Ecco come va il SUV francese con il nuovo diesel e il cambio manuale a 6 marce
STRANO MIX Ora che la Peugeot 3008 monta il nuovo cambio EAT8 praticamente su tutta la gamma, questa versione con cambio manuale a sei marce, con la quale ho convissuto per una dozzina di giorni, diventa quasi anacronistica. Trattandosi oltretutto di una GT-Line, vien difficile pensare che un potenziale cliente si lascerebbe tentare dai lussi (prevalentemente estetici) dell'allestimento più ricco andando a risparmiare (anche se parliamo di quasi 2.000 euro) sulla comodità del cambio automatico. Di un buon cambio automatico, come l'otto rapporti fornito da Aisin che la Peugeot 3008 monta da qualche mese.
VADO AL SUCCO Magari è un automobilista che odia la guida automatica. Possibile. Ma preferisco dimenticare per un attimo le chiccherie dell'allestimento dell'esemplare in prova e calarmi nei panni di chi, a un ragionevole prezzo di listino di 29.900 sceglierebbe questo SUV così come l'ho guidato io: a gasolio, con il motore 1.5 da 130 cv (il più piccolo diesel) e cambio manuale a 6 marce.
DI QUALITA' Con la nuova Peugeot 3008 ci si può anche accontentare, perché comunque si parte alto. Da un'auto che abbina qualità costruttiva a uno stile sofisticato negli interni e di forte impatto su strada. Magari le linee – obiettivamente piuttosto calcate – alla lunga potrebbero stancare, rispetto a quelle – chessò – di una Tiguan o di una Tucson, più sobrie ed equilibrate. Mettendosi al volante della francese, però, ci si sente un po' speciali. Con quella plancia avvolgente, i pulsanti dei comandi da suonare come un pianoforte e la strumentazione digitale, che è di serie – a prescindere dall'allestimento - come il clima bi-zona e il monitor dell'infotainment da 8''.
Nuova Peugeot 3008, l'i-Cockpit e gli interni della versione GT Line
BEST SELLER La bontà del progetto si misura anche nella qualità dei materiali, dei rivestimenti e nella precisione dei montaggi della nuova 3008: tutti elementi che hanno convinto anche i più scettici giornalisti europei, quando, nel 2017, è stata premiata come auto dell'anno, bagnando il naso a concorrenti del calibro dell'Alfa Romeo Giulia. Un'alchimia difficilmente vincente, se non avesse incluso il piacere di guida. Che è il terzo e decisivo segreto del successo di quest'auto – quasi 17.000 esemplari venduti in Italia lo scorso anno e la certezza di superare quota 20.000 (forse anche 25.000) nel 2018 (dati UNRAE).
PICCOLO E' BELLO L'i-Cockpit è un'altra scelta forte, che stando ai numeri paga. Favorisce chi ama tenere il volante basso – come il sottoscritto – anche in un posto guida rialzato, anche se le sue dimensioni ridotte richiedono un minimo di adattamento, prima di riuscire a pennellare le curve ad intuito. In tal caso si può comunque contare su una buona sensibilità dello sterzo, così come sulla sua profondità quando, invece, si fa manovra in spazi stretti. Mettendo in “Sport” lo sterzo guadagna peso, e questo aiuta ad essere più precisi.
Peugeot 3008 1.5 bluehdi prova su strada
COMODA E RIGOROSA Ma la cosa che apprezzo di più in assoluto è l'assetto. Nonostante questo prediliga il comfort, con sospensioni tendenti ad azzerare qualsiasi dislivello, la tenuta in curva è ottima e un equilibrio non così frequente tra le sport utility di marca generalista. E' confortevole ma non ciondolona, la 3008, il che lascia spazio a qualche piccolo slancio nel misto stretto.
GOMITO BASSO Certo, il motore non regala grandi emozioni. E' pronto a spingere e fluido nell'erogazione, e perciò piacevole e servizievole nella maggior parte dell'uso. Ma non ha una gran schiena, e in coppia con il cambio manuale – non proprio dei più secchi negli innesti – chiama in causa spesso la nostra mano destra. In compenso, questo abbinamento contiene bene i consumi, permettendomi di tenere medie anche di 19 km/litro nel misto.
SE NON C'E' SPAZIO... In conclusione, la Peugeot 3008 è un'auto piacevole da guidare in solitaria anche se nasce per avere la famiglia a bordo. E da questo punto di vista, volendo essere pignoli, garantisce viaggi silenziosi e rilassanti, ma non offre tantissimo spazio, soprattutto in larghezza. Il bagagliaio, in configurazione minima, mette a disposizione 520 litri. Fosse il “volume” la mia prima esigenza, aggiungerei senza dubbio 1.500 euro al conto per passare alla sorellona Peugeot 5008. Non altrettanto agile e snella su strada, però. La vita è fatta di priorità.