Pochi, i giorni in cui mi ha fatto compagnia. Tanti, i chilometri che ho percorso cercando di godermela il più possibile. E se l’addio è arrivato fin troppo presto, Alfa Romeo Stelvio Estrema si è comunque ritagliata un posto tutto suo nel mio arido cuore di automobilista “praticone”. Nelle prossime righe cerco di spiegare perché.
- Com’è fatta fuori
- Guida e consumi
- Interni e spazio a bordo
- Com’è fatta dentro
- Tecnologia in abitacolo
- Prezzi e dotazione
- Scheda tecnica
UN LOOK DAVVERO INCONFONDIBILE
Alfa Romeo Stelvio Estrema: 400 Nm di coppia e trazione integrale
L’esemplare della Stelvio Estrema arrivato in redazione era di colore nero, e non avrei potuto sceglierne uno più adatto. Perché sono un amante dell’understatement, di tutto ciò che non è ostentato, e la carrozzeria scura nasconde alla vista i particolari che altrimenti ne svelerebbero l’anima sportiva: i dettagli in fibra di carbonio, innanzitutto, materiale corsaiolo per antonomasia utilizzato per il trilobo centrale e per le calotte degli specchietti. Ma anche i cerchi in lega da 21”, neri come le pinze dei freni Brembo e le scritte su fiancate e portellone.
Alfa Romeo Stelvio Estrema: visuale laterale
NON SEMBRA, MA È GROSSA Il nero snellisce, si sa, e in total black il SUV italiano sembra meno lungo dei suoi quattro metri e settanta, ma soprattutto meno largo di un metro e novanta (anche se nelle strette stradine di montagna le dimensioni si sentono, eccome, specialmente quando si incrociano altri veicoli). A me piace, ma capisco che il risultato complessivo possa apparire fin troppo serioso agli occhi di molti. Lo capisce anche la casa di Arese, che per la Estrema prevede infatti altre tre tinte oltre al Nero Vulcano: il Bianco e il Rosso Alfa Romeo (senza sovrapprezzo) e il Blu Misano (a 1.100 euro, come il nero).
PIACERE DI GUIDA E CONSUMI... DA VERA ALFA
Alfa Romeo Stelvio Estrema: sterzo e cambio sono tra i migliori sul mercato
Il motore di Stelvio Estrema è il 2 litri turbo benzina da 280 CV e ben 400 Nm di coppia disponibili già da 2.250 giri. Il cambio è un automatico a otto rapporti, la trazione integrale: tutto questo si traduce in uno “0-100” in 5,7 secondi e una velocità massima di 230 km/h. Quadrifoglio a parte, la Estrema è la Stelvio più votata al piacere di guida: al selettore dei driving mode DNA di Alfa si affiancano le sospensioni attive, la trazione integrale Q4 e il differenziale meccanico a slittamento limitato, tutti controllati dallo Chassis Domain Control. Il freddo elenco della spesa non rende però giustizia alle emozioni che si scatenano quando si preme l’acceleratore.
Alfa Romeo Stelvio Estrema: un punto di riferimento tra i SUV sportivi
SPORTIVA PER TUTTI Non sono un guidatore sportivo, non so mettere una macchina di traverso e non sono cresciuto a pane e carburatori. Anche a un comune automobilista come me, però, bastano poche centinaia di metri per apprezzare la precisione quasi aliena dello sterzo (due giri di volante da parte a parte) e un cambio che risponde sempre in maniera fulminea. In città va bene, la Stelvio, e in autostrada se la cava senza grandi intoppi, ma è nelle strade tortuose, dove puoi anche osare qualcosina di più, che scopri un’auto incollata alla strada, che si inserisce nelle curve senza incertezze, stabile e sicura, con una motricità in uscita che lascia senza fiato, più della sua brutale accelerazione da ferma.
Alfa Romeo Stelvio Estrema: le lunghe palette del cambio manuale
CON LE MANI E quando metti il cambio in modalità manuale, con le due lame in alluminio dietro al volante (anni luce avanti rispetto alle palettine di plastica che troviamo di solito) che diventano una naturale estensione delle dita, allora il piacere di guida diventa massimo. Poi certo, rispetto alla sorella Giulia paga pegno nei trasferimenti di carico e nel rollio; del resto, per quanto bene possano lavorare sospensioni e telaio, l’altezza da terra e il peso quelli sono. Ma se si parla di SUV sportivi, Stelvio rimane comunque un assoluto punto di riferimento. E lo dice uno, ripeto, che ama guidare ma non è certo un “manico”. Ed è proprio questo, credo, il grande pregio e il miglior complimento che si possa fare a Stelvio: riuscire a trasmettere il piacere e la gioia della guida sportiva a tutti, anche ai comuni automobilisti come me.
SA ANCHE ANDARE PIANO Oltre a quella Dynamic, le modalità di guida selezionabili con il comando DNA permettono di scegliere un assetto neutro e uno volto al risparmio e al comfort dei passeggeri, con una risposta dell’acceleratore più graduale e una taratura più morbida delle sospensioni. Quando ci si muove in tranquillità e senza fretta, insomma, Stelvio riesce a sfoggiare un’anima da auto da famiglia, comoda (nonostante i cerchi da 21”) e silenziosa, con i rumori esterni che filtrano appena in abitacolo.
