Al volante della monovolume compatta Citroen C4 Spacetourer 1.2 PureTech da 130 CV: consumi discreti, ma occhio al prezzo
BYE BYE PICASSO!Cambia il nome ma non la sostanza. Citroen aggiorna la sua monovolume compatta ed ecco che la Citroen C4 Picasso diventa Citroen C4 Spacetourer. Alla voce dimensioni la scheda tecnica recita 4,4 m di lunghezza e quasi due metri di larghezza, con un’abitabilità ai vertici della categoria. Ed è proprio questo aspetto la prima cosa che mi ha colpito salendo sulla Spacetourer. L'impressione è di un abitacolo arioso, luminoso, con tanto spazio. Spazio facile da sfruttare grazie ai sedili posteriori che si possono far scorrere avanti e indietro per aumentare il volume del bagagliaio o il comfort dei passeggeri. A una percezione di grande respiro contribuiscono le ampie vetrature e il tetto panoramico. Anzi, ultra-panoramico, con un parabrezza che si estende quasi fin sopra la testa di chi siede in prima fila, su una superficie complessiva di 5.3 m².
LO STILE NON CAMBIA L’estetica della versione 2019 non ha subito grandi stravolgimenti: gli aggiornamenti svecchiano linee e forme della vettura senza modificarne l'aspetto. Sono state introdotte alcune piccole modifiche come i nuovi cerchi da 17” a 5 razze diamantate (optional), Chevron posteriori color nero lucido e fari posteriori a effetto 3D. La vettura che abbiamo provato è il 1.2 PureTech 3 cilindri in linea da 130 CV, mentre per quanto riguarda l’allestimento stiamo parlando della versione Feel, quella più ricca, con fari fendinebbia Cornering Light, proiettori Bi-xenon, parabrezza atermico Wide Angle Screen e specchietti retrovisori ripiegabili elettronicamente.
ALLESTIMENTO DI SOSTANZALa C4 Spacetourer in allestimento Feel non si fa mancare proprio nulla, una monovolume adatta per le famiglie, con tanti gadget elettronici sparsi qua e là all’interno dell’abitacolo. Gli interni, a colpo d'occhio, hanno un taglio moderno e razionale, con un ampio vano tra i sedili anteriori, un cassetto sotto al sedile del passeggero, generose vaschette nelle portiere e tanti altri utili spazi per alloggiarci smartphone o portafogli. Altalenante la qualità percepita: bella la plancia, con rivestimento soft-touch, e bello il volante in pelle, dalla corona non troppo spessa. Meno convincenti il tessuto dei fianchi dei sedili, un po' cheap, e l'interno dell'imboccatura dei vani nelle portiere.
DOPPIO DISPLAY Sicuramente suggestivi i due grandi schermi a centro plancia: uno è il quadro strumenti digitale, l'altro il pannello touch di infotainment e sistemi di bordo. Quest'ultimo è da 12 pollici e permette di comandare clima, navigazione, radio e connessione. Il quadro strumenti è posto invece più in alto. Due schermi, va detto, che durante la guida notturna vanno regolati opportunamente quanto a colore e luminosità (tramite il menu del touch screen) per evitare un certo effetto abbaglio. Utili le due prese USB poste in punti strategici dell'abitacolo, al disotto della console centrale e in prossimità del tunnel centrale.
SPAZIO A VOLONTÀChi è alla ricerca dei volumi non rimarrà deluso dalla C4 Spacetourer. La capienza del bagagliaio è da prima della categoria va da 537 litri a 1.709 litri, abbattendo i sedili posteriori, la forma è squadrata e il piano di carico è poco più in basso della soglia. La versione che abbiamo provato monta il sistema automatico di apertura del portellone ribattezzato Hands-Free Tailgate, disponibile su richiesta a partire da 850 euro: pratico e comodo, ma impegnativo dal punto di vista del prezzo.
GUIDA ALTA La guida è confortevole grazie ai sedili ampi e di buona consistenza, poco avvolgenti, che pongono il conducente in una posizione sopraelevata di dominio sulla strada: quasi fossimo alla guida di un grande SUV. La visibilità è garantita da un frontale corto e spiovente. Il comfort è assicurato, fra l’altro, da poggiatesta - questi sì iper-avvolgenti - che consentono di rilassare i muscoli del collo.
AL VOLANTE DELL’ENTERPRISESeduti al posto di guida ci si sente un po' come il comandante Kirk alla plancia di comando dell’astronave Enterprise. E non solo per il volante pieno di pulsanti e l'allure tecnologico, ma anche per il comfort... spaziale! La marcia è piacevole e rilassante, soprattutto quando si avvia la modalità massaggio lombare (a pagamento sulla versione Feel). Le sospensioni lavorano bene, assorbendo senza difficoltà le asperità del terreno, ottima l’insonorizzazione con una rumorosità ridotta ai minimi, grazie anche al propulsore silenzioso e poco ruggente.
IL PARCHEGGIO AUTOMATICO La comodità è assicurata anche dai molteplici sistemi elettronici di ausilio alla guida, molti dei quali sulla C4 sono però a pagamento. Per esempio il Pack Assist 360°, che prevede a partire da 1.350 euro sensori anteriori e posteriori di parcheggio, telecamera posteriore e sistema di sorveglianza dell’angolo cieco, utile nella guida in città. Il sistema di parcheggio automatico, presente sulla nostra C4 mi è parso soddisfacente e stupefacente: un bel gadget per colpire gli amici. Come però accade con la totalità di questi sistemi, non è in grado di gestire manovre in spazi ristrettissimi e impiego più tempo ad attivarlo che a effettuare la manovra io stesso.
ANALIZZIAMO LO SPRINT A proposito di manovre, ma da guidare, questa Citroen com'è? Al volante, il tre cilindri in linea PureTech 1.2 litri da 96 kW da 131 CV e 230 Nm di coppia massima ha sonorità più simili ai diesel che ai benzina. La coppia massima arriva presto, a 2.350 giri. Si nota però un leggero ritardo di risposta all'acceleratore: tanto quando lo premo quanto in rilascio, dovuti probabilmente al turbo e alla gestione delle emissioni. Lo sprint, in ogni caso, è vivace: più di quello che ci si potrebbe aspettare da un "milledue" su un'auto di queste dimensioni, che a vuoto pesa 1.355 kg.
I CONSUMI NEL MONDO REALE Al motore benzina è abbinato un cambio manuale a 6 rapporti, preciso in inserimento, ma in definitiva un po' anacronistico su una vettura di questo tipo. Il consiglio? Puntate senza indugio sull’automatico 8 rapporti: un optional da 2.100 euro. Per quanto riguarda i consumi, in autostrada a 130 km/h siamo attorno a 6,8 l/100 km, mentre la media registrata nel corso di tutta la prova era di circa 7,7 l/100 km, a fronte di un consumo dichiarato di 5,2 l/100 km nel ciclo misto NEDC.
PREZZIC4 Spacetourer parte di listino da 25.600 euro con l'allestimento Live e motore benzina con cambio manuale. La versione Feel, che abbiamo provato parte da 27.400 euro, prezzo che si avvicina ai 30.000 se si decide di montare il cambio automatico EAT8 8 rapporti e il pacchetto di ausilio al parcheggio Pack Assist 360°.