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Audi A3 Sedan


Avatar di Luca Cereda, il 27/06/13

11 anni fa - La compatta di Ingolstadt mette la coda

A settembre debutta sul mercato l'Audi A3 Sedan, la A3 con la coda. Che, con la linea da coupé, si dà un tono e alza il prezzo, a partire da 29.400 euro

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A3 PER TRE Si scrive Audi A3 Sedan (berlina) ma per i più è la A3 “con la coda”. Audi vara la formula dei tre volumi, inedita sulla sua berlina compatta, un po’ per marcare a uomo la concorrenza (Mercedes CLA e BMW Serie 1 Coupé) un po’ per cercare fortuna con la A3 in mercati come Cina e Stati Uniti, dove la coda tira. Molto più che da noi, anche se ultimamente questo tipo di carrozzeria ha fatto registrare un leggero ritorno di fiamma a livello europeo.

ALLUNGATA Dal prossimo settembre, comunque, chi vuole una A3 a quattro ingressi potrà scegliere tra Audi A3 Sportback e Audi A3 Sedan. La nuova costa 1.300 euro in più della Sportback e si propone come variante più sportiva e ricercata per via del taglio da coupé. In lunghezza la Sedan aggiunge 14 cm (446 il totale), tutti nello sbalzo posteriore, ha un bagagliaio di 45 litri più capiente (totale 425) – anche se meno pratico senza portellone – mentre le altre misure variano solo leggermente (+1 cm in larghezza e -1 cm in altezza). Praticamente identico il passo, lungo 264 cm.

LATO B Esteticamente l’Audi A3 Sedan ha una forte personalità. Di faccia è tutta la sorella, è vero, ma il padiglione sfuggente e la coda, ben raccordata e cesellata, la caratterizzano fortemente. Insieme a una finestratura assottigliata, passaruota leggermente più bombati, ruote più grandi (si parte dalla  taglia  17’’, non dalla 16”)  e gruppi ottici posteriori felini, differenti da quelli della Sportback.

TRIPLA A Lo stesso non si può dire degli interni, che semplicemente copiaincollano quelli della cinque porte. Idem per il listino degli equipaggiamenti, da tripla A: Attraction, Ambition e Ambiente. L’Audi Drive Select è di serie sin dal primo livello, mentre l’MMI entra in gioco nella versione Ambition, quella sportiva. Che si distingue oltretutto per un assetto più rigido, cerchi da 18’’ con gomme 225/40, sedili sagomati, volante a tre razze e scarichi cromati.

BUSINESS CLASS L’Audi A3 Sedan Ambiente punta invece all’eleganza, con finiture interne a effetto 3D, numerosi inserti in alluminio ad abbellire l’arredamento e gadget comodosi come i sensori di parcheggio. Una quarta possibilità è infine il pacchetto Business: impianto stereo, navigatore, MMI, cruise control, sensori posteriori e fari xeno plus si comprano tutti insieme con un vantaggio cliente fino al 42% sull’acquisto uno ad uno dei singoli optional. Optional che, nella lista complessiva, includono tra gli altri le sospensioni adattative (Audi Magnetic ride), lo sterzo progressivo, lo stereo Bang&Olufsen, l’Audi connect e il sistema multimediale più avanzato, l’MMI Plus. Oltre a tutti i gadget elettronici di sicurezza attiva già offerti sulla Sportback.

MOTORI E PREZZI Due turbobenzina e un turbodiesel andranno a comporre, in fase di lancio, a settembre, la gamma motori dell’Audi A3 Sedan, destinata ad ampliarsi nei mesi successivi con ulteriori opzioni sotto il cofano, la trazione quattro e la versione S3. Per ora c’è da scegliere tra il 1.4 TFSI da 140 cv abbinato al cambio S tronic a 7 rapporti, il 1.8 TFSI da 180 cv (sempre col doppia frizione) ed il 2.0 TDI da 150 cv. Al prezzo rispettivamente di 29.700 euro, 31.200 euro e 29.400 euro.   

