Quante crossover cabrio avete visto in vita vostra? A memoria, l’unica rivale di un’auto come T-Roc Cabriolet è Range Rover Evoque Cabrio, che però è uscita dai listini nel 2019, con la rapidità con cui vi è entrata tre anni prima. Al momento, se per voi il sole sorge e tramonta nei SUV, ma al tempo stesso non sapete rinunciare al fascino di una cabrio, l’unica alternativa praticabile è la compatta T-Roc Cabriolet, che ho avuto il piacere di guidare in lungo e in largo per l’Italia per due settimane. Salite in macchina con me, che spalanchiamo la capote e vi racconto com'è andata!
- Un look inconfondibile
- Abitacolo familiare
- Le sette regole per chi viaggia in cabriolet
- Come va su strada
- Prezzi e allestimenti
- Scheda tecnica
UN LOOK INCONFONDIBILE
Volkswagen T-Roc Cabriolet: visuale laterale con capote aperta
Non è che ci si possa perdere in mille discussioni sull’estetica di un’auto del genere: o piace tantissimo, oppure no, senza mezze misure. Perché quando pensi alle cabrio la mente corre subito alle Mercedes o alle Jaguar, bassissime e dal fascino irresistibile. Vedere un crossover come T-Roc perdere “la testa” è strano, ma riesce comunque a stregare e a catturare gli sguardi, come solo un’auto scoperta è in grado di fare. Con il pregio di proporzioni ben riuscite, che non accusano il colpo delle modifiche strutturali.
Volkswagen T-Roc Cabriolet: visuale frontale
LOOK SPORTIVO Identica fino al montante anteriore, le differenze cominciano dalle portiere, che non sono più quattro ma solo due, per questioni di sicurezza (in particolar modo per alloggiare i rollbar che fuoriescono da soli in caso di ribaltamento). Ne guadagna lo slancio della linea, anche da chiusa, che la fa sembrare quasi un SUV coupé. Sparisce anche il portellone, sostituito da una coda quasi da tre volumi, sormontata da uno sportivo spoiler nero lucido.
Volkswagen T-Roc Cabriolet: lo spoiler posteriore
SU CON LA VITA! L’esemplare in prova era in colore grigio scuro metallizzato: inguardabile. Non me ne vogliano a Wolfsburg, ma una tinta del genere non dovrebbe neppure essere disponibile per un’auto del genere. Specialmente se, come in questo caso, è abbinata agli interni di serie. Non fraintendetemi: è tutto fatto come si deve, con materiali e accostamenti curati, come ci si aspetta da una Volkswagen, ma su una macchina del genere avrei apprezzato un po’ di colore in più, e non la consueta impiattata di neri e grigi scuri. Il mio consiglio? Attingete alla lista degli optional, e osate: la tavolozza non è sterminata, ma si può scegliere tra il bianco pastello (475 euro) o uno dei diversi blu disponibili, compreso il turchese (senza sovrapprezzo). Volendo esagerare c’è la combo vernice Kings Red (910 euro) con inserti decorativi interni dello stesso colore (120 euro). I sedili in pelle chiara costano parecchio: 2.420 euro, ma sono anche riscaldabili.
ABITACOLO FAMILIARE
Volkswagen T-Roc Cabriolet: ben studiato l'abitacolo
L’abitacolo è lo stesso della versione chiusa a cinque porte (qui la prova su strada), pratico e ben fatto: le plastiche sono tutte durette, con le uniche eccezioni dei braccioli nelle portiere e nella parte superiore della plancia, rivestita in pelle. Un pignolo come me apprezza il dettaglio del fondo antiscivolo delle tasche nelle portiere, che evita che gli oggetti al suo interno ruzzolino in movimento. Tanta la plastica nera lucida su plancia e tunnel centrale, che ultimamente tanto piace ai designer del gruppo Volkswagen e che io vorrei invece vedere messa al bando, insieme a tutte le ditate che ci rimangono sopra. Per fortuna è optional.
PER VIAGGIARE SCIALLI Le sedute sono più comode che contenitive, con pratiche regolazioni manuali (quelle elettriche sono nel pacchetto dei sedili in pelle): una scelta che mi sento di condividere pienamente, adatta a un’auto a vocazione turistica come questa, da guidare in relax godendosi il paesaggio. La capote in tela scura si apre e si chiude elettricamente - fino a 30 km/h - in una manciata di secondi con la pressione di un tasto. Comodo il comando per abbassare o alzare contemporaneamente tutti i finestrini, così come lo spegnimento automatico del condizionatore quando si apre la capote.
Volkswagen T-Roc Cabriolet: visuale di 3/4 posteriore con capote semi aperta
FRANGIVENTO Optional da 425 euro, sono soldi ben spesi: si monta in pochi secondi, occupando l’intera seconda fila, e riduce in maniera sensibile le turbolenze - ma non il rumore - di quando si viaggia ad alta velocità, permettendo così di godersi il cielo sopra la testa anche in autostrada o in tangenziale. E quando non serve più, si smonta altrettanto rapidamente e si nasconde nel doppiofondo del bagagliaio.
