Riuscire a migliorare un’auto di successo non è di certo cosa facile. Si può provare a stravolgerne il look giocando con il design, lanciare motorizzazioni più efficienti oppure lavorare d’ingegno affinandone la personalità (qui la nostra prova di Dacia Sandero Streetway). Questo è quanto è accaduto a Dacia Sandero nell’ultimo anno: la bestseller della sussidiaria Renault si è fatta portabandiera del processo di rebranding che ha coinvolto il Gruppo, senza però snaturare o rinnegare quell’animo da utilitaria pragmatica che da sempre la contraddistingue e che ne ha decretato il successo. Una mezza rivoluzione che ha alzato l’asticella in quanto a stile e qualità percepita, con l’obiettivo di soppiantare nel cuore di tanti italiani un’icona come Lancia Ypsilon.
- Design
- Interni
- Dimensioni e abitabilità
- Motore
- Impressioni di guida
- ADAS, versioni e prezzi
- Scheda tecnica
LOGO SEMPLICE, MA D'IMPATTO
A ben guardare Dacia Sandero Stepway è un caso davvero emblematico. Basta osservare il nuovo logo (peraltro simile a quello della mitica DeLorean) per capire che il costruttore di Pitești ha ha deciso di fare sul serio. Dimenticatevi la semplicità spartana dei primi modelli Dacia di qualche anno fa, il look di nuova Sandero Stepway si è fatto decisamente intrigante. E per dare quel tocco di grazia in più non è servito stravolgere da cima a fondo l’auto, è bastato invece il tratto sapiente di Alejandro Mesonero-Romanos (ora al Centro Stile Alfa Romeo) per dare nuova linfa vitale alla piccola utilitaria tuttofare.
Dacia Sandero Stepway: 3/4 anteriore
HA CAMBIATO SGUARDO! Ammetto che il frontale è la parte che più mi convince, davvero azzeccata la griglia con listelli orizzontali e l’effigie bianca, svecchiano notevolmente tutto l’anteriore. Bene anche il posteriore, con lettere a caratteri cubitali che fanno capolino sul portellone. Per il resto si tratta della Sandero Stepway che già conosciamo, con i fascioni in plastica a rivestire la parte bassa della carrozzeria e le utilissime barre al tetto. Un dettaglio curioso che ho scoperto proprio durante questa prova è che il tubo di scappamento non è posizionato sotto il paraurti posteriore, ma sfoga lateralmente a metà fiancata, in corrispondenza del montante B. Un po' come su certi bolidi d’Oltreoceano.
Dacia Sandero Stepway: il nuovo logo frontale
INTERNI SENZA STRAVOLGIMENTI
Anche all’interno, pochi cambiamenti. Sulla plancia è rimasto quel grazioso rivestimento in tessuto inserito al centro del cruscotto. La trovo una soluzione furba (e semplice) che regala all’abitacolo un aspetto più curato. Tutto sommato anche i sedili si presentano bene, la tinta Grigio Nebbia si sposa alla perfezione con la colorazione verde militare (Lichen Kaki) della carrozzeria. Ottimo anche il porta-cellulare solidale con lo schermo principale da 8 pollici, è molto comodo e si orienta sia in orizzontale sia in verticale. Peccato che per attivare Apple CarPlay tocca collegare l’iPhone allo slot USB a lato del quadro strumenti: mentre si guida, il cavo d’alimentazione dello smartphone penzola un po’ troppo, interferendo con il cambio marcia.
Dacia Sandero Stepway: la plancia
CHE COMODITÀ IL KEYLESS! Nonostante sia circondato da plastica rigida, non ho comunque l’impressione di essere a bordo di un’auto cheap. A conti fatti non manca proprio nulla: d’accordo, la strumentazione è tutta analogia e l’infotainment è piuttosto datato, ma riesco a sopperirvi utilizzando CarPlay. Per il sottoscritto è sempre ostico entrare in confidenza con il satellite per la regolazione del volume. È in una posizione difficile da raggiungere (sotto la leva dei tergicristalli) e quando piove mi capita di fare confusione. Consigliatissimo invece il Keyless Entry, per me ormai è un optional indispensabile, dimentico la chiave nel giubbotto e l’auto si apre e chiude in automatico.
Dacia Sandero Stepway: la chiave Keyless Entry
ABITABILITÀ
Come intuibile, dimensioni e spazi interni sono identici alla versione pre-rebrandig. Seppur leggermente più grande, le misure di questa Dacia Sandero Stepway la mettono in aperto contrasto con Lancia Ypsilon e Toyota Yaris (fra le auto più vendute in Italia nel segmento B insieme proprio a Sandero). Da paraurti a paraurti Sandero Stepway misura quattro metri tondi tondi, per 1,85 metri in larghezza e 1,59 metri in altezza se si contano le barre sul tetto. Quest’ultime sono molto ingegnose in quanto facilmente orientabili in pochissime mosse. Con una piccola brugola a stella basta svitare l’estremità delle barre e queste ruotano di 90°, posizionandosi trasversalmente rispetto al senso di marcia. Così facendo è possibile sistemare sul tetto del carico aggiuntivo.
Dacia Sandero Stepway: le barre al tetto modulabili
BAULE NELLA NORMA Tuttavia, il bagagliaio non è da record: si va da 328 a un massimo di 1.108 litri con divanetto reclinato. Nonostante ci sia uno scalino evidente fra soglia e piano di carico, il baule ha una forma regolare. Ai lati, in una posizione un po’ nascosta si trovano crick e leve, mentre nel doppiofondo è stato collocato il ruotino di scorta. In quanto ad abitabilità va detto che Sandero riesce ad accogliere 4 occupanti senza troppi problemi, con il quinto invece la situazione è un po’ più complicata. Inoltre, per i passeggeri sul retro non sono disponibili slot extra per collegare i cellulari - c’è solo una presa da 12 V - presente anche sulla console centrale.
