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Audi A3 Sedan 1.4 TFSI


Avatar Redazionale, il 26/12/13

10 anni fa - Quando l'apparenza inganna

Per alcuni oggi un motore a benzina da 140 cavalli è un polmone. Basta provare l'Audi A3 Sedan 1.4 TFSI per scoprire che non c'è nulla di più sbagliato

MEGLIO NON LEGGERE Prima di provare la nuova Audi A3 Sedan 1.4 TFSI è meglio non leggere la scheda tecnica. Abituati a spumeggianti motori a gasolio, un 1.4 benzina, benché sovralimentato, ma soltanto da 140 cavalli, potrebbe sembrare fiacco. Nulla di più sbagliato.

TRA LE RIGHE, INVECE… Leggendo tra le righe della scheda tecnica dell’Audi A3 Sedan 1.4 TFSI qualcosa si può anche intuire, non solo per la presenza della turbina ma soprattutto per i valori di coppia massima: 250 Nm spalmati linearmente tra i 1.500 e i 3.500 giri al minuto. Non solo, più della coppia massima parla lo 0-100 km/h: soltanto 8,4 secondi. Ma allora, dove sta il prodigio? Perché effettivamente più di un piccolo prodigio c’è…

BERLINA SPORTIVA? Andiamo però con ordine, guardando da fuori la berlina, che detto così, seguendo i gusti, tipicamente italiani, non sembra avere molto di sportivo. In realtà l’aspetto discreto, da berlina un po’ da cumenda (da commendatore, così si commenterebbe qua a Milano) nasconde un animo sportiveggiante, che si svela a poco a poco quando si comincia a guidarla. Dopo averle girato intorno e apprezzato le muscolose gomme da 18 pollici, entro e mi siedo al posto guida.

BENZINA VS GASOLIO Appena avviato il compatto millequattro, non posso non apprezzare il canto sornione del motore, sommesso ma discretamente corposo ai bassi regimi, che si trasforma in brillante salendo di giri, soprattutto sopra i 4.000. Nulla a che vedere col rumore, spesso un po’ stonato, dei quattro cilindri a gasolio. Ma non è solo una questione d’orecchio, anzi: perché la piccola turbina che sovralimenta il compatto TFSI, che si avvale anche dell’iniezione diretta, rende molto pronta la risposta all’acceleratore e continua a offrire una spinta uniforme ben oltre il regime di coppia massima, fino oltre i 5.000 giri al minuto.

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VIVA L'S TRONIC Alle ottime doti d’allungo del motore, l’asso nella manica si rivela l’accoppiamento con il cambio a sette rapporti a doppia frizione S tronic. Rapido in ogni condizione, pur non avendo le levette al volante, consente un buon impiego sportivo quando si spinge, tanto a salire quanto a scalare, ma sa anche salvaguardare i consumi quando si guida con attenzione. Con sette marce si ha sempre il motore al regime di rotazione ideale.

MISTER HYDE Se il look, esclusa l’importante gommatura, risulta abbastanza discreto, è guidando nel misto che comincio ad apprezzare l’aspetto più sportiveggiante dell’Audi A3 Sedan 1.4 TFSI che è sicuramente l’assetto: piatto e sincero come poche volte capita di trovare su una vettura di questa categoria. È proprio l’assetto il vero segreto di questa berlina, perché consente di sfruttare al meglio le doti nascose dell’accoppiata motore - cambio. Me ne accorgo andando a percorrere un itinerario (che trovate tra gli articoli correlati) su strade di montagna che conosco molto bene, e ne ho conferma anche durante i test svolti sulla pista di Pirelli a Vizzola Ticino (sempre tra i correlati).

DIVERTIMENTO A GO GO Una volta presa confidenza con la notevole tenuta di strada, si fatica a trovare il limite della tenuta, occorre la pista bagnata di Vizzola, con il contributo delle nostre prove con la pressione delle gomme sbagliate, per avere un po’ di sottosterzo. Per innescare del sovrasterzo occorre impegnarsi ancora di più. L’unico rammarico riguarda i sedili, ottimi nella parte bassa e sportivi ma confortevoli per la presenza della prolunga della seduta. Le note dolenti arrivano a livello della schiena, prima che delle spalle, perché il contenimento laterale lascia un po’ a desiderare.

BILANCIO PIU’ CHE POSITIVO Con quell’aspetto così sobrio ma al contempo elegante, come si conviene a una vera Audi, la A3 Sedan 1.4 TFSI, sa trasformarsi bene da dottor Jekyll a mister Hyde, offrendo quel divertimento sportiveggiante, senza eccessi, che sinceramente non mi aspettavo. Anche i consumi, ignorando certamente i dati raccolti in pista, sono particolarmente interessanti nell’uso quotidiano, in città come in montagna, ma ancor più in autostrada, merito della tecnologia (cylinder on demand) che ferma valvole, iniezione e accensione a due cilindri, quando si procede a velocità costante, e non solo.


Pubblicato da Roberto Tagliabue, 26/12/2013
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