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Prova su strada

Bmw Serie 1


Avatar di Mario Cornicchia, il 22/06/04

20 anni fa -

Lo stile non poteva che essere inusuale e decisamente forte. E le doti dinamiche altrettanto forti, usuali per una BMW. Arriva l'anti-Golf per eccellenza, con blasone da vendere e l'unicità della trazione posteriore.

COM’E’ Diminuendo le dimensioni e aggiustando il tiro, la matita di Chris Bangle, responsabile design del Gruppo BMW, riesce a essere meno dura. Non che alla Serie 1 spigoli e stravaganze stilistiche manchino, anzi, ma riescono a essere un po’ meno taglienti. La linea è anomala per una cinque porte, un po’ coupé e un po’ wagon, ricorda perfino le proporzioni delle mitica Z3 coupé, un po’ accucciata all’indietro, con cofano lungo, sbalzi ridotti e parabrezza ben inclinato. Ricorda anche una concorrente italiana altrettanto aggressiva e disegnata nello stile, l’Alfa 147, nella linea dei vetri laterali e nel profilo concavo della fiancata.

MISTER MAGOO
Il frontale è importante, diritto ma allo stesso tempo appuntito, da squaletto, con il doppio rene BMW grande e bene in vista. I fari sono grandi, ben disegnati e ben raccordati alla forma del frontale, ma le luci dietro la carenatura trasparente sono così complesse da ricordare le lenti spesse di un miope grave.

GONDOETA  Sotto la bellae forte rivisitazione della classica piega BMW alla base dei finestrini, le fiancate sono scavate e diritte con i parafanghi belli gonfi da sportiva muscolosa. Più in basso la linea da gondola alla base delle portiere, ripresa dalla Z4, rovina il gioco, sottolineando con matita rossa e blu una minigonna pesante come una trave. Minimalisti e originali i tagli delle portiere, disegnati con il righello.

CODA
SFUGGENTE La piega BMW fa tutto il giro della Serie 1, dal frontale alla coda. Le luci posteriori coprono tutto lo spigolo, poco BMW ma ben disegnate. Anche il bagagliaio è scavato come le fiancate, e il lunotto basso e verticale contribuisce all’effetto coupé. Anche se, aperto il portellone, si accede a uno spazio da mini-wagon, con una capacità che pare più elevata dei 330 litridichiarati, pronti a diventare 1150 abbassando in avanti gli schienali posteriori.

ATTREZZO SPORTIVO L’impostazione della Serie 1 è dichiaratamente sportiva. Anche l’abitacolo non è pensato per la famiglia media, con i posti anteriori ampi e comodi e quelli posteriori più sacrificati, soprattutto nello spazio per le gambe e per la difficoltà a infilare i piedi sotto i sedili anteriori. In altezza anche la testa dei più alti non sfiora mai il soffitto ma in 423 centimetri di lunghezza massima forse qualche centimetro in più per le ginocchia si poteva trovare...

SPORT STYLE Sportivi sono anche alcuni dettagli delle finiture. Soprattutto una plastica presente nella parte bassa dell’abitacolo e nel bagagliaio non sembra adatta a una BMW, dozzinale e facile al graffio. Anche alcune rifiniture sono un po’ economiche e stridono con altri materiali utilizzati all’interno, come il rivestimento della parte alta della plancia e delle portiere, gradevole al tatto e alla vista.

