Le ammiraglie rappresentano una nicchia di mercato piuttosto risicata, ma non per questo hanno meno fascino. Lunghissime, spesso più di cinque metri, con una linea classica e senza tempo, sono il fiore all’occhiello delle case, il loro biglietto da visita, la vetrina di soluzioni tecnologiche e stilistiche destinate ad arrivare, prima o poi, anche ai modelli “inferiori”. È il caso di DS 9, che la casa francese (brand premium di Citroen) propone solo in versione ibrida plug-in, a due e quattro ruote motrici.
- Linee sinuose: com’è fatta fuori
- Elegante e sontuosa: com’è fatta dentro
- Vita a bordo
- Infotainment e tecnologia
- Come un felino: in strada su DS 9
- Ammiraglia ibrida plug-in: powertrain ibrido
- Batteria e consumi
- Conclusioni e prezzo
- Scheda tecnica
LINEE SINUOSE: ECCO COME È FATTA FUORI DS 9
DS 9 Rivoli+: visuale frontale
C’è un aspetto che distingue l’ammiraglia francese dalla concorrenza: per strada attira molto di più gli sguardi della gente. In parte perché ce ne sono in giro di meno, ed è quindi più facile farsi distrarre dalle sue forme sinuose. In parte, però, per l’innegabile eleganza della sua linea e dai tanti, ricercati dettagli che la caratterizzano, e che la fanno spiccare rispetto alle “solite” tedesche Audi, BMW e Mercedes.
DS 9 Rivoli+: le luci anteriori
OCCHI DI GATTO I gruppi ottici anteriori, innanzitutto, che disegnano uno sguardo accigliato (accentuato dagli “artigli” luminosi sul paraurti) e che ruotano su se stessi quando l’auto si accende e si spegne, un omaggio alle DS degli anni Settanta, le prime a introdurre questa tecnologia. Il cofano, lungo e bombato, è impreziosito da una striscia cromata che lo attraversa a tutta lunghezza e termina in un fregio con la lettera “E” di Elegance.
DS 9 Rivoli+: visuale laterale
CHE LINEE! La fiancata è sinuosa, con il tetto arcuato che scivola dolcemente nel terzo volume, una nervatura che corre lungo tutta la carrozzeria e unisce idealmente i gruppi ottici anteriori e posteriori. Elegante la sottile cornice cromata attorno ai finestrini, stilose le maniglie a scomparsa che si fanno vedere solo quando serve. Ancor più riuscito il posteriore: in una tre volumi che sfiora i cinque metri, un risultato quasi sorprendente. Merito dei gruppi ottici sottili dalle sofisticate lavorazioni stile diamante, degli indicatori di direzione dinamici e delle piccole luci sulla parte alta del montante posteriore, accanto al lunotto, un altro richiamo alle frecce tonde dello “Squalo” francese.
COLORI Non stona neppure la carrozzeria Grigio Cristallo metallizzato di serie, che solitamente stronca sul nascere ogni velleità di eleganza. In alternativa è possibile avere DS 9 in altri quattro colori, tutti metallizzati (da 1.000 a 1.200 euro): Bianco Perla, Nero Perla, Grigio Platino e Blu Imperiale.
ELEGANTE E SONTUOSA: GLI INTERNI DI DS 9
DS 9 Rivoli+: sontuoso l'abitacolo in pelle viola
A bordo di DS 9 si respira un’atmosfera a dir poco sontuosa, men che discreta, al limite del barocco. La plancia è alta, imponente e senza plastiche a vista, almeno fino alla linea di cintura: tutto è ricoperto dalla pelle viola del pacchetto Opera (extra a 4.800 euro), con cuciture chiare a contrasto. Massiccia e alta la console centrale, che separa in maniera netta i due passeggeri anteriori, che possono contare su sedute morbidissime e avvolgenti.