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COME VA Chi ha guidato una A3 Sportback 2013 e si trovasse per caso catapultato all’interno dell’Audi A3 Sedan non coglierebbe la differenza, che è tutta fuori. Almeno finché si tratta di ritagliarsi una posizione di guida (sedili e relative regolazioni sono le stesse), prendere contatto con la cabina di comando (non cambia la plancia e nemmeno la strumentazione) e apprezzarne l’arcinota precisione dei montaggi, la qualità  dei materiali e delle finiture. Nemmeno al centimetro che viene a mancare in altezza si fa caso. Ma alla prima manovra in retromarcia ci si imbatte in un lunotto più inclinato dell’Audi A3 Sedan, che restringe la visibilità posteriore, sacrificata sull’altare dello stile. Pagando, telecamera e sensori mettono una pezza.

QUESTIONE DI CENTIMETRI Per i passeggeri in seconda fila, invece, adagiarsi sul divano della A3 Sedan risulta un filo più scomodo: le pendenze del tetto a mo’ di coupé costringono i più alti a chinarsi di più per entrare, e, una volta seduti, mancano tre centimetri d’aria sopra la testa rispetto alla Sportback. Eccesso di pignoleria? Forse sì, considerando che la A3 berlina, in senso assoluto, non difetta granché in termini di abitabilità posteriore. Ma è un dato di fatto che sulla cinque porte gli ospiti godano di maggiore agio. Per entrambe vale comunque la regola che quattro (passeggeri) è meglio di cinque.

OVATTATA Su strada, anche plasmata a tre volumi la A3 non tradisce la sua fama: di auto silenziosa, innanzitutto, con un abitacolo ben riparato tanto dai gorgheggi del motore quanto dai fruscii aerodinamici, e poi di auto ben bilanciata (il peso è ripartito al 59% all’anteriore e al 41% al posteriore) e dannatamente affidabile. Le sospensioni (McPherson all’anteriore e a quattro bracci, capaci di assorbire separatamente le forze longitudinali e trasversali, al posteriore) possono godere di tarature più sportive, ma già di serie offrono un mix piuttosto rigido, che rende la A3 Sedan impassibile e precisa, sia quando si tratta attraversare fondi butterati sia nel pennellare le curve del misto veloce.

BRIGLIE OK Tanta compostezza farà forse storcere il naso ai piedi pruriginosi, a chi al volante sa e vuole anche sfogare istinti corsaioli. Con la A3 ci si sente un po’ indirizzati nella guida, proprio per come è ben piantata su strada e impostata nelle traiettorie. Tutto ciò, però, infonde tanta sicurezza, grazie anche a una frenata molto efficace e al contempo modulabile, con la quale si entra in confidenza da subito.

QUI DIESEL Inutile dire che il massimo dell’equilibrio lo si raggiunge con la versione 2.0 TDI, dal motore buono per tutte le stagioni. Un turbodiesel rotondo e versatile, che dà il massimo della coppia già a 1700 giri proseguendo generoso fino ai 3.000. Di birra non ne spilla mai in eccesso ma la eroga con regolarità fino alla soglia dei 4000, quando comincia a sedersi. Resta la scelta migliore per chi con la A3 deve macinare parecchi chilometri.

QUI BENZINA In alternativa, per il momento, ci sono solo due turbobenzina, entrambi brillanti. Il 1.4 TFSI da 140 cv è lesto nel mettere a disposizione tutti i suoi 250 Nm di coppia massima, altrettanto nel spremere i suoi cv. E in totale discrezione, grazie all’efficacie funzionamento della tecnologia Cylinder on Demand, ai bassi carichi disattiva due dei suoi quattro cilindri, riuscendo così a coniugare prestazioni appaganti (vedi correlate) e consumi francescani. In attesa della S3 Sedan, il cuore  più sportivo resta però 1.8 da 180 cv. Con tanti cavalli e un range di coppia molto esteso la spinta non manca mai, scandita con tempismo dal cambio a doppia frizione (binomio obbligato). Nell’uso quotidiano è un motore perfino eccessivo, potenzialmente esoso, ma di certo divertente.


Pubblicato da Luca Cereda, 27/06/2013
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