Alfa Romeo Stelvio Estrema: gli scarichi doppi neri
CONSUMI Con 280 CV sotto il cofano e la trazione integrale permanente, Stelvio Estrema non è certo la macchina adatta a chi sta troppo attento ai consumi: in città, muovendosi senza strappi nel traffico, ho portato a casa una tutt’altro che rassicurante media di 15 l/100 km, pari a poco più di 6,5 km con un litro. Le cose migliorano in tangenziale, dove a 90 km/h costanti il motore sussurra tra i 1.500 e i 2.000 giri e si viaggia a un più ragionevole dato di 6,3 l/100 km (pari a circa 15 km con un litro di carburante). In autostrada, a velocità di codice, il consumo medio oscilla tra gli 8 e gli 8,5 litri/100 km (pari a circa 12 chilometri con un litro di benzina).
INTERNI E SPAZIO A BORDO
Gli interni sono quelli razionali e moderni della versione 2020, e che nell’allestimento Estrema aggiungono diversi dettagli sportivi in fibra di carbonio: li troviamo sulla fascia centrale della plancia, sul tunnel centrale e sulle portiere. Il nero che domina l’abitacolo, e che tanto mi è piaciuto fuori, una volta a bordo rende l’insieme un po’ troppo severo. Belle le impunture rosse sulle zone rivestite in pelle: la parte superiore della plancia, le portiere, il tunnel centrale, i fianchetti dei sedili (la parte centrale è in Alcantara) e il pomello del cambio.
Alfa Romeo Stelvio Estrema: gli interni
PLASTICHE Morbide le plastiche della plancia, anche nella parte bassa, quelle “sotto la cintura”; un po’ meno curati i materiali del tunnel centrale e delle portiere. Qui in particolare mi piaciute poco le tasche, prive di rivestimenti o gomma antiscivolo, con plastiche sottili e rigide; quelle dietro, poi, sono davvero minuscole, buone giusto per una bottiglietta d’acqua.
Alfa Romeo Stelvio Estrema: contenitive le sedute anteriori
SEDILI La posizione di guida di Alfa Romeo Stelvio è ottima, e non poteva essere diversamente, con volante e pedaliera bene in asse e tante regolazioni (elettriche con memoria per il sedile del guidatore) che permettono di trovarsi immediatamente a proprio agio. Gli spilungoni possono anche contare sulla regolazione - manuale - della lunghezza della seduta. I sedili sono sportivi, ovviamente, molto contenitivi (specialmente se siete di taglia forte come me) e perfetti per la guida sportiva.
TANTO SPAZIO PER LE PERSONE... Sta molto comodo anche chi siede dietro: abbondante lo spazio per quattro persone, sia per le gambe che per la testa. Il quinto passeggero, come al solito, è quello che viaggia più sacrificato, per via dello schienale rigido (nasconde il bracciolo centrale) e dell’ingombrante tunnel della trasmissione.
Alfa Romeo Stelvio Estrema: abbassando i sedili si ottiene un pavimento piatto
... E PER I BAGAGLI Il padre di famiglia che è in me ha apprezzato il divano frazionato 60/40 e il pavimento piatto che si ottiene ribaltando in avanti gli schienali. Il doppio fondo sotto il pavimento del baule contiene un preformato con il kit gonfia e ripara e diversi scomparti, non enormi ma discretamente capienti. Nel complesso il baule è rifinito con cura, rivestito in ogni sua parte, e soprattutto ben sfruttabile: la soglia di carico è bassa, ci sono i ganci per fermare il carico, una tasca sul lato destro (quella di sinistra è occupata dal subwoofer) e una presa da 220V per alimentare dispositivi fino a 150W. Originale la copertura con una parte del tendalino avvolgibile (e removibile) e l’altra fissata al portellone.
VITA A BORDO
Alfa Romeo Stelvio Estrema: particolare del tunnel centrale
I comandi del guidatore sono disposti in maniera razionale, oserei dire teutonica, a portata di mano e facili da azionare. Comode anche le rotelle nel tunnel centrale, per gestire l’infotainment e il sistema DNA (che si resetta su “N” a ogni riavvio del motore). Sempre più una rarità le bocchette del climatizzatore con regolazione separata per il flusso dell’aria e della portata. Il volante non è piccolissimo ma si impugna bene, i pulsanti sulle razze sono “fisici” (non a sfioramento) e si controllano facilmente, senza azionamenti involontari. Sportivo il tasto di accensione sotto la razza sinistra.
