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Due porte trasformano la A1 in una Audi A1 Sportback, che diventa più pratica e funzionale oltre che finalmente abitabile anche ai posti posteriori. Ora è pure connessa e con un millequattro modulare
COM'E' Due porte in più fanno la differenza e non solo per rendere l'accesso ai posti posteriori più facile. Con due porte in più la A1 cambia fisionomia e diventa una Audi A1 Sportback, una A1 con uno stile e proporzioni differenti. Più coupé la tre porte, con i suoi montanti ad arco che ricordano il tetto bombato della TT. Più berlinetta e squadrata nella forma del tetto la Sportback, meglio proporzionata, con la coda meno a sbalzo e il tetto meno sfuggente. Anche la colorazione bicolore (sempre a pagamento) tende a sottolineare la differenza: riservata ai montanti per la tre porte, per evidenziare la forma ad arco, estesa a tutta la parte superiore per la Sportback, per rendere più evidente la proporzione del tetto. Guarda il video.
TEST DI IMMISSIONE Che con due porte in più l'accesso ai posti posteriori sia più facile per la Audi A1 Sportback è scontato. La soglia del tetto (più alto rispetto alla tre porte di 6 millimetri) rimane comunque un po' bassa ma non è necessario avere vertebre cervicali snodate come quelle di manichino per entrare salvando la testa. Anzi, lo spazio a disposizione per entrare sembra anche più ristretto, malgrado il montante centrale sia stato spostato in avanti di 24 centimetri, di quanto si riveli al momento di entrare, operazione più facile di quanto possa sembrare.
TEST DELL'ALCE Dove la Audi A1 Sportback fa la differenza rispetto alla sorella a tre porte è nello spazio a disposizione per i posti posteriori che, di serie, sono soltanto due ma che diventano tre a richiesta, senza sovrapprezzo. Ora, finalmente, chi siede dietro può viaggiare a testa alta e, soprattutto, diritta, senza la necessità di piegarla verso l'interno per evitare di infilare le corna nel montante ad arco della tre porte. Il tetto della Sportback è più alto di sei millimetri ma lo spazio interno in altezza ne guadagna 11 in altezza, così riesco a piegare bene i miei 178 centimetri sotto il tetto come a sistemare agevolmente le gambe.
SU DUE PIANI Lo spazio per i bagagli non cambia, rimane fermo a 270 litri e con il piano di carico a doppia altezza, una a livello della soglia per far scivolare meglio i bagagli e una più bassa per ottenere un bagagliaio più ampio e meglio sfruttabile. Gli audiofili che scelgono l’impianto Bose con il subwoofer piazzato sotto il piano di carico nella posizione più alta devono rinunciare a un poco di spazio. In configurazioe due posti la A1 Sportback stiva bagagli per 920 litri.
CONNECTED La Sportback porta in dote per tutte le A1 e per chi lo sceglierà nella lista degli optional il sistema MMI Navigation Plus più evoluto (2.980 euro), capace di connettersi a internet (grazie a un modulo aggiuntivo Bluetooth: 830 euro) e di scaricare le informazioni sul traffico, le mappe aeree di Google Earth e la visione reale della strada di Streetview per essere sicuri di non sbagliare svolta. La A1 poi (grazie sempre al modulo aggiuntivo Bluetooth) non si tiene la connessione tutta per sé ma la condivide grazie a un hotspot a cui collegarsi con apparecchi Wi-Fi.
CYLINDER ON DEMAND Le novità riguardano anche la famiglia dei motori che, alla gamma già disponibile per la A1 tre porte, aggiunge (da giugno in Italia) anche il moderno e tecnologico motore a benzina 1.4 TFSI da 140 cavalli con tecnologia Cylinder On Demand, in grado di utilizzare due o quattro cilindri scegliendo automaticamente a seconda delle necessità per ridurre al minimo consumi ed emissioni. I numeri sono interessanti: 140 cavalli tra 4500 e 6000 giri, 250 Nm tra 1500 e 3500 giri, 212 km/h e 8,1 secondi per lo 0-100 km/h. Numeri da turbodiesel di ultima generazione come per i consumi medi dichiarati pari a 5 l/100km.
340 EURO L’UNA Le due porte in più costano 680 euro in più da aggiungere al prezzo della Audi A1 tre porte, con un prezzo di partenza di 17.830 euro per la A1 Sportback 1.2 TFSI nell'allestimento Attraction. In alternativa all'allestimento Attraction c’è l’allestimento Ambition che trasforma l’assetto dinamico di serie per la Attraction in sportivo, aumenta la misura dei cerchi in lega da 15 a 16 pollici e aggiunge sedili sportivi e finiture più pregiate.
