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Una e trina, la Audi A5 Sportback sposa divinamente lo stile coupé con lo spazio di una berlina e la praticità (quasi) di una wagon.
COM'E'Quella delle hatchback, delle berline con il portellone, è una soluzione cara ai nordeuropei, britannici in testa. Per gli italiani è una soluzione in genere un po' sfigatella, anche se apprezzata (vedi vecchia Croma) da chi bada alla sostanza. Forse Audi riuscirà a far ricredere l'automobilista italico attento allo stile con la nuova coupettona A5 a cinque porte.
BERLICOUPE' Lo stile è quello della Audi A5 coupé, al 100% per il frontale e ripreso nelle linee guida per la coda, che è stretta, con belle luci sagomate sulla concavità portatarga e appoggiata su torniti fianchi larghi all'altezza delle ruote posteriori. Non manca nemmeno la caratteristica piegolina che segue tutta la fiancata.
FIANCHI LUNGHI Le fiancate della Audi A5 Sportback sono anche più slanciate rispetto alla coupé, con un passo più lungo di 6 centimetri (uguale alla Audi A4 berlina, 381cm, 471cm la lunghezza totale) e segnato da una linea dei vetri filante che termina bassa, e con un ben proporzionato motivo a gomito, verso la coda. Lo spoiler appena accennato e il lunotto quasi orizzontale completano l'effetto coupé e il portellone è praticamente invisibile seguendo fedele il profilo del lunotto.
TAGLIE FORTI Più bassa di due centimetri scarsi rispetto alla A4 lascia al passo lungo e alle due portiere su ogni lato il compito di far capire che non è una supercoupé ma una berlina di buon taglio e di buona taglia. Una berlina con quattro posti decisamente comodi e spaziosi, anche se chi si siede dietro supera la quintalata e sfiora l'uno e novanta. Anche le taglie XXL trovano spazio per la testa, pur se la linea del tetto è più bassa di 36mm rispetto alla Audi A4, e anche per le gambe, senza chiedere sacrifici a chi siede davanti.
AUDI STYLE A rendere confortevole l'alloggio è anche l'arredamento in puro stile Audi, con materiali di gran pregio, disegno e finiture curati nel dettaglio e soluzioni pratiche intelligenti. Oltre a un sistema di comando a pomellone MMI per cui Audi non è arrivata prima ma che offre il sistema più pratico, con menu e grafica sul visore da 6,5 pollici annegato nella plancia facili e intuitivi.
QUASI AVANT Berlicoupé ma anche funzionale e pratica quasi come una wagon. Certo la linea affusolata della coda non consente una capacità di carico come una vera wagon con il lunotto verticale ma aprendo il portellone si scoprono 480 litri regolari come una scatola di scarpe e dalla larghezza di un metro esatto.
BIKINI Furba la copertura per i bagagli in due pezzi: la più grande rimane attaccata al portellone quando viene sollevato e una seconda, rigida e piccola come quella di una utilitaria, rimane in posizione dietro ai sedili, facile da smontare e da sistemare se si abbassano facilmente i due schienali posteriori per sfruttare i 980 litri a disposizione. Per viaggiare in quattro con gli sci o l'elica del biplano, il bracciolo posteriore lascia spazio a un passaggio ampio completo di sacca.
GIOIE DI FAMIGLIA La meccanica segue fedelmente le soluzioni collaudate da A4 e da A5. Cinque motori al lancio, tutti a iniezione diretta, tutti Euro 5 e tutti abbinati alla trazione integrale quattro.Due a benzina, 2.0 TFSI da 211cv e 3.2V6 da 256cv, e tre a gasolio, 2.0, 2.7 e 3.0 da 170, 190 e 240cv. In arrivo in autunno le A5 Sportback con la trazione anteriore e le versioni meno potenti dei duemila con la 2.0 TFSI da 180cv e la 2.0 TDI da 143cv. Tre sono le soluzioni previste per i cambi, di serie o optional a seconda dei motori: manuale 6 marce, doppia frizione S Tronic 7 marce e automatico Multitronic 8 marce.
AUTOSTERZANTE Per la trazione quattro è disponibile optional il differenziale sportivo grazie al quale la ruota posteriore esterna alla curva spinge e porta la A5 a chiudere la curva. È disponibile abbinato al Drive Select, la pulsantiera sulla plancia che consente di scegliere tra dinamiche differenti per lo sterzo Servotronic, per il cambio, per il motore e, se montate, per le sospensioni a controllo elettronico: Auto, Dynamic, Confort e anche Individual, con settaggi personalizzati. Per le A5 Sportback a trazione anteriore l'effetto sottosterzo è tenuto a bada dall'ESP con bloccaggio trasversale che frena leggermente la ruota interna alla curva nel caso si tenda a raddrizzare la curva.
