Il sedile scivola bene in basso come è lecito aspettarsi da un’auto con cromosomi sportivi come una BMW ma il volante si ferma un poco troppo in alto per rendere perfetta la posizione di guida. Con il sedile in basso, la linea dei finestrini alta fa sentire in trincea ma la percezione degli ingombri è facile dopo un breve periodo di corteggiamento, indispensabile anche per prendere confidenza con il manopole dell’i-Drive e superare il primo livello di comandi basic a cui si accede direttamente con tradizionali pulsanti. A riguardo, forse qualche comando in più per lo stereo non avrebbe guastato… Al pari di qualche vano in più per appoggiare il cellulare, per esempio: sul tunnel centrale non c’è spazio, tocca sistemarlo sotto lo schermo…

HEAD-UP DISPLAY

Funziona davvero bene. La visibilità è ottima sia in pieno sole sia passando dal sole al buio di una galleria, con la luminosità che rapidamente si adatta alle condizioni di luce. È molto utile per le indicazioni del navigatore e per tenere sott’occhio la velocità ed evitare di perdere punti senza esserne consapevoli.

HEAVY DUTY

La sensazione di peso non manca anche in movimento. La Serie 5 Touring è una macchina importante, di peso e non manca di renderlo noto a chi la vede e ai suoi ospiti. Un peso sicuramente ben gestito, specie se fanno parte della dotazione di bordo i congegni di cui sopra su cui vale la pena spendere ancora qualche parola.

STERZO ATTIVO

L’Active Steering è la rivoluzione dello sterzo, rende facile la guida anche a chi è negato e facile la guida sportiva a chi, invece, è portato per le pieghe. Sempre molto preciso, molto attento a valutare le condizioni e lo stile di guida consente di tenere sempre ben salde e in posizione le mani sul volante, senza necessità di spostarle nemmeno per affrontare un tornante. Consente manovre rapidissime in posteggio e anche in autostrada reagisce in funzione dell’abilità del pilota: siete troppo rapidi? vi sembrerà che il volante abbia gioco; siete precisi nel dosare lo sforzo? Lo sterzo vi seguirà passo passo. Geniale, non finisce di stupire.

GUIDA DINAMICA

Altro congegno da non perdere è il Dynamic Drive che tiene l’auto piatta sulla strada anche nelle curve più ostiche fino a quando è meglio farvi capire che state esagerando e inizia far percepire un poco di rollio. Anche in questo caso, un accessorio che farà godere il pilota sportivo e farà arrivare a casa sicuro il pilota dai riflessi da bradipo.

525d

Per non influenzare la mia psiche debole di pilota goloso, preferisco provare prima la 525d, poco considerata dagli automobilisti italiani attirati magneticamente attratti dalla mitica 530d. In realtà, la nuova 525d Touring va quanto la vecchia 530d e non le manca nulla per competere con le 2.5 e 2.7 a gasolio di pari stazza. La provo con il cambio manuale ma con l’ottimo automatico a sei marce va sicuramente meglio, armonizzandosi a perfezione con le sue curve di coppia e di potenza. Ma il 2.5 va sempre bene, pronto a riprendere bene sopra i 1.500 giri e a farsi spremere fino a quasi 5000 giri, come se si nutrisse di benzina verde. Non solo è adatto a chi non ha ambizioni da-casello-a-casello, ma è in grado di assicurare soddisfazioni anche ai volanti più esigenti.

530d

Salgo sulla regina del gasolio con un certo snobismo: tanto la 525d basta e avanza, la 530d è una esagerazione inutile. Dopo pochi metri inizio a rimangiarmi le parole e al primo sorpasso la 525d è soltanto un ricordo. Il cambio automatico è velocissimo e dolcissimo nel selezionare il rapporto giusto e sfrutta tutta la potenza al 100%. E di potenza ne ha davvero tanta: la 530d è una vera bomba, una macchina da corsa, una vera bestia che basta un niente per scatenare. Se avete letto attentamente i dati nella prima pagina della prova, avrete notato che ha più coppia (e a 1.600 giri in meno, aggiungo) rispetto alla 545i V8. Non oso immaginare la spinta della 535d… Inutile, se volete, e anche a costante rischio ritiro punti patente poiché l’accelerazione è talmente rapida e facile che i punti volano via in un attimo. Non è una novità per me ma non finisce mai di stupirmi. Ottimo anti-stress. E anche i freni che, al contrario, potrebbero stressarsi assai, sembrano reggere bene il confronto con ‘sta forza della natura. Si dosano bene e anche dopo parecchie frenate toste non mollano. Degni compari di cotanto motore.

Pubblicato da M.A. Corniche, 12/05/2004
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