Difficile da classificare, ha dimensioni da ammiraglia, linea da coupé, comfort da superberlina e versatilità da monovolume. Su strada però prevale l'indole sportiva, da vera BMW.
COM'E' Giano bifronte a quattro ruote la Serie 5 Gran Turismo cambia faccia a seconda dell'angolo e dalla caratteristica da cui la si guarda, prodotto di un barman impazzito che ha mescolato un po' di auto insieme e ha shakerato con forza. Bella o brutta? Dipende da dove la guardate.
CUCUSETTETE Alla base, gran parte degli organi li ha donati niente meno che la Serie 7, la superammiraglia di famiglia di cui ha lo stesso passo. Quindi, non c'è dubbio che sia una berlina. Il frontale sportivo e la linea del tetto che scende verso la coda ricordano una coupé. La coda alta come il comò lasciato in eredità dalla nonna lascia pensare a tanto spazio per i bagagli. Ok, è un animale strano, una di quelle auto che i signori del marketing chiamano crossover poiché non sanno in che categoria o segmento catalogarle le auto così.
DAVANTI SPORTIVA Il tre quarti anteriore è davvero ben disegnato. I due reni-calandra BMW sono grandi come non mai e disposti a formare una punta al centro, come quella di un proiettile. I fari sono supercarenati, con le due luci separate all'interno incorniciate dalle luci diurne che ora trasmettono la luce di candidi led. Di notte l'effetto scenico è notevole, con una luminescenza diffusa sotto tutta la carenatura trasparente. Il cofano è un coperchio piatto e in questo, nei bei fari da aquila e nell'espressione aggressiva, ricorda l'attuale Serie 5.
DI FIANCO COUPE' Lo stile sportivo del frontale continua sui fianchi, con la caratteristica e pluricopiata piega BMW che parte dal parafango anteriore fino a segnare tutta la fiancata incorporando le maniglie delle portiere. Una smussata nella parte bassa alleggerisce i fianchi alti, con la linea del tetto e dei vetri schiacciate verso la coda a sottolineare l'effetto coupé a quattro porte.
DIETRO NAUTICALa coda è quasi una poppa nautica, alta e imponente, con grandi luci BMW style a tentare di ingannare l'occhio sulle effettive dimensioni. Così alta da costringere il lunotto a sdraiarsi quasi orizzontale e così alta da consentirle di sdoppiarsi sia in un portello verticale per un accesso agile al bagagliaio sia in un vero portellone lunotto-inclusivo.
SEI PORTE Mai denominazione crossover fu utilizzata meglio. La Serie 5 Gran Turismo è una superberlina con la faccia sportiva e il chiappone cicciottello per offrire capacità e versatilità di carico da superwagon. Cocktail ingentilito, dove possibile, dal classico stile sportivo spigoloso della maison BMW.
SUPERBERLINA Il suo essere berlina è totale, con il bagagliaio separato da una paratia dietro ai sedili posteriori e da una cappelliera rigida. Quando si apre soltanto il portello verticale, l'abitacolo è isolato come quello di una berlina e il bagagliaio offre 440 litri di volume utile. Più che berlina è una superberlina e dalla donatrice di organi Serie 7 ha preso anche lo spazio da limousine per le gambe di chi siede dietro e i sedili posteriori regolabili nella seduta e nello schienale, sia che ci si fermi alla versione di base con cinque posti e panchetta 2/3 1/3, sia che si opti per la versione con i due sedili posteriori separati.
SUPERWAGON Quando si apre tutto il portellone la Serie 5 Gran Turismo è una vera wagon, con una grande bocca in cui stivare 590 litri fino al lunotto infilando la cappelliera sotto il piano di carico e 1700 litri se si ripiegano elettricamente in avanti i sedili e si abbassa la paratia tirando due leve ai lati del bagagliaio. Potrebbe essere anche un po' monovolume nella flessibilità degli spazi se la paratia non impedisse di sfruttare la mobilità dei sedili posteriore adeguando di volta in volta lo spazio per ospiti e bagagli alle esigenze del momento.
