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BMW 225xe Active Tourer: il video


Avatar di Luca Cereda, il 26/03/16

8 anni fa - Non solo ibrida, anche integrale. La BMW 225xe Active Tourer sui Quattro passi

Non solo ibrida, anche integrale. La BMW 225xe Active Tourer sui Quattro passi

SINTETICA La sigla alfanumerica, a metà strada tra un codice fiscale e un’operazione algebrica, condensa nelle ultime due lettere altrettanti concetti fondamentali: questa BMW Serie 2 Active Tourer non solo è a trazione integrale (x), ma anche ibrida plug-in (e). Risolta la “funzione” di x ed e, il messaggio è più o meno questo: esiste una Active Tourer che fa risparmiare chi fa tanti km in città e, allo stesso tempo, può portarvi in montagna a sciare.

CI PENSA IL CHIP Magari vi è capitato di trovare, proprio a fine pista, un omino dell’Elica pronto a offrirvi un test-drive. Ad esempio a Corvara (Alta Badia), dove BMW ha allestito un campo (il BMW Village) per far provare ai clienti i suoi modelli a trazione integrale. Tra queste c’è ovviamente l’Active Tourer, a breve nelle concessionarie anche in versione ibrida plug-in a trazione integrale gestita dall’elettronica. Con uno schema analogo a quello già proposto dalla Peugeot 3008 ibrida (che però non è plug-in): motore termico all’anteriore ed elettrico al posteriore, senza collegamenti meccanici tra i due assali.

DIVANETTO RIALZATO Davanti spinge un tre cilindri turbo a iniezione diretta di benzina, un 1.5 da 136 cvabbinato al cambio Steptronic a 6 rapporti. L’asse posteriore, invece, è mosso da un motore elettrico da 88 cv. Anche le batterie che lo alimentano stanno al retrotreno, tumulate nel pianale. Per questo, sulla 225xe, gli ospiti del divanetto siedono tre cm più in alto rispetto alle varianti solo a gasolio o a benzina. Le batterie si ricaricano in 3 ore e un quarto con il cavo di serie, una in meno con la Wallbox, e non rubano spazio al bagagliaio nel suo valore di volume minimo, rimasto di 400 litri come per tutte le Active Tourer integrali.

QUARANTUNO A ZERO A batterie piene, i km percorsi in solo elettrico arrivano fino a 41, quanto basta (e avanza) per un casa-ufficio da città a periferia, o viceversa. Anche grazie a questo dato, la BMW Serie 2 Active Tourer ibrida plug-in dichiara consumi di soli 2 litri per 100 km ed emissioni di CO2 di soli 46-49 g/km. Per il resto, riconoscerla da una normale Active Tourer è molto difficile. Se aguzzate l’occhio noterete un insolito sportello vicino al parafango sinistro. Lì dietro, c’è la presa di ricarica.

CUI PRODEST? Il cliente-tipo di un’auto come questa rientra in una cerchia piuttosto ristretta. Per allargarla, BMW ha abbassato i prezzi della trazione integrale ibrida a quelli dell’xDrive “normale”. La 225xe parte da 38.400. Per avere una 225i xDrive automatica servono invece 41.950 euro, 2.000 in più di una 220d xDrive automatica, che a sua volta chiede 1.500 euro in più dell’ibrido integrale. 

COME VA Sulla 225xe la posizione di guida è un po’ più alta del normale per natura: prendere il controllo della situazione su strada è questione di un attimo. Per sfruttare al meglio le potenzialità dell’ibrido e i suoi programmi di guida, invece, serve un minimo di studio preventivo dei suoi programmi di guida. Ma poi, all’atto pratico, tutto diventa facile immediato.  

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PROGRAMMI IBRIDI Ai canonici Sport, Comfort e Eco Pro si aggiungono infatti i programmi dell’ibrido: “Auto eDrive”, “Max eDrive” e “Save Battery”. Quando si accende, la Serie 2 Active Tourer ibrida plug-in è sempre in Auto eDrive e muove i primi passi nel più assoluto silenzio. In questo caso è la centralina che decide di partire in elettrico, a patto di avere sufficiente birra nelle batterie e il piede felpato. Se invece volete una partenza in stile Drag Racing, basta fare kickdown per richiamare più potenza possibile, chiamando in causa subito anche il motore termico.

VADO AL MAX Diversamente, in modalità “Auto eDrive” è la centralina a gestire l’interazione tra i due motori in base al tipo di percorso che state affrontando. In solo elettrico si viaggia finché dura la batteria e, in ogni caso, sotto gli 80 km/h (poi subentra il termico). Per andare più forte in elettrico occorre passare al settaggio “Max eDrive”, che spinge i chip a utilizzare il motore posteriore. A trazione posteriore (quindi elettrica) la 225xe può raggiungere i 125 km/h, poi scatta l’elettrico e attiva il termico, in modo tale che a velocità autostradali si viaggi solo con la trazione anteriore, contenendo i consumi. La modalità di guida “Save Battery” serve infine a mantenere una buona scorta di elettrico (almeno il 50%) per i tratti urbani. In questo caso il sistema massimizza il risparmio ed il recupero di energia, e quando raggiunge una carica del 50% delle batterie si impegna a mantenerlo costante.

GESTIONE INTELLIGENTE Con la 225xe si può dunque viaggiare a trazione anteriore, posteriore o integrale. Sulle montagne delle Dolomiti, però, l’attenzione è tutta per la trazione integrale xDrive “elettrificata”. Anche qui, è l’elettronica a gestire il tutto ed è sorprendente la velocità con cui il software legge la situazione, intervenendo immediatamente –in caso di pattinamento o perdita di aderenza – per attivare le quattro ruote motrici e fornire direzionalità.

GRIMPEUR Lo sanno bene i ciclisti: il Pordoi è un osso duro. E in questa prova sulle strade del “Giro dei quattro passi” (Pordoi, Sella, Gardena e Campolongo) è pure asfaltato di neve, che non cessa di venir giù. Nessun problema: la 225xe Active Tourer si arrampica senza fare una piega. La trazione integrale, insieme alle gomme invernali, dà tanta confidenza e mi tiene sempre nei binari, soprattutto non mi costringe ad avanzare a passo di lumaca.

I MOTORI Dove le strade lo consentono, oso un pochino di più. Scoprendo che, seppur votata al confort e alle andature turistiche, l’Active Tourer accetta di essere strapazzata senza mai scomporsi troppo. Il piglio non è lo stesso delle berline BMW, ma te lo aspetti. Tuttavia l’assetto non tradisce la nomea del Casato e anche il motore –anzi, i motori – di birra ne hanno e non la fanno mancare, soprattutto quando si tratta spingere ai bassi regimi. Una manna dal cielo nei fitti tornanti del nostro giro, anche lo Steptronic non si fa mettere in crisi dalle pendenze.

C’E’ CICCIA E CICCIA Pesa un po’ di più, la BMW Active Tourer ibrida plug-in a trazione integrale: i suoi 1.660 chili staccano di oltre tre quintali alcune versioni 2WD. Ma la “ciccia” che più dà fastidio è quella attaccata al montante anteriore sdoppiato, che limita la visuale nelle curve a sinistra. Per il resto, in un abitacolo molto curato e quasi “zen”, ci si può perfino divertire, con l’ibrido. Che, in vacanza, dimostra di non essere soltanto una tecnologia da città.


Pubblicato da Luca Cereda, 26/03/2016
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