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Prova su strada

Audi TT


Avatar Redazionale, il 01/08/01

23 anni fa -

Lo stile della nuova coupé Audi trova entusiasti e perplessi, come è normale per un'auto dal design di rottura e coraggioso. La TT è davvero strana, con frontale e coda tondi come uno strudel, ma decisamente affascinante.

LA NOVITA' Nuda, senza i paraurti (sono integrati nella linea e in tinta con la carrozzeria), ha vistosi parafanghi e un abitacolo che sembra essere fatto su misura per pilota e passeggero. Il cofano motore è appoggiato sui parafanghi e nella rotondità della coda è ben mascherato un pratico portellone. Un design essenziale, fatto di poche linee molto marcate di cui si riconosce il davanti e il dietro grazie al colore della fanaleria.

L'INTERNO E' UN GIOIELLO di cui un appassionato di auto sportive e di begli oggetti non può non entusiasmarsi. È un abitacolo moderno, ma con un forte richiamo al classico, agli abitacoli delle Gt degli anni ’60, in particolare alle Gt italiane di quell’epoca. È un mix ben dosato di belle plastiche, pelle e alluminio, amalgamati dalla consueta eleganza Audi. Bellissime sono le bocchette della ventilazione che si regolano ruotando la ghiera in alluminio che le circonda. Commovente la strumentazione, con tachimetro e contagiri sovradimensionati, come sulle vecchie sportive Alfa Romeo o sulle Ferrari d’antan, e cerchiati in alluminio.
Sotto la massiccia piastra in alluminio al centro della plancia si nasconde l’impianto stereo: sono disponibili quattro differenti sistemi, fino a un sofisticato sistema Bose con 175 Watt e quattro equalizzatori. Sportivissimi i pedali in acciaio con inserti in gomma, come la pedana per appoggiare il piede sinistro.

PER TUTTE LE TAGLIE Malgrado le apparenze, di spazio c’è n’è in abbondanza anche per i più alti, tutti ben protetti dalle fiancate molto alte (i patiti del gomito fuori dal finestrino è meglio che pensino ad altro…). I due posti posteriori sono adatti a due bambini ma, abbassandoli si può ampliare il vano di carico da 270 a 540 litri (da 220 a 490 per le versioni a trazione integrale quattro).

LA GAMMA MOTORI A spingere il bel giocattolo è il 1.800 turbo che equipaggia gli altri modelli Audi. Per la TT sfodera 180 (a 5.500 giri) o 225 (a 5.900 giri) cavalli, abbinati nel primo caso alla trazione anteriore o quattro, nel secondo alla sola trazione integrale. L’erogazione di coppia (235Nm tra 1.950 e 5.000 nel primo caso e 280 Nm tra 2.200 e 5.500 giri nel secondo) basta e avanza per assicurare emozioni forti al volante di una compatta (404x176 cm) coupé che pesa da 12 a 14 quintali. Velocità massime comprese tra 226 e 243 km/h, accelerazione da 0 a 100km/h in 7,4 (180Cv) e 6,4 (225CV) secondi.

COSA OFFRE La dotazione di serie è molto completa e comprende i sedili rivestiti in pelle (o pelle e Alcantara), il doppio airbag frontale (facilmente disinseribile quello del passeggero) e laterale testa-torace, la chiusura centralizzata con telecomando, il climatizzatore automatico, i sedili riscaldabili, i cerchi in lega.

AL VOLANTE Ogni dettaglio dell’abitacolo è disegnato con grande passione, da veri amanti dell’auto. La posizione di guida è perfetta, adatta sia a chi ama guidare semisdraiato sia a chi vuole dominare la strada con un sedile alto, grazie alle regolazioni dei sedili e del volante (altezza e profondità). E poi gli strumentoni, la piastra per il piede sinistro, il cambio a leva corta e i sedili ben profilati che trattengono come morse anche nelle curve affrontate con entusiasmo creano un'atmosfera forte all'interno. Molto efficace è l’impianto di climatizzazione, regolabile attraverso un piccolo ed essenziale pannello a prova di errore e di distrazione posto al centro della consolle. Unico difetto nell’impostazione è l’imbottitura che riveste il telaio in alluminio su cui poggia la consolle centrale: sarebbe perfetta se fosse più morbida, così da poter appoggiare il ginocchio senza ritrovarselo dolorante dopo alcune curve. Tutti i comandi sono a portata di mano, primo tra tutti il cambio con la leva corta, come si conviene a un sportiva.

180 CAVALLI Il motore con 180 cavalli ha una buona erogazione di coppia fin dai bassi regimi, perdonando anche qualche marcia troppo lunga ai piloti distratti, e si tirano le marce fino alla zona rossa senza cali di potenza. Il cambio a 5 rapporti si manovra bene e consente cambiate veloci e a prova di errore anche nelle staccate più tirate. Abbinato alla trazione anteriore, il motore da 180 cavalli assicura un buon divertimento, con il controllo di trazione che entra in funzione soltanto quando si è troppo impazienti di premere sull’acceleratore nelle curve più strette. Convince meno la versione a trazione integrale, che offre limiti più elevati ma una minore sensibilità di guida.

225 CAVALLI La trazione quattro si guida meglio, infatti, se domata con i 225 cavalli della versione più potente (che si distingue per il doppio scarico). Con una potenza a disposizione così elevata, la trazione integrale aiuta a scaricare a terra tutti i cavalli e a sfruttare appieno le doti sportive del telaio. Si va sempre al massimo con limiti elevati e si sfrutta il motore per controllare le reazioni del telaio. Il cambio a sei marce è poi più veloce e facile da manovrare e l’impianto frenante è adeguato alle prestazioni grazie a dischi ventilati anche al retrotreno.

di M.A.Corniche
Gubbio, 1 settembre 1998


Pubblicato da Redazione, 01/08/2001
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