DS 9 Rivoli+: l'orologio analogico che scompare spegnendo l'auto
CURATISSIMA Al netto di uno stile che non riscontra il mio gusto personale (ma è senza dubbio molto elegante), DS9 si contraddistingue per una cura e un’attenzione per i dettagli che raramente ho trovato altrove. Qualche esempio: l’orologio analogico a centro plancia che si richiude su se stesso allo spegnimento dell’auto, nascondendosi alla vista, o ancora, i montanti in alcantara scura e le maniglie sul tetto rivestite in pelle, una “chicca” del pacchetto Opera.
DS 9 Rivoli+: rombi, rombi ovunque
QUANTI DIAMANTI! L’elemento stilistico caratterizzante di DS è sempre stato il diamante, o almeno la sua forma stilizzata a rombo. Una figura che all’interno di DS9 ricorre in maniera quasi ossessiva, al limite dello stucchevole: si ritrova nei tasti sul volante, nei pulsanti sulla console centrale e nelle portiere, nelle finiture della plancia, perfino nella forma della telecamera a infrarossi dietro il volante, nella grafica della strumentazione digitale e dell'infotainment.
VITA A BORDO DI DS 9
La posizione di guida è comoda e razionale, con tante regolazioni per volante e sedile e la pedaliera bene in asse che aiuta a non stancarsi nei lunghi viaggi. Per i più pigri, c’è la funzione che fa arretrare automaticamente il sedile quando si spegne il motore per agevolare la discesa, e riposizionarlo nella posizione memorizzata quando ci si prepara a ripartire.
DS 9 Rivoli+: le memorie dei sedili
TU VEDI COSÌ COSÌ... Va un po’ meno bene sul fronte della visibilità: i montanti sono abbastanza ingombranti, sia quello anteriore sinistro (che limita la visuale nelle svolte e agli incroci) sia quello centrale, che non aiuta a vedere bene la strada quando si guarda a destra durante una manovra di immissione nel traffico. Non offrono grandi superfici neppure gli specchietti retrovisori né le vetrature. In diverse occasioni, specialmente nel traffico più congestionato, mi sono trovato a non essere perfettamente consapevole di quanto accadeva attorno a me.
... LEI INVECE VEDE BENISSIMO... Le cose migliorano molto in manovra: aiutato da un diametro di sterzata abbastanza contenuto (11 metri) e dalle telecamere con visuale a 360° (nel pacchetto DS Park Pilot, che comprende anche l’assistente di parcheggio, 500 euro) non ho mai avuto problemi a parcheggiare i quasi cinque metri di DS 9 anche in spazi tutto sommato angusti. Peccato solo per l’assenza di un tasto a portata di mano per attivare le telecamere su richiesta, e non solo quando si riducono i centimetri tra l’auto e un ostacolo.
DS 9 Rivoli+: comodi e pratici i vani nel tunnel centrale
... ANCHE DI NOTTE Disponibile come optional (1.500 euro per Rivoli+, 1.950 euro per PerformanceLine+), DS 9 può montare l’ottimo ed efficiente pacchetto Night Vision, una telecamera capace di “vedere” ciclisti e pedoni al buio, evidenziandoli nella strumentazione digitale dietro il volante. L’abbiamo vista anche sulla Peugeot 3008 (le due case appartengono allo stesso gruppo): qui il nostro approfondimento.
DS 9 Rivoli+: la leva del cambio automatico a otto rapporti
PRATICA A METÀ La console centrale ospita la bella leva del cambio automatico a otto rapporti e il selettore delle modalità di guida. Qui trovano posto anche i comandi per gli alzavetro: una soluzione che non vedevo da anni e a cui fatico ad abituarmi, soprattutto quando devo aprire il finestrino del passeggero. Bene la quantità e la capacità dei vani: i due più vicini al cambio (uno con la piastra per la ricarica wireless) hanno una buona capienza e sono dotati di sportellini di chiusura, per nascondere il loro contenuto agli sguardi indiscreti. Mancano Apple CarPlay e Android Auto wireless, che costringono ad avere un cavo che gironzola per l’auto, e che crea senso di disordine in una lounge altrimenti elegante e raffinata.
