RENAULT TWINGO Z.E. 22 kWh: COM'È FATTA E COME VA
RENAULUTION Trasformare un’iconica super utilitaria in una citycar a batteria? ''Perché no?'', si saranno detti i tecnici Renault pensando alla Twingo. E così, dopo il quadriclo Twizy e la compatta Zoe, la Casa francese spinge con fermezza sul pedale dell’elettrificazione presentando il suo quinto modello a zero emissioni. Questa nuova declinazione full-electric della francesina potrebbe però essere il suo canto del cigno: stando infatti alle ultime dichiarazioni dell’AD Luca De Meo, il costruttore d’oltralpe si prepara a uscire definitivamente dal segmento A - con buona pace di tutti coloro che amano sgusciare senza patemi fra semafori, incroci e rotonde (qui le dichiarazioni di Luca De Meo). Impensabile dunque farsi sfuggire l’opportunità di metterla alla frusta in un test-drive di lunga durata. E in effetti questo è quanto ho fatto nel corso delle vacanze natalizie: un periodo di tempo che mi ha permesso di mettere sotto la lente d’ingrandimento pregi e difetti dell’ultima nata della Losanga. I suoi segreti? Ve li svelo per filo e per segno nel diario di bordo che trovate qui sotto. En marche!
DESIGN: GEMELLA DIVERSA
Per distinguere Twingo Z.E dalla versione con motore a benzina serve davvero aguzzare le vista. Oltre all’assenza del bocchettone per il carburante - sostituito dalla presa di ricarica - si notano giusto l’effigie Z.E sul portellone posteriore, gli inserti sulla calandra e le stripes dedicate che scorrono in diagonale verso i brancardi. Quest’ultime sono però un’esclusiva dell’allestimento top di gamma Vibes Limited Edition. Lo avrete capito, le forme non sono state stravolte, e la Twingo a batterie è identica in tutto e per tutto alla gemella a pistoni, con l’unica differenza che una volta ruotata la chiave nel quadro, non c’è nessuno scoppiettio a segnalarci l’avviamento del motore, ma solo un lieve jingle (qui la prova della Twingo con motore benzina). Infine, scrutandola con attenzione, osservo una certa somiglianza con Smart EQ Forfour: nasce anch'essa sulla piattaforma modulare Edison, ma nella tedesca le linee sono un po' più serie e meno paffute.
Nuova Renault Twingo Z.E. Vibes Limited Edition
TUTTO AL POSTO GIUSTO Entrando in abitacolo scopro le sorprese più interessanti. Seppur la plastica rigida avvolga buona parte del cruscotto, noto con piacere che la strumentazione, il display principale e i tasti per il clima automatico sono ben posizionati e facilmente raggiungibili. Quest’ultimo ha però un’erogazione asfittica, che mi fa penare nelle fredde mattinate di dicembre (in compenso, posso sempre riscaldare il posto del guidatore e del passeggero). I sedili sono abbastanza avvolgenti e sono realizzati con materiali piacevoli al tatto. Il poggiatesta, inglobato nella seduta, ha un look sportiveggiante che mi ricorda quello della Mégane RS Trophy. Completo l’infotainment, che si avvale di uno schermo touchscreen da 7 pollici ben leggibile, molto intuitivo nell’utilizzo e con Apple CarPlay e Android Auto di serie su tutte le versioni. Più scarno invece il quadro strumenti, un po’ minimalista e âgée per un’elettrica contemporanea. Pratica infine la tasca sotto la console: c’è abbastanza spazio per svuotare le tasche, e con due prese USB per la ricarica dello smartphone. Peccato solo che manchi il poggiabraccio centrale, uno sfizio che per il sottoscritto è ormai irrinunciabile.
ABITABILITÀ DA CITTÀ
Il volante si regola solo in altezza. Guidatore e passeggero hanno ha disposizione lo spazio che basta per muovere senza impedimenti gambe e ginocchia e anche sul retro due adulti stanno abbastanza comodi. L’accesso al divanetto posteriore è facilitato dalle portiere con apertura ampia, che semplifica l’ingresso ai più alti. Lunga 3,62 metri, per 1,65 di larghezza e 154 centimetri di altezza, Twingo Z.E. conta su un bagagliaio identico a quello della gemella a benzina, e va da un minimo di 240 a un massimo di 980 litri con schienale ripiegato. Non si tratta di un record di categoria, ma il volume di carico è più che sufficiente per fronteggiare le necessità dell’uso in città e per sistemarci due trolley da viaggio. Anche con il divanetto reclinato poi, il piano resta ben sfruttabile, senza scomodi gradini, ma con la soglia d’accesso un tantino rialzata da terra.
Bagagliaio Twingo Z.E.