FIFTY-FIFTY Sportiva è sicuramente l’impostazione meccanica della Serie 1, unica compatta con il motore montato longitudinalmente e la trazione posteriore. Attento il lavoro sulla distribuzione del peso, equamente suddiviso tra asse anteriore e asse posteriore. E sofisticate sono le ossa della Serie 1, con sospensioni in alluminio e schema multilink a cinque bracci al posteriore. Alla faccia delle trazioni anteriori…

FIBRE OTTICHE Inutile dire che una BMW di ultima generazione porti in dote una serie di congegni elettronici assolutamente completa. Dai sistemi di sicurezza, con Abs, ripartitore di frenata e controllo di frenata in curva, controllo di trazione, controllo di stabilità, controllo di slittamento, luci di stop a doppia intensità (aumenta nelle frenate più violente) fino ai sistemi che rendono la guida più piacevole, come i tergicristalli automatici, i sensori di posteggio con radar, il cruise control, il navigatore satellitare, il vivavoce Bluetooth, la chiave Keyless personalizzabile su ogni pilota, e senza farsi mancare i sistemi di intrattenimento. Flussi di dati che si muovono su una rete fibre ottiche.

DIMMI COME GUIDI e ti dirò quanto consumi. Non soltanto quanto carburante, ma l’intelligenza elettronica della Serie 1 tiene costantemente sotto controllo in tempo reale il consumo dell’olio motore, dei microfiltri, delle pastiglie freni anteriori e posteriori, del liquido di raffreddamento, del liquido dei freni e delle candele. La Serie 1 tiene sott’occhio anche le gomme e avvisa se avete bucato uno degli pneumatici Runflat montati di serie, con cui potrete comunque percorrere fino a 150 chilometri.

QUATTRO CILINDRI Per la piccola BMW sono disponibili, almeno per ora, soltanto motori a quattro cilindri, due a benzina con regolazione variabile dell’albero a camme Doppio Vanos e due a gasolio common rail con turbina a geometria variabile, tutti in regola con la normativa ecologica Euro 4: 116i con e 115cv, 120i con regolazione interamente variabile delle valvole Valvetronic e 150cv, 118d con 122cv e 120d con 163cv. Per i fanatici dei numeri e delle chiacchiere da bar, la 120d ha 340Nm a 2000 giri ed è più veloce della 120i sia in accelerazione (7,9 contro 8,7 nello 0-100km/h) e in velocità massima (220 km/h contro 217). Cambio manuale a sei marce per tutte (tranne la 116i) o automatico a sei marce con Steptronic. In arrivo anche la 118i.

LA GAMMA Tre allestimenti disponibili per i quattro motori. Eletta offre di serie controllo di stabilità DSC, controllo di trazione DTC, airbag frontali, laterali e per la testa, pneumatici Runflat da 16 pollici (con cerchi in lega sulle 120), sedili anteriori regolabili in altezza, fendinebbia, climatizzatore automatico, radio Business con cd, quattro alzacristalli elettrici. Attiva aggiunge fari allo xeno, lavafari, assetto sportivo, volante sportivo, sedili sportivi e cerchi in lega da 16” per tutte. La Futura aggiunge ancora comandi al volante, cruise control, retrovisore interno autoantiabbagliante, bracciolo anteriore, sensori di posteggio posteriori, sensore pioggia e altri dettagli. In vendita da settembre, la gamma dei prezzi va dai 23.700 euro della 116i Eletta ai 30.100 euro della 120d Futura.

COME VA Da una BMW ci si aspetta sempre un bel guidare e la Serie 1 anche sulla carta sembra ben disposta a far felici i piloti del casa-ufficio. Una compatta con l’impostazione meccanica di una sportiva, forse un freno all’acquisto per chi sale ai monti tutti i fine settimana invernali e rischia di dover montare le catene una volta di più, una bella esca per i golosi di piacere di guida.

START ENGINE Vocazione sportiva mostrata nello stile, e anche con un grande tasto sulla plancia per avviare il motore, come le GT di una volta. Se non si dispone della chiusura keyless, si infila la chiave appena sotto il pulsante e poi si preme. Sembra quasi di trovarsi a bordo di una di quelle sportive alleggerite che poco concedono al lusso ma si preoccupano della sostanza. Il peso, in effetti, è contenuto in 1205 kg, poco per una trazione posteriore.

