In redazione è arrivata una Renault Clio Esprit Alpine E-Tech Full Hybrid 145, versione di punta della compatta francese. I miei colleghi, quasi tutti con famiglia, hanno preferito accaparrarsi più spaziosi SUV ed è qui che un amore adolescenziale (il mio nei suoi confronti) ha trovato il giusto coronamento dopo anni. Scopriamo, tra pregi, difetti e sentimenti nascosti, com’è fatta e come va la piccola transalpina.
- Sogno realizzato
- Vista da fuori
- Vista da dentro
- Il motore ibrido
- Alla guida, pregi e difetti
- Versioni e prezzo
UN SOGNO FIN DA BAMBINO
Renault Clio Esprit Alpine E-Tech, un incontro scritto nel destino
“Quel plaisir de te revoir, ma chérie”. La liason tra me e la Renault Clio affonda le radici sul finire degli anni ‘90, quando per la prima volta me ne innamorai in versione Trofeo, avrò avuto si e no 5 anni. Tra infanzia e adolescenza l’ho guidata per ore alla Playstation grazie alle repliche virtuali presenti nei vari capitoli di “Gran Turismo”: Clio Williams e poi la V6 con motore centrale… inguidabile (almeno per me) alla console. Fatta la patente, però, il nostro rapporto s’è freddato: io povero teenager squattrinato non potevo certo permettermi le versioni sportive RS e la “base” era fuori discussione per un amante delle auto sportive. Ma come dice la canzone “Amici mai” di Venditti, certi amori fanno giri immensi e poi ritornano… Certo, ti ricordavo un po’ diversa? Cos’è cambiato, Clio?
VISTA DA FUORI
Renault Clio Esprit Alpine E-Tech, sportiva ma elegante
Crescendo ho imparato ad apprezzare l’eleganza e l’armonia, parafanghi alla Kim Kardashan e alettoni esagerati non fanno più per me, quindi apprezzo molto il look sportivo della versione Esprit Alpine: sportivo ma sobrio, elegante ma allo stesso tempo effervescente, come una coppa di champagne. Mi piacciono molto – e la distinguono dalle altre – la colorazione Blu Iron, i cerchi in lega da 17” La Flèche, che creano l’effetto del mono-dado con un chiaro tocco racing, il badge speciale Alpine e lo spoiler nel paraurti anteriore in grigio scisto opaco. Ma non è qui che le cose non mi quadrano… Provo a spostarmi all’interno dell’abitacolo.
VISTA DA DENTRO
Renault Clio Esprit Alpine E-Tech, l'abitacolo è cucito su misura per lei
Gli interni sono proprio come me li aspettavo: curati e sportivi, ma sempre senza esagerazioni pacchiane. Mi accoglie il sedile misto pelle/tessuto con logo Alpine ricamato, bello sagomato, quasi da auto sportiva, che fa il pari con le cuciture del volante e la pedaliera con inserti in alluminio. Al centro della plancia – morbida e realizzata con materiali piacevoli da toccare - trovo il sistema d’infotainment da 9,3” – dotato di connettività wireless con Apple CarPlay e Android Auto che fa il paio con quello da 10” dietro al volante. Sotto di lui i comandi per il clima automatico (che apprezzo essere fisici e non dentro menù), una presa 12V, due prese di ricarica USB (poco sotto c’è anche la piastra per quella a induzione) e una Aux per collegare i dispositivi all’impianto audio. A proposito di audio, le casse Bose rendono giustizia alle mie playlist, ma non farò mai l’abitudine al satellite dietro al volante per regolare il volume o cambiare le stazioni radio, lo trovo poco pratico e interferisce con le mie cosce importanti quando regolo il volante nella mia posizione di guida preferita.
