Tra le strade che da Tolosa portano ad Andorra in compagnia della nuova Audi RS5 Coupé, la Gran Turismo della gamma Audi Sport
PICCOLO È BELLO Al Salone di Ginevra 2017 avrei voluto premere il pulsantino sul tunnel centrale e, tra il delirio più totale, dare un bel paio di sgasate cattive per sentire la voce del suo nuovo V6 biturbo di 2,9 litri. Si perché la vecchia generazione aveva un V8 aspirato che cantava, chissà se il nuovo motore saprà fare di meglio. Ora mi ritrovo nuovamente al cospetto della nuova Audi RS5 e non sono in un salone dell’auto. Sono a Tolosa; davanti a me chilometri e chilometri di strada che mi porterà ad Andorra. Finalmente saprò come canta, e come va, il V6 biturbo sviluppato assieme a Porsche.
L’ATTESA DEL PIACERE La nuova Audi RS5 Coupé quindi è qui che mi aspetta, con i suoi 450 cv... un momento: ma non li aveva anche il V8 della vecchia generazione? Si, ma state calmi. Il 4.2 si fermava ad appena 430 Nm di coppia. Qui invece ne avrò a disposizione 170 in più: 600 Nm sbattuti a terra da tutte e 4 le ruote grazie alla trazione integrale quattro che riesce a passare fino al 70% della coppia all’asse posteriore. Poi c’è la trasmissione Tiptronic 8 rapporti. Niente doppia frizione, ma da Audi assicurano che l’automatico è altrettanto veloce e preciso.
HA FATTO LA DIETA All’aumento di coppia e agli altri miglioramenti generali aggiungete anche una diminuzione del peso di 60 kg rispetto alla vecchia RS5 e consumi ridotti del 17%. Sulla carta la nuova Audi RS5 è migliore in tutto e per tutto la nuova RS5.
BELLA BESTIA Ok, ma la nuova Audi RS5 Coupé non cambia solo sotto. C’è naturalmente uno stile che evolve in veste cattiva quello della normale A5 Coupé. Un insieme di linee orizzontali ancora più taglienti. Con una cattiveria generale che fa sangue. Ma avete visto la calandra singleframe quant’è grossa? E i fari full led? E i cerchi da 19”? E le prese d’aria? E i due scarichi grossi come bocche di cannone? E l’estrattore? In Audi dicono che tutto richiama la 90 quattro IMSA GTO. Quello che so è che sembra che tutto il corpo della nuova RS5 Coupé dia forma e sostanza a alla potenza che c’è sotto il cofano. Un bombardiere pronto a scatenare l’inferno bombardando l’asfalto tutti i suoi cavalli imbizzarriti.
L’ATMOSFERA GIUSTA Un’auto tutta da godere mentre si guida avvolti in dalla solita qualità Audi, con tutte le classiche e immancabili modifiche in salsa racing. Volante sportivo con corona tagliata nella parte inferiore. Sedili sportivi che trattengono in un confortevole abbraccio. Cuciture a contrasto. Palette al volante. E poi una ricca lista di equipaggiamenti di serie come numerosi sistemi di assistenza alla guida e il sistema Audi MMI Plus con praticamente ogni ben di dio che si possa immaginare.
AUDI RS5: IL LISTINO Tutto questo naturalmente ha un prezzo: 89.900 euro. Tenete conto però che la nuova Audi RS5 Coupé offre davvero molto in termini di equipaggiamenti di serie. Poi potete sbizzarrirvi e scegliere tra i vari optional: impianto frenante carboceramico, tetto in carbonio e così via. Mentre lo fate io, finalmente, accendo il V6.
LA MADRE DELLE GT DEGLI ANELLI “La Gran Turismo della gamma Audi Sport”. Ecco come viene identificata la nuova Audi RS5 Coupé in quel di Ingolstadt. Questo significa che la nuova 2 porte tedesca è capace di correre veloce, ma lo fa con più di un occhio di riguardo nei confronti del comfort. Ma è vero? Il paragone con Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, BMW M4 e Mercedes C63 AMG è d’obbligo e per quanto riguarda la capacità di digerire le asperità del terreno sembra fare davvero meglio rispetto alle concorrenti.
MUSICA MAESTRO Dai ma è dall’inizio di questa prova che ve la meno con questo benedetto nuovo V6 biturbo. Com’è? La sua voce mi piace. È rauca come me la aspettavo e quasi non fa rimpiangere il canto del V8. In modalità comfort si sente appena, ma risponde presente ogni qualvolta premo un po’ più sull’acceleratore. Ma sarà mica venuto qui per guidare in comfort? Già.
CORRE LEGGERA Premo il pulsante dell’Audi Select: modalità Dynamic. Avete presente quando siete in dormiveglia e qualcuno vi fa sobbalzare? Ecco, è lo stesso effetto che restituisce il V6 TFSI della nuova Audi RS5 Coupé. Come se alla pressione del pulsante fosse seguito un piccolo calcetto, sufficiente a ridestarlo completamente. Solo che lui, a differenza mia, non ha bisogno di un qualche minuto di riflessione prima di carburare. È già tutto lì, con i 600 Nm di coppia che mi aspettano a quota 1.900 giri.
AVANTI VELOCE Sono dentro una sinfonia di sensazioni che mai avevo provato sulla vecchia RS5. La coupé tedesca si muove agile, lo sterzo acquista maggior carico (rimanendo comunque leggero) ed è ancora più diretto. Tutto è più pronto e reattivo. Mi basta anche solo pensare di spingere l’acceleratore che sembra che qualcuno abbia messo il fast forward al mondo esterno. Si sente la cura dimagrante imposta dagli ingegneri degli Anelli.
LA PERFERZIONE L’Audi RS5 Coupé rimane aggrappata all’asfalto seguendo la traiettoria come fosse guidata da un laser. Divora le curve grazie a un assetto ben riuscito e alla trazione integrale quattro che porta fino al 70% della coppia al posteriore. Risultato: dietro si allarga quel tanto che basta per farmi stare lì dove dovrei essere. Poi l’anteriore mi tira ed eccomi di nuovo pronto a sradicare l’asfalto sul rettilineo.
IN PARATA Le marce sfilano in parata, precise come guardie svizzere. No, non sento la mancanza di un cambio doppia frizione. L’automatico 8 rapporti è il mio nuovo miglior amico. Ci intendiamo alla perfezione.
IO VORREI, NON VORREI, MA SE VUOI Dalla regia mi dicono che sulla nuova Audi RS5 Coupé posso disinserire completamente il controllo di trazione. Piove, sono su una strada aperta al traffico… mi accontento e, come dice il proverbio, godo. Si perché in modalità Dynamic l’elettronica si fa più permissiva e non strozza la mia voglia di divertirmi.
LA PERFEZIONE COME LIMITE È tutto fatto dannatamente bene. Troppo bene. Troppo? Davvero? Si. Ho quasi l’impressione che la nuova Audi RS5 possa fare tutto da sola. Le manca la rabbia che ti fa sudare. Quella che non ti permette di distrarti nemmeno un milionesimo di secondo, altrimenti sei fatto. Ma era questo l’obiettivo degli ingegneri tedeschi: dare vita a un’auto potente ma facile. Da guidare in giacca e cravatta mentre vai a un appuntamento. E da far sfogare subito dopo. Date le premesse non posso che dire una cosa: missione compiuta.