TRAZIONE POSTERIORE Nuova Twingo Z.E. è spinta da un motore elettrico sincrono con rotore avvolto da 81 CV di potenza e 160 Nm di coppia, alloggiato sull’asse posteriore. La trasmissione conta su un riduttore che trasferisce il moto direttamente al retrotreno, consentendo così alla francesina di scattare da 0 a 100 orari in 12,9 secondi e di raggiungere una velocità massima di 135 km/h. Ad alimentare il tutto una batteria agli ioni di litio da 22 kWh, che lavora sempre in un intervallo di temperatura ideale grazie all’apposito sistema di raffreddamento a liquido installato sotto il cofano. La Casa dichiara un’autonomia complessiva con gli accumulatori carichi di 180 km; un valore fra i più attendibili, e che nella vita reale si traduce in poco più di 165 km di percorrenza. Come sempre climatizzatore e sedili riscaldabili, se utilizzati con poca discrezione, si rivelano ben presto funzioni energivore, in grado di assorbire energia e limitare così il range di utilizzo.
IMPRESSIONI DI GUIDA
Su strada si apprezza una buona insonorizzazione dell’abitacolo, anche se alle alte velocità si nota qualche fruscio di troppo, e passando con brio su buche e pavé emergono leggeri scricchiolii. Il vero asso nella manica della citycar Renault è però il suo angolo di svolta davvero ridotto (solo 4,3 metri di raggio di sterzata) - che unito alla sua proverbiale maneggevolezza, mi ha sempre permesso di risolvere la pratica parcheggio senza affanni: chapeau! C’è da dire anche che chi si aspetta riprese e scatti al fulmicotone rimarrà deluso: l’erogazione della coppia è più dosata e va a braccetto con uno sterzo leggero, ma reattivo. La frenata è ben calibrata, il passaggio da decelerazione rigenerativa a rallentamento meccanico tramite pastiglie è praticamente impercettibile e anche il pedale si dimostra ben modulabile (qui la prova video di Twingo full-electric). L’auto dispone di tre diversi livelli di recupero di energia (B1, B2 e B3), che si comandano dalla leva del “cambio” e a cui si aggiunge la funzione ECO. Quest'ultima riduce l’assorbimento di corrente parzializzando la risposta dell’acceleratore e limitando il confort termico in abitacolo.
Nuova Renault Twingo Z.E. Vibes Limited Edition fra le curve
SPINE E COLONNINE Incuriosisce il fatto che, come ormai quasi tutte le elettriche sul mercato, Twingo Z.E. non disponga della presa CCS Combo2, quella che permette di ricaricare alle colonnine rapide in corrente continua. Tuttavia, a ben pensarci la scelta di Renault ha perfettamente senso: la taglia della batteria è sufficientemente piccola da essere ripristinata in tempi brevi anche da una colonnina pubblica in corrente alternata. Sfruttando infatti le postazioni con potenza da 22 kW (ormai piuttosto diffuse) il pieno richiede all’incirca un’ora e mezza. Anche collegandosi alla presa di casa da 2,3 kW l’attesa non è poi così drammatica e il 100% si raggiunge in meno di 10 ore: giusto una nottata, e Twingo Z.E. è bell'e che carica! Questa è anche la soluzione più economica, in quanto contiene la spesa in poco meno di 5 euro (dando per scontato che il vostro canone di fornitura elettrica si attesti intorno ai 0,2 euro/kWh). Sul fronte consumi Twingo full-electric conferma la sua vocazione cittadina facendo segnare 16,3 kWh/100 km nel ciclo urbano, un valore che supera invece quota 23,4 kWh/100 km viaggiando a 130 orari in autostrada.
VERSIONI E PREZZI
Renault Twingo Z.E è offerta in tre diversi allestimenti: Zen, Intens e Vibes Limited Edition come quella della mia prova. La entry level attacca a 22.950 e dispone di serie di climatizzatore automatico, accensione automatica fari e tergicristalli, assistenza alla partenza in salita, limitatore di velocità e sensori posteriori. La Intens da 24.150 euro aggiunge: cruise control, lane departure warning e telecamera di parcheggio. La top di gamma Vibes ha praticamente tutto di serie, e costa 24.850 euro. C’è da dire che mentre il cavo per la ricarica alle colonnine pubbliche in corrente alternata è standard su tutte e tre le varianti, quello per la ricarica dalla presa domestica è un optional che si paga 450 euro. Per finire, tutti i prezzi non considerano l’ecobonus statale e gli incentivi regionali, che possono ridurre sensibilmente l’esborso al momento dell’acquisto.
SCHEDA TECNICA RENAULT TWINGO Z.E. 22 KWH
Motore elettrico | Sincrono con rotore avvolto |
Potenza | 81 CV |
Coppia massima | 160 Nm |
Velocità | 135 km/h | da 0 a 100 km/h in 12,9 secondi |
Trazione | Posteriore |
Dimensioni | 3,62 x 1,65 x 1,54 m |
Massa complessiva | 1.178 kg |
Bagagliaio | da 240 a 980 litri |
Autonomia | 180 km (misto WLTP) |
Prezzo | Da 22.950 euro |
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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Twingo 1.0 SCe 65 CV Equilibre | 65 / 48 | 15.350 € |
Twingo 1.0 SCe 65 CV Urban Night | 65 / 48 | 17.650 € |
Twingo Electric 82 CV 22 kWh Equilibre | - / - | 24.050 € |
Twingo Electric 82 CV 22 kWh Techno | - / - | 25.250 € |
Twingo Electric 82 CV 22 kWh Urban Night | - / - | 26.350 € |
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Scheda, prezzi e dotazioni Renault Twingo