La Toyota RAV4 Hybrid consuma come un'auto di segmento inferiore e offre spazio a volontà
ALTEZZA IBRIDA Ormai lo ripetiamo praticamente ogni giorno e lo sanno anche i muri. Cosa? Beh, che i suv sono in cima ai desideri degli automobilisti di mezzo mondo. Se ti chiami Toyota a listino hai il RAV4: 4,6 metri di auto adatta a famiglie che hanno bisogno di spazio. Un modello che negli anni si è evoluto e con l’ultimo restyling ha guadagnato una nuova freccia al suo arco: la propulsione ibrida. Il Toyota RAV4 Hybrid mette così assieme alla guida alta da terra anche la possibilità di consumare meno. A patto di avere un piede particolarmente vellutato. Seguitemi nella prova che vi racconto meglio.
ASSOTTIGLIATA Il restyling di un anno fa ha riguardato praticamente unicamente il muso, con mascherina più sottile e luci led unite dal listello che corre lungo il frontale e incorpora il logo. Poi stop e tutto rimane com’era. Sulla “mia” Toyota RAV4 però c’era un’altra novità che balza all’occhio: la scritta Hybrid. Questo significa che la suv giapponese ha 2 motori: un benzina 4 cilindri di 2,5 litri e un elettrico che di totale fanno 197 cv. Mica pochi.
CI SONO MA NON SI VEDONO Quando si parla di ottimizzazione degli spazi i giapponesi sono davvero difficili da battere. Basta pensare che la Toyota RAV4 Hybrid, nonostante la presenza delle batterie per il motore elettrico, non fa rinunciare a spazio per passeggeri e bagagli. Si viaggia da 579 a 1.633 litri di capacità di carico, a seconda della disposizione dello schienale posteriore. Per una suv di 4,6 metri di lunghezza non è male.
CI ENTRO Dentro l’arredamento ha subito alcuni ritocchi di stile, con novità per quanto riguarda la scelta di materiali per il rivestimento di sedili e pannelli, e tecnologici. Ad esempio il monitor touch al centro della plancia è cresciuto e misura ora 7”. Il sistema di infotainment è il Toyota Touch 2 con grafica chiara e tutte le funzioni che servono, come ad esempio (optional) la connettività internet con la possibilità di utilizzare servizi come TomTom Traffic e Google Street Viev. Peccato però che manchi la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto. Davanti al guidatore c’è una classica strumentazione analogica che, nel caso della Toyota RAV4 Hybrid, sostituisce con l’indicatore di utilizzo delle batterie prende il classico contagiri. La qualità è quella classica Toyota, con assemblaggi impeccabili e plastiche che in alcuni posti risultano un po’ troppo croccanti. Bella invece, sia da vedere sia da toccare, la pelle che ricopre la parte inferiore della plancia come anche è bella (e comoda) la disposizione a sviluppo orizzontale dei comandi del climatizzatore.
E VIA Esco dal box e provo a essere il più leggero possibile sul pedale dell’acceleratore. Le batterie sono cariche quasi al 100% e il 2.5 benzina continua (beato lui) a dormire. Anche a 50 km/h c’è solo l’elettrico a lavorare e la Toyota RAV4 Hybrid avanza in silenzio. Superata la soglia dei 55/60 km/h suona la sveglia e il 4 cilindri si ridesta in maniera quasi impercettibile all’orecchio. Silenzioso e senza vibrazioni sale di giri e solo se do un pestone deciso sul gas diventa scorbutico e fa sentire la sua voce.
PIEDE PIEDE DELLE MIE BRAME Mentre mi avvicino all’autostrada provo a giocare con l’acceleratore per capire la tolleranza del motore elettrico: fino a quando lavora solo lui? Beh, in ripartenza è sempre meglio avere il piede di velluto, ma non dobbiamo stare lì a farci venire i crampi per dosare al millimetro la pressione sull’acceleratore. Quando la carica delle batterie supera il 50% difficilmente il motore benzina verrà chiamato in causa. Se però il vostro stile di guida è simile a quello di Dominic Toretto… beh, allora addio benefici dell’ibrido. E che benefici: il computer di bordo mi dice che sto percorrendo 21 km con un litro.
SI ACCELERA Passo il casello e via a 130 km/h. Il 4 cilindri continua ad agire in silenzio e di fruscii aerodinamici quasi non c’è traccia. Anche il cambio E-CVT abbandona finalmente l’effetto scooter. Tengo d’occhio il computer di bordo per controllare i consumi e per ora vado via tranquillo con un bel 18 km/l. C’è poco traffico e inserisco il cruise control adattivo. Un sistema senz’altro comodo ma brusco nelle decelerazioni: quando un veicolo entra nel raggio d’azione del radar la Toyota RAV4 Hybrid frena con un po’ troppa veemenza. Guardo ancora il computer di bordo e ora il consumo medio mi dice 17,2 km/l. Non sto guidando con ritmo da economy run, anche se evito brusche accelerazioni. Insomma, guido senza stress. Ci sono poi altri aiuti alla guida, riuniti sotto il l'ombrello del sistema Toyota Safety Sense come il rilevamento dei pedoni, il mantenimento in corsia e abbaglianti automatici.
L’APPOGGIO IN CURVA Esco dall’autostrada e mi butto in stradine tutte curve per saggiare l’assetto della RAV4. In città ne ho goduto perché pavè, tombini e compagnia bella non mi hanno fatto sobbalzare. Ora che il suv giapponese si trova impegnato in un tratto tortuoso lo sento un po’ troppo molle per i miei gusti. Si avverte un po’ di rollio che non provoca mal di mare, ma ogni tanto risulta un po’ fastidioso. Bene invece lo sterzo, sufficientemente diretto e comunicativo e sempre bene anche il cambio E-CVT che continua a non dare mai l’impressione di trovarsi sopra un immenso scooter. Metto il modalità Sport e ai bassi regimi il suv giapponese è leggermente più pronto (merito del motore elettrico), ma non si ha la sensazione che la RAV4 cambi pelle: rimane una suv da viaggio e se cercate un’anima sportiva dovete navigare in altri listini.
TEMPO DI RITORNARE Percorso inverso: dopo la gitarella tra le curve il computer di bordo segna 14 km/l. Che è comunque un bell’andare. Tornato in quel di Milano saluto il 4 cilindri e mi ritrovo portato a spasso dall’elettrico. L’autonomia a emissioni zero è di circa 2 chilometri ma basta e avanza per tornare a vedere il computer di bordo segnare 20 km/l. Poi c’è la questione parcheggio e qui vengono in mio aiuto le 4 telecamere esterne che mi restituiscono una vista a 360° intorno all’auto. Non che gli ingombri della Toyota RAV4 non siano percepibili a occhio nudo (specialmente al posteriore, con un andamento bello verticale), ma godere dell’ausilio dell’elettronica è sempre un piacere.
QUALE SCELGO? La Toyota RAV4 Hybrid è disponibile anche in versione a trazione integrale ma, a meno che non abitiate in mezzo alle nevi perenni, vi basta e avanza la classica 2 ruote motrici. Il listino parte da 27.950 euro per l'allestimento Active e si sale fino ai 37.500 dell Exclusive. Ci sono poi due pacchetti che offrono optional tecnologici.