SUPERSPORTIVA Oltre all'aspetto sportivo la Serie 5 Gran Turismo si infila sotto il cofanone tre bei gioielli di famiglia. La 530d è spinta dal pluripremiato sei cilindri a gasolio con turbina a geometria variabile da 245cv e 540Nm di coppia massima tra 1750 e 3000 giri (prezzi chiavi in mano da 58.000 euro per la Eletta a 64.000 euro per la Futura). La 535i monta il sei cilindri tremila a iniezione diretta di benzina con turbo a doppio stadio Twin Power Turbo e Valvetronic per 306 cv e 400Nm tra 1200 e 5000 giri (da 58.500 a 65.100 euro).La 550i stringe nel vano motore un V8 4.4 con iniezione diretta di benzina e Twin Power Turbo da 407 cavalli e 600Nm tra 1750 e 4500 giri (85.400 euro). Una discreta scuderia di cavalli che consentono tempi sullo 0-100 km/h da sportive, rispettivamente 6,9, 6,3 e 5,5 secondi, alla faccia delle sue due tonnellate di peso.
COME VA Un bel macchinone, sportivo nell'aspetto ma con dimensioni e pesi da corazzata Potemkin. È comoda, sì, con tanto spazio anche per ospiti king size. Sedili enormi e spazio in altezza per la testa di giganti e gigantesse. E tanto spazio per le gambe anche di chi siede dietro che può approfittare senza limiti anche dell'effetto chaise-longue dei sedili posteriori, pure se chi sta davanti guida lungo.
E al posto di guida è difficile stare lunghi, con la posizione di comando un po' verticale, dominante la strada e la plancia piatta di comando che continua il suo motivo in legno sulle portiere senza nemmeno interrompersi sui montanti.
POMELLI E POMELLONE L'impostazione minimalista dell'abitacolo delle ultime Bmw ha raggiunto ormai il giusto compromesso tra pulizia di stile e numero di pulsanti, ormai pratico e funzionale. Così come la nuova generazione del comando iDrive, grazie a nuovi pulsanti intorno al pomellone e a nuovi menu decisamente più facili funziona bene ed è pratico per tutte le funzioni.
QUATTRO IN UNA Sul comfort c'è davvero poco da dire, considerando che deriva dalla BMW più confortevole, dalla superammiraglia Serie 7. Silenziosa a tutte le andature con le sospensioni che si adattano a ogni esigenza utilizzando le quattro selezioni impostate dal Driving Dynamic Control. Anzi, rispetto alla Serie 7 aggiunge la posizione Comfort con le sospensioni regolate proprio belle morbide per levigare anche strade butterate come la faccia di Cassano. Un pensiero gentile per i clienti americani.
TREMILA x OTTO Le dimensioni sono da vera ammiraglia ma rispetto alla Serie 7 da cui deriva ha il peso più in alto rispetto alla sagoma da coupé della 7, anche se i finestrini non hanno cornici per seguire l'effetto sportivo e tenere un po' di peso in basso. Potrebbe essere un problema. E invece, il blocco da cinque metri per due tonnellate si muove con una grazia insospettabile. È una vera Bmw. I 245 cavalli del tremila a gasolio bastano e avanzano per rendere ogni manovra, sorpasso o scatto evita-traffico, facile e a portata di piede. Il cambio automatico a otto marce (in arrivo anche sulla Serie 7) sceglie sempre il rapporto ideale e soltanto quando si vuole tirare davvero è un po' in ritardo rispetto alle aspettative, anche se si sposta la leva verso sinistra e la D di Drive si trasforma in DS di Drive Sport sul cruscotto multifunzione.
ELETTRONICA MENTE Certo, va detto, la Serie 5 Gran Turismo in prova non si fa mancare proprio nulla delle ultime diavoleria elettronico-meccaniche pensate per la sicurezza e la dinamica di guida. L'Active Steering consente sempre di tenere le mani nella posizione regolamentare e di avere sempre una precisione di sterzo esemplare, grazie anche all'Integral Active Steering, le quattro ruote sterzanti che rendono più diritte le curve e facili le manovre anche in spazi sorprendentemente ristretti. L'Adaptive Drive tiene a bada le due tonnellate puntellandosi sugli ammortizzatori e irrigidendo le barre antirollio e tenendo la carrozzeria sempre ben parallela a terra.
BUTTA L'ANCORA Con cotanto armamentario la Serie 5 Gran Turismo passa agevolmente dal ruolo di macchinone comodo da famiglia a sportiva capace di dare filo da torcere ad alcune due posti secchi. L'unico limite è nei freni un po' lunghi, ma la mia Gran Turismo in anteprima era proprio nuova nuova…