Renault Clio Esprit Alpine E-Tech: da 301 a 979 litri di capacità utile
PASSEGGERI E BAGAGLI Sarà l’effetto total black degli interni, sarà per i vetri oscurati privacy, ma l’abitacolo non mi è sembrato molto luminoso e spazioso, ma sedendomi sul divano posteriore mi sono parzialmente ricreduto. La Clio non sarà certo una limousine, ma in 4,05 m di lunghezza fare di meglio rasenta il miracolo: in quattro adulti si riesce a viaggiare piuttosto comodi, con spazio sufficiente per chi siede dietro (se non si supera il metro e ottanta) per gambe e testa, nonostante la coda leggermente spiovente. Peccato per la mancanza di bocchette per la ventilazione o prese di ricarica, avrebbero reso la permanenza un po’ più ospitale. Se preparati con cura e un po’ di sacrificio del superfluo è possibile anche caricare dei bagagli, il baule varia da 301 a 979 litri ribaltando lo schienale dei sedili posteriori, divisibile in 1/3-2/3. Ma la mia inchiesta è ancora infruttuosa, qualcosa non quadra eppure sento di esserci vicino...
MOTORE
Non mi resta che accendere il motore e partire… et voilà, svelato l’arcano: la motorizzazione ibrida! Sacrilegio, altro che motore 2.0 della Williams, altro che V6, niente turbo 1.6 dell’ultima generazione, all’avvio nemmeno un borbottio, uno scoppio… nulla! Possibile che non ci sia più spazio per le piccole “bombe” che hanno fatto sognare negli anni ‘80-’90 e ‘00? La risposta già la sapete, la virata ecologica (imposta) alle case ha reso le hot hatch delle specie in via d’estinzione, con buona pace degli appassionati. A ben vedere, però, il motore della mia Renault Clio Esprit Alpine E-Tech Full hybrid 145 – come dice il nome – è capace di 145 CV di potenza massima di sistema - eh sì, al 1.6 aspirato da 94 CV arriva l’aiuto di quelli elettrici per ulteriori 51 Cv e 205 Nm di coppia, valori non lontani dall’idolatrato 2 litri della versione Williams… forse qualcosa di buono c’è, me ne convinco man mano che i chilometri scorrono sotto le ruote.
ALLA GUIDA
Renault Clio Esprit Alpine E-Tech 2024
L’esperienza di guida alla Clio è stata per certi versi sorprendente, vista da fuori – seppur elegante – ispira sportività, dinamismo, ma mi sono bastati pochi metri per capire che la francesina ha qualcosa di meglio da offrirmi, forse più adatta al Danilo maturo che a quello adolescente. Mi riferisco a fluidità e armonia: grazie al cambio automatico e alle partenze in elettrico, la Clio scorre per la città come l’acqua di fiume, clima ideale per affrontare il rientro verso casa in una Milano intasata all’ora di punta. Altri due aspetti che mi hanno conquistato sono l’ergonomia dei comandi principali – con sterzo, pedaliera e cambio (seppur automatico) facilmente raggiungibili – e l’insonorizzazione dell’abitacolo, tanto da farmi quasi sentire al volante di un’auto di segmento superiore.
CITTADINA MODELLO Nel traffico la compatta francese si divincola come una ragazzina nelle Galeries Lafayette durante i saldi, rapida e guizzante… e non c’è nemmeno bisogno di andare a “scomodare” la mappa Sport nel menù MultiSense. Già in ECO il motore sprinta con buon piglio, grazie alla prontezza tipica dell’alimentazione a batterie, e il volante si fa maneggiare con facilità e leggerezza senza però perdere precisione. Grazie ai rapporti rivisti con l’ultimo aggiornamento del sistema ibrido, oltre a beneficiare di maggior brio, la Clio garantisce ottimi consumi, preferendo in moltissime situazioni gli elettroni alla benzina. Questo si traduce in un valore incoraggiante: 3,7 l/100 km mostrato dallo strumento. Batteria che riesco a tenere sempre “tonica” spostando la leva del cambio su B, massimizzando l’accumulo dell’energia nelle fasi di rilascio dell’acceleratore. Peccato non ci sia una vera e propria guida “One-pedal”, nel traffico la trovo davvero comodissima.