INFOTAINMENT E TECNOLOGIA
Il display da 12” dell’infotainment è in posizione un po’ più bassa rispetto agli schermi a sbalzo che usano un po’ tutti i costruttori, ma non per questo risulta scomodo da consultare. È molto scomoda invece la fila di comandi a sfioramento che si trova subito sotto, perché quando si avvicina la mano per toccare lo schermo si finisce molto spesso per attivarne qualcuno inavvertitamente. Scoprendo, quando il caldo si fa insopportabile, che per impostare il navigatore avevi spento il climatizzatore.
DS 9 Rivoli+: scomodi i pulsanti a sfioramento sotto il display centrale
GIRA VELOCE Superata l’ossessione francese per i diamanti, l’interfaccia dell’infotainment è veloce nella risposta e discretamente intuitiva, con le principali funzioni a portata di mano. Sullo schermo sono sempre visibili i comandi per variare la temperatura del climatizzatore, avviare il riscaldamento o la ventilazione dei sedili, o inviare segnalazioni di problemi (traffico, incidenti) lungo il tragitto. Altre funzioni, come la personalizzazione delle luci ambientali o l’equalizzatore dell’impianto audio, sono invece più nascoste all’interno dei sottomenu secondari. Sull’esemplare dell’auto in prova alcune impostazioni venivano resettate a ogni spegnimento del motore: tra queste la modalità di guida, il tergicristallo automatico e la sorgente predefinita dei file multimediali.
DS 9 Rivoli+: la grafica a rombo del cruscotto digitale
STRUMENTAZIONE DIGITALE Da 12” anche il cruscotto digitale dietro il volante: tramite i pulsanti sulle razze e un menu dedicato dell’infotainment è possibile scegliere quali informazioni visualizzare, ma l’ossessione per la grafica romboidale e i diamanti rende il quadro d’insieme non di facile lettura, meno immediata rispetto a un’impostazione più tradizionale. La telecamera a raggi infrarossi sul piantone del volante (anch’essa di forma romboidale!) legge gli occhi del guidatore e avverte quando si distrae oppure mostra segni di stanchezza: utile, ma molto conservativa, lancia allarmi anche quando si gira lo sguardo per vedere se arrivano auto prima di immettersi in una rotatoria.
COME UN FELINO: IN STRADA CON DS 9
C’è una funzione di massaggio dei sedili (anteriori e posteriori) che si chiama “Cat’s Paw”, e che ricorda quella di un gatto che fa il “pane”. Alterna gli otto punti di massaggio dello schienale, e tra le tante disponibili è di gran lunga la più rilassante. Ed è proprio il gatto l’animale che meglio descrive DS 9, sia per la silenziosità di marcia che per l’agilità che riesce a sfoderare in un battito di ciglia.
DS 9 Rivoli+: motore plug-in e batteria da 15,9 kWh
COMFORT TOTALE Auto del genere nascono con l’obiettivo primario di far viaggiare comodi tutti quanti. Più di mille km sotto le ruote, una breve fuga romantica tra Milano e Nizza, ma anche per muoversi in città, e non ho alcun dubbio che la casa francese abbia centrato il bersaglio alla perfezione. Tutto, sulla tre volumi parigina, è pensato per il comfort e la serenità a bordo, a cominciare dalle sospensioni idrauliche intelligenti che leggono la strada da una telecamera situata nel parabrezza e adeguano la loro taratura in base alle condizioni dell’asfalto. Molto efficace e per nulla invasiva la guida assistita di secondo livello, rapida nell’entrare in funzione, con cruise control adattivo, funzione start&stop, mantenimento attivo della corsia di marcia. Sull’allestimento Rivoli+ le funzioni di aiuto alla guida sono di serie, compresi il monitoraggio dell’angolo cieco e la frenata automatica d’emergenza fino a 140 km/h.
