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Prova su strada

Alfa Giulietta Quadrifoglio Verde


Avatar di Mario Cornicchia, il 13/06/14

10 anni fa - La Giulietta Quadrifoglio Verde eredita il motore nientemeno che dalla 4C

La Giulietta Quadrifoglio Verde eredita il motore nientemeno che dalla 4C e va a rifare la punta alla gamma della compatta del Biscione. Sportiva ma godibile anche nell'uso quotidiano, costa 34.250 euro

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COM’E’ La storia inizia alla Targa Florio del 1923 quando tre Alfa arrivarono nei primi quattro posti e l’eterno secondo Ugo Sivocci arrivò finalmente primo grazie, forse, a un bel quadrifoglio verde su campo bianco dipinto sulla sua Alfa RL Targa Florio. Da allora le versioni sportive delle Alfa Romeo sono QV, Quadrifoglio Verde, ed è ora il momento della Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde.

SOBRIETA’ Esteticamente sobria,senza ali da condor o spoiler pronti a incastrarsi sulla rampa dei box, la Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde si fa conoscere grazie allo scudetto sui parafanghi anteriori, alle finiture cromate che diventano color antracite e ai due bei tubi di scarico che escono dal paraurti posteriore. Tra le razze dei cerchi taglia 17 o 18 pollici si fanno notare le pinze freno rosse, le anteriori a quattro pistoncini su dischi da 320mm, dell’impianto Brembo in dotazione.

INTEGRATI All’interno, la Giulietta Quadrifoglio Verde si dota di un nuovo volante sportivo rivestito in pelle e con una cornice color alluminio a forma di scudetto, compare un quadrifoglio verde tra gli strumenti e per i posti anteriori ci sono nuovi sedili sportivi con il poggiatesta integrato rivestiti in pelle e Alcantara. Cuffia del cambio e freno a mano sono rivestiti in pelle, la soglia della portiera è griffata con il Quadrifoglio e la pedaliera è sportiva in alluminio.

4C(ILINDRI) Pochi fronzoli all’esterno per puntare invece alla sostanza, alla meccanica. Il cuore è il bialbero 1750 TBi in allumino a iniezione diretta di benzina (200 bar) che trova posto anche dietro ai sedili di Alfa 4C. La cavalleria non cambia per la Giulietta Quadrifoglio Verde, con 240 cavalli che si trovano ora a dover fare i conti con 1.320 chilogrammi in ordine di marcia contro gli 895 a secco della 4C. Anche la coppia massima non cambia, sempre 300 Nm a 1.850 giri che diventano340 a 2.000 giri se si seleziona il setup Dynamic. Al 1750 TBi è abbinato il cambio Alfa TCT, un doppia frizione a sei marce abbinabile alle palette al volante e dotato di Launch Control. Lo 0-100 km/h si copre così in 6 secondi netti e la Giulietta Quadrifoglio Verde raggiunge i 240 orari tenendo a bada i consumi nel ciclo combinato al valore dichiarato di 7 litri/100 km.

QV LINE La dotazione di Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde aggiunge al pacchetto QV, dal motore, ai freni, ai sedili sportivi anche il climatizzatore bizona, i sensori di posteggio anteriori e posteriori, il cruise control, il sedile passeggero regolabile in altezza, Ture Pressure Monitoring e sistema Uconnect con schermo da 5”, vivavoce bluetooth ingressi Aux e USB. Il prezzo di 34.250 euro non è proprio da saldo e, per i feticisti, sono disponibili per 38.750 euro i 999 esemplari della Launch Edition, con cerchi bruniti a cinque lobi da 18” come quelli della Alfa 4C, specchi e spoiler in carbonio, carrozzeria Grigio Opaco e minigonne, DAM anteriore e posteriore sportivi. Quadrifoglio Verde diventa anche un allestimento estetico disponibile per tutti i motori di Giulietta eccetto quelli entry level.

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COME VA E’ davvero discreta la trasformazione di Alfa Romeo Giulietta in Quadrifoglio Verde, non si capisce se per economicità della trasformazione o per effettivo spirito di sobrietà. Sta di fatto che scelta non nel solito rosso, magari nel bel blu anodizzato con interni color tabacco, la Giulietta Quadrifoglio Verde abbiatutto fuorché l’aspetto da supermaranza. E i due bei tuboni di scarico sono un bel tocco.

VESTE POCO La posizione di guida è la parte meno riuscitadella Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde. Il sedile è un po’ alto, ma questo vuole il mercato, ha un supporto lombare non regolabile e un poco troppo spinto. Il dettaglio meno sportivo è il volante che è piuttosto orizzontale e costringe a staccare la spalla quando si porta la mano sulla parte superiore. È una posizione che veste poco, in cui si ha la sensazione di galleggiare.

TVTB TBi Il lato migliore della Alfa Romeo Giulietta Quadrifoglio Verde è quello meccanico. Il motore 1750 TBi c’è e si sente. È bello pieno ai bassi regimi e ha tanta spinta quando lo si tira senza risparmio, c’è sempre in qualsiasi marcia e a qualsiasi regime. I tecnici Alfa si sono ispirati nell’accordarne la voce al bialbero 1750 degli anni 60, lavorando sì sullo scarico ma anche sull’aspirazione che nel vecchio bialbero aveva una voce catarrosa inconfondibile. Anche il suo socio, il cambio Alfa TCT è un bravo compare, veloce nelle cambiate spalettate ma anche con logiche di gestione automatiche riuscite, che si sia scelto il relax del setup Natural della levetta DNA, sia che si scelga la grinta del setup Dynamic.

IN ASSETTO Sempre sul fronte meccanico, anche l’assetto è dei migliori, all’altezza della tradizione della Casa. Non è esasperatamente sportivo, non è troppo rigido per essere piacevole nella guida di tutti i giorni ma non demorde anche se la si butta tra le curve della pista di prova di Balocco. Non corica eccessivamente e digerisce senza problemi anche i passaggi sui cordoli senza scomporsi.  Mi aspettavo di più, invece, dai freni. Non mancano in potenza ma il pedale è poco sportivo, un poco spugnoso, con la corsa lunga che lascia capire quanto freno si abbia ancora a disposizione fino a quando non si spinge a fondo.

SILENZIO, SI VIAGGIA Una nota merita anche Giulietta 2014, riveduta e corretta in alcuni dettagli, soprattutto nella cura del comfort acustico. E i risultati si sentono. Rispetto al ricordo che avevo di Giulietta il comfort acustico è decisamente migliorato, tanto nel filtrare il rumore di rotolamento delle gomme sull’asfalto o nei rumori meccanici, quanto nella cura dell’aerodinamica, con fruscii impercettibili anche avvicinandosi ai 200.


Pubblicato da M.A. Corniche, 13/06/2014
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