Volkswagen T-Roc Cabriolet: il volante con i pratici tasti fisici
TECH TOUCH Il cruscotto digitale da 10,25” è quello di sempre, leggibile e ben fatto: offre diverse modalità di visualizzazione e può essere configurato per tenere sott’occhio le informazioni che si desiderano. Comodi i tasti fisici sulle razze del volante, meno quelli a sfioramento per controllare il navigatore. Lo schermo dell’infotainment ha una diagonale da 8” e offre una risoluzione solo discreta. Il navigatore è optional (da 695 a 1.930 euro, con schermo più grande) oppure da acquistare in un secondo momento nello shop Volkswagen. Un problema facilmente aggirabile dal fatto che Apple CarPlay e Android Auto sono wireless, di serie.
LE SETTE REGOLE PER CHI VIAGGIA IN CABRIO
Quando si sale a bordo di una scoperta il rischio di rimanere delusi è davvero basso, ma ci sono comunque alcune cose da mettere in conto, e che è bene sapere, soprattutto nel caso di un modello compatto come questo.
Volkswagen T-Roc Cabriolet: visuale di 3/4 anteriore
1. SENTO TUTTO Viaggiare con il cielo sopra la testa regala una sensazione di libertà indescrivibile, oltre che una visibilità senza eguali. Dall’alto di una crossover come T-Roc, poi, la strada non ha davvero segreti, non importa quanto sia buio un angolo di svolta. In compenso, in abitacolo entra non solo l’aroma delle ortensie o delle margherite di campo, ma anche tutti gli odori della strada, a partire dai fumi di scarico di chi ci sta davanti. Allo stesso modo, scoprirete che non hanno segreti le conversazioni: quelle dei passanti quando siete in colonna, così come le vostre.
2. DON’T FEAR THE SWEAT In un’estate torrida come questa, sudare è inevitabile. Su una cabrio, però, viaggiando magari in pieno sole, il problema si amplifica ulteriormente, specialmente per la schiena. Su T-Roc non aiutano i rivestimenti dei sedili, robusti e resistenti alle intemperie (com’è giusto che sia) ma proprio per questo poco traspiranti. E la ventilazione delle sedute non è prevista, neppure tra gli optional. Ah, se l’auto accanto decide di pulire il parabrezza, una piccola doccia indesiderata è assicurata.
Volkswagen T-Roc Cabriolet: il cambio DSG funziona come un orologio svizzero
3. SILENZIO? AHAH Ok, quando si va in giro con la capote aperta ci sono aria e rumore in quantità e il volume (della voce e dello stereo) va alzato proporzionalmente con la velocità. Ma chi se ne frega, giusto? A capote chiusa l’insonorizzazione di T-Roc Cabriolet è più che discreta: fino a 90 all’ora si riesce a parlare a livelli normali, come su una “chiusa” qualsiasi.
4. CONTORSIONISMI Le due porte complicano un po’ la vita a chi deve salire dietro, ma offrono anche l’opportunità di cimentarsi in ardite mosse ginniche a chiunque voglia entrare in macchina con un balzo. Solo, assicuratevi di avere giunture e legamenti in ordine (o almeno, di essere anagraficamente abili). In condizioni normali, magari con la capote chiusa, per accedere alle anguste sedute posteriori si deve reclinare lo schienale di quelle anteriori tramite una leva dedicata.
Volkswagen T-Roc Cabriolet: il bagagliaio
5. POCO SPAZIO... La T-Roc Cabriolet è un’auto compatta, e chi siede dietro deve fare i conti con pochi cm a disposizione per le gambe. A questo si aggiunge il fatto che il comfort per i passeggeri posteriori è limitato: non ci sono tasche laterali, nel mobiletto centrale ci sono solo due minuscole bocchette del clima, messe lì più per dire che ci sono che per rinfrescare. In compenso, sono disponibili due prese USB-C, che si aggiungono alle altrettante nella console centrale.
6. ... E POCHI BAGAGLI Il bagagliaio, ben rifinito e rivestito, ha una capacità di 280 litri. Pochi, ma comunque sufficienti per le incombenze di tutti i giorni (come la spesa settimanale di una famiglia) o una vacanza per due. Oltre al doppiofondo (che può accogliere il frangivento) si possono abbassare separatamente gli schienali della seconda fila: si forma un alto gradino, e il passaggio dal baule all’abitacolo è molto stretto per via dei rollbar.
Volkswagen T-Roc Cabriolet: il comodo frangivento per quando si va in autostrada
7. OCCHIO ALLE USTIONI Se l’auto rimane ferma al sole, plastiche e lamiere diventano roventi: occhio quando salite e volete fare i giovani con il braccio appoggiato alla portiera (parlo per esperienza personale!). Non esistono scomparti climatizzati, ma neppure ventilati, né il vano sotto il bracciolo centrale né il cassetto portaoggetti (capiente e con l’apertura frenata). Si scalda - tanto - anche il bagagliaio: sotto il sole diventa un forno, e lo rimane a lungo.