Dacia Sandero Stepway: divanetto posteriore
TRE CILINDRI FRIZZANTE
La Sandero Stepway della prova è mossa da un tre cilindri 1.0 TCe turbo benzina da 110 CV e 200 Nm di coppia, introdotto proprio con il facelift 2022 (qui la nostra prova di Dacia Jogger ibrida). Si tratta del propulsore più potente in gamma, che si affianca al TCe 90 e alla versione ECO-G 100 a GPL, entrambi sempre da 999 cc. Il cambio è un manuale 6 marce, con l'automatico CVT che resta invece un’esclusiva della versione TCe 90. Con queste specifiche la Sandero Stepway chiude lo 0-100 in 10 secondi netti e raggiunge una velocità massima dichiarata di 180 km/h. Anche in questo caso si tratta delle performance più brillanti di tutta la gamma Sandero. I consumi - con una guida piuttosto vivace - restano nell’ordine dei 6,3 l/100 km, ma dosando con attenzione il gas sono convito che si potrebbe fare di meglio. L’autonomia con un pieno di 50 litri di benzina è ragguardevole, da computer di bordo la percorrenza massima è di 740 chilometri.
Dacia Sandero Stepway: il motore
IMPRESSIONI DI GUIDA
Non nascondo che - appena accesa l’auto - noto sorpreso il borbottio del motore. Il tre cilindri tambureggia come se il tubo di scappamento fosse totalmente aperto. È un fatto abbastanza insolito che suscita l’ironia di molti colleghi in redazione. Detto questo, ammetto che il 1.0 TCe 110 sfodera un bel caratterino. È pronto quanto basta, purché siate in grado di assecondarlo coi cambi marcia. Gli innesti sono abbastanza fluidi, raramente la leva si impunta, il comando scorre sempre con molta leggerezza verso il rapporto desiderato. Certo, non si tratta di un’auto dal piglio sportivo, ciononostante solo raramente tocca tirargli il collo per chiudere un sorpasso o riprendere velocità. Basta giusto un pelo di gas e il turbo entra subito in azione senza farsi troppo desiderare. In questo caso direi che i 20 CV in più rispetto alla TCe 90 fanno davvero la differenza.
Dacia Sandero Stepway: test drive
RETROCAMERA SALVAVITA Forse l’unica pecca in un quadro decisamente positivo sono i sedili poco contenitivi. Mi capita spesso di scivolare da un lato all’altro nelle curve veloci. Anche lo sterzo non è dei migliori: neutro e impalpabile, fa comunque la sua parte nelle manovre a bassa velocità aiutandomi nei parcheggi. Su questa versione poi vengono in soccorso i sensori e la telecamera di parcheggio - di serie sugli allestimenti Extreme ed Extreme Up. La visuale dallo schermo non è nitidissima, ma è comunque adeguata per smarcare manovre ''rischiose'' in spazi ristretti. Lodevole anche il diametro di sterzata di appena 10,39 metri, semplifica la vita quando si cerca un posto negli affollati vicoli del centro città. Un tantino secca invece la risposta delle sospensioni sul pavé, ma non così fastidiosa da compromettere il comfort complessivo.
Dacia Sandero Stepway: prova su strada
ADAS, VERSIONI E PREZZI
Sul fronte della sicurezza attiva Sandero Stepway mette sul piatto fin dall’allestimento base: la frenata automatica d’emergenza, l’ausilio per la partenza in salita, la chiamata d’emergenza e l’avviso di urto frontale. La versione che sto guidando (Extreme) aggiunge all’elenco: il monitoraggio dell’angolo cieco, il cruise control non adattivo, il regolatore di velocità, la retrocamera e i sensori di parcheggio anteriori e posteriori. La gamma Sandero Stepway si articola su 4 allestimenti: Essential, Expression, Extreme ed Extreme Up (qui l'approfondimento sull'allestimento Extreme). Per quanto riguarda i prezzi, si parte dai 14.950 euro della Essential 1.0 TCe 90 e si raggiungono i 18.350 euro della top di gamma 1.0 TCe 110. In alternativa sappiate che la versione con cambio automatico CVT in allestimento Expression può essere vostra a un prezzo di 17.300 euro, per la GPL si parte invece dai 15.700 euro della versione Essential.
Dacia Sandero Stepway: lettering posteriore
SCHEDA TECNICA DACIA SANDERO STEPWAY TCe 110
Motore | 1.0 TCe, 3 cilindri turbo benzina |
Potenza | 110 CV a 5.000-5.200 giri/min. |
Coppia | 200 Nm a 2.900-3.500 giri/min. |
Prestazioni | Vel. Max. 180 km/h | 0-100 km/h in 10 secondi |
Trazione | Anteriore |
Cambio | Manuale 6 marce |
Dimensioni | 4,1 x 1,85 x 1,59 m |
Passo | 2,6 m |
Posti | 5 |
Peso in ordine di marcia | 1.106 kg |
Bagagliaio | Da 328 litri a 1.108 litri |
Consumi (misto WLTP) | 5,5 l/100 km |
Emissioni CO2 (WLTP) | 125 g/km |
Prezzo | A partire da 17.850 euro |