COME VA Devo essere sincero: con due porte in più la A1 mi piace molto di più. La Audi A1 Sportback mi sembra più rotonda ed equilibrata nelle forme rispetto alla A1 a tre porte. Forse più banale per alcuni ma decisamente più gradevole. La colorazione bicolore poi le dona: alla prima prova in anteprima nel parco a disposizione erano disponibili anche alcune Sporback blu nella parte bassa e argento nella parte alta, molto chic. Guarda il video.
ABITABILE Anche il più tetragono dei geometri del Comune sarebbe disposto a concedere l’abitabilità alla Audi A1 Sportback. Su questo fronte il passo avanti è decisamente apprezzabile: dalla abitabilità di una coupé per la A1 a tre porte a un’abitabilità vera anche per i posti posteriori per la Sportback. Oltre agli evidenti benefici in termini di praticità e funzionalità che due porte in più portano in dote. Le tre porte hanno senso se rischiate di dover sopportare suoceri, fintamici e vari attaché indesiderati.
AUDI COMPACT Come per la tre porte anche la Audi A1 Sportback è una Audi a tutti gli effetti, soltanto compattata entro i quattro metri (395cm). Delle Audi più grandi ha indubbiamente la qualità, percepita con ogni senso e in ogni dettaglio, che siano i materiali pregiati, la precisione dei montaggi, la funzionalità di un comando. E anche il comfort, in termini di silenziosità e di assenza di rumori molesti e anomali ma anche in termini di assetto. Anche se, come nel caso della Sportback provata in anteprima, poggia su cerchi da 17 pollici gommati 215/40 e con assetto sportivo S Line.
DUE PIU’ DUE FA 140 Il nuovo motore a benzina 1.4 TFSI da 140 cavalli deriva la sua tecnologia Cylinder On Demand dal V8 che monta la A8. È una tecnologia votata al risparmio ma il nuovo motore è tutt’altro che un motore triste e dal braccino corto in termini di prestazioni. 140 cavalli non sono pochi per i circa 12 quintali della A1 Sportback ma che impressiona è soprattutto il modo in cui li spiattella a terra.
DUE PIU’ DUE FA 215 La coppia è davvero tanta e ha il suo picco massimo partire da 1500 giri fino a 3500 giri. Anche con la mediazione delle due frizioni del cambio S tronic a sette marce e la gommatura di cui sopra (la Porsche Carrera turbo 3.6 996 montava i 225/40…) è sufficiente un asfalto appena sporco o appena umido perché sia necessario dosare il gas per far aggrappare le gomme al terreno. La sgommatona è proprio facile facile ma anche la ripresa da regimi vicini al minimo è altrettanto facile. Basta premere sul gas e la Sportback spinge sempre tanto e da subito. Nella guida sportiva il cambio S tronic mi stupisce come mai mi era accaduto con questo eccellente doppia frizione del gruppo Volkswagen, con qualche indecisione nella cambiata specie se sfrutto la modalità di gestione Sport.
DUE PIU’ DUE FA 8,2 Alla guida il passaggio dalla modalità a due o a quattro cilindri è impercettibile, in termini di sound e di vibrazioni. È soltanto il display tra contagiri e tachimetro a segnalare il passaggio da una modalità all’altra, altrimenti è quasi impossibile accorgersi del passaggio che avviene in alcuni millisecondi. All’esterno il rombo invece cambia, da un suono un po’ soffiato da due cilindri a quello più pieno e ruvido di un quattro cilindri. Sul fronte consumi, i 5 l/100km sono un obiettivo che richiede il classico uovo legato sotto il piede destro mentre il risultato ottenuto nella mia prova, 8,2 l/100km, è più realistico.
EQUILIBRISTA Gomme e assetto della A1 che provo falsano un poco il risultato ma la Sportback mi convince nelle sue doti di equilibrio, corta e rapida nei volteggi tra curva e curva. Lo sterzo non è dei più veloci ma è sempre ben pesato e piuttosto parlante nel far capire la direzione che sta facendo prendere alle ruote. Della A1 Sportback che provo non mi piace granché il pedale del freno, è un po’ spugnoso e non mi fa capire con precisione quanto freno ho usato e quanto me ne rimane. Compatta sì ma non veloce nelle manovre, con un diametro di sterzata non proprio da carrello del supermercato.