COME VA SU STRADA
Il 1.5 quattro cilindri turbobenzina da 150 CV e 250 Nm di coppia ha un temperamento discretamente spigliato, specialmente se abbinato al granitico doppia frizione DSG a sette rapporti come sull’esemplare della nostra prova. I quasi 200 kg extra che le modifiche strutturali all’auto aggiungono sulla bilancia si fanno sentire, specialmente in ripresa, meno pronta di quanto mi sarei aspettato.
Volkswagen T-Roc Cabriolet: il 1.5 TSI da 150 CV ha una buona verve
ONESTA T-Roc Cabriolet non è un’auto con cui esagerare, ma permette comunque di divertirsi, specialmente nel misto veloce, grazie al rollio ridotto e al comportamento prevedibile e mai scomposto. Lo sterzo è leggero alle basse velocità, ma alzando l’andatura si rivela preciso negli inserimenti in curva, capace di comunicare bene dove sta andando il muso, e di restituire un buon feeling con la strada. Ottima la frenata, con un pedale ben modulabile e spazi di arresto contenuti. Le sospensioni sono più rigide rispetto alla T-Roc normale, e questo rende l’auto meglio piantata in strada ma meno confortevole sullo sconnesso: in questo, non aiutano gli eleganti - e vistosi - cerchi in lega da 19” (di serie sono da 18”).
Volkswagen T-Roc Cabriolet: i cerchi in lega da 19 pollici
ADAS Di serie T-Roc Cabriolet prevede il cruise control adattivo, la frenata di emergenza e l’assistente di parcheggio. Caldamente consigliato, anche perché non troppo costoso (750 euro), il pacchetto IQ. Drive che aggiunge il mantenimento di corsia e il prezioso monitoraggio dell’angolo cieco.
CONSUMI Le aspettative non erano altissime, considerato il maggior peso dell’auto e il fatto che, degli oltre mille km percorsi a bordo di T-Roc Cabrio, la stragrande maggioranza sono stati con la capote aperta. Le cose sono andate meglio del previsto, invece: in città, in base anche alle condizioni del traffico, i consumi oscillano tra gli 8 l/100 km (pari a 12,5 km/litro) e i 10 l/100 km. In tangenziale si viaggia tranquillamente sui 5,5 l/100 km, pari a più di 18 km con un litro, mentre in autostrada siamo sui 7 l/100 km, pari a circa 14 km con un litro di benzina. Il dato cumulativo del computer di bordo, con 1.126 km percorsi a una velocità media di 57 km/h, segna un consumo medio di 6,8 l/100 km, pari a 14,7 km con un litro.
PREZZI E ALLESTIMENTI
Volkswagen T-Roc Cabriolet è offerto in due motorizzazioni, il 1.0 tre cilindri da 110 CV e il 1.5 di questa prova, con o senza cambio DSG. L’unico allestimento disponibile è quello Style, che di serie prevede - tra le altre - cruise control adattivo, connettività wireless per smartphone, clima automatico bizona, fari a LED davanti e dietro, cerchi in lega da 18”, assistente di parcheggio, sei altoparlanti e specchietti richiudibili elettricamente.
Volkswagen T-Roc Cabriolet: il frontale è uguale alla versione normale
L’AUTO DELLA PROVA Il modello provato è il 1.5 con cambio DSG, che costa 41.550 euro. A questi si aggiungono il pacchetto estetico Black Style (475 euro), il frangivento (425 euro), il pacchetto Tech (ingresso keyless, cerchi da 19”, ADAS evoluti, 1.290 euro) e la retrocamera di parcheggio (400 euro). Prezzo totale: 44.140 euro. Suggerimento: lasciate pure a casa il nero lucido e la telecamera, e investite i soldi risparmiati nel pacchetto Sport: 645 euro che aggiungono sospensioni sportive, selezione dei profili di guida e sterzo progressivo.
SCHEDA TECNICA VOLKSWAGEN T-ROC CABRIOLET 1.5 DSG STYLE
Dimensioni | 4.286 x 1.811 x 1.527 mm |
Passo | 2.630 mm |
Peso | 1454 kg |
Trazione | Anteriore |
Motore | 4 cilindri in linea turbobenzina, 1498cc |
Cambio | DSG, 7 rapporti |
Potenza | 150 CV / 110 kW |
Coppia massima | 250 Nm |
Velocità massima | 203 km/h |
Accelerazione 0-100 km/h | 9,4 secondi |
Bagagliaio | 280 litri |
Serbatoio | 50 litri |
Diametro di sterzata | 11 metri |
Consumo dichiarato | 6,5 l/100 km |
Emissioni CO2 | 150 g/km |
Omologazione | Euro6 |
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
---|---|---|
T-Roc Cabriolet 1.0 TSI 110 CV Style | 110 / 81 | 38.100 € |
T-Roc Cabriolet 1.5 TSI ACT 150 CV Style | 150 / 110 | 40.800 € |
T-Roc Cabriolet 1.5 TSI ACT 150 CV Style DSG | 150 / 110 | 42.900 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Volkswagen T-Roc Cabriolet visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Volkswagen T-Roc Cabriolet