Alfa Romeo Stelvio Estrema: il tasto di accensione sotto la razza sinistra
PRATICA? NI Gli automobilisti comuni come me, però, sono quelli che vogliono anche una macchina pratica e a prova di famiglia, e da questo punto di vista Stelvio potrebbe fare di più. Il tunnel centrale ospita una sola presa USB di tipo A, a cui se ne aggiungono altre due sotto il bracciolo e due nel mobiletto riservato ai passeggeri posteriori. La comoda piastra di ricarica wireless fa perdere parecchio spazio al pozzetto sotto il bracciolo centrale, piccolo e poco sfruttabile. Idem per il cassetto del passeggero, che ha la discesa frenata ed è completamente rivestito in tessuto morbido, ma non contiene molto più dei documenti dell’auto. C’è un cassettino (con sportello) a sinistra del volante, ma non un vano dove riporre le carte autostradali o le monetine per il carrello della spesa.
TECNOLOGIA
Alfa Romeo Stelvio Estrema: lo schermo dell'infotainmente veloce ma piccolino
Lo schermo dell’infotainment è l’elemento che maggiormente rivela la non più giovane età del progetto: la risoluzione del display è notevolmente migliorata con l’introduzione del MY2020, ma la diagonale è comunque piccolina. Supportati Apple CarPlay e Android Auto, ma solo con il cavo. L’infotainment è veloce e intuitivo da utilizzare, con una grafica chiara e tanti widget che permettono di personalizzarlo a dovere. C’è anche una barra nascosta che si richiama con uno swipe verso il basso, e che permette di fissare numeri di telefono, destinazioni del navigatore e stazioni radio. Il cruscotto è del tipo “ibrido”, con le lancette analogiche per contagiri e velocità, e uno schermo centrale digitale ricco di informazioni, dagli ADAS ai dati di viaggio alle indicazioni del navigatore. Di ottimo livello l’impianto Harman Kardon da 900W, di serie su Estrema, con il subwoofer nel bagagliaio e altri quattordici altoparlanti sparsi per tutto l’abitacolo.
Alfa Romeo Stelvio Estrema: lo stemma sul portellone
ADAS Il pacchetto di aiuti alla guida è completo: di serie su Stelvio Estrema troviamo il monitoraggio dell’angolo cieco, il cruise control adattivo, il mantenimento della corsia di marcia e il riconoscimento dei segnali stradali, la frenata automatica d’emergenza e la guida assistita di secondo livello in autostrada. Nel complesso, però, la suite di ADAS non mi ha convinto del tutto: la telecamera tende a perdere con una certa frequenza la visuale delle corsie di marcia (cosa di cui non si viene avvisati), e il sistema spesso non si accorge che il conducente tiene in mano il volante, neppure con piccole correzioni, disattivando così tutti gli aiuti alla guida.
PREZZO E DOTAZIONE
Alfa Romeo Stelvio Estrema: visuale di 3/4 anteriore
Alfa Romeo Stelvio 2.0 Turbo AT8 Q4 280 CV Estrema costa 77.000 euro: una cifra importante, ma all inclusive. Di serie c’è praticamente tutto, e al cliente è consentito giusto di cambiare il colore della carrozzeria, aggiungere il tetto panoramico (1.700 euro), l’antifurto volumetrico (500 euro) e il gancio di traino elettrico (optional da 1.500 euro). La versione turbordiesel con il 2.2 da 210 CV costa 75.400 euro.
SCHEDA TECNICA STELVIO ESTREMA 280 CV Q4 AT8
Motore | quattro cilindri, 1.995 cc turbo benzina |
Potenza | 280 CV @5.250 giri |
Coppia massima | 400 Nm @2.250 giri |
Velocità | 230 km/h |
Accelerazione 0-100 km/h | 5,7 secondi |
Trazione | Integrale Q4 |
Cambio | Automatico, 8 rapporti |
Dimensioni | 4.702 x 1.903 x 1.671 mm |
Passo | 2.818 mm |
Peso | 1.660 kg |
Bagagliaio | Da 525 litri |
Consumo medio | 8,8 litri/100 km |
Prezzo | 77.000 euro |
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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Stelvio 2.2 Turbodiesel AT8 160 CV Sprint | 160 / 118 | 56.600 € |
Stelvio 2.2 Turbodiesel AT8 Q4 210 CV Sprint | 210 / 154 | 61.600 € |
Stelvio 2.2 Turbodiesel AT8 160 CV Veloce | 160 / 118 | 62.100 € |
Stelvio 2.0 Turbo AT8 Q4 280 CV Sprint | 280 / 206 | 64.100 € |
Stelvio 2.2 Turbodiesel AT8 160 CV Tributo Italiano | 160 / 118 | 65.600 € |
Stelvio 2.2 Turbodiesel AT8 Q4 210 CV Veloce | 210 / 154 | 67.100 € |
Stelvio 2.0 Turbo AT8 Q4 280 CV Veloce | 280 / 206 | 69.600 € |
Stelvio 2.2 Turbodiesel AT8 Q4 210 CV Tributo Italiano | 210 / 154 | 70.600 € |
Stelvio 2.0 Turbo AT8 Q4 280 CV Tributo Italiano | 280 / 206 | 73.100 € |
Stelvio 2.9 Turbo 520 CV AT8 V6 Quadrifoglio | 520 / 382 | 105.500 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Alfa Romeo Stelvio visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Alfa Romeo Stelvio