PIATTO RICCOPrime consegne da settembre e in vendita da subito con prezzi da 38.330 euro per la 2.0 TDI 170cv a trazione anteriore, fino a 48.930 euro per la 3.0 TDI quattro S Tronic. La dotazione è ricca già per la versione base, con fari xenon plus con regolazione automatica della profondità del fascio, sei airbag, lavafari, cerchi in lega da 17 pollici, finiture esterne in alluminio, MMI con schermo a colori da 6,5",stereo Concert con Cd Mp3 e lettore schede SD e volante rivestito in pelle a tre razze. Per 2.400 euro in più la versione base può diventare Ambiente, prendendosi cura del comfort con, tra l'altro, specchio elettrocromatico, sedili a regolazione elettrica, climatizzatore automatico comfort, sensori luci/pioggia/posteggio, cruise control, o Advanced, aggiungendo un tocco sportivo con cerchi da 18 pollici, luci adattive radio con cambia Cd, sensori luci/pioggia e vivavoce bluetooth.
COME VA Berlina coupé o coupé berlina. La sostanza non cambia e la Audi A5 Sportback mantiene le promesse della sua natura tuttofare. Comoda, innanzitutto, silenziosa anche se non silenziosissima, e soprattutto user friendly nell'uso comune. In quattro si sta davvero comodi con l'unico sacrificio per chi sale dietro nel doversi piegare sotto la linea del tetto salendo o scendendo, ma senza costringere al patentino da contorsionista.
FRAMELESSLe portiere sono frameless, con i vetri senza cornici per sottolineare l'effetto coupé e con l'effetto pratico di levare peso in alto e di rendere le portiere leggere e comode da aprire/chiudere. Il bagagliaio è vorace, pratico e la tendina bikini evita il solito antipatico attacca stacca da station wagon. User friendly la Audi A5 Sportback è anche nella guida, con comandi che non richiedono la lettura del libretto d'uso e manutenzione, facili, intuitivi e di buon comando, ineccepibili nella fattura.
MISTER MUSCOLO I motori sono tutti muscolosi, a partire dai duemila disponibili al lancio. Ottimo il 2.0 TFSI da 211 cavalli che non fa sentire il desiderio di un tremila se non per il suono del quattro cilindri (che si avverte soltanto quando si tira davvero), meno poetico di quello di un V6. Anche il 2.0 TDI ha tutto quanto serve per una guida sciolta e brillante, silenziosità inclusa, con il tremila come opzione per chi apprezza la souplesse di 500 Nm di coppia massima tra 1500 e 3000 giri e la conseguente marcia veloce con il contagiri che oscilla sereno tra 1000 e 2000 giri.
SOUPLESSE TRONICIl cambio S Tronic unisce i vantaggi di presa diretta del cambio manuale con la comodità dell'automatico anche se ogni tanto si imbarazza quando si cerca troppa potenza affondando il piede sul gas e si prodiga per gestire la partenza nel modo più signorile possibile. Se si cerca lo scatto è meglio dosare il gas come si farebbe se dovessimo gestire noi la frizione con il piede sinistro.
QUATTROLa trazione quattro delle ultime Audi ha poco da spartire con le prime quattro, note per l'avversione a puntare verso l'interno delle curve e la tendenza a raddrizzarle. La Audi A5 Sportback segue bene la traiettoria e non smusa troppo anche se si esagera con il gas.Si lascia guidare pulita e agile anche su strade tortuose con curve e controcurve appiccicate malgrado il passo lungo.
QUATTRO SPORT E si lascia anche guidare sporca, con una guida rallistica. Si fa buttare in curva con violenza, magari anticipando la curva e buttando il piede sul gas sempre con grande controllo. Scomporla è davvero difficile anche se si spremono i freni per trovarsi nella plancia l'aratro del trattore fermo dietro la curva.
QUATTRO CON Per gli amanti della guida un paio di optional sono consigliati. Il Drive Select, innanzitutto, che cambia davvero il comportamento della Audi A5 Sportback. L'effetto si sente molto sullo sterzo che cambia il peso, e sulle logiche del cambio che nella posizione Dynamic diventa più reattivo ma evita di tenere il motore imballato da nonno al volante come la posizione Sport di altre auto. E poi il differenziale sportivo, quasi fastidioso alle prime curve, costringendo a riallargare la traiettoria per non chiudere troppo la curva ma ottimo per traiettorie strette a tutto gas quando si impara a conoscerlo.