Renault Clio Esprit Alpine E-Tech, in città con l'ibrido si va alla grande e si consuma poco
FUORI PORTA Con la due volumi francese limitarsi alla città sarebbe però riduttivo e anacronistico, d’altronde con una velocità massima autolimitata a 175 km/h e un consumo di 5,8 l/100 km, l’autostrada non è certo un tabù, e poi con sedili così confortevoli e un abitacolo ben insonorizzato, le lunghe percorrenze non impensieriscono. Sulle strade a scorrimento veloce – come è logico – mi da più spinta il motore termico, con l’elettrico che interviene quando c’è da veleggiare o per dare una spinta in più in caso di sorpasso. Ecco, solo in questo frangente la quiete dell’abitacolo viene un po’ a diminuire e, se devo dirla tutta, da quando affondo il piede sull’acceleratore a quando l’auto cambia di passo c’è qualche frazione di secondo di ritardo, forse l’unica nota stonata. Sulle Clio che usavo nei videogame o che sognavo da ragazzino, cruise control adattivo, mantenitore della corsia e altre “diavolerie” che leggono i segnali stradali o mi avvisano dell’arrivo di un pericolo dall’angolo cieco ovviamente non esistevano. Su Renault Clio Esprit Alpine, invece, ci sono e funzionano anche molto bene, tanto che non ho sentito la necessità di spegnere nessuno degli aiuti alla guida che, come vi abbiamo raccontato qui, finiscono per indispettire il conducente invece che assisterlo.
RICORDI DI GIOVENTÙ Ho mai guidato una Clio (sportiva)? No, almeno non nella realtà, ma mi ricordo i racconti – talvolta al limite della mitologia – dei ragazzi più grandi in spogliatoio dopo gli allenamenti. Utilitarie affilate come rasoi che avrebbero tenuto testa, almeno stando ai menestrelli di turno, a blasonate auto sportive. Non potendo fare un raffronto non so dirvi con certezza quanto a questa Espirt Alpine manchi in termini di sportività ed efficacia rispetto alle varie RS del passato, ma posso affermare che, per essere una compatta, quando c’è da guidare sono in poche a offrire lo stesso piacere di guida. Bontà del telaio, sterzo regolabile nella risposta grazie all’elettronica e sempre molto preciso, sospensioni piuttosto sostenute nella taratura e cerchi con misure sportive mi hanno fatto fare un salto a quando, con il joypad in mano, cercavo di battere il mio record sul circuito di turno. La Renault Clio del presente segue con precisione la traiettoria, non sottosterza in maniera fastidiosa e, anzi, offre ottima tenuta di strada. Ok, forse non ruggirà come le sue antenate, non avrà lo stesso scatto felino ed è un peccato che il cambio non abbia una modalità semi-automatica per “giocare” con i paddle, ma dopo una settimana in sua compagnia mi sono tornati i brufoli in faccia… non sono poi tante le auto che oggi riescono a farmi questo effetto. Un amore adolescenziale finalmente coronato, happy ending.
PREZZO E VERSIONI
Renault Clio Esprit Alpine E-Tech, vista laterale
Per la Renault Clio Esprit Alpine con motore E-Tech full hybrid bisogna mettere a budget una cifra superiore alla media per il segmento delle compatte, si parte infatti da 26.550 euro più eventuali accessori, pochi però quelli utili per davvero che rimangono esclusi dall'allestimento top di gamma. Volendo si potrebbe scegliere la motorizzazione a benzina con cambio manuale da 90 CV, ma il motore è decisamente meno performante e anche i consumi non sono al livello di quella ibrida; l'unico vantaggio sarebbe nel contenimento del prezzo d'acquisto... che parte da 19.550 euro, e se poi ve ne pentite?
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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Clio 1.0 SCe 65 CV evolution | 65 / 49 | 17.550 € |
Clio 1.0 TCe 90 CV evolution | 90 / 67 | 18.250 € |
Clio 1.0 TCe 100 CV GPL evolution | 101 / 74 | 19.050 € |
Clio 1.0 Blue dCi 100 CV evolution | 100 / 74 | 20.200 € |
Clio 1.0 TCe 90 CV techno | 90 / 67 | 20.500 € |
Clio 1.0 TCe 100 CV GPL techno | 101 / 74 | 21.300 € |
Clio 1.6 E-Tech Hybrid 145 CV evolution | 145 / 107 | 22.550 € |
Clio 1.0 TCe 90 CV techno esprit Alpine | 90 / 67 | 22.550 € |
Clio 1.6 E-Tech Hybrid 145 CV techno | 145 / 107 | 24.800 € |
Clio 1.6 E-Tech Hybrid 145 CV esprit Alpine | 145 / 107 | 28.650 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Renault Clio visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Renault Clio