DS 9 Rivoli+: i cerchi in lega da 20''
SI VIAGGIA NELLA BAMBAGIA Da prima della classe anche l’insonorizzazione dell’abitacolo, che giusto a velocità di codice in autostrada fa filtrare qualche fruscio aerodinamico. Si riesce sempre a conversare senza alzare di mezzo decibel il tono della voce, e a godersi l’ottimo hifi Focal Electra (optional da 1.050 euro) senza dover sparare il volume a cannone. Un impianto dalla resa eccellente, con bassi profondi, senza distorsioni e alti cristallini. Se spalancato, il grande tetto in vetro ad apertura elettrica (nel pacchetto Opera) rompe il silenzio e l’atmosfera ovattata, ma aiuta ad affrontare con minor senso di inadeguatezza le strade di Montecarlo e il viavai di Bentley e Ferrari scoperte.
DS 9 Rivoli+: l'ammiraglia francese da 250 CV
E LA SECONDA FILA? Tanto il comfort anche per chi viaggia dietro, che su un’auto del genere merita la stessa attenzione di chi siede davanti: lo spazio abbonda, i comodissimi sedili offrono le medesime funzioni di massaggio, ventilazione e riscaldamento (richiamabili dai pulsanti presenti nel bracciolo centrale). Il mobiletto centrale ha una plancetta di comando per la temperatura del climatizzatore trizona e due prese USB. Ottimo il lavoro delle sospensioni al posteriore, con un sistema multilink che assorbe bene buche e asperità e non fa soffrire la schiena dei passeggeri.
AMMIRAGLIA IBRIDA PLUG-IN: IL POWERTRAIN IBRIDO
DS 9 Rivoli+: il powertrain ibrido plug-in
Il rumore del motore? Non pervenuto, almeno fin quando si viaggia in relax. Il powertrain ibrido è composto da un 1.6 turbo benzina da 200 CV abbinato a un motore elettrico da 110 CV, per una potenza combinata di 250 CV e una coppia massima di 360 Nm. Con la batteria carica, in modalità ibrida, DS 9 regala un’erogazione fluida, lineare e senza scossoni, generosa nelle prestazioni ma discreta nel farsi sentire.
DS 9 Rivoli+: su richiesta c'è anche con trazione integrale
SPUNTO OK Ottimo lo spunto e la ripresa, con il motore elettrico che spinge mentre il termico sale di giri e il cambio scala di una marcia - senza troppa fretta, va detto. Con la batteria a “terra” le prestazioni sono un po’ meno vivaci e il rumore del motore tende a farsi sentire un po’ di più, senza comunque risultare fastidioso. L’otto rapporti assicura cambi marcia inavvertibili, ma se vi piace guidare veloce troverete più divertenti le palette dietro il volante.
È SEMPRE EDUCATA DS 9 predilige la guida compassata, da autista, con lo sterzo morbido e per nulla affaticante, ma rimane comunque un’auto dal comportamento prevedibile e sicuro, anche se si alza il ritmo: gli inserimenti in curva sono pronti, e nei cambi di direzione la tre volumi francese rimane ben piantata a terra, senza mai scomporsi, aiutata anche da un’elettronica efficace.
ELETTRICO? SÌ, MA SENZA ESAGERARE
DS 9 Rivoli+: visuale posteriore
Al ritiro dell’auto, con la batteria al 100%, il computer di bordo segnava un’autonomia in modalità elettrica di 22 km. Un valore non molto promettente, ma va detto che il computer calcola questo valore dinamicamente, in base allo stile di guida. Ufficialmente, da scheda tecnica, la batteria da 15,6 kWh dovrebbe bastare per percorrere 61 km senza consumare benzina. Come spesso accade, la realtà sta nel mezzo: tenendo il piede molto leggero (ma il climatizzatore acceso), ho coperto a batteria 41 km abbondanti. Un valore non altissimo, ma che per un’auto di quasi due tonnellate di stazza risulta adatto per muoversi serenamente nei centri storici e nelle ZTL cittadine. La ricarica in corrente alternata accetta potenze fino a 7,4 kW, che alle colonnine pubbliche permette di fare il pieno in poco più di due ore.
