Ecco come cambia la Opel Mokka con l'X-factor. Abbiamo provato la versione a GPL Tech Innovation
UNA CROCE SOPRA L'x-factor ha cambiato sensibilmente la Mokka. E' più di un restyling di metà carriera quello che l'ha convertita in Opel Mokka X rimarcando, nel nome, la disponibilità della trazione integrale per la crossoverina tedesca, seguace della prima ora della Nissan Juke nel fortunato e sempre più affollato segmento delle piccole suv/crossover.
ROCKY Non ha il 4x4, questa Opel Mokka X GPL Tech Innovation in prova, che può viaggiare a benzina o a gas. Tuttavia, dà comunque l'impressione di poter andare dove le pare con quel corpicino corto (428 cm) ma stagno: robusto agli occhi di chi la guarda, un fortino nella testa di chi la guida. Sensazioni che la Mokka continua a infondere anche col nuovo paraurti, più automobilistico, la griglia matrix e i fari full led adattivi (optional da 1.250 euro), tutti lì ad ingentilirne lo sguardo.
QUATTRO SENZA (BICI) Ma è negli interni che la Opel Mokka X ha fatto il vero salto di qualità. Ricordate com'era la plancia prima della X? Da mal di testa. Ora i pulsanti si sono ridotti e al centro delle operazioni troviamo lo schermo touch da 8'' dell'Intellilink Navi 900 (820 euro di optional), che con i polpastrelli dimostra un ottimo feeling e un funzionamento piuttosto fluido. Plastiche e rivestimenti non seducono, però sono di buona fattura. Sotto il sedile passeggero c'è anche un cassetto dove nascondere i preziosi, mentre dietro lo spazio è generoso – soprattutto in altezza – malgrado il passo relativamente corto, e il divanetto è facilmente accessibile. Viaggiare in doppia coppia è un piacere, anche se il bagagliaio impone qualche rinuncia: anche alla bici. Il volume di carico è pari alle versioni a gasolio benzina nonostante il GPL (montato in fabbrica) ma non permette di montare il portabici pieghevole FlexFix.
TUTTO SOTTO CONTROLLO Dall'abitacolo della Opel Mokka X, ora, si può anche chiedere aiuto. Qualcosa di rotto? L'OnStar – di serie sulle versioni Innovation – ti mette in contatto con il meccanico, e nella peggiore delle ipotesi – quando esplode l'airbag – fa tutto da solo, allertando i soccorsi. Il servizio è gratis per un anno, poi va rinnovato (e pagato). Quanto alla posizione di guida, sulla Mokka non sei un pilota ma una sentinella. La guida rialzata, più marcata che su altre concorrenti, aiuta a dominare la strada in tutte le direzioni. E chi è già alto di suo può aggiustarsi la seduta quel che basta per non sentirsi infossato.
SOSTENUTA La sensazione di controllo è quella che percepisci immediatamente. Chilometro dopo chilometro, poi, scopri che la Mokka si guida anche con discreto piacere. Ha uno sterzo rapido e progressivo, per questo genere di auto, e si appoggia in curva senza indugiare troppo, dimostrandosi all'altezza della situazione anche nel misto veloce. Le sospensioni, invece, sono rigide, stranamente per una crossover compatta. E questo sulle strade butterate si sente, tanto nelle orecchie quanto al fondoschiena, anche se un'auto scomoda è tutt'altra cosa.
POMPA AMICA Il bello di guidare una Opel Mokka X GPL Tech viene certamente dal benzinaio: fanno 20 euro per riempire il suo bombolone da 34 litri, col quale si percorrono più di 300 km. Le medie a GPL? Circa 9 km al litro in autostrada e 11 nel misto, durante il mio test. E volendo passare al nettare ottanico (53 litri di serbatoio) è questione di un attimo: basta schiacciare un tasto posizionato sopra al cambio.
GASATA VA LISCIA Che si viaggi a benzina o a GPL, il 1.4 da 140 cv non delude. E' un motore dolce e molto regolare. Lavora sempre in modo fluido senza trapelare la minima punta di cattiveria. La sua indole paciosa vince anche quando affondi il piede destro sull'acceleratore: se servono gli straordinari, ti chiede di scalare. Per spingere la Mokka su e giù dal cucuzzolo è meglio puntare sul 1.6 CDTI, che ha tutta un'altra elasticità. Per il resto, con il turbbenzina si fila via lisci, anche a gas, senza percepire alcun calo di prestazione.