AD HOC È una compatta, ma la posizione al volante si presta a mettere a frutto le tecniche di guida sportiva, con il sedile che si abbassa bene e consente di regolare l’inclinazione della seduta per sostenere le cosce. Il volante si regola senza economie in altezza e in profondità. Facile trovare la posizione migliore e sempre bene in vista sono gli strumenti, con i visori in mezzo a tachimetro e contagiri che forniscono le informazioni di viaggio, la possibilità di personalizzare alcuni servizi e tutte le scadenze in tempo reale per sostituire i materiali di consumo. Sulla plancia, anche se è disponibile come optional il pomellone i-Drive, compaiono alcuni tasti in più per la climatizzazione (separata destra-sinistra), ma ne manca ancora qualcuno per lo stereo, come i tasti per le stazioni preferite.

SUPERATTACK Dove sono finite le BMW con cui fare i tondi nei posteggi deserti? Con la Serie 1 le abbiamo provate tutte: la coda è graniticamente ancorata a terra, pronta a seguire fedelmente la traiettoria indicata dal muso. Le Serie 1 disponibili per la prima prova erano tutte dotate di cerchi da 17 pollici, chissà che con i cerchi di serie da 16 pollici la guida non diventi più impegnativa... Anche disinserendo tutti i sistemi di controllo di trazione e di stabilità, per esibirvi in controsterzi da mago del volante sarà necessario cercare il pavé cittadino ben bagnato. Sempre che non teniate troppo ai punti patente.

SORRIDI, SEI SU SERIE 1 La Serie 1 è davvero divertente da guidare, assolutamente pronta e precisa nel seguire traiettorie ben impostate, con cui andare davvero forte con un minimo di tecnica e molto sicura anche per chi sulla tecnica di guida è meno ferrato. Ai meno abili è consigliato di guardare il tachimetro poiché si raggiungono velocità in curva davvero elevate senza accorgersene. Ottimi i freni, con un pedale molto sensibile e facile da dosare e una frenata molto potente. Facile, preciso e veloce il cambio a sei marce, pur con una gommosità poco sportiva ma confortevole. Una BMW al 100%, anche se con qualche sbavatura e con i sistemi di controllo disinseriti avrebbe reso felice il bambino che è in me… Invece, anche andando come treni (sante autobahn tedesche…) e cercando i limiti, i controlli elettronici possono dormire sonni tranquilli, alla sicurezza vera pensa il telaio.

120i Sembra che si debba pronunciare uno-venti, a Monaco ci tengono. Come del resto si dice tre-e-venti o cinque-trenta. Non fate i parvenu ed evitate di dire 120: sembra che abbiate una vecchia Rover… e poi aggiungete un bel “D”: al confronto con la 120d, la 120i sembra davvero un modello inutile nella gamma della Serie 1. Costa 800 euro in meno rispetto alla 120d, ma oltre al risparmio marciando a gasolio, la 120i è la sorella noiosa della 120d, quella che rimane zitella. Il duemila a benzina è un motore piatto che va sempre e non va mai, noioso come una conversazione con un politico. Ottima auto, ma la 120d fa anche bene allo spirito.

120d Con il duemila a gasolio la Serie 1 sembra un’altra auto. Disponibile a spingere anche da regimi bassi, meglio sopra i 1500 giri, rende la guida poco stressante e facile, evitando inutili cambi marcia. Basta poco, basta premere leggermente sull’acceleratore, perché la guida diventi subito divertente, accompagnata da un rumore gradevole, da motore a benzina sportivo. Il motore della 120d appartiene alla categoria dei due litri a gasolio brillanti, sempre disponibile a spingere a tutti i regimi. Si arriva al limitatore senza accorgersene e si resta in zona rossa del contagiri tra una curva e l’altra senza che il motore mostri segni d’insofferenza. Il duemila "d" è degno compare di cotanto telaio.


Pubblicato da M.A. Corniche, 22/06/2004
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