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Suzuki S-Cross: dove Sparta e Atene si incontrano


Avatar di Marco Congiu, il 12/02/18

6 anni fa - Tanta concretezza e consumi assenti, manca un po' di tecnologia

Suzuki S-Cross 2017. prezzo, prova, opinioni della 1.6 2WD Diesel Top

La Suzuki S-Cross è perfetta per chi ha bisogno di spazio a prezzi contenuti. Manca un po' di tecnologia per essere al top

VEDERE, SAPERE, PROVARE! Avevo già avuto modo di provare la Suzuki S-Cross restyling nel 2016, in occasione della sua presentazione italiana nel bresciano. In tutta onestà, ne rimasi colpito per quel sapiente mix di concretezza e robustezza tipici della casa nipponica così, una volta arrivata in Redazione la versione spinta dal 1.6 Diesel, ho deciso di rinfrescarmi la memoria. Pronti? Saliamo a bordo di questo SUV!

PRIMA OCCHIATA Le dimensioni della Suzuki S-Cross 2017 sono tipiche di un SUV di Segmento C: 4,30 metri di lunghezza per 1,79 di larghezza e quasi 1,60 di altezza fanno si che lo sport utility della casa giapponese rientri nella fascia di accesso alla categoria. Non troppo grande, non troppo piccola, quindi ingombri in città abbastanza contenuti e abitabilità che, a prima vista, dovrebbe essere confortevole. Lo stile è di quelli che dividono, con il frontale dominato da una grande griglia d'aerazione cromata e da linee tese. Nel complesso, comunque, la S-Cross 2017 sembra essere più grande di quanto in realtà non sia.

COM'È DENTRO Solida è spartana, la Suzuki S-Cross 2017 concede poco alla parola “lusso”, senza tuttavia rinunciare quasi a nulla. I sedili sono rivestiti in tessuto, l'abitacolo è ricco di plastiche croccanti ma allo stesso tempo ben assemblate. Sulla plancia domina il display touchscreen da 7” che rivela un sistema di infotainment essenziale a cui si abbinano MirrorLink ed Apple CarPlay, ma non Android Auto. E io ho un Galaxy Note 8, fate voi... I sedili riscaldati dell'allestimento Top completano un quadro nell'insieme ben riuscito ma che, come nella più pura delle tradizioni giapponesi, non urla in niente.

LO SPAZIO NON MANCA L'abitabilità della S-Cross restyling non è affatto male, anzi: un marcantonio alto più di un metro e novanta come me sta comodo sia sui sedili anteriori che sul divano posteriore senza particolari affanni. La capacità del bagagliaio, poi, anche se non è da record assoluto è comunque sufficiente: si parte dai 430 litri in configurazione standard per arrivare ai 1.269 abbattendo il divano posteriore.

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AGILE IN CITTÀ… Nonostante sia un SUV di Segmento C, la Suzuki S-Cross è comunque un'automobile agile. Nel traffico milanese dell'ora di punta, quando per intenderci si è letteralmente accerchiati da scooter e automobilisti inferociti, pronti a sfruttare ogni minimo varco per infilare chi li precede, la S-Cross 2017 si dimostra a suo agio. Lo sterzo è rapido e ben comunicativo, per nulla pesante. Il fatto che il volante sia multifunzione – caratteristica ormai da considerarsi come standard per le auto moderne – permette di avere sempre tutto a portata di mano senza distrazioni. Anche le sospensioni assorbono bene le comuni asperità di Milano, dalle buche al pavé passando per le rotaie del tram. Anche il sedile è confortevole: morbido ma sostenuto, sfrutta molto la posizione di guida rialzata tipica degli Sport Utility, offrendo una buona visuale a 360° senza troppi angoli ciechi. Anche se quel montante b è un po' invasivo in qualche circostanza...

...COMODA IN AUTOSTRADA Non abbiate assolutamente paura ad intraprendere grandi viaggi con la Suzuki S-Cross. A limite autostradale – e anche qualcosina in più, ma questo sarà un nostro segreto – non si avvertono quasi mai i classici fruscii aerodinamici. Il motore in prova, il 1.6 DDiS è un Diesel che si fa quasi amare: saranno i 120 CV per 320 Nm di coppia o i consumi bassissimi che ho rilevato in 5,2 l/100 km – a fronte di un dichiarato di 4,1 nel misto – ma senza dubbio questa S-Cross Diesel è una delle auto meno assetate su cui sia mai salito.

HO CAPITO, MA DAMMI TREGUA! A livello di assistenti alla guida a questa Suzuki non manca praticamente nulla: dal Cruise Control Adattivo alla retrocamera posteriore con indicatori di distanza, passando per sensori praticamente a 360° c'è praticamente tutto quanto possa servire su un'auto con queste caratteristiche. Un adas, però, ho davvero fatto fatica a digerire: il radar brake support. La frenata automatica d'emergenza, se fosse così su tutte le S-Cross, sarebbe davvero troppo invasiva: nelle classiche ripartenze durante le code, si fa davvero fatica a mettere il piede sul pedale del gas senza far suonare quasi istantaneamente l'allarme sonoro.

A CHI LA CONSIGLIEREI? Sicuramente valuterei l'acquisto della Suzuki S-Cross 1.6 DDiS se avessi bisogno di spazio e se facessi tanti km alla settimana. È un SUV adatto a chi ha una famiglia con bambini piccoli, oppure alla mamma che macina chilometri e si fa in quattro per portare i figli a calcio o a danza. Non le manca quasi nulle, in uno stile minimalista comunque riuscito nell'insieme. Per portarsi a casa la Suzuki S-Cross bisogna mettere in conto almeno 18.900 euro per la versione spinta dal 1.0 Boosterjet in allestimento Easy fino ai 31.690 per la S-Cross 2017 Star View con cambio DCT e trazione integrale Suzuki All Grip.


Pubblicato da Marco Congiu, 12/02/2018
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