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Prova

BMW 530xd Touring


Avatar Redazionale, il 13/03/06

18 anni fa - Per arrivare ovunque si fa in 4(x4).

Certo, 2.600 euro non sono bruscolini. Se servono però a passare da una 530d vulgaris a una con la trazione integrale xDrive, il gioco vale la candela, eccome. Lo dimostrano l'agilità e la sicurezza con cui ci si muove su neve e ghiaccio.

BOOM Forse un'accoglienza così calorosa non se l'aspettavano nemmeno i vertici BMW. Nel primo bimestre le recentissime versioni a trazione integrale xDrive hanno coperto la bellezza del 40% degli ordini relativi alla Serie 5. Va bene che in gennaio e febbraio è più facile vendere 4x4 piuttosto che ciabatte a infradito e ombrelloni da spiaggia ma il dato è comunque sorprendente.

MISSIS X

Riconoscere a prima vista un esemplare xDrive non è impresa facile. L'unico sistema scientifico è buttare uno sguardo malandrino al posteriore per sbirciare se nel mezzo della scritta identificativa compare la fatidica x, sempre che il proprietario non abbia deciso di viaggiare in incognito e di eliminare all'origine la scritta medesima. Stessa scena anche nell'abitacolo, dove l'unico possibile indizio è rappresentato dall'eventuale presenza sul volante multifunzione del tasto dell'Hill Descent Control. L'HDC è una sorta di limitatore da inserire sulle discese più infide per evitare di giungere in fondo a velocità degne di Ghedina all'arrivo della Saslong.

UN PO' PERUNO

Cuore di tutte le BMW xDrive è una frizione elettronica a lamelle che in ogni momento ripartisce la coppia in continuo tra l'asse anteriore e quello posteriore. In condizioni limite, la frizione può arrivare a dare il 100% di motricità a uno solo di essi, mentre in altri casi può agire come un differenziale centrale bloccato e ripartire la coppia equamente, fifty-fifty.

SPINGE DOVE SERVE

In ogni caso, il sistema provvede a inviare la coppia là dove serve di più. In manovra, per esempio, la trazione è solo posteriore, per risparmiare sforzi alla catena cinematica, costretta altrimenti a lavorare in condizioni limite, a mo' di contorsionista. Nella marcia in rettilineo, invece, la ripartizione standard è 60% al retrotreno e 40% all'avantreno, per mantenere il comportamento simile a quello delle comuni BMW che spingono solo da dietro.

IN ANTICIPO

Meccanica a parte, il vanto della BMW è però il particolare rapporto di collaborazione tra il sistema xDrive e il controllo elettronico della stabilità DSC. La centralina di quest'ultimo, dialogando con molteplici sensori, tra cui quello d'imbardata e quello dell'angolo di sterza, riesce a fiutare in anticipo le perdite di aderenza che stanno per verificarsi. Subito l'xDrive agisce di conseguenza andando a modificare la ripartizione della coppia prima che la ruota inizi a slittare. Si vede che anche Monaco di Baviera hanno sentito lo spot del dentifricio secondo cui "Prevenire è meglio che curare"...

A DURA PROVA

Il sistema è stato messo alla prova a bordo di una 530xd Touring Steptronic facendo su e giù dal Colle San Carlo, in Val d'Aosta, in condizioni climatiche quasi polari. Con le strade per ampi tratti ricoperte di neve e ghiaccio, l'xDrive ha mantenuto tutte le promesse fatte dai tecnici BMW. Partendo in pendenza e su superficie scivolosa, la motricità è notevolissima. Nonostante i 500 Nm di coppia massima assicurati dal tre litri turbodiesel a soli 1.750 giri tengano in costante allerta il controllo della trazione, i pattinamenti sono rari, a meno che il pilota non usi deliberatamente violenza al pedale dell'acceleratore.

GIA' FATTO?

Il DSC vive a sua volta una vita tranquilla. Giocando d'anticipo con l'xDrive nella distribuzione dalla forza motrice, non entra quasi mai in azione. Anche accelerando con decisione con una o due ruote sulla neve, la 530xd non si scompone e procede dritta come un fuso. Il trasferimento della coppia da una ruota all'altra non è solo rapido ma anche dolce, visto che chi sta al volante non si accorge praticamente di nulla, neanche si fosse su asfalto asciutto

SULLA RETTA VIA

L'aiutino si fa invece sentire in modo chiaro quando, entrando in curva con eccessiva irruenza, si sente il muso che tenta di allargare e di andare per la tangente. In questo caso, il DSC toglie motricità alla ruote anterioriper girarla quelle posteriori così da innescare un leggero sovrasterzo e riallineare la vettura. Il contrario avviene in situazione opposta, quando è la coda a cercare di superare il muso per partire in testa-coda, con la centralina che taglia i viveri alle ruote dietro. Con quelle davanti prende per il bavero la BMW, rimettendola in traiettoria.

FAI DA TE

Con l'xDrive ci si può quindi permettere il lusso di anticipare l'accelerata per uscire a cannone anche dai tornanti più scivolosi senza eccessivi timori. Chi volesse invece emulare le gesta dei rallisti più funambolici, non ha invece che da schiacciare il pulsante sulla plancia che disinserisce il DSC per affidarsi alla sola trazione integrale. Viste l'efficienza dello sterzo e la bontà dell'assetto della 530xd il divertimento è assicurato.

Pubblicato da Paolo Sardi, 13/03/2006
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