DS 9 Rivoli+: la presa di ricarica (fino a 7,4 kW)
CONSUMI (QUASI) DA UTILITARIA Mi hanno invece stupito, in positivo, i consumi a benzina: al termine della prova il computer di bordo segnava 1.148 km percorsi, che comprendono il viaggio andata e ritorno da Nizza (tanta autostrada, ma anche tantissimi cantieri), passeggiate a tetto aperto lungo la promenade della città francese e nella vicina Montecarlo, statali e traffico delle tangenziali milanesi, con un consumo di 14 litri per 100 km, pari a 7,1 l/100 km. In città, nel traffico dell’ora di punta, con la batteria a terra non ho mai consumato più di 9 l/100 km, pari a circa 11 km con un litro. Davvero niente male.
CONCLUSIONI E PREZZO DI DS 9
Prima ancora di salire sull’ammiraglia francese mi aspettavo di viaggiare in prima classe (che è uno step sopra la business, eh!), e non sono affatto rimasto deluso. Ci si muove sempre sul velluto, silenziosi come un gatto. E come i gatti, DS 9 sfodera una più che discreta agilità, senza pretendere troppe soste al distributore.
DS 9 Rivoli+: il fregio cromato sul cofano
C’È ANCHE 4X4 La DS 9 Rivoli+ della nostra prova costa 61.700 euro, ma l’ammiraglia francese è disponibile anche nell’allestimento PerformanceLine+, che privilegia il look sportivo, e nella motorizzazione (sempre ibrida plug-in) 4x4 360, con un secondo motore elettrico al posteriore e una batteria di minori dimensioni (11,9 contro 15,6 kWh).
DS 9 Rivoli+: schienale posteriore abbassato
OCCHIO AL DIVANO Sull’esemplare in prova erano montati i pacchetti DS Park Pilot (500 euro), DS Night Vision (1.500 euro), Easy Access (per entrare e uscire senza togliere chiave dalla tasca, 500 euro), l’impianto stereo Focal Electra (1.050 euro) e il pacchetto Opera Art Rubis da 4.800 euro, che comprende i rivestimenti in pelle viola, i sedili anteriori e posteriori riscaldabili, ventilati e con massaggio, il tetto panoramico, le luci ambientali e la pedaliera in alluminio. Unico neo, con questo optional si perde il divano frazionato 40/60 e la botola passante per sci: lo schienale diventa un “blocco” unico molto pesante da alzare e abbassare. Il prezzo finale dell’auto in prova è di 70.050 euro.
SCHEDA TECNICA DI DS 9
Motore termico | 1.598 cc, 4 cilindri turbo benzina |
Potenza motore termico | 200 CV |
Coppia motore termico | 300 Nm |
Motore elettrico | 110 CV |
Coppia motore elettrico | 320 Nm |
Potenza combinata | 300 CV |
Coppia combinata | 360 Nm |
Velocità | 240 km/h |
Da 0 a 100 km/h | 8,1 secondi |
Batteria | 15,9 kWh |
Autonomia | 61 km (ciclo misto WLTP) |
Ricarica | Da 2 a 7,5 ore |
Cambio | Automatico a 8 rapporti |
Trazione | Anteriore |
Dimensioni | 4.934 x 1.932 x 1.460 mm |
Peso | 1.839 kg |
Massa rimorchiabile | 1.300 kg |
Bagagliaio | 510 litri |
Diametro di sterzata | 11 metri |
Consumo misto | 1,5 l/100 km |
Emissioni CO2 | 29 g/km |
Capacità serbatoio | 42 litri |
Prezzo | Da 58.700 euro |